Vero.
Sconcertante e perfida verità. Come affermi tu stesso, spregevole.
Ma non spregevole il ragazzo che scriveva. E nemmeno spregevole il ragazzo che non lo avrebbe perdonato. Spregevole, odioso e deprorevole è il fatto che la società, i costumi e le credenze di adesso, di questo mondo, ci portino al limite della sopportazione, obbligandoci a seguire come pecore i dogmi che ci vengono prefitti.
L'individuo in quanto tale non può permettersi un errore. Non può sbagliare, deve sempre e in qualunque caso, mantenere la retta via e i giusti comportamenti.
Per questo odio il mondo. Per questo odio le persone. Nessuno è diverso. Siamo tutti uguali. Ognuno di noi pretende la perfezione dal prossimo quando, i primi a sbagliare, siamo proprio noi.
Ed è la superbia di credere di essere i migliori, che ci porta all'anarchia più totale. Alla trasgressione delle regole. Al voler essere, disperatamente, diversi proprio per il fatto di essere a conoscienza dell'involontaria seppur irrinunciabile uguaglianza. Perchè nell'essere tutti simili, vi è certezza. Nel saper di non essere l'unico a sbagliare vi è sollievo.
Ma il protagonista aveva paura. Temeva di non essere accettato. Sapeva che i suoi sbagli non sarebbero stati peredonati. E così ha scelto di non essere se stesso, pur di essere accettato. Un compromesso che lo ha portato oltre le sue possibilità di sopportazione.

Spero di non essere andata fuori tema con il commento e di non averti annoiato. Ho apprezzato molto la storia. Complimenti, sei riuscito a rendere la complessità dell'usuale in una maniera superba. Bravo.

Tutto quello che succede nell'universo è frutto di una seconda, di una terza, di una ennesima, ulteriore possibilità; le grandi scoperte, le grandi imprese, le grandi invenzioni, le idee, i prototipi, il progresso... L'arte. Ma nei rapporti questo non accade; perchè per quanto possa esserci l'umiltà non si arriva mai al perdono totale, e non mi venite a dire che non è vero perchè non vi crederei mai... Si. Hai ragione. Hai ragionissima. E' un pensiero che mi sento di condividere, e se permetti, c'ho pure un complimento per il tuo modo di esprimerlo... Traspare amarezza... Certo... Ma anche decisione. Fermezza. Convinzione (fragile). Mai. Mai elemosinare una seconda opportunità. Prendersela semmai. Rubarla. Consci della sua inutilità.