Oddio, cominciamo bene. Sappi solo, Debbina mia, che ho una melodia struggente in sottofondo. Vediamo come va a finire questa cosa, se in lacrime o in lacrime.
"Non ho più da fare e rivivo costantemente il periodo in cui il governo del Presidente Snow – che credevo bravo e giusto, stupida, stupida Effie – mi ha presa, incatenata, segregata e torturata.". Questa frase mi ha colpito tantissimo. Non è la prima ovviamente, perchè ti dovrei incollare qui tutte le altre, ma questa ha qualcosa, forse lo stile, che ha attirato la mia attenzione. Forse è quell'inciso, che mi fa pensare a Effie ferma davanti allo specchio, che si pettina i capelli completamente rovinati e tagliati corti e male, che rimane con la spazzola incastrata nei nodi e la tira con stizza, mentre le lacrime le salgono agli occhi e pensa 'stupida, stupida Effie'.
Ehm. L'ho finita e non ho parole. Non ho parole perchè mi è piaciuta davvero tantissimo.
E' molto, molto triste, ma in un modo che è anche giusto. Non so come spiegarmi meglio, in realtà.
"Lo nota sempre e mi dà fastidio il modo in cui mi guarda. Sembra mi voglia dire: sei una sopravvissuta, proprio come me."
Bellissima frase. E bellissima storia!
Complimenti, Deb ♥
Un bacione,
wip |