Recensioni per
Il falò
di esvree

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
31/08/14, ore 23:50
Cap. 1:

Ciao :)
Ho trovato questa storia molto particolare.
Parti,infatti, parlando del fuoco e l'ambiente a cui è applicato è,semplicemente, quello di un campeggio. Dopo però inizi ad ampliare il tutto ed a descrivere il fuoco come una creatura,un esempio che può essere paragonato anche a situazioni attuali o allo stesso uomo.
E' stata una bella idea..
Ho anche apprezzato il fatto,che tu abbia raccontato anche delle tue idee sul genere umano,sempre mantenendo il tutto ben collegato.
Complimenti.
Ciao :)

Recensore Junior
29/08/14, ore 18:20
Cap. 1:

Heylà, ho trovato casualmente questa storia e curiosamente sono andato a leggere, mi ha colpito molto anche la trama. 

È l'ultima sera del campeggio e siamo tutti attorno al fuoco. Cantiamo, chiacchieriamo e ridiamo fino a tardi.
Siamo tutti stanchi e guardiamo il fuoco. Qualcuno dorme, qualcuno sussurra, qualcuno sta seduto con gli occhi fissi al fuoco. Lui è la, danza davanti ai nostri occhi, una danza infinita, bellissima e spaventosa allo stesso tempo. I rami bruciano e diventano cenere. Sembra avere vita. Ma non ha vita il fuoco? Dopotutto balla,si muove, serve per vivere e viene usato per uccidere. 

Non so se l'hai fatto apposta o meno a fare queste ripetizioni, ma sono ripetizioni davvero pesanti, dato che hai ripetuto molte volte la parola fuoco. I primi due possono anche andare, ma tutti gli altri sono ripetizioni davvero pesantissime da leggere.
Dopotutto balla
,si muove, serve per vivere e viene usato per uccidere. 
Non hai staccato dopo la virgola.
Non vogliamo raggiungere Dio per non disturbare la società moderna
,per non estranearci, per seguire il branco.
Anche in questa frase non hai staccato la virgola dalla frase dopo.
Non vogliamo raggiungere Dio per non disturbare la società moderna,per non
estranearci, per seguire il branco.
Sempre in questa frase, il termine giusto è estraniarci.

Ho solamente da dire una cosa: in questo testo la presenza della parola fuoco è la predominante, lo si vede perchè si ripete continuamente e la cosa, nonostante possa essere volontaria, è molto monotona e pesante, quasi il testo diventa piatto. Per fuoco si possono trovare dei sinonimi oppure dei sostantivi, ma non ripetere mai le stesse parole, nonostante tu voglia far capire il concetto. Rallenti ed appesantisci tutto quanto.
Parlando della storia mi è piaciuta. Hai raccontato fatti talmente reali da sembrare quasi incredibili al solo pensiero; perchè sì, quando ce l'abbiamo sotto gli occhi a volte non ce ne accorgiamo, ma quando qualcuno vede la stessa cosa, allora, ci poniamo dei pensieri. Gli animali non pongono trappole ad altri animali, forse non è nel loro istinto o forse è meglio dire che non sono crudeli come l'uomo. A volte, è vero, i veri animali siamo noi. 
Non lasciamo posto a Dio, nonostante la sua porta sia sempre aperta per noi, mentre al contrario, noi l'abbiamo chiusa o socchiusa, indecisi se farlo entrare nella nostra vita, nel nostro cuore. Ci limitiamo solamente ad atteggiarci come gli altri, ad essere come gli altri, a comprare le stesse cose che hanno gli altri e, cosa peggiore, pensare come gli altri.

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