Chissà come mai quando dobbiamo cercare di capire quello che succede, la fine è sempre colei che ci aiuta; voglio dire, è disperata e non sa che cosa fare e quindi cerca di scordarsi il passato e l'incidente, però... però rimane lì. 
Fissa e sente il dolore pervaderle le membra, la testa, l'anima, il cuore.
E infine si lascia andare, vuole scappare ferendosi la mano con l'anello, stringendoselo, tuttavia scappa e non: da una parte vorrebbe ma dall'altra no, perché sa che non potrà farlo per sempre.
Il non scappare, in questo caso, è simbolo che lo desidererebbe.

Difatti apre la porta e... la morte è lì.
[...]
Nel leggerla, ti dirò, ho sentito quella sensazione che ti trapassa lasciandoti senza respiro, senza il tempo di pensare a ciò che è accaduto in quegli istanti. Perché, come tutto è iniziato, tutto è finito e non c'è voluto molto; appunto, mi chiedo: alcune volte in cui desideriamo certe cose talmente tanto, poi perché non lo vorremmo più - pur nonostante lo vogliamo ancora? E il tempo passa e noi non ce ne rendiamo più conto, o forse sì.
...perché in fondo è ciò che speravamo fin dall'inizio.


Storia introspettiva davvero significativa.
Au revoir