Nero. Il tuo colore preferito, no? Ora capisco il perché. Buona la grafica.
Come hai detto tu, questa è il capitolo più pregno di tutta la storia. Praticamente, e cito te "Questo è il capitolo intorno al quale ho praticamente costruito tutta la storia".
Capisco il perché. Questo è il flusso, questo è il motore, questo è il motivo per cui hai cominciato a scrivere questa storia.
E ci credo. Questa storia rientra quindi in un contesto Nuzlocke (confido che tu sappia cosa sia un contesto Nuzlocke). Aurum è cresciuta ed ha superato le sue paure, con la fiducia è riuscita ad avvicinarsi a Katrina, a lottare, a formare con lei un formidabile team.
Ed infine si è scontrata con il suo passato.
Fa molto Anime quel "I Buoni non possono perdere contro i Cattivi" e infatti dopo lo specifichi. Magari leverei in quella specifica i cartoni animati, levano la solennità che hai voluto dare all'intero capitolo, anche se è una stupidaggine che ho notato solo io.
Insomma, Ivan (mancato Dexholder a quanto ho capito) contro Katrina, uno contro uno, Mightiena, pardon, Aurum, contro Swampert. Lotta all'ultimo sangue. Probabilmente Aurum era allenata molto meglio del Pokémon. In ogni caso la lotta è stata descritta parecchio bene, buon lavoro.
Il dramma che deriva dal finale, dall'esito è semplicemente epico, dato che alla fine la gioia della vittoria è stata acquisita e poi negata. Nonostante tutto mi spiace che tu abbia fatto intendere che Ivan già sapesse ciò che succedeva, avrebbe potuto portare a spunti importanti ma la sua sicurezza nel prendere la sfera dalla borsa di Katrina, che compiangeva il suo (praticamente) starter sul quale aveva buttato sangue, sonno e sudore.
È sofferto, è stato sofferto anche scriverlo secondo me, ma hai azzeccato l'effetto che volevi ottenere.
Alla fine la cosa ha talmente sconvolto Katrina che si è ritrovata a voler evitare di ritrovarsi nella stessa situazione nuovamente, tant'è che ha liberato tutti i Pokémon che aveva. Ecco perché Ishu nel capitolo precedente apparteneva alla sorella.
L'unica storta di naso, piccolo tecnicismo che probabilmente noterò solo io, perfezionista con le storie degli altri ma non con le mie.
-"Abbiamo vinto." La mia bocca si allargò in una grassa risata di felicità.
"Abbiamo vinto, alla faccia tua Ivan!" Puntai pure il dito contro il suo petto, mi aspettavo che dicesse qualcosa, brontolasse o almeno urlasse, però si limitò a rimanere silente, osservandomi e scuotendo piano piano la testa.
Allora, qui non capisco per quale motivo la discussione si presenti su due righe differenti. Siccome è la stessa persona a parlare salva il mondo e risparmia carta, abbrevia ed accorcia sullo stesso rigo.
-piano piano è una ripetizione e non va bene. Appunto per questo si omette l'ultima vocale del primo piano, trasformando la formula in pian piano.
E beh, mi fermo qui anche per questa recensione. A presto!
Andy Black |