Recensioni per
Presunzione
di La Setta Aster

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/08/14, ore 18:31
Cap. 1:

Esatto, ci sono molti ragazzi (ma anche adulti) che si credono di essere superiori agli altri, per una serie di motivi... magari perché sono bellissimi o hanno tanti soldi e possono permettersi quello che vogliono o altro ancora... e sono proprio queste persone presuntuose che dentro non hanno nulla... pensano solo all'apparenza, sono frivoli e vanesi, giudicano la gente e si elevano al di sopra degli altri. E in realtà non sono nessuno.
Il tema che hai trattato mi è molto vicino e per questo l'ho apprezzato ancora di più, inoltre hai espresso bene ciò che volevi dire con questa poesia... mi piace la costruzione che le hai dato, con versi che si contrastano l'un l'altro, gli uni che esprimono la visione del mondo (e di se stessi) di questi ragazzi, e gli altri che si oppongono a quelli che li precedono ed esprimono invece la verità.
Complimenti :)
Au revoir

Recensore Junior
19/08/14, ore 13:58
Cap. 1:

Hola! :3
Di norma non recensisco poesie, mi limito a leggerle, visto che non me ne intendo molto, ma questa volta ho voluto fare un'eccezione.
Il motivo é semplice - credo -.
Condivido appieno tutto ciò che hai scritto, il significato forte di questa poesia: al giorno d'oggi le persone - e lo si nota nei ragazzi delle superiori come me o te, così come nelle persone più grandi, i cosidetti adulti che di adulto non hanno un granché - credono di essere superiori ad altre solo perché hanno viaggiato più di altri, perché i propri genitori hanno tanti soldi che possono essere buttati via... al giorno d'oggi ogni singola cosa da a questi personaggi - a questi uomini con gli occhi ed il cuore accecato, se mi permetti questa piccola definizione - l'opportunità di mostrarsi migliori di altri, di mettersi in mostra.
E sinceramente, a me questa cosa da sui nervi come poche.
Perché, come dici alla fine della tua poesia, credono di aver visto tutto, ma in realtà hanno scorto solo un'infinitesimale parte (questi sono i postumi delle ore di studio di matematica e fisica) di tutto ciò, perché non riescono ad andare oltre la facciata.
Penso siano pochi coloro che riescono - non so se ne faccio parte, anche se lo spero - ad andare oltre quella facciata, a scoprire quello che si cela dietro essa, a continuare il viaggio fino alla fine, coloro che io definisco Sognatori (ecco, questi invece sono i postumi di una notte passata a pensare a ciò che accadrà nei prossimi capitoli della mia storia, arrivando a trovare un finale per cui mi linceranno ma senza aver ancora scritto il settimo visto che il mio pc é talmente scarico che é morto).
É vero, mi definisco una Sognatrice, ma ho avuto spesso a che fare con persone come quelle della tua poesia negli ultimi due anni e devo dirmi sollevata di perdere quelle persone, di lasciarmele alle spalle per i prossimi tre anni della mia vita - forse é l'unico lato positivo dell'essere smistati -.
Be', penso che quella scuola - la mia scuola, il liceo del viale dei tigli - sia uno dei luoghi ove si possono trovare più persone così rispetto a molti altri luoghi.
E, la cosa triste, é che é in quel luogo che questi ragazzi iniziano a comportarsi così e che continueranno per il resto della loro vita.
Credo di averti annoiato fin troppo, mio caro Riordan (a proposoto, da fan sfegatata dello scrittore che porta il tuo stesso nome, adoro il tuo nick! Non centra nulla, ma tralasciamo)
Baci,
Hope