Recensioni per
L'assassino e la sua vittima
di aturiel

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/01/15, ore 22:09

Recensione premio per il contest "Brace yourselves: angst is coming" [1 su 2]

Ho voluto recensire questa storia per prima perché, sarò sincera, era già nella lista di quelle da leggere. Hai presente quelle cose che ti capitano davanti più di una volta, se ci fai caso? Ecco, questo è il caso. 
Non è affatto una storia banale, per quanto abbia un titolo semplice e magari anche un po' scontato, ma leggendola è tutto fuorché insensata o banale. L'ho trovata davvero carina, originale e soprattutto ben scritta e ben curata in ogni aspetto: grammatica curata, lessico pulito, struttura lineare, logica... Insomma, non finirò mai di complimentarmi per una grammatica come la tua. 
Forse sono io, ma ho notato un certo contrasto tra il tema non proprio allegro della morte e il tono un po' più leggero che hai utilizzato per parlarne. Anche i personaggi non sembrano a primo impatto adatti al contesto, in un ruolo che non è il loro e si vede lontano un miglio. Sì, può sembrare una trama un po' scontata, eppure è stata una vera sorpresa per come l'hai rivisitata, complici anche il contrasto di cui ho detto sopra e a cui è dovuto a mio modesto parere la bellezza di questa storiella.
Infine mi scuso per il ritardo nel lasciare la recensione e non posso nemmeno assicurare una maggiore velocità per la prossima.Quando ho detto che sarei stata libera dopo il tredici mentivo! (?)
Di nuovo i miei complimenti per il tuo ben lavoro, alla prossima! 
(Recensione modificata il 18/01/2015 - 10:14 pm)

Recensore Junior
03/01/15, ore 20:11

aturiel - L'assassino e la sua vittima.

Grammatica: 4,5/5
Stile: 3,75/5
Caratterizzazione dei personaggi: 4/5
Originalità: 5/5
Attinenza al tema del contest: 5/5
Gradimento personale: 3,75/5
TOT: 26/30


Errori di GRAMMATICA veri e propri non ne ho riscontrati, ma ho notato una certa tendenza a comporre frasi troppo lunghe. Ti segnalo quella che mi è parsa più errata.
"Il mandante così come il motivo per cui quella doveva essere eliminata erano, come succede nella maggior parte dei casi, oscuri; sapeva solo il nome, l’età e il luogo di residenza della cara sfortunata." Tra "mandante" e "così" avrei inserito una virgola. Dopo "oscuri" , un punto fermo.
Per quanto riguarda lo STILE, ero indecisa sul punteggio d'assegnarti. All'inizio mi è parso ricercato, proseguendo invece semplice, in altri passaggi piatto e nel complesso ironico (quasi canzonatorio). Ti faccio qualche esempio.
Per incominciare scrivi "Un contorto gioco è quello di colui che uccide. Deve sperare di tornare vivo a casa e far tornare a casa l’obbiettivo con un aggettivo di quattro misere, ma significative, lettere in meno – vivo –, e qualche lacrima familiare in più. [...]"., poi dai il via alla narrazione così "Un bel giorno di sole, in primavera inoltrata, il nostro simpatico assassino venne pagato per uccidere una donna.". La seconda frase mi ha fatto storcere il naso. Innanzitutto, personalmente, ho trovato fastidioso l'utilizzo dell'aggettivo "nostro", in quanto la storia è appena iniziata e il lettore non è ancora entrato in contatto col protagonista (pertanto, non dispone ancora di una base per decidere come approcciarsi a lui). Inoltre,l'espressione "Un bel giorno di primavera" contrasta con l'alto registro stilistico adottato all'inizio.
Ti ho messo il punteggio attuale per questa "incongruenza" di linguaggio, ma complessivamente l'ho trovato molto buono.
Passando alla CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI, ho una domanda: Perchè John deve ancora uccidere Lara, sebbene sia passato un anno? Non avrebbe dovuto farlo il giorno in cui l'ha conosciuta o, volendo approfondire il loro rapporto, rinunciare all'incarico? Fatto sta che entrambi mi sono parsi particolari, come tu stessa li definisci. Avrei comunque preferito una maggiore introspezione di Lara, una riflessione su cosa la spinga a stare con John nonostante sappia che è un assassino. Senza questa la sua reazione quando viene uccisa risulta incoerente con l'idea che fai di lei, ma il fatto che subito dopo esprimi lo stesso stupore in John e le sue considerazioni colmano parzialmente questa mancanza. John mi è sembrato quasi tormentato, in lotta tra ciò che vuole è ciò che deve fare. Sa che dovrà ucciderla eppure sceglie, egoisticamente, di conoscerla. Deduco che il siuo amore derivi proprio dalla sua convinzione che lei sia diversa dalle normali vittime, che verrà invece smentita quando ormai ha fatto la sua scelta. E di nuovo l'onore lo spinge a suicidarsi piuttosto che vivere dopo averla uccisa. In conclusione, la caratterizazione di questo personaggio è stata secondo me la migliore.
L'ORIGINALITÀ è ciò che distingue la tua storia dalle altre, sia in termini di protagonisti che di trama. Niente da dire, punteggio pieno!
Pieno è anche il risultato nell'ATTINENZA AL TEMA DEL CONTEST: Il "letame" sarebbe John, normalmente giudicato per la sua "condizione "d'assassino, e il fiore che mostra è la scelta di uccidersi per "rimediare" alla morte dell'amata. Molto significativo il monologo finale, il quale c' informa che viene discriminato anche da morto.
Infine, il GRADIMENTO PERSONALE verso la tua storia è medio. Ho apprezzato la trama, ma lo stile e la mancata introspezione di Lara non mi hanno fatto gustare appieno il tuo scritto.

Nuovo recensore
03/01/15, ore 19:26

Come poter cominciare una recensione che non risulti banale e scontata ad una storia che di banale e scontato non ha neanche un punto? mmm bene, comincio dal dirti che dal titolo non mi aspettavo niente di che, ma già con l'introduzione (che non ho neanche finito di leggere, dalla curiosità per la storia vera e propria) le cose sono cambiate. Scrivi benissimo, il tuo stile conciso, essenziale, e allo stesso tempo ricco mi ha entusiasmato e hai reso questo OS un qualcosa di fenomenale! Ultima cosa: ho adorato il finale, assolutamente non tirato via e degno di una storia di tale bellezza!

Recensore Master
27/12/14, ore 17:32

PRIMO CLASSIFICATO
Aturiel - L'assassino e la sua vittima.

Originalità: 10/10
Non posso darti 11?E' una delle storie più particolari che abbia letto su EFP!Non scherzo, davvero! Hai curati il rapporto fra assassino e vittima con sorprendente tatto, senza esasperare il lato drammatico, ma mantenendo quella punta di tensione. Inoltre, sono le dinamiche di per sé ad essere davvero, davvero particolari e gestite con maestria.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
In genere è molto difficile curare la caratterizzazione di personaggi e coinvolgere il lettore, in una OS originale. Ma, come puoi vedere, questo non è il caso. John è un personaggio interessante, davvero interessante nelle sue molteplici sfaccettature: è ligio al dovere ma ambisce alla libertà, come è chiaro con il suo ultimo -tragico, discutibile- gesto. Lara inizialmente mi aveva colpita un po' di meno, ma è stato dal punto in cui lui le annuncia le sue reali intenzioni, che ha cominciato a prendere vita e ad assumere varie sfumature. Mi ha colpito particolarmente la sua reazione, il fatto che non sia scappata quando lui l'ha lasciata sola, come molti altri -Emh, tutti- avrebbero fatto, ma sia rimasta lì, ad aspettarlo.

Uso della citazione:4/5
Hai offerto tanti spunti di riflessione su tante cose, quindi magari la citazione rispetto ad altre tematica resta un po' di background, ma ad ogni modo credo che sia stata utilizzata discretamente, pur non essendo stata inserita nel testo, in particolare quando evidenzi che in John non c'è rimorso, dopo la sua morte.

Gradimento personale:10/10
Inutile dire che ho ADORATO questa storia. Ho cominciato a leggere pensando "Ehy, ma questa ragazza/o è geniale!". Ti ringrazio per aver trattato questo tema che è comunque delicato con il giusto peso, e la con cognizione di causa.

TOT:34/35

Recensore Master
24/12/14, ore 14:34

[Recensione premio 1 di 3 per il "Tempo di... Tag! Second Edition Contest]

Eccomi qui per la prima recensione premio, anche se non ti assicuro di essere sempre così veloce. 
Stavo guardando le fic che mi hai consigliato da recensire per scegliere con quale cominciare e questa è la prima che mi è apparsa davanti. L'introduzione mi ha colpito subito, quindi non ho nemmeno letto le altre introduzioni e ho cominciato subito a leggerla. 
Prima di tutto, ho scovato un piccolo errore:
Curioso fato
(fatto) quello di questo assassino, vero?
Affascinante lo stile che hai utilizzato, è molto diverso dalla storia per il contest. Questo è più diretto e essenziale, con elementi da favola, mi ha colpito e penso che tu abbia fatto la scelta giusta a scrivere in quel modo, hai reso la tua storia ancora più particolare. 
Per quanto riguarda la trama, mi hai sorpreso anche su questo punto. Sei partita da una base già sentita (lui è un assassino, lei la sua vittima, si innamorano), trasformandola in qualcosa di davvero originale, che mi ha sorpreso e colpito fino in fondo. Non solo per il modo in cui hai scelto di scrivere, come già detto prima, ma proprio per lo svolgimento e anche per il finale. Il doppio finale, anzi. Quello della storia dei due amanti sfortunati termina in modo tragico, ma è ancora più speciale la conclusione ultima, così distaccata e cruda. Dà anche da pensare.
Interessanti anche i due personaggi principali. John è così professionale, fino alla morte, fino a sacrificare qualcosa che ama, anche se a modo suo. Ma è Lara ad avermi colpito maggiormente, così fredda e particolare, a cominciare dalla sua decisione di accettare l'intervista (nessuno lo fa mai, è vero!), di cui immagino si sarà fatta due domande prima ancora che lui le svelasse il suo... mestiere, visto l'argomento atipico. Cose per cui una qualsiasi persona avrebbe chiuso la porta con quattro mandate, mentre lei no. Anche il modo in cui ha raccontato dell'omicidio del suo collega... mi ha praticamente gelato, a cominciare dal dettaglio: "ho fatto una foto". 
Non avevo mai visto un personaggio così, sono rimasta colpita, complimenti. 
Concludendo, la storia mi è sinceramente piaciuta. Fin dal titolo sono stata spinta dalla voglia di leggerla, ma mi ha sorpreso più di quanto immaginassi avrebbe fatto. Bravissima, davvero!
Ilaria

Recensore Junior
05/11/14, ore 21:49

Ciao :) Leggendo qua e là sono capitata su questa pagina, e ne sono stata davvero felice! Ho letto la tua storia con stati d'animo mutevoli. Ho iniziato con interesse (le prime frasi sono davvero magnetiche), poi ho proseguito con stupore, quando ho notato il tono da 'favola' con cui presentavi John e lo inserirvi nel suo contesto. Devo ammetterlo: sul momento mi è parso strano. Andando avanti nella lettura, dopo il 'simpatico assassino' che mi ha illuminata, mi dono resa conto di quanto il contrasto sia straordinario e renda questa tua breve storia semplicemente unica! Un'altra scena di cui mi sono innamorata: lei che si solleva sulle punte delle ballerine. In un racconto così ridotto all'essenziale, questo particolare diventa utile e futile al tempo stesso, decisamente notevole. L'unico appunto che ho da farti riguarda questa frase: 'dalla mente storta e il cuore di ghiaccio'. Per una maggiore scorrevolezza del testo, io avrei usato 'e dal cuore', ma è una vera inezia. Dimenticavo i complimenti! Passerò presto a trovarti!

Nuovo recensore
17/10/14, ore 22:08

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Valutazione ricevuta al contest "And the winner is..." indetto da Gnrlove\JonS e Releeshahn\Aleena

PRESENTAZIONE GENERALE PER TUTTI I PARTECIPANTI AL CONTEST
Ciao! Innanzitutto volevo ringraziarti per aver partecipato al contest ed aver messo in gioco le tue doti di scrittore in erba. Dunque, come avrai visto (ripeto così, per cronaca) nel contest non è stata giudicata la parte inerente alla grammatica; quindi nel giudizio riportato di seguito potrebbero comparire dei suggerimenti riguardanti questo aspetto ma che sono irrilevanti per quanto concerne il posto in classifica e i vari premi vinti. Dunque ti lascio alla mia personale visione della storia e a quello che ho pensato leggendola. Ricorda che è la mia prima volta come giudice, quindi gradirei mi lasciassi due o tre minuti di vantaggio, prima di inseguirmi con la vanga in mano.

ASPETTI NEGATIVI DELLA TUA STORIA
Dunque, come posso riempire questo spazio quando non trovo assolutamente nulla di negativo da dire sulla trama, l'intreccio, i personaggi e lo stile?
L'unica cosa negativa della tua storia è il fatto che sia stata così breve da leggere. Avrei preferito che durasse un'eternità, non tanto perché é troppo corta, quanto per il fatto che era talmente bella che per goderne i frutti dati dalla piacevole lettura ho dovuto riguardarla almeno una decina di volte. E' troppo bella, davvero.

ASPETTI POSITIVI DELLA TUA STORIA
Mi trovo nella posizione di dover iniziare questa recensione dicendoti grazie; questo non solo per i momenti passati a leggere la tua storia, ma anche per avermi dato modo di godere qualcosa scritto così bene e con uno stile così particolare e all'avanguardia da risultare davvero insuperabile.
Detto ciò veniamo a noi. Per "citare" l'incipit della tua storia potrei dire: Un contorto gioco è quello di colui che GIUDICA, soprattutto quando si sta valutando qualcuno che nel suo racconto non ha nulla su cui recriminare, ma tutto da lodare.
Mi sembrava, durante la lettura, di guardare un film la cui voce fuori campo descrive quello che succede e le immagini scorrono sullo schermo. Eppure se ci pensi il tutto era composto non dallo scorrimento di una bobina cinematografica, ma fatto di parole e quando sono queste a far partire le immagini nella testa, tutto diventa ancora più bello, e ciò vuol dire che sei stata così brava da far immaginare al lettore l'ambientazione nel quale i tuoi personaggi vivono e si sviluppano; senza però scrivere pagine e pagine di descrizioni (che non sono inutili, anzi sono apprezzabili se ben fatte). L'uso di poche e semplici parole ha reso la mia lettura un piacevole passatempo, e cosa c'è migliore del tempo passato facendo qualcosa che ci rende felici?!
Hai compresso il racconto, senza che questo ne venisse sconvolto o risultasse povero di passione, originalità e amabilità e, al contempo il tuo stile sublime e la trama ben articolata mi hanno coinvolto in un turbine da quale è stato ben difficile uscire.
Il personaggio di John è un masso che ti cade in testa e ti lascia intontito, è come entrare in un negozio che vende cioccolata: l'odore ti inebria, assapori ogni gusto che i tuoi sensi ti fanno percepire e ti trovi nella pace dei sensi (si, io e la cioccolata abbiamo un rapporto speciale). John è l'amore nella sua più drammatica e passionale personificazione, è la gioia dell'esistenza e la pienezza del sacrificio.

LE FRASI CHE SONO PIACIUTE A GNRLOVE
Non si aspettava di arrivare così in là con la conversazione – mai nessuno accetta di partecipare ad un sondaggio -, quindi si ritrovò un po’ impreparato. Gli argomenti che conosceva si potevano contare sulla punta delle dita della sua mano sinistra, e lui aveva pure un dito in meno a causa di un incidente sul lavoro che, sfortunatamente, non era stato coperto dall’assicurazione; quindi, tra i quattro argomenti in ballo – vini, automobili, farfalle e omicidi - optò per quello con cui aveva più dimestichezza. Come si fa a non rimanere imbambolati dopo questa frase? Sei riuscita in poche righe a mettere in mezzo assicurazioni, dita tagliate, conversazioni e sondaggi senza che io mi riuscissi a staccare dal foglio e senza che potessi lasciare l'assassino sulla carta per concentrarmi su altro. Nei miei appunti avevo segnato con l'aggettivo "epico", questo stralcio di racconto. Credo che sia una frase che può sembrare "spicciola" povera di situazioni e di colpi di scena, questo accade solo se la si guarda con l'occhio poco attento di chi legge con fretta, ma se ci si sofferma si coglioni le sfumature più disparate, delle piccole aperture sulle situazioni che si vivono in una quasi normalità (non tutte veniamo intervistate da un assassino, spero) che nella loro semplicità son quelle che ci portiamo dietro nella storia della nostra vita. Lo slogan "semplice è bello" vale sicuramente per tutta la tua storia e in particolare per questa citazione.
Un'altra frase che ho fatto mia modificandola per la tematica del giudice è: "Il manuale del buon assassino dice che mai si dovrebbe incontrare la vittima designata perché si potrebbe rimanere invischiati in spiacevoli emozioni"Fermo restando che sono in attesa dell'uscita di questo manuale, devo dire che a differenza di questo, il manuale del buon giudice dice che non bisognerebbe incontrare autori così bravi perché si potrebbe correre il rischio (e ben venga) di adorare il modo di scrivere e tutto ciò che la sua mente partorisce.
Detto ciò, rischio di sembrare pedante e ripetitiva ma ho amato la storia in tutte le sue parti, così ben scritte, in una maniera quasi contorta ma che al contempo risulta facile da comprendere e che ti trascina in quell'ingarbugliato intreccio, che si scioglie in un finale così drammaticamente teatrale.

NOMINATION DATE DA GNRLOVE
Inutile dire che ti ho dato il massimo dei voti in tutte le categorie per il quale ti ho nominata, quindi in "Miglior film", "Miglior Attore protagonista", "Miglior Regista", "Miglior Sceneggiatura originale" "Miglior Montaggio" e "Miglior Attrice non protagonista". Ti ringrazio inoltre per aver aver partecipato, e colgo l'occasione per dirti che segnalerò la tua storia per le scelte. A presto e complimenti!

Recensore Veterano
17/10/14, ore 21:37

Valutazione ricevuta al contest "And the winner is..." indetto da Releeshahn/Aleena e Gnrlove/JonS

Il problema dell’essere arrivati primi è questo: non si ottiene mai una recensione bella e articolata come quella di chi è arrivato a posizioni intermedie - piena di correzioni e in egual misura di complimenti, forse più piacevole da leggere. È quello che penso quando devo stilare il giudizio del vincitore: cosa le scriverò?
È ovvio che la tua storia mi sia piaciuta, e credo che il punteggio che hai ottenuto in classifica ti dia una misura ben precisa di quanto io l’abbia apprezzata.
Posso muoverti critiche solo riguardo all’impaginazione (mi piace leggere storie giustificate: trovo che siano molto più gradevoli, professionali e ordinate a vedersi) e il carattere, che per il mio netbook è veramente troppo piccolo e mi ha “costretta” a copia-incollare la storia su word e ingrandirla per poterla leggere. Ma andiamo con ordine: per quanto riguarda le imprecisioni, premetto che non ho analizzato la tua storia come avrei fatto se avessi dovuto giudicare anche la grammatica, ma il mio occhio clinico (e maligno) in realtà non dorme mai :D e devo dirti che… non ho trovato nessun errore grave da segnalarti. È un ottimo risultato a parer mio, e la prima cosa per cui ti faccio i complimenti! Oddio, amo iniziare le recensioni senza note negative *_*
Sulla scia positiva, vorrei dirti che trovo bellissima l’immagine: nonostante la donna disegnata sembri più una bambina che un’adulta, la trovo molto in tema con… appunto, il tema della storia (perdonami il gioco di parole!). La presenza di banner è, a mio parere, un segno della cura che si è messa per rendere al meglio una storia in cui si crede, perciò sono felice quando li trovo.
Già dalle prime sei righe ho amato John con tutto il mio cuore: è un personaggio atipico e stravagante, tremendo se inquadrato fuori dal contesto e adorabile nella storia (è dolce in maniera quasi struggente nel finale). C’è questa dualità in praticamente tutto il racconto: la commedia si fonde naturalmente con la tragedia creando un alto e basso emotivo che è fantastico! Mi sono persa in quel mondo così surreale da essere vero e plausibile e ho sognato la storia d’amore e di rinuncia al dovere che credevo fosse, per poi sorprendermi, con una naturalezza disarmante, quando la verità viene fuori e Lara accetta il proprio destino con tutta la calma e la tranquillità di una donna atipica e vera, com’essa appare. Hai creato dei personaggi talmente fuori dagli schemi che la loro caratterizzazione non può che essere perfetta – discorso valido più che mai per John, che è il vero protagonista della storia. Mi ha ricordato un po’ l’assassino di “Wild Target” (non so se hai mai visto quel film; se no, te lo consiglio), come Lara somiglia in qualcosa alla sua vittima in quel film, ma la storia è fondamentalmente diversa, e per questo l’originalità non ne ha risentito molto.
Restando in tema, direi che non è possibile non amare John e Lara: sono lo stereotipo della coppia perfetta, quella in cui non c’è vero timore nell’accettarsi, nel dirsi le cose come stanno o nell’avere un dialogo che spazia su ogni argomento, anche i più dolorosi – e allo stesso tempo sono due sconosciuti che vivono una vita falsa e transitoria, fatta di segreti che riemergono nel più tragico dei modi. Lo ripeto, è la dualità della tua storia quello che ho amato di più: è una commedia che lascia l’amaro in bocca e una tragedia che sa di favola, in cui lo stile leggero gioca un ruolo chiave, rendendo la tua One-Shot fluida e leggera senza tralasciare nulla di importante. Ti soffermi sugli avvenimenti chiave, riuscendo a giostrare dialoghi e descrizioni in una maniera ottima perché non si intralcino né risultino noiosi da leggere – sei riuscita a non ricevere critiche per il lungo dialogo senza nemmeno una descrizione e, credimi, io detesto vedere più di uno scambio di battute fra personaggi che non abbia almeno tre parole di descrizione. Non appesantisci con motivazioni inutili, giustificazioni superflue o scuse non necessarie: i tuoi personaggi sono così, agiscono secondo un modo di essere e fare che è loro e non se ne vergognano. Sembrano quasi dire “siamo così, accettalo e vai avanti”; e il lettore lo fa. Così John giustifica il suo essere un assassino con un “e, in questo periodo di crisi generale, gli è parso un bel modo di guadagnare.” e la morte della donna che ama con “decise che una vita in una cella non superava in appetibilità la morte”. Due frasi divertenti e ciniche da morire, che ho voluto riportare perché sono l’esempio di come, in poche parole, tu abbia saputo caratterizzare un personaggio. E, parlando di divertimento, un altro fattore che mi ha spinta a darti il massimo di punteggio riguardo lo stile è stato il fatto che, rileggendo la tua storia, non solo non ho provato noia o voglia di saltare qualche pezzo, andando subito al sodo (come spesso mi succede) ma ho riso e provato dispiacere negli stessi punti, emozionandomi ancora: il tuo è dunque, per quanto mi riguarda, un racconto talmente particolare e bello da non risentire dell’effetto “già visto, già fatto” – una storia duratura, che vorrei tenere con me al pari dei libri che amo. E mi ha fatto ridere, cosa che non è facile.
La filosofia che c’è dietro non è scontata e, anzi, mi ha fatta riflettere molto: hai affrontato un argomento delicato e ne sei uscita con la testa alta, lasciando il lettore con un sorriso sulle labbra e un dubbio nella testa.
Hai ottenuto 2/3 punti bonus, dovuti al fatto che i tuoi personaggi non sono descritti, quindi solamente immaginabili come l’uomo e la donna assegnati dal pacchetto; hanno avuto uno 0,5 ognuno, mentre il genere ha avuto il punto pieno. Per quanto mi riguarda, ho dato alla tua storia 10/10 come valutazione globale, che tiene conto molto dell’originalità, della trama e dello sviluppo dei personaggi.
Insomma, ho amato profondamente questa storia, il tuo stile e i tuoi personaggi, e ti ho voluta nominare, oltre che per il “Miglior Film”, i cui risultati puoi osservare nella classifica, e alle altre categorie comuni, ossia quelle in cui tutti i concorrenti hanno ricevuto una valutazione (Miglior Regista – per la storia più originale, Miglior Film – per la storia più bella, Miglior Sceneggiatura originale – per la storia inedita più bella e Miglior Montaggio – per la storia con lo stile migliore) per il Miglior Attore protagonista (John, ovvio) e Miglior Attrice non protagonista (Lara, che a mio parere non è una vera e propria protagonista, quanto il tramite attraverso cui la storia, e John, hanno la possibilità di essere quelli che sono). Sei rientrata in nomination in tutte le categorie, e hai portato a casa anche cinque Oscar, perdendo di poco la battaglia per il sesto (l’originalità, per le ragioni che ti ho spiegato sopra). Penso che non ci sia altro da aggiungere, no?
Ok, mi scuso per il papiro e ti saluto… per ora! ;)

Ps: Due sole recensioni? Questo mondo è marcio =_=’

Recensore Veterano
04/10/14, ore 11:58

*.* wow!
Ho adorato questa storia! È così particolare, imprevedibile, sincera!
È già originale dall'inizio, ma il colpo di scena arriva alla fine: mi sarei aspettata che dopo un anno di relazione l'assassino rinunciasse al suo obiettivo e tutti sarebbero vissuti felici e contenti, invece l'ha uccisa per senso del dovere. Fantastico.
Hai creato dei personaggi dalla mente contorta, entrambi anomali e soli, freddi e dagli strani ideali. Nessuna donna avrebbe fatto ciò che ha fatto Lara, nessun uomo avrebbe fatto ciò che ha fatto John. Questo, anche se può sembrare un controsenso, per me rende la storia più vera.
Le ultime parole che si sono detti mi hanno fatto fangirlare e ormai li shippo un sacco.
Perfetta dal punto di vista grammaticale.
Grazie di scrivere queste cose! *.* <3
Red Wind

Recensore Master
10/09/14, ore 00:23

Recensione premio
Non so... Ho trovato questa storia un po' particolare, così come il protagonista. Anche per il modo stesso in cui è scritta: il racconto va veloce, non è nemmeno particolareggiato, ma si possono cogliere lo stesso piccoli dettagli inespressi con le parole. O almeno a me è sembrato.
Secondo me fa vedere un amore vero, perché Lara decide di stare con John nonostante sappia che lui è un killer professionista, nonostante sappia che probabilmente lei doveva essere la sua prossima vittima.
Ma ad un certo punto lui si vede costretto ad ucciderla, deve adempiere al suo dovere... E dirle addio. Ma talmente gli riesce difficile che decide di andarsene con lei.
Non sono solita leggere storie di questo genere, te l'avevo già scritto nell'altra recensione, ma non so, mi ha lasciato un qualcosa di dolce, oltre all'amarezza finale. Un po' di rosa in tutto il nero che la circonda.
Forse può sembrare strano, insensato, ma ho sentito questo.
I miei complimenti, davvero, per questa storia così ben scritta e ben costruita!
Alla prossima ^_^