Meravigliosi, questi tuoi versi in fila. Non te la senti di definirli poesia e io non mi azzarderò a farlo al posto tuo - il privilegio spetta a te e a te soltanto -, ma t'assicuro che si tratta di versi davvero belli, di quelli capaci di rapire lo sguardo, di catturare l'anima, di far sorridere e d'intristire, sono versi empatici e coinvolgenti.
Ho letto questi tuoi versi, li ho letti quasi con le cadenze che avrebbero i versi di una canzone, e mi piace tantissimo il modo in cui li hai resi musicali, insospettabilmente musicali. E con le tue parole sembri scattare una fotografia, una di quelle in cui si viene con gli occhi chiusi, hai presente?
Mi piace perché sei stata sincera e le parole hanno lasciato trapelare quel tuo innamoramento, se mi consenti l'azzardo di definirlo tale, non un innamoramento profondo, razionale e sentito, solo uno dei tanti e passeggeri principi d'incedio. Era destinato a spegnersi (anche se forse ti sarai chiesta, e se..), mancava un tassello importante e personalmente trovo sia il più importante in assoluto, mancavano quegli occhi attraverso cui leggere l'anima d'una persona, quello sguardo attraverso cui intendere le sue intenzioni, il suo passato, quegli occhi che sanno trasmettere tristezza e malinconia o indifferenza e disprezzo, giacché non si tratta di sole cornee dai colori più o meno chiari.
È una frammento su un evento accidentale, uno spezzone che è il resoconto di un incontro casuale eppure reale, credo, su cui hai romanzato un po', attraverso dei versi melodiosi che rimandano per accenni alla distanza che esiste fra ciò che siamo e ciò che appare essere.
Complimenti, è una bella... un bel pensiero fugace, as you wish. |
