(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Dire che ho amato follemente questa storia sarebbe poco. Perché l'ho letta un anno fa e davvero non speravo più di ritrovarla.
È un ritmo sincopato quello della storia, incalzante, qualcosa di ossessivo che rimomba in testa, che trascina fino all'ultima parola.
Che poi, chi ci pensava più alle parole, alle righe, al bianco della pagina, al fatto che era una fanfiction, mentre leggevo? Io volevo solamente leggere e rileggere fino a imprimermi tutte le parole in testa, pensare che magari è andata davvero così, innamorarmi di questa storia un'altra volta, all'infinito.
Sono Lily e James, questi, sono loro e sono umani, e potrei giurare di aver sentito vibrare tutto davvero, che ho percepito il loro cercarsi, baciarsi, andare a fuoco mentre qualcosa grida adesso, non c'è più tempo, non c'è più tempo.
Ci sono le frasi che non cambierei mai, che collimano, s'intrecciano e danno la giusta sfumatura a tutto, nessun errore che mi abbia fatto storcere il naso, nessuna espressione che cambierei.
È una delle due James/Lily che mi sono davvero rimaste dentro fino a scavare un solco, che mi hanno fatto riflettere, e ogni volta che arrivo alla fine le lacrime spingono per uscire, perché sapendo che moriranno mi sono sentita come se morisse qualcuno a cui tengo, davvero.
Questa storia – non mi capaciterò che mai che sia solo una storia e non qualcosa di vero – è frenetica, originale, ha le tinte brillanti e intense e struggenti di una fotografia nitida.
Vera è la prima parola che le assocerei, possiede quel realismo di cui troppe storie sono prive, non dice cose troppo sensazionali per essere credibili, ma dice ciò che chiunque in attimi come questi potrebbe pensare, dire. Non è solamente bella, è meravigliosa, è qualcosa che per definire bisognerebbe inventarsi un aggettivo unico.
Riporto quel pezzo che ogni tanto mi trovo a ripetere sottovoce anche a rischio di essere presa per pazza:
-James...- pausa, respiro, di nuovo pausa- Forse non dovremmo...-
Voce esitante, mani che invece di spingere accarezzano, la bocca di lui che si stacca dal collo e le lascia un vuoto insopportabile, ingestibile, insaziabile, tanto che le dita arpionano la camicia e cercano di avvicinarlo.
-E’da una vita che dovremmo, Lily.
Non è mai inopportuna, la narrazione, mai imbarazzante, e la trovo molto più passionale di altre cose più spinte. Questo perché l'autrice non si sofferma più del dovuto, descrive gli attimi in modo vivo, senza scadere nell'asettico o nello scientifico, come si rischia in tali casi.
Questa è l'unica Segnalazione per le Storie Scelte che faccio finora, perché raramente ho trovato una storia simile per livello e impatto emotivo. Non sono riuscita a usare un tono più oggettivo, perché a questa storia sono legata, e parlarne in altri toni, più neutri e meno emotivi, mi risulterebbe impossibile. Ci ho pensato a lungo, cercando di esprimere tutto quello che secondo me questa storia rappresenta, e la proprietà di stile e linguaggio che l'autrice ha dimostrato nello scriverla e che io, da lettrice, ho percepito.
”Come si amano i pazzi” è qualcosa che consiglierei di leggere a chiunque ami le storie ben strutturate ma senza un briciolo di noiosità o prevedibilità. Qualcosa a cui darei una maggiore considerazione, perché trascurata e mischiata ad altre, soffocata da una mole immensa di altre storie, che raramente ne raggiungono il livello.
Sperando che questa segnalazione sia accolta, porgo i miei complimenti all'autrice, che mi ha fatto emozionare come poche altre sono riuscite a fare.
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