Recensioni per
Il caso di Nadia
di Artefenis

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/04/16, ore 16:37

Ciao! Sono qui per il concorso degli Oscar.
Allora. Questa brevissima storia è scritta piuttosto bene, nulla da eccepire. Sei riuscita tra l'altro a comunicare lo sconforto, la paura e il dolore che si prova in quello che tu hai raccontato. Molto intensa, anche se corta.
VOTO GENERALE: 7
- miglior corto ( drabble/flash fic): 7

Recensore Junior
22/10/15, ore 17:35

È semplicemente... Wow. Veramente, wow.
Hai trattato il tutto chiaramente senza mancare della delicatezza che richiede un argomento simile. Non è possibile immedesimarsi nella mente di una persona che ha subito cose simili, eppure hai fatto intendere esattamente cosa stesse provando nonostante usassi la terza persona (scelta a mio parere adattissima al contesto).
Scrivi molto bene, è veramente una bella storia, è la frase finale è strabiliante. Ora Nadia non può fare a meno di quel che non doveva fare, come se, se smettesse di farlo, tutto nella sua testa sarebbe crollato. (Le mie interpretazioni sbagliate lol)
Davvero stupenda, spero di leggere altre tue storie così.
Baci baci
Natalie

Recensore Master
05/04/15, ore 12:13

Hello Arte~
Era da tanto che ti dicevo che avrei letto questa one shot e non ne ho mai avuto il tempo.
Finalmente però, eccomi qui, sperando di fare una recensione lunga e degna di nota: ho tante cose da dire e non credo di ricordarmele tutte.
Ma partiamo con ordine.

Per prima cosa, questa piccola scena mi ha ricordato tantissimo un libro che ho letto e di cui mi sembra di averti parlarto ("La psichiatra" di Wulf Dorn).
Le scene, i gesti e il suo modo di fare mi hanno riportato tantissimo a Lara Baumann, la paziente della psichiatra e quindi è stato un piacevole, per modo di dire, salto indietro, un rimando ad un libro che mi è piaciuto molto.
Oltre a questo, la piccola vicenda che descrivi mi è piaciuta, non solo perché pare reale, ma perché tutto ciò che la rende sensata si racchiude nel finale. Un'uscita di scena coi fiocchi, seriamente.

Anche lo psichiatra è una figura che pare reale, sembra quasi che tu abbia assistito ad una scena di questo tipo e l'abbia trascritta in questo spazio.
Bello bello, soprattutto quando hai fatto intendere che a non tutti i pazienti piace il contatto fisico: ognuno è diverso, ognuno ha le proprie paure e non si possono seguire parametri medici generali per trattarli.
Psicologia dinamica! C: ne ho ritrovate tutte le caratteristiche~

Ho già parlato del finale? Non abbastanza.
La sua contrapposizione al forzato silenzio del passato, quel suo inevitabile far rumore, è stato davvero una scelta sublime per concludere il tutto.
Bello bello, l'ho apprezzato tantissimo, anche perché quando si trovano queste inversioni a fine storia, rimango spesso entusiasta *A*
Dà l'idea della paura. Lei continua a dire di far silenzio ma inevitabilmente continua a far rumore.
E poi si zittisce, ma continua.
Sento la paura che la prende ogni volta che si trova a contatto con qualcuno. È una bella sensazione, a livello letterario.
È un fatto tangibile.

Probabilmente ho fatto una schifo-recensione, probabilmente la modificherò in futuro.
In ogni caso, questa fanfiction è finita fra le mie preferite, per ovvi motivi sopracitati c:

Auros Mercer (Slaughter)

Recensore Veterano
01/04/15, ore 18:41

Mi è sembrato di vederla lì, Nadia, davanti a me, con l'indice sulla bocca e le sue mani tamburellanti...
Questa One-Shot, scritta con lo stile tipico di un flusso di pensieri, porta il lettore direttamente nella testa del personaggio, rendendo tangibile il suo senso d'impotenza.
Credo che la scelta di trattare l'argomento utilizzando una terza persona, un osservatore, sia assolutamente rispettoso della delicatezza dell'argomento: difficilmente è possibile immedesimarsi in chi ha subito tanto e forse, ancor di più lo è comprenderlo.
Il tuo alto grado di empatia, ben misurabile dal magistrale dialogo di Nadia, l'ho trovato di una sensibilità rara. Complimenti.
LuxLuxis

Recensore Junior
29/08/14, ore 20:53

Sai, di solito sconsiglio di trattare di argomenti così delicati, perché si rischia sempre di offendere le sensibilità di qualcuno che in queste cose, purtroppo, ci è passato.
Mi pare che in questo caso sia stato trattato davvero con una sensibilità ed un tatto straordinario, davvero, brava.
Anche il fatto di lasciare il tutto un po' vago... mi è piaciuta tanto! Complimenti!