Ciao! C:
Parto subito col dire che questa piccola storiella mi è piaciuta molto, dico davvero. E credo ci sia un motivo ben preciso. Sì, adesso entrerò nella fase smielata e malinconica, ma ti prometto che ne uscirò immediatamente! (ceeerto) Spesso io tendo ad avvicinarmi a persone od ad artisti che mi somigliano, non nel senso artistico di questi, perché di capacità ne ho ben poche, ma anche proprio dal punto di vista caratteriale. Non per chi sa che cosa, ma solo perché penso che loro possano esprimere e farmi capire quello che io non riesco, appunto, ad esprimere o capire. (logico.) Questo unito ad elaborati che mi piacciono ovviamente. xD
Ma a parte ciò, credo che questo sia lo scritto più realistico che descrive l'adolescenza di Mika. Perché? Perché descrive molto bene quello che un ragazzo come lui può aver provato a quell'età e, forse cosa ancora più importante, sento il pàthos, la sofferenza. Patisco quello per cui sta male lui.
Okay, lo ammetto. Ho un debole per l'anafora. E' la mia figura retorica preferita (sì, ho una figura retorica preferita. Sopprimetemi pure). Ma un motivo ci sarà, no? L'anafora marca un concetto. Te lo fa entrare in testa e, se vuole, anche oltre. La scrittura è potente, ma chiunque può scrivere. Quello che contraddistingue un autore è la sua capacità di utilizzare ciò che essa ci mette a disposizione, ma senza abusarne, e sono armi molto potenti, che sia la punteggiatura, le figure retoriche e tutto il resto... E SECONDO ME L'ARMA PIU' POTENTE E' L'ANAFORA. OH. Infatti io la uso molto spesso, anche se male alcune volte. xD
Ma tornando al tuo testo.
Tu non hai scritto solo ciò che il povero Mika può aver provato da piccolo, ma anche alcune cose che qualunque adolescente, almeno una volta nella vita, può provare: la sensazione di essere una nullità, un fallimento, la voglia di amare ed essere amati. Ma c'è qualcosa che lo scosta da tutti gli altri, ma non solo lui alla fine, ci sono tanti ragazzi che soffrono così: "Mika voleva solo poter amare chi voleva, anche se era un ragazzo di diciassette anni come lui."
E qui casca la pera (tranquilla, non sei tu, sono io). Come ti ho detto, i miei idoli li scelgo secondo certi criteri xD ma vabbé, son fatta così. Mi sono emozionata, e ringrazio te, ovviamente. Perché io in questo Mika mi ci rivedo molto e tante altre persone lo fanno.
"Piangeva. Si calmava. Crollava." Esatto, è così che funziona. Ma a chi di noi non è capitato? A chi per un motivo, a chi per un altro? Ed è anche in questi momenti che amo siti come questo, in cui ci sono persone che riescono a far emozionare con la verità vera e propria, anche se cruda.
"Mille pensieri gli passavano per la testa, ma tutti portavano allo stesso grande desiderio: essere felice e amare chi voleva, essere chi voleva." Già da qui parte un inno alla libertà, che poi riprenderai qualche rigo più tardi.
Libertà, purtroppo, che ancora oggi non c'è, ma questa è un'altra questione.
Fatto sta che, come puoi aver ben capito, ho adorato questa piccola One-Shot (ma te l'ho pure detto all'inizio, quindi che senso ha? Boh, ma va bene xD). Però forse è proprio questo il bello: è piccola, ma lunga. Nel senso che anche se breve, la sofferenza che c'è dentro la fa più lunga di quello che è, ma in senso buono ovviamente. c:
Adesso vado ad abbracciare il mio cuscino ed a muovermi come una psicopatica a forma di salame sul letto. xD
Beh, non mi resta che ringraziarti un'altra volta. C:
Alla prossima!
Un bacione,
Carol
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