Recensioni per
Un soldato non va in paradiso
di SignoraKing

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/02/17, ore 18:16
Cap. 5:

Io questo capitolo lo lascerei così, guarda. È icastico, dice tutto quello che deve dire, nè più nè meno. Fa capire il senso di colpa che Iancu si è portato dietro per tutti quegli anni, l'idea di esere destinato all'inferno, di non meritare assoluzione. Cerca di compiere un ultimo gesto riparatorio, dare la moneta alla persona cui spettava veramente, e poi diciamo che in un certo modo è in pace con se stesso, o perlomeno sente di aver compiuto il suo dovere.
Una bella storia sull'amarezza della guerra, senza eroismi e senza compiacimenti retorici. Complimenti, l'ho letta davvero volentieri.

Recensore Master
07/02/17, ore 18:13
Cap. 4:

Quello che resta dopo. Dopo che la guerra è passata, ha distrutto, ha strappato affetti, ha portato disperazione e miseria.
La descrizione della casa, così squallida e sporca, rende perfettamente questa situazione di desolata accettazione di qualcosa che non si è potuto evitare, che si è potuto solo subire.
Il bambino ha restituito la moneta. Forse ha capito, forse non era pronto a riverela, forse ha altri problemi più pressanti, come quelli dello zucchero e in generale del cibo e dell'alloggio.
Così come sua madre, stanca e sfiduciata, che ormai ha person tutte le illusioni.
Sempre un bel capitolo, complimenti^^

Recensore Master
07/02/17, ore 18:06

Un flashback di guerra, che ci fa capire gli antefatti della scena che abbiamo visto nel primo capitolo.
Bella questa idea che da una parte c'è la guerra mentre da qualche altra parte c'è qualcuno che non ne è toccato che fa tranquillamente le proprie cose. Bella e anche difficile da comprendere per chi invece nella guerra ci è dentro fino al collo e non vede o sente altro.
I due soldati si fanno promesse, si raccontano cose per cercare di alleviare la tensione, che però è sempre presente, e aleggia su tutta la scena come un'ala nera e cupa.
Non dire che scrivi male, perchè non è vero.

Recensore Master
07/02/17, ore 18:00
Cap. 2:

La guerra potrà anche portare via la memoria, ma lascia dei segni indelebili, come la perdita dell'amico/amore e la perdita della gamba, nessuno dei quali tornerà mai più.
Il protagonista si sforza di fare il suo dovere fino in fondo, di ricordare, ma di nuovo la commozione lo assale, sebbene lui tenti di far sì che il suo racconto sia il più distaccato e impersonale possibile.
Dai una buona immagine degli aspetti tristi e strazianti della guerra, complimenti.

Recensore Master
07/02/17, ore 17:55

Ciao^^
Quando ero in Vietnam ho visto uno Zippo, uno di quegli accendini che usavano i soldati americani, con scritto: "Quando muoio andrò sicuramente in paradiso, perchè il mio tempo all'inferno lo sto passando adesso."
Il tuo è un punto di vista diverso, di un paradiso interso forse non come luogo dell'aldilà della religione cristiana (o anche di altre religioni), ma come quell'ancora di innocenza e illusioni che ti tiene legato a qualcosa di fermo nel corso di una tempesta.
Il tuo protagonista ha perso tutto: i compagni, IL compagno e si rende conto che non gli rimane altro che una moneta bucata da portare a un bambino che non ha mai visto.
Molto bello e molto amaro, complimenti.

Recensore Master
18/10/14, ore 15:02
Cap. 5:

VALUTAZIONE DEL CONTEST: "THIS IS WAR"



DODICESIMA CLASSIFICATA




 


MAGGIORE

 

SignoraKing


 


Un soldato non va in paradiso

 

“Il secondo caso è ancora più doloroso, perché: se per un militare qualunque può essere brutto, per un tiratore scelto uccidere per sbaglio un innocente è una grave colpa. Non sono tanto gli altri ad accusarti, ma sei tu stesso a pensare che si poteva evitare.”


 

 

Grammatica e Sintassi: 9,5/15

 

Allora, ammetto di aver trovato errori sparsi per il testo: molti erano semplici refusi, altri erano un tantino più gravi.

Te li riporterò tutti qui sotto, ma prima vorrei farti un paio di piccole precisazioni: il “se” quando anticipa la parola “stesso” non necessita dell’accento, perché si capisce che è riferito al protagonista della vicenda, mentre necessita dell’accento solo se è separato. Altra piccola cosa, le vocali di congiunzione quali la “a” e la “e” non necessitano della “d” a meno che non precedano parole che iniziano esclusivamente con la stessa lettera; unica eccezione è la seguente “ed io” … in questo caso (e solo in questo, da quel che ho imparato alle superiori) la “e” di congiunzione necessita della “d” anche se non precede una parola che inizia con la stessa vocale.

Detto questo, ti lascio alle correzioni degli errori che troverai integrali sulla discussione del Contest.



Stile e Lessico: 6/10

 

Come hai potuto notare dal punteggio, il tuo Stile e il Lessico usati non mi hanno fatto proprio impazzire per il semplice fatto che mi sembrava tutto scritto troppo veloce, le vicende che vedono coinvolto Iancu e Sava troppo affrettate e superficiali; e per questi motivi, poco curati nell’insieme. Ci sono moltissime ripetizioni sparse per il testo (che risultano ancora più fastidiose proprio perché il racconto in sé è molto corto) che rallentano la lettura e annoiano un pochino. Poi ci sono pochi esempi, poche similitudini, poche descrizioni in generale che non mi hanno fatto apprezzare appieno la storia.

Anche il Lessico mi ha lasciato un po’ perplessa: era abbastanza semplice, in alcuni tratti ricalcava la lingua parlata e aveva poco o niente di quell’impronta militare tipica dei film o dei libri o anche della vita reale.

Credo che il tutto sia dovuto alla fretta con cui hai consegnato: che non ti hanno fatto curare molto lo Stile e il Lessico da utilizzare in questa storia che, secondo me, una volta approfondita un tantino di più risulterebbe validissima.

Mi dispiace dire queste cose, con il rischio di sembrare cattiva e antipatica, ma l’ho sempre detto di essere una persona normale e come tale ho sviluppato dei gusti personali che possono essere completamente diversi da quelli di qualsiasi altra persona, spero che tu non te la sia presa.

 

Caratterizzazione del Soldato: 12/20

 

Ruolo: Tiratore Scelto (3/5)

 

Beh, ti confesso che il Ruolo era presente all’interno del testo, anzi, è stato più volte ripetuto: mi sono piaciuti i momenti in cui Iancu e Sava se ne stavano sui tetti della città a parlare del più e del meno, ridendo e scherzando come due amici al bar.

Nonostante questo non me la sono sentita di darti un punteggio troppo alto perché, alla fine, non ti sei soffermata più di tanto sul loro Ruolo effettivo, non hai fatto descrizioni al riguardo e nemmeno esempi di altre missioni; ho però apprezzato molto la frase che ti ho riportato all’inizio della Valutazione, però era proprio bella e profonda.

 

Nazionalità: Rumena (2/5)

 

Anche qui, purtroppo, il punteggio non è molto alto, ma ti spiego subito il perché: i riferimenti alla Nazionalità di Iancu erano limitati al nome e al cognome e alla citazione della città di Oradea (che poteva anche essere la città di un’altra nazione che avevano appena invaso).

Queste considerazioni mi hanno portato a optare per un voto un po’ più basso, mi dispiace di nuovo.

 

Caratterizzazione Vera e Propria (7/10)

 

Penso che in questo punto abbia influito molto lo Stile troppo veloce e confusionario che non mi ha affatto apprezzare i personaggi.

Di per sé non li ho trovati particolarmente caratterizzati: entrambi si sono comportati come militari standard durante la guerra, ma di come sono fuori non sappiamo niente, posso intuire che Sava doveva essere un ragazzo allegro e pieno di vita. Iancu, invece, non sono riuscita a collocarlo molto: mi sembra un personaggio ombroso, che preferisce tenersi tutto dentro piuttosto che parlare con gli altri o almeno, questa è l’impressione che ho avuto di lui.

Dopo il servizio militare lo vedo come un ragazzo ancora più tetro di quant’era prima: pieno di angoscia e rimorsi e, perché no, di paura e rimpianti; però di nuovo non sono riuscita a inquadrarlo benissimo, visto che ti sei soffermata poco su quello che provo, sulle emozioni che sente dentro e il suo carattere in sé e per sé.

Però Sava mi è piaciuto molto e per questo, alla fine, ho scelto di darti un punteggio medio. 

 

Attinenza al Genere (Guerra + Introspettivo): 6,5/10

 

Anche in questo punto, purtroppo, ho diverse cose da dirti.

Le prime riguardano il Genere Guerra; benché ci fossero degli accenni importanti di questo conflitto tra rumeni e serbi, senza leggere le note è difficile giungere a questa conclusione, perché non si afferma mai effettivamente che i protagonisti sono rumeni, ma questo è un dettaglio di cui abbiamo già parlato. Come ho detto ci sono elementi chiave della guerra: la povertà per i civili, le morti tra i militari, le ferite di guerra e tutto il resto, nonostante questo, però, non sono riuscita molto a immedesimarmi in questo Genere, non sono riuscita a respirarlo, a sentirlo sulla pelle e quant’altro. Per questo la mia valutazione su questo punto non è altissima.

Stessa cosa per il Genere Introspettivo: non mi aspettavo una storia scritta in prima persona (anche se penso che sia il modo migliore per trasmettere le sensazioni provate dal personaggio in tempo reale, se mi passi il termine), però mi ero figurata un grado di attenzione per le sue emozioni e per quello che accede attorno a lui maggiore.

Mi duole molto usare queste parole dure, ma non mi è sembrato che le richieste su questi due Generi siano state molto rispettate.

 

Uso della Citazione: 4/5

 

“I soldati si mettono in ginocchio quando sparano, forse per chiedere perdono dell’assassinio” Voltaire

 

La citazione è presente nel testo ed è pronunciata dal tuo Soldato in punto di morte (benché gli sia stata riferita dal suo amico).

Trovo che tu ne abbia fatto un buon uso anche se è limitata alla parte finale del testo, ma in qualche modo è facile coglierne l’essenza in buona parte della storia. Come ho già detto altre volte, una maggior attenzione allo Stile e alla narrazione mi avrebbero permesso di apprezzare ancora di più.

 

Sviluppo dell’Introduzione: 6,5/10

 

“Il tuo Soldato si risveglia sul campo di battaglia, circondato da cadaveri, ma non riesce a ricordare che è successo né la sua identità.”

 

Mi dispiace di nuovo tanto, ma l’Introduzione non è stata molto sviluppa all’interno della storia: succede tutto così in fretta che la traccia si perde.

Ma vedrò di spiegarmi: nel primo capitolo Iancu si sveglia e non ricorda niente (e qui è presente l’Introduzione), nel secondo capitolo è in ospedale e in poche pagine ricorda cos’è avvenuto. Nei capitoli successivi, invece, ricorda già tutto: la sua vita di prima, l’amore che provava nei confronti di Sava, tutto…

Capisci che, ahimè, la trama non è molto complessa e l’Introduzione è appena visibile e relegata all’inizio della storia, anche se posso dirti che ho apprezzato la ricostruzione fatta da Iancu; magari sarebbe stato bello aggiungere qualche incubo che descrivesse meglio il terrore provato, il dolore per le ferite e il rimorso per la perdita del suo amico Sava.

 

Rispetto del Tema: 4/5

 

Sì, direi che hai rispettato abbastanza bene il tema: mi hai parlato di un soldato che vive la guerra, sia in prima linea, come tiratore scelto che va al massacro solo per concedere tempo ai suoi compagni di ritirarsi, sia dopo, appena ripreso dalle ferite del corpo, ma non dello spirito.

 

Ambientazione: 2/5

 

I difetti dello Stile, sfortunatamente, si ripercuotono anche qui: non c’erano molte descrizioni che mi hanno fatto immaginare la scena, il campo di battaglia, i morti, la casa di Iancu, lo stato in cui riversa la città.

Per questo il voto è basso, perché ho “letto” ma non ho “immaginato” se di nuovo mi passi i termini.

 

Originalità: 6,5/10

 

Come idea di fondo mi è piaciuta abbastanza benché non sia particolarmente originale (nel senso che ho già letto storie di tiratori scelti che a stare notte dopo notte assieme sono finiti per l’innamorarsi l’uno dell’altro, ma tralasciamo), però ho notato anche delle lacune nella trama: prima fra tutte, il motivo della guerra che mi è tutt’ora sconosciuto, anche se posso immaginare che sia per un qualche motivo territoriale o simile. Seconda cosa, durante i ricordi di Iancu su quello che è accaduto la notte del massacro: perché far scendere i tiratori scelti quando potevano restare ai loro posti o in altri comunque più riparati e mietere vittime dall’alto? Sarebbe stata una scelta strategicamente migliore, a detta mia e anche meno brutale, visto che era chiaro che i soldati andassero tutti a morire. C’è poi ancora un piccolo dettaglio che riguarda Iancu, quando è ancora in ospedale e si accorge solo dopo diverso tempo che una gamba gli è stata amputata, sono propensa a pensare che uno si “accorga” a priori che gli manca una parte del corpo, in fondo non si tratta di un dito tagliato o di un orecchio, ma di una gamba intera, non so se mi spiego; quando mio padre si è tagliato un dito, ha avvertito subito che qualcosa non andava… però, potrei pensare che dipende da persona a persona.

Non ho poi capito un’altra cosa: ma Sava ricambiava l’amore di Iancu oppure no? Questo è un tarlo che mi ha tormentato per un po’ … penso di no, ma dal testo non si capisce perché quei due sono troppo in intimità perché non ci sia qualcosa sotto (e penso di saperlo visto che sto scrivendo un’Originale Storica proprio sul rapporto tra due militari).

Tutti questi dubbi, presenti in un testo così breve, purtroppo, me l’hanno fatto apprezzare da una parte e non apprezzare dall’altra, mi spiace molto.

 

Gradimento Personale: 3/5

 

Per tutte le cose che abbiamo detto fino a questo momento, non sono riuscita ad apprezzare fino in fondo la tua storia: mancava di phatos, di capacità di trasmettermi emozioni, di farmi immedesimare nei personaggi, di mostrarmi quello che loro vedono.

La cosa mi rattrista davvero perché, secondo me, aveva un buon potenziale e mi sarebbe piaciuto sapere di più su tutti: su chi erano Iancu e Sava prima della guerra, su come si è evoluto il conflitto e com’è nato il loro amore così proibito e tante altre cose.

 

Titolo: 2/2

 

In compenso, a dispetto delle cattiverie che ti ho detto finora e di cui mi scuso, il Titolo mi ha incuriosito e mi è piaciuto da subito: forte, d’impatto, con una bella musicalità; l’ho trovata una scelta a dir poco perfetta, complimenti! ^^

 

Bonus: 3/3

 

Grado Scelto: Maggiore

 

Elementi presenti nel Grado: “Prompt: moneta d’argento bucata da un colpo di pistola” + “Obbligo: Iniziare con la parola “Paradiso” e finire con la parola “Inferno” ” … entrambi gli elementi obbligatori erano presenti all’interno della storia. (+2 Punto)

Il Grado Maggiore corrispondeva al Grado del tuo Soldato. (+1 Punto)


 

 

 


Totale: 65/100

Recensore Junior
18/09/14, ore 00:22

Ehi ehi! Non capisco perché ti flagelli così! :) 
Lascia perdere il conto delle recensioni (Anche se Dio solo sa quanto fa piacere vedere quel numeretto aumentare :P), ci sono un sacco di storie magnifiche ignorate dal mondo perché trattano di argomenti un po' sotto genere.
I contest sono un'ottima sfida contro se stessi, anche se ogni tanto sei disposto a scrivere come capita pur di non ritirarti :P
Comunque solo pochi fortunati nascono scrittori, agli altri tocca provare e riprovare... E altri, come noi, sono solo geni incompresi :P

Un salto nei ricordi con questo capitolo. È tristissimo vedere come il brutto presentimento di Sava si rivelerà essere una cruda realtà e come i soldati, ben consapevoli, andranno incontro alla loro fine pur di guadagnare del tempo prezioso. È il mondo intanto va avanti come se nulla fosse...
Iancu ha un fardello di emozioni incommensurabile sulle spalle, non so come riesca a trattenersi.
Dovrà cercare di tornare alla vita di tutti i giorni?

Non giudicarti da sola, spesso un'opinione esterna ci fa notare cose che da soli non potremmo mai vedere. :)

Recensore Junior
17/09/14, ore 01:54

Anche se non leggo storie di guerra, nonostante ne abbia scritta una specie proprio per questo contest, la mia testa continua a dirmi che la mia sfida è prima contro di te, che avevi la mia stessa traccia, e poi con gli altri. Per questo sono approdata qui! :P Oddio, sia chiaro che non ti sto sfidando, che poi finisce sicuro che faccio una figura barbina :P ma ero troppo curiosa di vedere cosa a differenza mia fossi riuscita a tirare fuori dal pacchetto. :)
So far so good :)
Il mio primo cruccio era proprio l'obbligo di iniziare con paradiso e finire con inferno e vedo che per quanto riguarda il primo punto te la sei cavata meglio di me :P Almeno ti ci sei impegnata XD
Non solo, hai creato uno scenario, uno scontro, un pretesto per cui il tuo soldato e i suoi compagni abbiano un motivo per combattere e finire male... cosa che io non fatto :S

Non mi permetto di lasciare un giudizio alla storia sia perché hai postato solo due capitoli e probabilmente il momento clou deve ancora venire (ricordarsi il motivo per cui quegli occhi verdi gli sono così persistenti nella mente?), sia perché non me ne sento all'altezza ma sicuramente, il meglio che posso fare e che farò è augurarti il piazzamento che più meriti. :)
Tanto, non so per che, ma son convinta che la giudiciA bastonerà un po' tutti... me per prima :D
Be' vedremo! Ciao ciao ^^