Salve ^^
Come la va? È passata una settimana bella densa e mi sono accorto che ancora non ero passato; cosa che mi ero ripromesso di fare da un po'; pochino, proprio xD
Recensire una drabble non è proprio lo sforzo di volontà dell'anima, ma alla fine conto di finirle tutte e prima o poi dovevo passarci. E poi mi è piaciuta. Letterariamente parlando. Quello che è successo in quall'anno è da condanare sicuramente, e per fortuna che è passata quella pratica *pensa alla mascotte dei sofficini che vuole metterlo a rogo...
E con la voce snervante di Vanzini a fare da sfondo, passo a recensire.
Ho trovato questo lavoro... diretto. Forse l'ultimo pezzo proprio è malinconico/poetico, il resto ti butta, ti lancia letteralmente in quel momento topico. Prima con i sentimenti della madre, poi della figlia. Senza fronzoli, senza speranza alcuna che la situazione possa risolversi. Senza pathos, o quantomeno non parliamo del sentimento bruciante dell'allegria o della felicità. Ti mette davanti all'evidenza che una poraccia è morta ed è quasi colpa tua, che fai parte di quella folla, grigia come le ceneri in cui si è trasformata questa donna senza nome, senza identità. E perché dovrebbe averne una? Lei rappresenta tutte le vittime di quegli anni bui, quelle donne bollate come streghe prima ancora che il martello del giudice batta la sentenza. E la loro morte non ha riflesso, se non nella misura che danneggia la figlia. Il ricordo di lei non solo resterà nella figlia, come incubo al quale non c'è risveglio, ma nel ricordo degli altri che potrebbero bollarla a sua volta come strega. In futuro potrebbe esserci la figlia lì, a guardare un'altra figlia, in un ciclo che per l'amor del cielo sappiamo finito.
Un capitolo che spinge senza dubbio a prenderne atto T.T
A presto
Spettropardo94 |