Recensioni per
Non il mostro che tutti credono
di Aishillin

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
27/11/14, ore 22:53

Partendo dalla Grammatica, ho solo due errori da farti notare 

screditatare in screditare 
Finistre in finestre 

Per il resto, se posso essere onesta, ho trovato la ff quasi perfetta, se non per forse l'azzardata citazione di Dante: Cornelius Caramell non è cattivo, ma si è più volte visto come i suoi standard di giudizio siano abbastanza deviati dalla concezione della purezza. Dubito che potesse conoscere una citazione di Dante (o addirittura Dante), magari qualcosa di Shakespeare, ma la scelta l'ho trovata un po' azzardata. Comunque per l'amor del cielo, questo dettaglio non rende meno bella la tua storia. 
Devo dire l'ho trovata azzeccata per tutto, a partire dallo stile a finire all'originalità. 
La trama, davvero bella e davvero adatta. 
Tra l'altro, io lavoro proprio nell'editoria e posso assicurare quanto i giornali siano fuorvianti: non dicono mai né bugie, né verità, toccano solo i tasti giusti per far risaltare uno dei due aspetti, cosa che ho apprezzato molto nel tuo scritto. 
Per quanto riguarda il gossip sulla bambina, ammetto di non esserne del tutto convinta, forse perché avresti dovuto argomentare meglio per determinato passaggio, ma ciò non significa che non l'abbia apprezzato, spesso i giornalisti si attaccano ad ogni minimo spunto per poter creare una storia convincente; la critica sta quindi nel non aver ben argomentato la storia tra zio e nipote, ma è più uno spunto per il tuo prossimo scritto, ricordati di non dare mai nulla per scontato. 
Per concludere, purtroppo non ho altri appunti da fare: la trama è davvero coinvolgente e forte, così come il tema utilizzato e davvero ben sviluppato. Ho apprezzato l'originalità, che sta proprio nella trama in sé, ho apprezzato davvero tutto il testo e questo mi mette decisamente in difficoltà perché non altre parole da dirti. 
Come già precedentemente detto, la trama l'ho trovata azzeccata e ben dosata, ho visto un ottimo utilizzo del genere, la tematica è perfetta e anche da un punto di vista tecnico non ho trovato obiezioni (se non per la presentazione in cui mi aspettavo una storia un po' più ordinata, dato anche l'ottimo livello della ff, ma non è stata una tragedia). 
In definitiva, questo credo che sia il commento più corto che io abbia mai scritto in vita mia, ma non prenderlo come un'offesa, la storia è talmente bella e ben scritta che non ho altre parole da dirti, se non Ottimo Lavoro! 
Spero di rileggerti in un prossimo contest! 

Recensore Junior
24/10/14, ore 00:22

Quello scarafaggio è per caso Rita Skeeter?
È la prima cosa che mi è venuta in mente da quando è comparso la scarafaggio, che potesse essere in realtà uno scarabeo.
Comunque non posso credere che a quasi un mese dalla sua pubblicazione questa storia non abbia ancora ricevuto recensioni.
È... Faccio fatica a trovare un aggettivo. Non posso dire che sia bella perché finisce con un suicidio, mi sembrerebbe un aggettivo troppo entusiasta, però lo è. Sorvolerei bellamente sul fatto che io abbia una visione molto "romanticamente ottocentesca" del suicidio e che lo trovi un modo apprezzabile di far finire una storia letterariamente parlando - tenderei a ribadire che nella vita vera non è la cosa migliore, ma nella letteratura fa molto riflettere. È anche qui. Il tema sociale spicca moltissimo, la disperazione di un uomo che viene travolto dalla stampa come se fosse finito sotto una schiacciasassi perché nessuno guarda in faccia nessuno. E guarda caso sono sempre gli stessi che si salvano, quelli che cambiano fazione come una banderuola: Rita Skeeter, Dolores Umbridge. Viene da pensare che forse il più grande sbaglio di Caramel sia stato essere troppo deciso nel mentere la sua posizione.
La faccio breve, comunque, davvero ottima storia.
Scritta con uno stile impeccabile e un'ottima introspezione. Un'ultima cosa, questa frase ("Lei, cosa volesse dire essere stuprata e seviziata non l’aveva saputo prima che lo scandalo apparisse sui giornali: aveva solo 6 anni.") mi ha uccisa. Davvero, non so se sia casuale o tu l'abbia fatto apposta, ma formulata in questo modo sembra che siano stati i giornalisti a seviziarla e stuprarla con tutte le loro domande: metaforicamente due modi diversi di strappare l'innocenza.
Ora ho finito davvero.
A presto, DNF