Recensioni per
Colori
di Smeralda Elesar

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/10/14, ore 15:52
Cap. 3:

Whew! *frena scavando un solco nell'asfalto coi piedi*
Per fortuna finalmente trovo il momento adatto... l'altro ieri sera avevo appena finito e pubblicato la mia OS su ROTG, e ieri sera non ho usato il computer. Oggi invece arriva il momento adatto.
Questo capitolo è bello come i precedenti: profondo, ben strutturato e facile da leggere.
Amo due cose in particolare: l'idea di collegare il rosa di questo capitolo all'amaranto del primo, e l'idea che Randall scelga Boo non a caso, ma perchè il rosa del suo vestitino in qualche modo esorcizza il suo trauma universitario.
La prima è geniale, anche perchè il coprotagonista del capitolo precedente era appunto Worthington, quel Worthington che lo ha scacciato dalla sua squadra solo perchè "era rosa, maledizione!".
La seconda, oltre al fatto che, come hai detto tu, Randall sembra uno di quei serial killer che esorcizzano un trauma con i loro omicidi (anche se nel caso di Randall non si tratta esattamente di omicidio), fa quasi venire i brividi, perchè a distanza di anni non si è ancora ripreso da quella cosa.
Che poi, da come ne parli tu, Worthington sembra considerare Randall al pari di un oggettino con cui divertirsi. Gli fa cambiare colore a comando solo per "fare un po' di spettacolo per i ragazzi", che bastardo, uno così non merita nulla dalla vita *schiaffeggia Worthington con tutte le sue forze*.
Inoltre mi resta impresso di come Waternoose decida di chiedere aiuto per il suo piano criminale non al Magnifico Sullivan, detentore del record e idolo delle folle (hai mai notato come i due inservienti delle pulizie sembrino due fangirl invasate?), ma a Randall, che non sarà il namberuan nella classifica, ma che è diverso dagli altri, e che la sua brama necessità di successo rendono più malleabile moralmente, più ambizioso e con meno rimorsi. 
Bellissimo anche questo, grazie mille di tutto!
MiticaBEP97

Recensore Master
14/09/14, ore 23:00
Cap. 2:

Ma no. Io no. Io boh. *si morde le labbra a sangue per trattenere i feels*
Tu non puoi fare questo a una Dea. Non puoi. Non hai la facoltà di scatenare tanto dolore in me senza un apparente motivo se non il tuo innegabile talento come scrittrice e il mio grande odio per QUELLA SCENA.
Tu mi hai uccisa. Quello che sta scrivendo la recensione è il mio fantasma. *porta fiori sulla sua stessa tomba*

La prima parte è adorabile. Una cosa pucciosissima. Tu riesci a condensare un dedalo di robe in pochissime righe: la solitudine di Randy, il suo desiderio di trovare qualcuno che lo volesse come amico e lo apprezzasse per quello che è, e il fatto che potevano, potevano, POTEVANO diventare amici, se solo QUALCUNO fosse stato meno fissato con lo studio.

La seconda parte è (surprise surprise) quella che mi ha uccisa. Mi usciva sangue dal petto, dove c'è il cuore, mentre la leggevo. Quella scena, quella scena... perchè l'hanno fatto? L'avessero ucciso, sarebbe stato un atto di grazia in confronto a questo. 
E Randall che, debole, solo e ferito nei sentimenti (e non solo in quelli *piange veleno*) cerca di farsi coraggio con la convinzione che un giorno Mike convincerà qualcuno a riattivare quella ***** di porta per ridargli una vita decente e la possibilità di redimersi è una overdose di feels. Muoio, ti ho già detto. Muoio.
Temo che però, il suo "migliore amico per la vita" sia troppo occupato ad apparire sulle riviste neanche fosse stato un membro dei One Direction per preoccuparsi che là fuori c'è gente che soffre. *pianta un coltello da sacrificio in testa a Mike*
Lo so, il mio armadio è molto più confortevole (che poi sto per farmi la cabina armadio... qualcuno apprezzerà). 
Insomma, lavoro eccelso. *hugga Mako e Randall insieme*
Mitica

Recensore Master
06/09/14, ore 00:20
Cap. 1:

Hey! Ferma lì, sorella! Dove credevi di andare, con una storia simile?
Credo che potrei saltare di gioia: finalmente, La Raccolta! Quella che attendevo con ansia incondizionata!
Mako, sei una Dea. Lo sono anche io (chiamami Quetzalcoatl se vuoi...), ma lo sei anche tu! *hugga Mako ferocemente*
La tua idea di scrivere una raccolta su Randall, il nostro adorato Randall, il mio inquilino illegale dell'Armadio, esempio supremo di tenacia e perseveranza, è geniale e divina. Ed è ora che io ne parli...
Allora, considerando che l'amaranto è uno dei colori che preferisco, direi che si comincia benissimo! 
L'idea che Randall abbia così poca fiducia in sè stesso da far scattare subito l'Allarme Botte quando Worthington (che tra l'altro mi sa che si chiamava Johnny, non Sam, ma mi sa che mi sbaglio io...) è perfetta e IC. Questo finchè Worthington non ricorda al diretto interessato che hey, anche lui ha delle doti, ed è ora che le faccia vedere al mondo! 
Che poi, per me la fiducia in sè stesso non l'ha mai trovata. In MI ha una quantità di complessi di inferiorità epocale!
E poi continua a credere che sia uno scherzo. Perchè tu proprio hai capito le cose come stanno: Randall NON si stima per niente. E chissà perchè... 
E per favore, non parliamo della parte finale, quella in cui entra in scena l'Amaranto del titolo, vero e proprio comprimario. 
Perchè non è bella, anzi. DI PIU'!
Amo come l'Amaranto lo faccia sentire forte, carico, onnipotente... finalmente la botta di fiducia necessaria! Tanto forte che diventa tutto amaranto. Più effective di così.
In definitiva, solo questa mi ha stesa. E attenderò per la prossima a mani giunte!
Mitica