Mia cara, carissima mon amie!
Il tuo aggiornamento è stato un regalo bellissimo, inaspettato e così gradito che mi dispiace averne già terminato la lettura.
E' a dir poco incredibile: nonostante sia da un po' che non aggiorni, non appena inizio a leggere il nuovo capitolo riesco a rituffarmi con facilità nella vicenda, percepire nuovamente la tempesta emotiva dei personaggi e lasciarmi dolcemente trasportare da quel turbinio di sensazioni che, ti assicuro, solo tu riesci a suscitare nel mio animo.
Io ti adoro, punto! E non devi assolutamente sentirti in colpa per il ritardo! Il tuo talento e la tua innegabile bravura eclissano tutto il resto, rendendo questa storia, in ogni suo capitolo, una preziosa perla da gustare fino all'ultima riga.
Inizio con esporti il mio apprezzamento per un'espressione che mi è piaciuta molto: "si fuma via la faticosa giornata". L'ho interpretata sia come un levarsi di dosso il malumore di un'ennesima giornata grigia, sia come l'aver sprecato un altro giorno nel rimpianto e nel ricordo di Prue.
Veniamo al personaggio di Isabella, la ragazza che ama l'apparenza perché scoprire ciò che si cela al di sotto non sembra poi così eccitante.
Una sua battuta mi ha colpito con forza: "Le sirene non esistono, Ben." E' una frase che mi ha scombussolata e, allo stesso tempo, istigato un'improvvisa rabbia. Sarei voluta entrare nella storia e urlare "E invece sì che esistono le sirene!".
Poi ho pensato che non sarebbe servito a molto, Isabella non può sapere che le sirene esistono. Come, tra l'altro, non può minimamente intuire quanto il nostro Barny stia soffrendo perché sarà comunque troppo impegnata a riporre l'attenzione su se stessa piuttosto che sugli altri.
Eppure il nostro Ben ci ha trascorso la notte insieme... Forse nella speranza di dimenticare? Mh, non mi sembra ci sia riuscito.
Questa sensazione di "sporco", che ha caratterizzato l'intero capitolo, gli toglie quasi il respiro e non se ne vuole andare via. Anzi, direi che più ci prova più sembra radicarsi sotto la sua pelle.
Molto dolce la scena finale con mamma Barnes. Che bella l'immagine di Baby-Ben mentre legge ad alta voce mentre Tricia è alle prese con i fornelli. Un po' più triste, ma altrettanto sorprendente, sapere di quelle partite di calcio mai giocate e dei pomeriggi di solitudine.
Alle mamme non si può nascondere niente, è un dato di fatto! Tricia, infatti, ha subito intuito che Ben ha seri problemi di cuore...
Ahaha la torta alle carote! Una nota ironica a dir poco geniale, nonché una conclusione perfetta per un capitolo suggestivo e commovente.
Scusa se mi sono dilungata, ma i tuoi capitoli sono così ricchi che ho timore di non riuscire a farti capire quanto mi siano piaciuti e quanto, ogni volta, riescano a regalarmi delle incredibili emozioni.
Un baciozzo grandissimo e buona domenica! (Recensione modificata il 10/01/2016 - 03:32 pm) (Recensione modificata il 10/01/2016 - 03:33 pm) (Recensione modificata il 10/01/2016 - 03:34 pm) |