Recensioni per
Tic-Toc § Ci vediamo nella prossima fiaba
di Lurilala

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/09/14, ore 21:53

Valutazione ricevuta al contest "Eroi nel Vento"

Eccoci a noi, finalmente! Che dire? La tua favola è una piccola perla: rapida ma non per questo meno ricca di significati rispetto alle altre… ma ne parleremo dopo :D vorrei iniziare prima ad esaminare le varie valutazioni. 
Innanzitutto, le imprecisioni che ti ho segnalato sono di tipo stilistico: non sono veri e propri errori quando un ri-arrangiamento del testo atto a conferirgli maggiore musicalità. Penalizzano lievemente lo stile, che ne risulta un po’ acerbo. C’è, inoltre, una frase che mi ha lasciata perplessa: “Il momento delle ultime volte è finito”. Non l’ho capita molto bene, sebbene mi abbia colpito. È vero, ha un significato poetico e personalmente la trovo molto bella, ma di quali ultime volte parla? Nel testo non è riportato nulla al riguardo e una frase del genere, carica di nostalgia e rimpianto, è gettata via senza essere supportata da qualche motivazione. Lascia tutto all’immaginazione, cosa che a mio parere non è buona in un testo del genere. Avrei veramente voluto sapere quali erano queste ultime volte.
Hai fatto solo un errore di battitura e qualche ripetizione, in modo particolare del “tu”. Lo usi come un rafforzativo dell’identità, come se cercassi, in ogni frase, di accentrare l’attenzione ancora più sul tuo cavaliere e alla lunga risulta eccessivamente ridondante, a mio parere. Nonostante questo non te l’ho contato molto come errore perché proprio la sua presenza eccessiva aiuta a delineare il personaggio come qualcuno eccessivamente pieno di sé e amareggiato, che cerca di porre ancora più enfasi sulla disgrazia che gli è toccata. 
La storia non è molto originale: la trama di fondo è classica, e l’unica innovazione ad un tema già visto è questa incursione nei pensieri e nelle sensazioni del condannato. Purtroppo ho letto – e scritto – storie molto simili, quindi non posso premiarti, sebbene la tua storia sia comunque buona. Le motivazioni che spingono il tuo cavaliere al tradimento sono la sete di potere e l’amore verso la principessa – si, amore, anche se voleva ucciderla: negli ultimi istanti di vita lui la guarda con passione e affetto, e perfino l’invidia che prova verso il cavaliere che le siede accanto è, forse, un desiderio di essere con lei oltre che di potere. Io ci ho visto un romanticismo di fondo, un sentimento forte che si è manifestato poi in brama di potere e che, magari, era solo la voglia di poter essere qualcosa di più, per lei; un desiderio che si è trasformato in odio e amarezza a forza di essere tenuto sopito. O magari sono io che mi faccio dei viaggi assurdi :D il problema è che sono fondamentalmente una romantica :D 
Il tema non è stato rispettato molto bene, a mio avviso. Il tuo cavaliere è, infatti, un eroe mancato, ma nel senso che si è trasformato in antieroe: ha scelto il male e se ne pente. Io volevo un eroe che avesse scelto il male sono in apparenza, o che fosse divenuto il cattivo perché solo così avrebbe potuto compiere il bene. Mi spiego: se il tuo eroe avesse voluto uccidere la principessa perché lei non era all’altezza del suo ruolo (ad esempio, affamava il popolo, era una tiranna, stava trascinando il regno in guerra…), o fosse voluto salire al trono perché la sua presenza avrebbe cambiato il corso degli eventi, portando la pace o evitando una catastrofe, ad esempio, allora sarebbe stato un vero “eroe nel vento” – sarebbe stato un traditore all’apparenza ma un eroe per le azioni. Questo ha abbassato la voce “sviluppo del tema”. 
La canzone non è molto presente. 
Il carattere che hai usato è molto grande: ho dovuto ridurlo per riuscire a leggere bene, e questo ti ha un po’ penalizzata alla voce “presentazione”, come anche il fatto che tu abbia sottolineato una frase per renderla più incisiva. Il testo, infatti, è ricco di parti in corsivo, ossia piccole “intromissioni” del tuo personaggio all’interno della storia: sono belle, sembra quasi che il cavaliere voglia rafforzare o confermare le parole, le emozioni e le situazioni che tu, come narratore, riporti. Queste parti, appunto, rafforzano il testo, dunque ti sarebbe bastato togliere la sottolineatura e mettere un corsivo per dare rilevanza maggiore a quella frase. Personalmente non amo molto il sottolineato in una storia: sono la narrazione, la punteggiatura e lo stile che devono mettere in risalto una frase, non un aspetto grafico che, a mio parere, interrompe l’armonia dello scritto, facendolo assomigliare più ad un tema scolastico che ad un racconto vero e proprio. Mi è piaciuto invece il tocco di rosso nel titolo. Avrei preferito ritrovarlo nel testo (magari in un’immagine conclusiva o iniziale, oppure, che so, nella firma del tuo personaggio… anche se, come avrai notato, adesso c’è: è nel banner ottenuto al contest, che spero vorrai inserire all’inizio o alla fine ;) ovviamente, non sei obbligata :D )
Ultima nota un po’ stonata: l’impaginazione. La tua storia è molto simile ad una poesia, segue delle pause atipiche che a me, personalmente, non piacciono. Punti frequenti, frasi che paiono troncate e comunque molto brevi: è una scelta stilistica che posso accettare, ma che non amo molto. Non te l’ho segnata come errore di stile, ma è ricaduta, purtroppo, nel gradimento personale. 
Il tuo racconto è una favola e, in quanto tale, molto semplice e veloce, ma per questo non privo di un suo fascino particolare. Il ritmo è veloce, lo stile “a cascata”, con frasi brevi che si susseguono l’una all’altra, spinge ad arrivare in fondo alla storia tutto d’un fiato, senza farti staccare: è una storia che è difficile non gustare fino in fondo già dalla prima lettura, e il ritmo incalzante ha l’effetto di coinvolgere chi legge nelle vicende del protagonista. Anche lo stile di descrizione, così diretto da far pensare che il condannato ti stia parlando direttamente, è coinvolgente e crea una sorta di amicizia fra il lettore e il tuo protagonista. Un’amicizia forse troppo breve, ma in fondo l’istante prima della morte – quello in cui si tirano le somme e ci si pente delle colpe commesse – non è molto lungo. 
La storia mi è veramente piaciuta, e in particolare nella conclusione. Davvero, ti faccio molti complimenti: hai chiuso una storia semplice con una frase delicata e incisiva, a mio parere veramente azzeccata. Brava!
(Recensione modificata il 16/09/2014 - 09:56 pm)

Recensore Junior
16/09/14, ore 15:49

"E forse un giorno sarò io l'eroe. Forse, nella prossima fiaba, ti salverò."
Questa frase in chiusura mi è piaciuta tantissimo! L'idea che il cavaliere più fedele tradisca la sua principessa mi fa molta tristezza, specie se i due avevano un rapporto tanto stretto quanto quello che descrivi qui. Ecco, mi sarebbe piaciuto leggere di più sui motivi del tradimento, e sul suddetto rapporto tra principessa e cavaliere, e sui sentimenti di lei. Ma rimane una bella one-shot. :)