Recensioni per
Voci della follia
di Aleena

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/12/16, ore 23:48

Quello chei ha colpito della storia è l'accelerazione continua e senza freni che prende man mano che si va avanti a leggere. Il ritmo aumenta insieme alla confusione nella mente del protagonista, come un tam tam che porta all'epilogo finale.
Mi ha fatto angosciare non poco.

Spesso non è ciò che è evidente, che ci viene buttato avanti agli occhi ad essere il male; quello può essere combattuto. Ma quando è nascosto, è rintanato e non riconosciuto, si nutre di se stesso fino a creare mostri che altri non sono che persone troppo malate per non fare del male. Ed è triste, davvero triste.

Recensore Junior
17/03/15, ore 18:59

Partecipante al contest: "Breve, anzi, brevissima!"
Releeshahn
 con “Voci della follia”
Punteggio totale: 24,5/30


Grammatica e stile: 7,5/10 
Dal punto di vista grammaticale ho trovato qualche errore e alcune imprecisioni; in genere fai un uso corretto della punteggiatura, ma a volte tendi a spezzare troppo le frasi con punti fermi, quando sarebbero preferibili dei punti e virgola o addirittura delle semplici virgole. Io comprendo che a volte sono scelte stilistiche per rendere più d'impatto alcune frasi, ma è buona regola non abusare di questi escamotage.
Ti mostro gli errori e le imprecisioni più rilevanti che ho notato: 


Sei normale, un adolescente perfettamente anormale come tutti gli altri. Odi, ami, rimpiangi, provi invidia e pensi troppo, o troppo poco, o comunque non alle cose giuste.
Non so se quell''anormale' è voluto o è mera distrazione; se fosse voluto la frase ha un po' un controsenso: prima dici che il ragazzo è normale, poi che non lo è? 
Al posto del punto metterei i due punti. 

Cerchi solo quell’emozione che ti descrivono, quel travolgente “qualcosa” che può farti dimenticare le tue ossessioni
Non sarebbe più corretto il congiuntivo? Quel travolgente qualcosa che possa farti dimenticare... 

Il pensiero del sangue che pulsa sempre più piano. Delle dita che chiudono le vene. Del dolce oblio negli occhi. Dell’odore metallico un istante prima della fine.
Questo è, a mio dire, un perfetto esempio di frasi un po' troppo spezzate: i punti fermi bloccano la narrazione; bastano delle semplici virgole.  

Bhe
Dicitura corretta: beh o be' 

“Posa lo sguardo su di me. Fa che sia l’ultima cosa che gli occhi vedono.” paiono dire.
Quel 'fa' è un imperativo, per cui le due diciture corrette sono fa' o fai. Trattandosi di un pensiero astratto non metterei il punto dopo 'vedono'. 


del rosso plasma.
Precisazione: il plasma presenta un colore giallo paglierino, non è di sicuro rosso e non può essere usato come sinonimo di sangue. 

È solo alla fine che mi vedo riflesso nello specchio, una figura nuda e pallida, uno spettro con le mani macchiate di rosso che sorride come un bambino, il petto macchiato di petali purpora.
Dopo specchio metterei i due punti: esplichi cosa vede il ragazzo. La ripetizione 'macchiate/macchiato' è troppo ravvicinata; infine, vi è un semplice errore di distrazione: purpora al posto di porpora. 

Presenti un ottimo stile, caratterizzato da un vocabolario ricco e non banale, da un ritmo di narrazione incalzante, che porta il lettore a non interrompere la lettura e questo è un fattore molto positivo. Le frasi sono ben calibrate, il lessico appropriato alla storia raccontata. 
Ho solo una rimostranza: perché la prima parte della trama è scritta in seconda persona ― peraltro gestita in maniera magistrale ― e la chiusa è in prima? Non capisco se è una cosa voluta o no. Sicuramente, in tal caso, è un bell'azzardo, soprattutto perché non c'è nulla che faccia capire e presagire il cambio, nemmeno uno spazio vuoto. Ammetto che questo aspetto mi ha lasciata perplessa. Mi ha anche messo un po' in difficoltà: non so se premiare questo cambio di punto di vista come originalità, oppure attenermi ai dogmi grammaticali e stilistici, che non sono ovviamente scritti nella pietra, però è indubbio che il cambio di pov sia brusco e strano. 
Alla fine ho optato per premiare l'azzardo, sebbene senza non poche riserve. Il voto, putroppo, si è abbassato a causa degli errori riscontrati. Peccato, perché dal punto di vista stilistico ti ho quasi dato il massimo. 

Trama e originalità: 9/10 
Personalmente non ho letto molte storie che trattassero della follia: è un argomento pesante e difficile da affrontare. Tu ci sei riuscita piuttosto bene, secondo me. 
Mi è piaciuto il fatto che il protagonista sia un ragazzino all'apparenza normale, come tanti; ho adorato la tua trovata di inventare il libro da cui è stato estrapolato il racconto e ovviamente il colpo di scena finale, dove il suicida si trasforma in omicida. Ammetto che ero così concentrata sui pensieri suicidi del protagonista che non mi sarei mai aspettata che alla fine facesse fuori la sua famiglia. Bel colpo di scena! 
Quindi, nonostante la trama non sia originalissima, sono i piccoli dettagli, alcune idee ben congeniate e l'ottima struttura narrativa a farti guadagnare punti. 

Caratterizzazione dei personaggi: 8/10 
Qui darti un voto mi ha messo un po' in difficoltà, lo ammetto senza problemi. 
Da un lato posso affermare che il protagonista è caratterizzato bene e l'introspezione preponderante; d'altronde, quello che ci presenti sono i suoi pensieri più profondi, quindi come potrebbe non essere caratterizzato? Dall'altro lato, però, c'è un fattore che non mi convince appieno: per quanto sviscerati, i pensieri che fa il giovane rimangono un po' vaghi, soprattutto nella prima parte del racconto; non c'è un anneddotto peculiare che ti fa dire 'ah, ecco qui un'esperienza davvero personale' ― fatta eccezione forse della scena in macchina. È come se ogni ragazzino di quell'età, con una vita mediocre, dove non eccelle né nello studio né nello sport, potrebbe essere il protagonista. Forse qualche particolare più specifico avrebbe aiutato a definire meglio il giovane. 
Il voto rimane comunque alto: l'intento era lodevole e non di facile resa, ma tu hai saputo fare comunque un buonissimo lavoro. 


In definitiva posso dirti che la tua storia mi è piaciuta. Tieni pure conto che non è nemmeno nelle mie corde: storie che sviscerano la psiche umana mi fanno un po' senso, perché preferisco non ricordare quanto possa essere strano, violento o folle il genere umano. Ciononostante l'ho apprezzata; peccato solo per quegli errorini qui e là, perché probabilmente meritavi qualche punto in più, ma la suddivisione del giudizio in numeri matematici è una cosa un po' brutale. A parte la posizione in classifica, tanto di cappello a te per esserti voluta cimentare in una storia simile.

 

Recensore Veterano
11/01/15, ore 15:50

Prima classificata: "Voci della follia" di Releeshann.

Gradimento personale: 10/10.
Ancora adesso non so che dire: è una delle storie più shockanti che abbia mai letto! A un certo punto mi sono ritrovata a piangere come una disperata, travolta da quelle emozioni così forti, così violente, descritte con una perizia assolutamente ineccepibile: sei riuscita a farmi immedesimare così tanto nella vicenda da farmi credere di essere un’aspirante suicida, e da quel momento singhiozzavo e cercavo disperatamente di arrivare alla fine per trovare la luce fuori dal tunnel... e poi la fine è arrivata davvero, causandomi quello che potrei persino definire “principio d’infarto”!
Forse sto esagerando, non vorrei che pensassi di aver creato una storia-killer, tuttavia l’entità di emozioni che sei stata in grado di trasmettermi è stata così forte e così violenta da lasciarmi senza fiato: unbelievable!

Storia più originale: 15/15.
Come facevo a non darti il massimo? Non ho mai letto nulla del genere, neanche lontanamente simile, niente che possa anche solo avvicinare a questa storia: bravissima!

Miglior caratterizzazione dei personaggi: 30/30.
Anche stavolta, o ti davo il massimo, o ti davo il massimo! Questo racconto è pura introspezione, la caratterizzazione di questo ragazzo è curata così bene da lasciare senza fiato: quando dicevo di aver pianto e singhiozzato, sappi che non mentivo. Io ero lì, sentivo quelle stesse emozioni, vedevo il mondo esattamente come lo vedeva lui: non riuscivo a uscire dalla sua mente, è stato meraviglioso e spaventoso nello stesso tempo. Non ci sono complimenti che rendano giustizia a questa caratterizzazione impeccabile!

Grammatica: 10/10.
Ho voluto darti il massimo perché il testo è praticamente perfetto, c’è solo qualche lieve errore di distrazione che non influisce sul punteggio, come stabilito dalla griglia; non mi resta altro da dire se non chapeau!

Totale: 65/65.

Recensore Veterano
23/11/14, ore 22:52

Edite contest!
Prima classificata:

Voci della follia – Releeshann


Grammatica: 9,5/10

Il testo è corretto. Ti segnalo gli errori che sono riuscita a trovare:
- "Quando te ne accorgi sei nudo; letteralmente" = credo che qui una semplice virgola sarebbe stata preferibile, perché la frase non necessita di una pausa più lunga;
- "Ed è mentre la mano si alza e si abbassa ritmica che la passione sfuma" = secondo me, qui sarebbe preferibile un avverbio: "Ed è mentre la mano si alza e si abbassa ritmicamente che la passione sfuma"
- "Non ti piace il sesso: ne hai sentito parlare troppo bene e per troppo a lungo che l’hai mitizzato" = penso che la frase sia costruita male: "Non ti piace il sesso: ne hai sentito parlare tanto bene e tanto a lungo che l’hai mitizzato".

Stile e lessico: 12/12

Mi è piaciuto molto che tu abbia presentato la storia come un estratto da un'intervista, è un escamotage che ho davvero apprezzato (anche perché hai avuto la pazienza e la fantasia di inventarti un titolo e il nome dello studioso!).
Ho notato che, ad un certo punto, hai cambiato il narratore, trasformando un racconto generale in una testimonianza in prima persona. Penso sia stata una scelta consapevole, e la apprezzo perché il cambio coincide con il climax della vicenda.
Il lessico è chiaro e adatto al protagonista che è, poi, il narratore.

Rispetto del tema del contest: 10/10
 
Questo parametro mi ha messo in difficoltà, perché non si tratta di un mio contest, pensato e ragionato da me; per questo motivo, ho deciso di basarmi su quanto richiesto dalla giudice originaria, Aki sama: "Il tema di questo contest è la pazzia. Mandatemi storie dove il protagonista è pazzo d'amore, o è talmente depresso da impazzire, si droga, è un assassino coi sensi di colpa etc. Voglio vedere gente che soffre, insomma" (per quanto continui a sembrarmi una richiesta poco chiara).
Fra tutte le possibili interpretazioni di "pazzia" di cui ho letto in questo contest, la tua è quella che ho apprezzato di più, perché la trovo molto naturale e perché ho davvero apprezzato il racconto in prima persona, con il repentino plot twist. Bella anche l'introduzione, in cui riporti i pensieri del medico; avresti potuto inserirla anche nel testo della storia, ci sarebbe stata bene.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Questo personaggio mi è piaciuto molto, probabilmente perché mi sono ritrovata un po' nelle sue considerazioni e sensazioni. Ho compreso senza sforzo i suoi ragionamenti e le sue ossessioni, anche se le conclusioni che ne avrei tratto sarebbero state diverse – infatti mi aspettavo tutt'altro epilogo.
Gli altri personaggi sono "di contorno" al protagonista, non hanno un vero ruolo; ciò nonostante, nelle poche parole a loro riservate, li trovo ben caratterizzati.

Gradimento personale: 15/15
 
Questa è un'altra di quelle storie per cui non mi sembra di riuscire a trovare parole giuste, perché nessuna rende il concetto.
Di questa storia mi piace tutto: l'escamotage dell'intervista, l'incipit angosciante, il pensare alla morte per noia, la mania, l'apparente normalità e la naturalezza con cui tutto questo può trasformarsi in altro.
Ho letto nelle note che ti era stata assegnata la Calendula; conosco il linguaggio dei fiori e ho apprezzato ritrovare le caratteristiche di quel fiore nel racconto.
Ecco le frasi che ho preferito:
- "È strano come alla fine le cose comuni paiono prendere consistenza, come se oggetti insignificanti all’improvviso si mettessero in mostra, allineandosi in una frenetica competizione per la tua attenzione. “Posa lo sguardo su di me. Fa che sia l’ultima cosa che gli occhi vedono.” paiono dire. E io voglio godere di ogni istante, perciò osservo"
- "Ne poggio uno sul petto di mia madre, a coprire il buco che le squarcia la carne all’altezza del seno destro. Uno sul fianco di mio padre. Uno fra i capelli di mia sorella. E uno per me, che assaporo la libertà con una gioia selvaggia; a me, che hoacquietato il sibilo della gelosia e della noia con il sangue di chi amo. A me, che soffro e gioisco come solo un dio può fare, nel silenzio più totale.
Solo io. La perfezione. Il dolore. La gioia infinita.
Riuscite a capirlo?
Perché nessuno di voi riesce a capirlo?
"

Per un totale di: 56,5/57

Nuovo recensore
29/08/14, ore 00:30

Ciao! Sono qui per lasciarti la mia recensione/ giudizio.
SETTIMA CLASSIFICATA
NOME SU EFP: Aleena
NOME SU FORUM: Releeshahn
TITOLO: Voci della follia
RATING: Giallo
GENERE: Introspettivo, Slice-of-life
AVVERTIMENTI: Lime
PACCHETTO: Calendula
NOTE DELL'AUTORE (FACOLTATIVA): ho cercato parecchio per trovare il significato del fiore, e tra i tanti ho scelto quello riportato qui http://ilgiardinodeltempo.altervista.org/calendula/ Qui sotto inserisco un estratto con sottolineati i caratteri che ho utilizzato per delineare il mio personaggio :D è la mia prima prova con un tema che considero delicato, quindi spero sia andata bene :D volevo un personaggio conflittuale e fuori dagli schemi, che si potesse provare ad amare e poi odiare... non so se ci sono riuscita. Lo spero! Buona correzione! Ah, ovviamente l’ultimo pezzo è tutta invenzione, non esiste un libro con quel nome... almeno credo O_o “... il fatto che i fiori si aprissero al mattino per richiudersi al tramonto, era considerato un simbolo di sottomissione e di dolore per la scomparsa del sole, questa credenza ha fatto si che la calendula sia stata associata nel corso dei secoli ai sentimenti di dolore, noia e pena. (...) Per la credenza che la calendula fosse un simbolo di dispiacere, nell’antica Grecia, ogni raffigurazione di dolore veniva rappresentata con un giovane che portava con sé una corona di calendule. Nonostante la distanza tra il continente europeo e quello americano, anche nell’America meridionale la calendula è da sempre stato considerato un simbolo di dolore, in particolare per i messicani è il fiore simbolo della morte (...) Per gli inglesi le calendule rappresentano, invece, il sentimento della gelosia...”

GRAMMATICA 10/ 10 
Nulla da ridire, non ho trovato errori gravi da farti notare. 
STILE 10/ 10 
Amo il tuo stile. Il fatto di come riesci ad esprimere certi concetti non semplici ed il linguaggio che usi è a dir poco magnifico, quanto inquietante ( in senso buono ). Davvero, hai uno stile unico, è la cosa che più mi ha colpito nella tua storia. 
FORMATO 2/ 2 
TRAMA 8/ 10 
La trama mi è piaciuta: è ricca, con quel pizzico di tenebra le che si addice a pennello, ma forse manca quel tocco in più di storia che ti avrebbe fatto avere un punteggio più alto. 
PERSONAGGIO 18/ 20 
Il tuo personaggio è davvero complesso, credo che sia stato molto difficile parlare di situazioni del genere, soprattutto se non l' avevi mai fatto prima. Forse avresti dovuto descriverlo anche fisicamente, questo è ciò che ti ha penalizzato. Mi sono fatta un' idea chiara del suo carattere, della sua vita, ma non di lui stesso, della sua persona so solo che ha un fisico smilzo e la pelle chiara. Le sue emozioni sono descritte, ma non si riesce bene a capire come si senta lui davvero, com' è nel profondo; tu hai parlato di cosa prova durante l' adolescenza, durante il suo periodo buio, ma com' era prima che l' odio, la gelosia, la noia lo travolgessero? Credo che se avessi descritto anche questo, il tuo personaggio sarebbe stato perfetto. 
ORIGINALITA' 6/ 8 
GRADIMENTO PERSONALE 7/ 8 
Ti tolgo un punto solo perchè sono rimasta troppo colpita dal finale. Nel profondo speravo che lui guarisse, aiutato da genitori e da amici, per questo sono rimasta piuttosto spiazzata. Nel complesso il tuo tentativo di creare un personaggio conflittuale è riuscito alla grande, forse troppo. Come già detto, AMO il tuo stile, davvero. Forse mi odierai, ma nonostante ci metta tutto l' impegno non riesco proprio ad amare il tuo personaggio, piuttosto lo odio, ma l' odio è un' emozione forte, e questo è un bene. Complimenti. 
TOT. 61/ 70 
Scarlett 

Recensore Master
20/08/14, ore 09:53

Ciao! Ecco, io non ho letto le altre storie del contest, ma...*-*
Questa è bellissima. Dico sul serio, hai descritto lo stato d'animo del protagonista in modo veramente dettegliato e commovente...
Pur rivelandosi infine un assassino, certe volte mi veniva voglia di partecipare alle sue stesse emozioni...
Tutto qui, volevo semplicemente dirti quanto mi è piaciuta questa storia... :)
Complimenti!
Lady Windermere♥