Riesco ad arrivare in ritardo anche per il mio regalo di compleanno, sono veramente una persona orribile.
Ma, per fortuna, ho già avuto modo di dirti grazie, per questo splendido dono che mi hai dedicato; non penso di essere all'altezza di nemmeno una virgola, se scritta da un'autrice come te – senza dubbio, la migliore che conosca nei fandom che entrambe frequentiamo.
Già il semplice fatto che tu abbia pensato per me una storia mi rende felice, ma leggendo di quale storia si tratta non posso che essere traboccante di gioia: una RenRuki, una tua, tanto attesa, RenRuki.
Davvero, non potevi farmi regalo più bello!
La scena che hai scelto di descrivere è uno splendido – e angst – Missing Moment che tanto avrei voluto vedere nella storia. Ma sono sicura che un momento simile ci sia stato, tra i due amici, prima che le loro strade si separessero. O meglio, voglio credere che abbiano condiviso un tale istante – di fragilità, comprensione, arrendevolezza e amore – per il semplice motivo che doveva andare esattamente così, quell'incontro. Non potevi scegliere parole o espressioni diverse: mentre leggevo, ho pensato "sì, è così che dev'essere andata". E' questo perché la tua capacità di calarti nei due personaggi è stata encomiabile, accurata, struggente e, diamine, perfetta. Rukia non mi è mai andata particolarmente a genio – salvo in alcuni particolari frangenti – ma la tua Rukia è talmente sensibile, umana, velata da un'icrespatura sottile di malinconia e dolore da assumere una nuova luce ai miei occhi. Hai scelto di mostrare un lato di lei che troppo spesso viene passato sotto silenzio: l'hai resa fragile e delicata come una parete di ghiaccio, elegante e remissiva come il kimono che piega in valigia, profondamente vera come sono veri gli occhi di chi la guarda con ammirazione e ardore.
Questo scambio di sguardi, queste parole sussurrate da parte di una, intrise di rabbia da parte dell'altro, questo legame che va al di là di ogni classificazione – che non è amicizia, che non è amore, che è tutto e niente insieme -; è tutto il loro rapporto, condensato in poco più di 500 parole.
Li hai capiti e hai saputo presentarceli senza filtri – nudi e reali – nella loro sfuggevole concretezza, se permetti l'ossimoro, senza snaturarli affatto. Sono sinceramente colpita dalle tue capacità d'immedesimazione e qui me ne hai offerto l'ennesima, inconfutabile, dimostrazione.
Che regalo splendido: farmi innamorare – ancora di più – di una OTP che, fino a questo momento, non aveva ancora trovato spazio nelle mie letture.
La mia dolce Ophelia non delude mai *-*
Grazie è davvero riduttivo; perché il nostro vocabolario è così stringato?
Ti mando un grosso abbraccio, con affetto,
Ayu-chan |