Wow! E' davvero stupenda!
Ti giuro che ho capito solo alla fine, quando hai specificato, che l'abisso fosse il futuro.
Avevo pensato a tante cose nella mia mente, ma a questa proprio no. Per questo devo farti i complimenti, difficile parlare di qualcosa senza far capire di cosa stai parlando, a meno che non lo sveli tu stessa (Credo almeno che fosse questa l'intenzione, spero (?)).
All'inizio mi ha ricordato tantissimo una scena descritta nel libro "Divergent", una delle scene che tra l'altro ho adorato! x3
Sei molto brava anche a scrivere storie originali, non solo ff ewe
E dai il giusto livello di introspezione alle storie, mi piace!

Ciao, sono qui per lo scambio recensioni flash.
Ho scelto questa storia perché mi ha attratto, mentre sfogliavo la tua pagina in cerca di qualcosa da sostituire a quella su Hunger Games che non posso recensire. Sono contentissima della mia scelta.
La tua storia è bellissima. Devo dirti la verità, all'inizio pensavo che trattasse della depressione, forse perché hai descritto tutti lati sofferenti delle persone che passavano e si buttavano... 
Quando ho capito che parlavi del futuro, mi sono detta che comunque è appropriata perché è vero, il futuro è incerto, non si sa dove si va a finire, non si sa cosa ci succederà una volta varcata una porta o presa una decisione. Hai descritto il tutto molto bene. Il tuo stile mi piace molto e ho adorato le ripetizioni.
Mi è piaciuto molto anche l'incontro con le persone che passavano e si buttavano, la loro descrizione fugace... wow.
Ti faccio tanti complimenti.
Alla prossima^^

All'inizio pensavo fosse una OS dai tratti romantici, poi una legata all'amicizia e alle difficoltà di entrare nel gruppo - parlo pensando a ogni singola parola che hai scritto. Poi ho pensato fosse la morte.
È descritta talmente bene in quanto introspettiva che ha racchiuso perfettamente l'animo umano nello stato d'incertezza, il quasi nonsense in cui si pensa di cadere - si parla sempre di cadute, eh? XD
Alla fine, insomma, mi hai fatto davvero dire "Ah, ma l'abisso è il futuro" ;)
blue

Devo dirlo, mi hai colpito moltissimo.
Inizialmente pensavo a una tua personale visione della metempsicosi, ma man mano leggevo coglievo cose sempre più belle, immagini ricche e vivide.
A me, personalmente, ha trasmesso una certa... diciamo disperazione. Non è esattamente la parola adatta, non è una definizione che calza a pennello, ma è quanto di più vicino riesca a esprimere.
La visione del futuro come un abisso in cui ci si getta ad ochi chiusi, ma con il cuore aperto, da un lato è bella, dall'altra la trovo spaventosa.
Penso che il futuro non sia un abisso in cui gettarsi, quasi con disperata rasegnazione, tanto lo fanno tutti. Ma una continua e meravigliosa possibilità da affrontare con cuore E occhi ben aperti. La tua... storia (riflessione) è molto bella e toccante, ti faccio i miei complimenti, davvero molto, molto, molto bella.
Bravissima nel rendere emozioni, immagini, pensieri.
Quegli accenni di "storie" di chi si getta nell'abisso passando di fianco al protagonsta... tutte piccole, minuscoli "frame" di altre storie, cornici di splendidi quadri.
Molto bella davvero
Nemainn

Ciao ;)
La storia è molto bella, davvero!!
La metafora dell'abisso è fantastica *.* e ho adorato il tuo modo di scrivere, il modo in cui hai usato la seconda persona, che per me è difficilissima da usare; invece tu l'hai fatto perfettamente e con naturalezza e questo è qualcosa che ammiro tantissimo ;)
Mi piace l'atmosfera di attesa che hai creato mostrando tutte quelle persona diverse: ero sempre più curiosa di sapere cos'era questo abisso, e quando l'hai detto mi sono accorta che in realtà lo sapevo già inconsciamente XD
Molto brava, complimenti!!
Vy

Ciao! :3
Devo dire che questa storia mi è piaciuta molto, è piena di un generale senso di angoscia che non abbandona fino all'ultima riga, quando ti senti esclamare "Ah! Ecco!" . L'abisso è il futuro. Non la morte, come avevo pensato. Devo ammettere di essere caduta in inganno particolarmente a causa dell'iniziale riferimento al "giorno del giudizio", che ho associato a qualcosa di biblico.
In conclusione molto, molto bella, hai lasciato lo spunto per una riflessione utile. Fa sempre bene leggere qualcosa del genere :3
alla prossima! (?)
-lezLilith

Scusa il ritardo con cui ti recensisco, ma ho avuto un problema con la connessione e non ho potuto far prima.

Si buttano uno dopo l’altro - Prima tu hai scritto persone e quindi sarebbe più giusto se scrivessi al femminile una dpo l'altra.

Non ho nessun'altra cosa da segnalarti e devo ammettere che mi ha commosso questa tua riflessione. Tu hai parlato dell'abisso inteso come un futuro a noi sconosciuto, che non importa chi siamo o cosa facciamo, perchè il futuro ci prende, ci inghiotte. Ma io l'ho vista non solo come una paura del presente prossimo, ma bensì come la paura della morte.
Probabilmente sbaglio a riflettere così, ma l'abisso io l'ho inteso come questo, una paura della morte che ci prende, così come il futuro e noi non possiamo farci niente. In effetti, però, il futuro è collegato alla morte e quindi il mio pensiero - penso - non è del tutto sbagliato.

Ad ogni modo, parlando della tua scrittura, mi piace davvero tanto. Sei riuscita anche a farmi commuovere e non tutte le storie ci riescono. Il tuo stile è bellissimo a parer mio, così come la fluidità con cui scrivi.
Complimenti.

Un bacio,
Love_Somebody
 

Eccomi qui :D.
Allora il font mi piace molto. Il ritmo della storia è vivace e ricco di suspense, quindi non ti fa annoiare.
Per quanto riguarda la grammatica, bravissima! Non ho trovato errori di alcun tipo :)
Inoltre la storia è molto intrigante, all'inizio pensavo che il soggetto fosse la morte, solo alla fine ho capito che si trattava del futuro ..Complimenti, sei riuscita a battere il mio intuito xD.
Spero di leggere altre storie del genere,ancora bravissima e a presto :)

Fantastico! Per tutto lo scorrere della storia ho pensato fosse la morte e un senso di oppressione cresceva in me. Poi colpo di scena il protagonista è il signor Futuro e non la nera signora. L' ansia c' è ancora ma con un po' più di ottimismo... Brava.

Ciao! :D
È una flash introspettiva dal sapore amaro, ma devo dire di aver gustato ogni frase perché le ho trovate tutte incredibilmente realistiche.
All’inizio, ammetto di aver pensato che il narratore fosse morto e l’abisso fosse, appunto, la fine, la morte.
Mi hai trasmesso tutta l’angoscia del protagonista, incapace di capire ma che al tempo stesso una parte di lui comprende e ne ha paura.
Splendido il riferimento alle varie persone che saltano prima di lui, in poche parole hai mostrato un bello spaccato della nostra società.
La frase che mi ha colpito: “Tu preferiresti dire che la senti perché alla fine, di fronte all’abisso, siete tutti uguali, siete tutti la stessa persona.”
Sono rimasta incollata allo schermo per tutta la lettura, perché è stata magnetica, triste… quasi dolorosa poi quando si arriva alla spiegazione.
Credo che tutti abbiamo paura del futuro, dell’ignoto e tu hai espresso molto bene questo concetto. Non posso che farti i complimenti!
By Cleo^.^

*arriva con il fiatone*
Eccomi, chiedo perdono per l'immenso ritardo ma alla fine ce l'ho fatta D':
Ora, bando alla ciance!
WAOH!
Solo questo ho da dire, veramente cara ogni singola riga mi ha levato il fiato!
Non so da dove ti sia uscita questa meraviglia, che io VERAMENTE adoro e che
aggiungerò sicuramente alle preferite. Hai uno stile fluido, chiaro, mi piace quando
il lettore viene coinvolto da ogni fatto narrato e questo è proprio quello che sei riuscita
a fare tu con questa shot :'3
Ancora complimenti.
Clarity

Solo una parola: wow.

Al di là della grammatica perfetta, hai uno stile stupendo. Un ritmo quasi magnetico, questa riflessione è scivolata in modo naturale nella mia mente, sono riuscita a immedesimarmi in queste parole, nella paura e nella confusione del protagonista che non sa che fare. Non sa come comportarsi, come capire quali debbono essere le sue azioni, cosa lo aspetta. È l’ignoto a bloccarlo, la consapevolezza di non sapere.
Solo quando riesce a capire che non ha bisogno di sapere, che ha bisogno solo di avere fiducia – in se stesso e negli altri – solo allora si butta, solo allora è pronto per il futuro.
Una riflessione molto bella, profonda, che mi ha colpito il cuore.

Dici che questo è un tentativo di riprendere a scrivere? Beh, vorrei avere la capacità di riprendere a scrivere in questo modo!

Ti faccio i miei complimenti, questa flashfic mi è rimasta nel cuore e va subito tra le storie da ricordare.
Un bacio <3

Ciao! Come promesso eccomi qui con una recensione.
Devo ammettere onestamente che dopo le prime frasi pensavo che l'abisso fosse un attacco di panico; però verso la metà della storia ho iniziato a credere si trattasse della morte, anche se aveva poco senso con la bambina e la madre. Devo dire onestamente di non aver capito che si trattava del futuro fino alla fine, chiedo scusa xD
Per quel che riguarda la grammatica non c'è assolutamente nulla da dire: i verbi sono corretti, non ci sono strafalcioni di sorta, insomma un ottimo testo. Anche stilisticamente è perfetto, virgole al loro posto e un font comprensibile - non me ne voglia chi usa caratteri illeggibili.
La trama è ottima, è un genere che mi piace molto e devo dire che ho apprezzato davvero il modo in cui hai parlato dell'argomento. Ho più volte sperimentato la paura del futuro, quindi mi piace che qualcuno ne abbia parlato in maniera tanto sentita.
In due parole, ottimo lavoro!
Inserisco la storia tra le preferite subito!!
WhiteWitch
(Recensione modificata il 31/08/2014 - 12:52 pm)

Buongiorno cara :)

Questa Flash-fic mi è piaciuta molto, oltre ad essere scritta molto bene e senza errori grammaticali (almeno io non ne ho notati), è molto riflessiva e introspettiva. Mi ha particolarmente toccato la parte dove dici che anche le persone che ami e che odi salteranno nell'abisso. Alla fine tutti dobbiamo saltare, prima o poi. Non so come ti siano venute in mente queste parole ma posso dirti che è molto bella, davvero. 


Bandierina verde meritata :)

Baci
Shakana

 

Ciao!:) Eccomi anche qui:)
Appena ho visto su Facebook che avevi pubblicato qualcosa di nuovo, sono corsa a leggere per lasciarti una recensione:D
Allora, all'inizio mi sono sentita un po' spaesata: la storia comincia in medias res, per cui ho messo a posto i tasselli del puzzle mano a mano che le persone si gettavano in questo abisso.
Le parole "giorno del giudizio" continuavano a tornarmi in mente e, di conseguenza, ho potuto trarre le mie conclusioni prima di arrivare alla fine (motivo per cui ho avvertito i brividi sulle braccia).
Breve e profonda al tempo stesso, brava:) *-*