Finalmente ci siamo! Last one in arrivo e tombola demoniaca se posso dirlo!!
E che tombola demoniaca nel vero senso della parola che è questo capitolo… A partire dall’inizio inaspettato fino alla fine altrettanto inaspettata, tutto ti lascia senza parole in modo eccellente!
Partendo proprio dal principio, mi aspettavo tutto fuorché un improvviso flashback del primissimo incontro tra Hell e Sparda. Scherzi di un combattimento dove le manipolazioni mentali sembrano la norma? Forse. In ogni caso, il primo incontro tra il futuro duo di avventure infernali è stato più tranquillo e profondo di quanto mi aspettassi. Se ho ben capito, Sparda ha cercato asilo e rifugio da Hell dopo aver sconfitto Mundus e mentre veniva braccato dai suoi seguaci o altri demoni che volevano vendicarsi di un traditore come lui, è giusto? Mentre Hell era diventata Regina degli Orizzonti Oscuri da poco tempo e si era, in un certo senso, appena stabilizzata come tale e gestiva il suo lavoro a tempo pieno, difendendo i confini tra i mondi e cercando nel contempo di aiutare chi ne ha bisogno e stare fuori dai conflitti tra le varie razze demoniache, angeliche e altro, che già le hanno tolto parecchio in questo momento temporale. Ho capito bene tutto? Ho apprezzato molto il loro dialogo per la profondità, come dicevo prima: entrambi si dimostrano curiosi nei confronti dell’altro/a e interessati, seppur prudenti, Hell perché Sparda è indubbiamente il demone più famigerato e discusso dei mondi ormai, Sparda perché un Nero Angelo come Hell è raro di suo, ma che sia diventato addirittura una Regina degli Orizzonti Oscuri è un altro paio di maniche. Entrambi si mostrano aperti e perspicaci nei reciproci confronti, senza abbassare troppo la guardia da subito, ma allo stesso tempo mostrando già quell’affinità che li legherà in futuro come più che semplici conoscenti o rifugiato con sua protettrice. Davvero molto bello! Tra parentesi, l’aura fumosa che avvolge Sparda è la stessa corruzione che si è vista per tutta la storia intorno ai vari personaggi nei momenti più difficili o pericolosi? Di che si tratta alla fine esattamente? L’hai mostrata di continuo, ma la sua natura non sembra mai davvero definibile in una sola natura. A volte pare un segno di corruzione in termini di controllo ostile, altre volte in termini di perdita di autocontrollo ed emersione del proprio lato più oscuro, altre volte ancora pare una conseguenza dei poteri demoniaci usati su qualcuno, come un attacco speciale per indebolirlo in qualche modo. Come l’hai pensata esattamente questa corruzione demoniaca alla fine?
Passando poi alla parte successiva, ovvero il combattimento, potrei spendere pagine intere su questa parte da quanto è dinamica, coinvolgente e adrenalinica (dico davvero XD), perciò cercherò di condensare il tutto in “settori”, dato che abbiamo praticamente di tutto: Dante, Vergil, Nero e Hell esclusi visto che già li conosciamo bene, Apophis combatte con un interessante combo di magia, potenza fisica e metamorfosi, Anubis è chiaramente un incantatore più di tutto, mentre Sekhmet e Ganesha sono entrambi guerrieri, la prima più rapida e imprevedibile, il secondo più potente e implacabile, e infine Zamozason, quando interviene, mostra tratti da incantatore a sua volta, però più incentrato su magie telecinetiche o di controllo mentale. Tutto senza contare gli occasionali Shesmu e Imp. In breve sia protagonisti che antagonisti mostrano un insieme di poteri di ogni tipo che coprono tutte le necessità e possibili debolezze di una battaglia all’ultimo sangue, dove tutti intervengono per aiutarsi o neutralizzare il nemico più compatibile con le proprie abilità, ed è bello vedere per una volta un boss nemico che non è in grado di combattere sotto l’aspetto più diretto, ma preferisce usare le proprie abilità per combattere a distanza e in modo indiretto. Oltre a essere originale, delinea bene l’identità di usurpatore e manipolatore del demone, che preferisce far sporcare le mani ai suoi seguaci che farlo da sé, ritenendosi troppo superiore a queste “barbarie”.
Purtroppo, lo scontro sembra presto volgere al peggio per i nostri protagonisti, soprattutto quando Vergil viene manipolato da Zamozason e pare riconvertito in parte a quand’era Nelo Angelo. Era chiaro che non fosse in forma smagliante, ma non credevo che Vergil stesse ancora così male, anzi sembra quasi essere suggerito che da quando sono negli Inferi, lui si sia come indebolito. È forse dovuto al fatto che qui c’è anche troppa energia da poter assorbire e usare, ma lui non ci riesce appieno perché è appunto ancora troppo ferito nella mente e nell’anima per riuscire a non esserne come sovraccaricato? O è altro? È sempre per questo motivo, poi, che sembra così esitante a usare Sparda? Non riesce a usarla appieno proprio perché è ancora “incompleto” rispetto al normale? L’unica cosa buona che è uscita da questo lavaggio del cervello è lo scontro tra Gilgamesh e Beowulf che ci tirano fuori. Avresti dovuto descriverlo un po’ di più, sai? Era tanto figo! Come anche, altro piccolo appunto, dovresti far usare di più Yamato a Nero. Ok che con Vergil accanto non è gentile, ma quell’arma è fin troppo potente per non usarla quando davvero ce n’è bisogno, come negli ultimi combattimenti… E anche qui ho visto tornare il fumo nero legato alla corruzione demoniaca su Nero che ne viene indebolito. È dunque un’abilità quanto uno stato?
In ogni caso, l’intera battaglia ti tiene col fiato sospeso fino all’apparente sconfitta dei protagonisti e alla rivelazione di Zamozason sui suoi reali interessi e le intenzioni sue e degli Angeli verso Beatrice. Dunque era vero quando dicevano che volevano letteralmente trasformarla in un grembo vivente per i futuri “figli del nuovo mondo”, sia da parte dei demoni che degli angeli. Questa sarebbe la soluzione scelta da questi qua per mettere fine ai conflitti tra i mondi? L’Apocalisse in terra e la creazione di una prole mista che abiti la nuova terra? Devo dirlo: che stronzata colossale. Se già prima mi sembrava uno dei piani più assurdi e montati di sempre, ora è forse in testa a tutti… E giustamente anche i nostri la pensano così: la liberazione di Dante nella forma di Myojin e la sua furia sono devastanti ma prevedibili (soprattutto dopo aver parlato così di Beatrice), ma è la furia di Hell, ora finalmente alla sua massima potenza, che fanno davvero tremare tutto, persino la narrazione stessa. La sua apparizione nelle sue sembianze vere di Regina degli Orizzonti Oscura e il successivo scatenarsi del suo potere sono scioccanti, tengono col fiato sospeso e sembrano imporre letteralmente l’obbedienza da tutti non con la manipolazione come Zamozason, ma con la sola pressione e intensità di quell’aura… E in un mondo in cui il più forte domina, in quel momento il risultato diviene scontato: Zamosason è sopraffatto su tutta la linea in quanto ben più debole e i suoi servi si piegano tutti alla rossa Regina, ora servi di lei, la quale poi sfoga finalmente tutta la sua giusta ira sul demone usurpatore senza però ucciderlo, lasciando piuttosto che sia un’altra persona che ha sofferto forse ancora di più a causa sua a vendicarsi: Cambrìa, che ora potrà finalmente fargliela pagare sia per sé stessa che per la sua amata signora. Una brutta fine? Sì, ma meritata.
L’ultima parte è invece ben meno piacevole, almeno come atmosfera: la rimessa a posto del palazzo e del territorio circostante, come anche il ritorno imprevisto ma gradito di Garuda, ora libero dalla corruzione, è una scena inaspettata ed eccezionale, che mostra un altro stralcio del vero potere di Hell e dà a questo lato dell’Inferno un aspetto decisamente più gradevole. Sul serio, ma tutti i Reggenti sono potenzialmente così forti o Hell è speciale? Perché anche Zamozason era un Reggente in teoria, ma era ben inferiore a lei… In ogni caso, la rivelazione successiva dell’abbandono di Hell dalla missione di fermare gli Angeli e salvare Beatrice è, come dicevo, spiacevole e dolorosa, inaspettata e allo stesso tempo prevedibile, come anche la sua discussione con Dante. Come già detto nel capitolo precedente, loro avevano fin dall’inizio obiettivi ben diversi per venire qui e Hell si potrebbe dire che ha raggiunto il suo, inoltre, dopo aver visto cos’è successo al suo regno e ai suoi servi, è comprensibile che non voglia andarsene ora perché, se lo facesse, rischierebbe di metterlo in pericolo ancora e darebbe davvero poca importanza a tutti loro se li lasciasse così di nuovo, appena dopo averli salvati. Dante sbaglia stavolta a dire che non le importa del suo regno, come anche di Beatrice: da come parla Hell, è chiaro che più che non importarle, è appunto disillusa e arresa su di lei perché è sicura che non è più in grado di trovare salvezza. L’unica cosa che faceva pensare che Hell avrebbe continuato era il desiderio di farla pagare agli Angeli come a Zamozason, ma evidentemente, la sorte quasi toccata al suo regno e servi l’ha scossa troppo… Dall’altra parte, è più vero che mai che nessuno dei presenti vuole davvero combattere per salvare il mondo: Nero lo fa solo per Kyrie, Vergil perché probabilmente percepisce solo ulteriori guai da un’Apocalisse per il suo mondo e Dante stavolta meno di tutti vuole aiutare l’umanità. È deluso e stanco di essa e della sua smania autodistruttiva e vuole solo salvare la persona che gli ha ridato un po’ di pace e serenità quando credeva non ne avesse più nemmeno il diritto. Ironicamente, malgrado l’accusa fatta a Hell, è proprio il nostro cacciatore il più egoista di tutti al momento, visto che è letteralmente di una sola persona che gli importa adesso… E purtroppo non si può davvero accusare nessuno di loro perché è giusto così, perché tutti hanno le loro ragioni e qualcosa da proteggere che mettono sopra a tutto e così dev’essere alla fine, altrimenti non avrebbero nemmeno uno scopo vero e non potrebbero andare avanti. Triste da dire, anche imprevisto se si vuole, ma non inspiegabile o sbagliato. È natura umana anche questa, ironicamente, la stessa che tutti loro hanno in una certa misura, persino quando la rinnegano.
Ce l’ho fatta… CE L’HO FATTA! Finalmente ho completato anche quest’ultima recensione e finito il mio regalo!! E grande Sparda, che colpo quest’ultima recensione, non credevo davvero mi avrebbe richiesto tanto, ma con te, mia cara collega, c’è davvero troppo per parlare poco!! Avevo dimenticato quanto fosse bella la tua storia e sono stato ben contento di riprenderla così! Ora aspetto con ansia il seguito che, come spero dai nostri dialoghi, potrò vedere in futuro davvero stavolta!! Io sarò sempre qui per leggerlo e recensirtelo con piacere, Rosa!! Intanto i miei più sinceri e vivi complimenti per il lavoro finora svolto!! Bravissima!! ;)
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