Valutazione ricevuta al contest "And the winner is..." indetto da Releeshahn/Aleena e Gnrlove/JonS
Credimi, sei riuscito a mandarmi completamente fuori strada con la tua storia! Leggendo il titolo avevo pensato ad un parallelismo: gli esseri umani schiacciati dall’invasione aliena, piccoli e indifesi come formiche di fronte alla forza superiore che vuole distruggerli. Mi sono sentita un po’ sciocca alla fine, quando mi sono resa conto che si, il parallelismo c’era anche, ma che si trattava di… bhe, di formiche vere e proprie! Il colpo di scena finale è arrivato con tutta la forza, lasciandomi piacevolmente sorpresa nello scoprire che non avevo capito nulla :D sembrerà strano, ma amo le storie che sono in grado di confondermi e sorprendermi. Dunque la tua ha subito trovato un riscontro positivo in me, che l’ho apprezzata molto.
Ma partiamo dal principio, ossia le piccole precisazioni. Innanzitutto, ti segnalo qualche imperfezione che mi è saltata all’occhio durante la lettura (so che non eravamo obbligate a correggere gli errori, ma te li ho voluti segnalare comunque; non sono stati tolti punti per questo):
solo che...vomito > manca lo spazio dopo i puntini > solo che... vomito
su una pila di salme > doppio spazio dopo “pila” > su una pila di salme
adesso dilaniato. la mia adorata Cloe > manca la maiuscola dopo il punto > adesso dilaniato. La mia adorata Cloe
Percepisco qualcosa...una sorta di...ronzio > manca lo spazio dopo i puntini > Percepisco qualcosa... una sorta di... ronzio
di un avana speranza > errore di battitura > di una vana speranza
-insomma la smetti di buttare quei gavettoni > Manca la maiuscola all’inizio del dialogo > -Insomma la smetti di buttare quei gavettoni
Ecco qua :D Se sono tutti o meno non so, perché non ho prestato eccessiva attenzione alla correzione vera e propria.
Detto questo, mi tolgo subito anche l’altro consiglio che devo darti, così possiamo passare alla parte più positiva della recensione. L’aspetto grafico della tua storia non è invitante: il testo non giustificato dona un senso di disordine, mentre l’assenza di elementi decorativi (come ad esempio il titolo, inserito sopra il testo e centrato, magari in grassetto o colorato; oppure un banner) rende la tua storia poco invitante al colpo d’occhio. Anche la profezia, che è la prima cosa che si incontra entrando nel racconto, è poco evidenziata: la doppia tilde è un bel modo grafico di presentarla, ma ad una prima lettura non si capisce che quel pezzo sia estemporaneo alla vicenda e non parte integrante; ti consiglierei di metterlo in corsivo,così da dargli risalto e al contempo separarlo dalla vicenda.
Gli avvenimenti, appunto: la tua storia è un susseguirsi di scene così veloci e dinamiche che è difficile staccarsi anche solo per pensare. Si viene scaraventati attraverso il campo di battaglia distrutto e devastato dai cadaveri, trascinati dalla speranza e dal dolore del protagonista, che vaga alla ricerca della famiglia. È straziante la forza del sentimento che lo guida: non ha paura dell’attacco successivo, ma solo della possibilità di non trovare Cloe. E nel ricordo della moglie scopriamo qualcosa di lui, della sua vita e di quella della città, di come la catastrofe si sia abbattuta, fulminea, su quel piccolo mondo felice.
Lo stile ricorda vagamente un flusso di coscienza: è interamente basato sulla serie di immagini, via via più tremende, e sui pensieri che colgono il protagonista, che sembra fisicamente incapace di imporsi il distacco. Lo stile, trascinante anche se non molto maturo, veloce e a tratti perfino confusionario, aiuta molto la storia: il caos delle parole si ripercuote nella confusione che il protagonista prova, mentre la rapidità delle battute e dei periodi dona un ritmo frenetico alla lettura che sembra trascinare il lettore in una corsa attraverso il massacro, molto simile a quella che la formica stessa sta compiendo. Grazie a questo anche la tensione resta alta e, coadiuvata dalla brevità del testo (in questo caso fattore positivo, giacché privo di inutili riempitivi che avrebbero rallentato la lettura), rendono il colpo di scena finale più efficace. L’innocenza del bimbo che gioca con i gavettoni è ancora più tremenda, più mostruosa se vissuta alla fine di quello straziante percorso che s’è compiuto, tutto d’un fiato, con la formica: una crudeltà assurda e inspiegabile che non si riesce da subito a giustificare con la frase “non faccio male a nessuno”. Solo a mente lucida ci si rende conto che non è cattiveria, ma forse un ingenua crudeltà che sconvolge però il piccolo, grande mondo della formica in una maniera impensabile. Un gesto innocente, come molti che ognuno di noi può compiere, che provoca molto dolore. C’è una tristezza di fondo che è amarezza e, forse, consapevolezza del fatto che le nostre azioni, anche quelle che ci sembrano più insignificanti, posso sconvolgere l’intero mondo di qualcuno, facendolo a pezzi. E,anche se il tema della formica schiacciata dall’uomo indifferente non è molto originale, l’hai saputo giostrare in maniera perfetta, riportandolo con una profondità ammirevole.
Parlando ora del contest nello specifico, oltre alla “Miglior Film”, i cui risultati puoi osservare nella classifica, e alle altre categorie comuni, ossia quelle in cui tutti i concorrenti hanno ricevuto una valutazione (Miglior Regista – per la storia più originale, Miglior Film – per la storia più bella, Miglior Sceneggiatura non originale – per la storia edita più bella e Miglior Montaggio – per la storia con lo stile migliore) da me sei stato valutato per il Miglior Attore/Formica protagonista e Miglior Fotografia (per il luogo meglio descritto, ossia il tuo giardino/cimitero). Solo quest’ultimo è arrivato in nomination, tuttavia.
Hai ottenuto 0,5/3 punti bonus, che dipendono dal fatto che i tuoi personaggi, ovviamente, non potevano calarsi in nessuno dei prestavolto forniti, essendo… bhe, formiche :D inoltre, il rating ha preso metà valutazione perché, a nostro parere, il tuo racconto è più da giallo che da arancione. Per quanto mi riguarda, ho dato alla tua storia 6/10 come valutazione globale, che tiene conto molto dell’originalità, della trama e dello sviluppo dei personaggi.
Quel che vorrei dirti adesso è che ho veramente apprezzato la tua storia, che nonostante le sue piccole imperfezioni è un racconto bello da leggere e profondamente toccante, e ti ringrazio di avercelo inviato.
A presto! |