"So che tu puoi aiutarmi. Sei tu l’unica che sappia leggermi dentro, che sappia tradurmi in Musica. Guidami, amore mio, portami alla meta."
Non ho mai desiderato così ardentemente essere una chitarra...per la precisione, una Gibson.
E qui mi censuro.
Che ti devo dire...è meravigliosa, ma disagevole da recensire, questa introspezione di Jimmy, perchè è talmente personale che è difficile entrarvi. O meglio, è una storia che appartiene solo al mondo Tuo e di Pagey (perchè sì, lo zio Jim non lo sa, almeno coscientemente, ma avete un regno segreto e immateriale dove vi incontrate e avete le vostre conversazioni, altrimenti non si spiegherebbe questa simbiosi totale tra voi due).
Ho adorato l'occasione di nascita di questa songfic:
"Hey, John, mi chiedevo. Non che non ne siate capaci, per carità, ma una ballata riuscirete mai a farla?"
ehi zio George, io ti adoro, e piango la tua dipartita, ma tapparti la bocca, ogni tanto, eh?
e la "pettegola baffuta" una bella tazza di latte e ca... suoi poteva anche farsela.
Ma ce lo vedo, eccome, il nostro adorato Bonz che corre dal Pagey a spifferare il commento di Harrison..ricordiamoci che era il suo Apprendista Stregone. Credo che Bonham avesse un attaccamento al nostro Stregone che superasse l'ordinario...forse perchè ne vedeva chiaramente il Genio, oltre ad essere affascinato dal suo aspetto e i suoi modi alla Dorian Gray. Decisamente quello che NON era lui.
Un'attrazione tra gli Opposti? è solo una mia teoria.
Robert è talmente perfetto e lo dipingi sempre, sempre, sempre, con uno slancio di affetto fraterno nei confronti del suo chitarrista che mi fa commuovere.
Me lo immagino: "No, che caz...adesso Jimmy non ci dormirà la notte, per quella critica di Harrison!" .
e infatti lo chiama subito, e cerca di tirarlo su...semplicemente perchè lo conosce bene, molto bene.
Il resto della storia è veramente degna della "Pioggia nel pineto". Non parlavamo di D'Annunzio proprio l'altro giorno?
La Chitarra, oggetto dell'Amore Assoluto di Jimmy (è l'unica donna che non abbia mai tradito?) che diventa Umana, e lo prende per mano con sè a danzare nella pioggia.
Hai reso l'idea.
L'immagine è poetica come poche.
E, beh:
"Alla fine dei conti, per lui suonare era come fare l’amore e qualsiasi amante che si rispetti non può fare a meno di disfare le lenzuola."
mmmmmmmmmh.
un bacione, e come al solito, bravissima.
cla
PS: grazie per avermi citata, ne sono onorata. e sì, io e Ire siamo veramente le tue "aficionados". chi più di noi??
(Recensione modificata il 29/08/2014 - 02:33 pm) |