Battisti ed Evangelion?
Una pazzia. Eppure funziona.
Al di là dello stile gradevole e scorrevole, hai avuto grande abilità nell'uso della scenografia e dei dialoghi. La scarnificazione della parola è vicina all'ermetismo, la matericità e la crudezza delle descrizioni ricordano il correlativo oggettivo tipico della poetica realista... Sembra veramente che anche la narrazione si sia arresa all'Apocalisse.
E poi arriva Battisti. Quella singola citazione ricopre tutto con un velo di dolcezza, facendo capire che, forse, quella felicità così lontana è stata in qualche modo raggiunta.
In definitiva, complimenti. Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo.
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