Recensioni per
La promessa del fuoco fatuo
di Francine

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
16/08/16, ore 18:22

Storia piuttosto triste, questa, ma d'altronde Manigoldo, volente o nolente, è una persona che ha sempre avuto a che fare con la morte. Quando ha dovuto affrontare la sua non si è certo perso d'animo, perciò mi sembra plausibile che abbia fatto tutto ciò che si sentiva di dover fare prima di raggiungere l'Ade.
Posso quasi dire di essermi divertita a rivedere l'incontro con Shion (già, era Shion il vero cocco di Sage, super-LOL!), ma sono tornata nel pieno del dramma col saluto alla piccola Gioca e poi, infine, che classe ho visto in quel tuffo nella bocca dell'Ade! Non come fuoco fatuo, ma come meteora splendente... in vero stile Manigoldo, insomma!
Questa sequenza di immagini ed emozioni è riuscita a coinvolgermi e sto scrivendo questo commento per fartelo sapere.... non certo per lanciare biechi messaggi subliminali che chiedono altre storie su questi personaggi, sia mai ^_____^ A proposito, potresti dirmi se per caso compaiono in qualcuna delle tue raccolte, così mi ci fiondo subito senza perdermi nella scelta? Grazie e, al solito, complimenti sia per le idee che per la scrittura ^^

Recensore Junior
20/08/14, ore 02:38

Buonasera - o buonanotte - Francine. Ho già avuto il piacere di leggere qualcosa di tuo, ma solo ora trovo il fegato di farmi avanti per darti il mio piccolo parere. E poi, qui parli di uno dei miei personaggi preferiti di LC, quindi non potevo non passare.
Mi piace il tono che hai dato all'introspezione di Manigoldo, lui così spavaldo, così strafottente, che però di fronte alla morte non può rimanere indifferente. Perché anche lui non può permettersi di lasciare qualcosa in sospeso. E non è tanto l'elmo per Shion, che non ha bisogno del suo addio per andare avanti, ma qualcosa di più significativo : la promessa a una ragazzina.
E lei è lì, e lo sente, e capisce tutto. La disperazione c'è, ma arriva solo per un attimo, perché lui non lascia spazio alla tristezza, lui vuole tutti i sorrisi del mondo, fino all'ultimo.
E si ricongiungeranno, perché è l'inevitabile destino degli esseri umani andare, alla fine, nello stesso posto.
Mi piace e mi piace! Cercherò di farmi sentire più spesso, nel frattempo, tanti complimenti! E una bella crema di caffè ghiacciata da parte mia ;)
Baci, Sara.

Recensore Master
19/08/14, ore 04:37

*si mangia tutte le unghie e poi comincia a rosicchiare il tavolo*

Bellissima. 
Struggente, piena di speranza e straziante in quell'istante che vale tutto
Manigoldo è un uomo completo, totale nella sua umanità e nel suo essere fallace eppure sempre pronto a recuperare, a non arrendersi, a lottare come se non ci fosse un domani - eppure a volte c'è ed è quello per il quale spendiamo anche l'anima. 
Quel momento, quel frangente in cui i due mondi si toccano e si scambiano una promessa è stato bellissimo, descritto con una delicatezza che mi ha commosso. 
Al solito, sei sempre una meraviglia. ♥♥♥♥♥♥♥♥♥

*finiamo il gelato?*

 
(Recensione modificata il 19/08/2014 - 04:37 am)

Recensore Junior
17/08/14, ore 22:37

Colpita. Colpita e affondata, per di più.
Al di là delle lacrime che sono abbastanza prepotenti da fare capolino, in questo Agosto che sembra Ottobre, fatto di pensieri, di preparativi e di disillusioni.
Che proprio come i fuochi fatui sembrano svanire appena si voltano gli occhi.
Vorrei, davvero, riuscire a scrivere qualcosa di anche solo vagamente intelligente, o per lo meno sensato, ma, alas, non ci riesco.
Perché c'è qualcosa in questa tua, che ha colpito dentro la mia anima ed è affondata lì, restando invischiata in tutto quello che mi porto appresso, ed ha completato il mio quadro.
Come quando ritrovi un'emozione che aveva sperimentato da ragazza, o rivedi quegli occhi con la malinconia di sapere che nulla sarà più come prima.
E spesso, cara, il cavallo è stanco di trainare il carro, che ad ogni passo sembra sempre più pesante, e le ali non bastano più.
E' ammirevole il tuo Manigoldo. Nella vita, nella morte, in tutto quello che c'è in mezzo. Negli occhi smarginati di Shion. Nel sorriso di sale di lei.
E' eterno, il tuo Manigoldo, umano, divino, santo e peccatore.
E quando tutto sembra perdersi in un vortice di dimensioni, e tutto cambia attorno a te la promessa di un fuoco fatuo, a volte, è l'unica cosa che fa andare avanti.
Caffè, cara, e un abbraccio.

Recensore Veterano
17/08/14, ore 13:45

Heilà !
 ... è difficile recensire una storia così, come dire, triste, malinconica, sapendo che è la verità e non potendola cambiare.
 C'è da dire che Manigoldo ha mantenuto la sua promessa fatta nel proprio gaiden! Non me lo sarei aspetta è un vero colpo di scena.
 Però lo fa in una maniera romantica e straziante allo stesso tempo, che ti rapisce.
 Ho a dir poco adorato come hai descritto la scena con Shion e l'ariete stesso *^*
 Manigoldo è veramente il massimo dell'IC!
 Complimenti per la meravigliosa storia!
 A presto!
 Un saluto da Federica:)

Recensore Veterano
17/08/14, ore 12:52

*verso incomprensibile di...di cosa?*

Sono nel caos, al momento. Felice perché hai pubblicato qualcosa. In preda ai feels perché stavolta parli di Manigoldo (oh, Manigoldo!). Triste perché c'è 'gente' (lui) che muore. In brodo di giuggiole perché il Cancretto innamorato mi scioglie.

Non so chi sia la fanciulla in questione, la veneziana che fa merletti, ma il rapporto che si intravede attraverso le parole è qualcosa di fantastico!

E Manigoldo, in tutta la sua adorabile strafottenza, col suo sorriso da marpione, ride anche della morte. Lo adoro.

Grazie, cara. Offro caffè!
JudithlovesJane

Recensore Junior
17/08/14, ore 04:09

Vorrei tanto scrivre una recensione degna di cotanta grazia e bellezza, ma i miei occhi traboccano di lacrime. Ci provo ugualmente. L'addio che diventa un arrivederci tra Gioca e Manigoldo chiude con naturalezza ciò che era stato lasciato in sospeso, e lo strazio (passami la parola, non trovo un sostantivo più calzante ma meno drammatico) dell'ultimo saluto si trasforma senza alcuno sforzo nel sorriso di un commiato temporaneo. Lungo, sì, ma non definitivo. 
E Gioca, dipinta nel vento, quasi accennata, è tuttavia tanto concreta da rivaleggiare con la presenza strabordante di Manigoldo, fedele a se stesso fino alla fine.
Il Manigoldo che ho amato moltissimo chiude il suo giro sulla giostra con stile (sorriso strafottente e tutto). Grazie per aver stemperato l'amaro lasciato dai saluti con la dolcezza di una promessa.