Recensioni per
Quello che resta di noi
di Flam92

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
10/09/14, ore 16:41


Considerando che sto cercando di scriverti questa recensione da ieri sera ma sono stata continuamente interrotta (-.-'), mi ACCINGO a scrivere avendo la netta sensazione che questa recensione sarà abbastanza lunga.

Premessa: IO TI AMO. E non sai quanto ho amato questa one shot! Dai messaggi credevo non l'avessi ancora pubblicata ma appena l'hai nominata mi sono fiondata a leggerla più veloce di BeeBeep inseguito da Willy il Coyote!
Premettendo anche che la Clintasha è stata la mia prima ship dell'Universo Marvel, parola dopo parola me ne innamoravo sempre di più!
Anche io mi sono chiesta dove diavolo sia stata una delle migliori spie che lo S.H.I.E.L.D. abbia mai avuto (che il mondo abbia mai avuto), il miglior arciere (per la serie che Robin Hood gli pulisce le frecce) nella storia dei tempi, così votato al bene e al sacrificio, così virtuosamente un'anima buona, nella battaglia più grande e difficile che lo S.H.I.E.L.D. avrebbe mai potuto immaginare e combattere. Ma non gli è venuta un po' di nostalgia, io dico? Un po' di senso di colpa per essere sparito? Un po' di rimorso, di mancanza di casa? Niente? Bah. E lei che ci soffre, perché un Amico e Compagno non si abbandona mai. Mi piacciono queste parole, mi piace il contesto in cui le hai inserite, e sarò io la strana che ultimamente è affascinata dai dettagli ma questo mi ha proprio colpita.
Un'altra cosa che mi è piaciuta molto è come la donna adesso si apra ai suoi sentimenti, visto che nel film sembra ben intenzionata a comportarsi da spia fredda e sarcastica qual'è. Il modo in cui compara Steve Rogers, il famigerato Captain America, l'uomo più stimato e buono del mondo, al suo Clint, che per molti potrebbe essere un uomo insicuro, pieno di rimpianti e di rimorsi e di paure, perché è una spia ma in primo luogo una persona, è così lusinghero, sembra dire che non importa quanto grande può essere il senso di bontà del Capitano Rogers, una persona che si ama, anche se è una persona cattiva, diventa il primo degli angeli davanti ai propri occhi. E Natasha non è stupida, anzi, sa di necessitare di un appoggio, proprio adesso che l'organizzazione che le ha permesso di redimersi, proprio quella famiglia che l'ha accolta, quel padre che ne era a capo, quel compagno che l'ha cambiata, sono spariti nel nulla.
Ma intanto Clint si strozza con la sua birra in un pub da quattro soldi e mi scappa una risata. Non ho mai pensato al fatto che oltre a Natasha, il Capitano, il resto degli Avengers, Maria Hill e Fury, Clint potesse avere altri amici e colleghi all'interno dello S.H.I.E.L.D.! Mi hai aperto un mondo! Il fatto che abbia potuto perdere molte persone care lo (mi) fa pensare, e se magari quelle persone fossero anche agenti H.Y.D.R.A.? Sarebbe una bella batosta per il caro agente Barton.
"Nat, ti prego, ti prego, dimmi che sei tutta intera… e fatti viva, prima o poi." Piangio. Io piangio. Piangio. Sono così teneri assieme che separati fanno del proprio meglio per colmare l'assenza dell'altro fingendo che si trovi lì, per esempio parlandoci. *amoli*
Un'altra cosa: piccola stacanovista è fantastico! Mi ha fatto morire dal ridere questo aggettivo così azzeccato, soprattutto detto o pensato da un Clint che ha sempre accettato tutto di lei e ha sempre apprezzato anche i suoi lati peggiori. Basta. Piccola stacanovista è l'aggettivo di Natasha, ogni volta che ripenserò a lei ripenserò a questo. XD
E poi il fatto che hanno un posto predefinito in cui sanno di trovarsi al sicuro e che sono certi l'altro troverà, è una cosa adorabile, soprattutto quando sei una spia a livello mondiale e sai di non poterti fidare di nessuno e sai di non poterti confidare con nessuno.
E poi arrivati a questo punto della lettura io potrei anche copia-incollarti tutti questo pezzo perché non ci sarebbero parole per descrivere la pucciosità di questa composizione. Natasha trova l'appartamentino logoro e vuoto, procede intenta a scassinare la serratura del portoncino ma si accorge che l'ha già fatto qualcuno prima (mi salgono i brividi, che emozione! *^*), e poi ci sono i suoi istinti da spia che non la deludono mai, che le fanno sfondare la porta e mirare di una mira anch'essa infallibile da una posizione acquattata sul pavimento. E poi c'è lui (oddio quanto ho amato questa scena! Niente reazioni aggressive, niente rimorsi, scenate, lacrime o scontri, solo una semplice frase detta nel silenzio di quella stanza, perché loro non hanno bisogno di troppi gesti o discorsi, quello che hanno loro va ben oltre. A che servono le parole quando ci si capisce con uno sguardo?) con il suo arco compound che le fa scappare una risata perché lui è unico, e anche se fosse stato come quella volta prima di coscersi e lui fosse stato davvero un nemico, Natasha in quest'occasione non avrebbe avuto neanche la possibilità di scappare, perché quella di lui è una mira persino migliore della sua. E poi: "  “Ciao Clint. Dove ti eri cacciato? Ti sei perso tutta la festa.”   " come quando Nat dice "Non mi sembra il momento ideale per una festa" in TA (#stima).
Quell'abbraccio, quel tenero abbraccio che bramavano da secoli, che dolci che sono! Quel momento ha sparato in me una gioia di feels inimmaginabile!
Una frase mi è rimasta impressa, è come un'immagine fissa nella mente, come fosse inevitabile: "  “Era… strano sapere che non eri nei dintorni. Un paio di volte ho guardato sui tetti, ma non ho visto la tua testaccia dura. Combattere senza di te non è lo stesso.”  " e io mi sono sciolta, come se se lui fosse andato, l'avrebbe fatto solo per lei, magari salvandola da una pallottola con le sue frecce miracolose, e chissà se davvero non l'abbia fatto (nel film, intendo), magari all'insaputa di lei, non dicendole niente (scusate, ma valuterò quest'idea xD).
Finalmente si ritrovano.. *abbraccia le gambe con le braccia e dondola avanti e indietro a mo' di psicopatica*
Ora che lo SHIELD è caduto, ora che non hanno più quella famiglia in cui si sono sempre rifugiati, adesso che non hanno niente se non l'uno per l'altra, adesso, in questo momento partono e vanno alla ricerca di ciò che hanno sempre cercato, ma non nel mondo, il mondo è troppo piccolo, no, in loro stessi, che hanno cercato per loro stessi. E io mi sciolgo come Olaf in primavera.
Appena è arrivata la sequenza finale e hai descritto Nat con i piedi sul cruscotto, credevo che Clint si lamentasse e le dicesse di toglierli da lì perché gli impuzzolisce tutta la macchina (scusa la mia demenza ma abituata con i miei...)! E invece no, loro viaggiano verso il futuro in un presente che ormai gli appartiene, ma non come Natalie, o come lo straniero svedese, o come ogni altra copertura, no, solo come un cuore che ora è libero e innamorato.
"Perché l’amore è un sentimento complesso,  ha molte facce e si manifesta in tanti modi diversi. È ciò che tiene uniti amici e fratelli e famiglie, è la forza incredibile che incatena due anime gemelle in un tutt’uno completo. Trovare la propria metà non mai semplice, e nemmeno banale. Non c’è mai un luogo o un momento adatto per rendersi conto che il tassello mancante è proprio davanti agli occhi; succede, è una di quelle casualità imprevedibili che capitano una sola volta nella vita. E se poi questa persona unica e irripetibile è il proprio migliore amico e l’amore -magari inespresso- di una vita, allora è lecito pensare ad un colpo di fortuna. Oppure, che gli sforzi per costruire qualcosa di bello partendo dal fango sono stati premiati.
Perché si sa, un meccanismo veramente perfetto funziona bene solo se ci sono tutti i pezzi e ognuno di loro lavora come si deve.
E Clint e Natasha questo lo sanno meglio di chiunque altro."


Scusami, non potevo definire questa frase altrimenti, è troppo bello questo discorso, troppo vero per trovare aggettivi adatti, quindi perdonami ma accetta i miei complimenti di cuore.
Ultima cosa.. come si fa a non amare Clint? “Figurati. A buon rendere.” Oh, andiamo!

Questa storia mi è piaciuta davvero tanto, penso sia ben scritta e ben formulata e soprattutto pregna di feels ch- *collasso*
Davvero complimenti sinceramente, Clint e Natasha sono dei personaggi difficili da gestire ma la tua interpretazione mi è piaciuta molto. E poi ti ringrazio per la dedica, non pensavo che poche righe potessero ispirare una meraviglia simile!

Complimenti ancora, ci sentiamo presto!
Sempre tua prima fan, recensitrice e ammiratrice
Erika :*

Recensore Master
02/09/14, ore 22:42

Ciao!
Anch'io mi sono posta la seguente domanda: dopo New York che fine ha fatto Clint? Non si è più visto dopo la cena a base di shawarma...
Anche se a noi fan piace pensare che abbia regalato a Natasha la collana con la freccia...
Il loro rapporto particolare può essere riassunto con queste poche parole, cariche però di un particolare significato " Perché la loro amicizia è fatta così, è nata tra lividi e sangue e i proiettili l’hanno plasmata, ma sono i stati i pericoli che hanno affrontato e i sacrifici che hanno fatto a renderla ciò che è adesso: un’ancora cui aggrapparsi, un porto sicuro nel quale rifugiarsi, un vecchio castello in rovina, pieno di squarci e spifferi, ma che è ancora solido come il giorno che è stato costruito. "
Punto e basta!!! Tutto il resto sarebbe superfluo!!!  
" “Da quando mi abbracci?”
“Da quando mi va di farlo. Anzi, avrei dovuto farlo più spesso. Mi piace.” " Questa scena l'avrebbero potuta mettere in fondo ai titoli di coda del film...ci stava tutta!!!!
Ciao!!!
Ragdoll_Cat