Recensioni per
Above These City Lights
di Leoithne

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/04/19, ore 15:59

Ciao, avevo questa e altre tue storie ancora da recuperare e ieri sera ho iniziato leggendo questa qui e per fortuna che l'ho fatto, perché l'ho trovata a dir poco stupenda. Dico davvero è bellissima e shame on me che non l'ho mai letta prima d'ora. Ti faccio fin da subito tutti i miei complimenti perché aveva tutto quello che una Johnlock, secondo me, dovrebbe avere ovvero: sentimenti e intensità. La trama in effetti non racconta niente di nuovo, nell'ambito generale delle fanfiction, assomiglia a molte altre perché racconta del dopo Reichenbach e della disperazione di John, un mare che sembra essere infinito per gli autori di fanfiction Johnlock e che è senz'altro molto pescoso, ma il modo in cui lo fai e l'intensità delle emozioni che racconti è una perla rara davvero.

La prima cosa che mi sento di dire è quella di ringraziarti, perché ora della fine non passano due anni, Sherlock ritorna a Londra molto prima, ma soprattutto lo fa anche quando la missione non è finita. E sì, mettendo in pericolo John, ma in un certo senso anche salvano lui, se stesso e il loro rapporto. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai parlato del dolore di John, un dolore che si esprime nella ripetitività, che sembra essere la sua morte. Fa cose sempre uguali, senza emozione, senza passione, senza il desiderio di farle. Si alza la mattina perché è la speranza di un miracolo a smuoverlo, accende la televisione, legge i giornali in attesa di una notizia senza pensare al fatto che, semmai fosse vivo Sherlock andrebbe prima da lui che dai giornalisti. Un pensiero un po' ingenuo da parte sua, ma del quale ha un immenso bisogno. John deve aggrapparsi alla speranza, perché senza di essa anche la sua voglia di vivere muore. Però non è felice. Nel tuo racconto preciso della sua nuova quotidianità senza Sherlock non fai menzione di Mary né di altre donne, ma per il semplice fatto che John non ci pensa minimamente. Lui non solo sogna Sherlock la notte, e rimane sveglio perché fatica ad addormentarsi proprio perché è tormentato dai suoi incubi, ma sente la sua voce ovunque, sente chiamarlo, lo sente attorno a sé. E tanto che quando inizia a far caso a quella canzone crede di nuovo d'essere impazzito. A me questa cosa della canzone, il riferimento a un qualcosa che capisce soltanto lui mi è piaciuto da impazzire. Davvero. Fai riferimento a fatti non successi nella serie, ma non serve nemmeno specificare troppo. Basta sapere cos'è successo, in quel pensiero di John in realtà molto fugace ma che è sufficiente a farci capire. Un ricordo di un caso come un altro che lo porta in cima a un palazzo di Londra, come ce ne sono tanti altri. In effetti forse non sa neppure lui perché ci va, forse per disperazione, forse perché la speranza in fondo non l'ha mai persa ed è quello che lo smuove. Forse perché innamorato e l'amore rende un po' pazzi, ma ci va. E no, Sherlock non è tornato e ammetto che per un momento ho creduto che fosse solo un sogno, un'illusione, salvo poi capire che è tutto vero. Sherlock non è tornato, non definitivamente e non dovrebbe stare lì ma ne ha bisogno. Ha bisogno di lui, di vederlo, di sincerarsi che abbia ancora qualcuno da cui tornare e per cui lottare. Il momento in cui descrivi quel pezzo è davvero molto intenso, con questa pioggia che scende a secchiate e che in realtà non li scalfisce minimamente. E poi quel parlarsi, dicendosi poco, ma in realtà molto intenso. Si dicono tutto, pur non ammettendo niente. Basta guardarsi, basta la canzone e una speranza per il futuro. Mi è piaciuto anche il fatto che John si sia arrabbiato con Sherlock, ma che non abbia comunque esagerato. Nella serie ha una reazione quasi violenta, di rabbia intensa. Anche qui si infuria, perché ci sta dato che gli ha mentito, ma forse il fatto che siano passati solo sei mesi e forse ciò che prova seriamente per lui lo spingono a sbollire praticamente subito. E quello che ne segue è un momento bellissimo, che dura poco così come il finale appena accennato ma che basta per ritrarre un qualcosa di molto romantico ma non in modo esagerato.

Insomma, vorrei fosse andata davvero così.
Koa

Nuovo recensore
15/09/14, ore 18:58

Che posso dire? È perfetta.
Ho sentito tutto. Dal dolore della perdita alle gocce di pioggia sul mio viso, dal cuore in frantumi a quello ricolmo di speranza. Davvero, è meravigliosa. Ogni passaggio, ogni frase mi ha fatto trepisare... Quella ripetizione che marca come ogni giorno è sempre uguale, che sottolinea come la vita di John fosse solo un guscio vuoto di abitudine e tristezza, senza significato alcuno, è stata qualcosa di geniale. Sentivo tutto il ripetersi meccanico del nulla piú assoluto. E il fulmine. Cosí evocativo! E ho amato il parallelismo del tetto... Sherlock Holmes che, su un altro tetto, cade e cede forse per la seconda volta al suo cuore. Bellissima la canzone, bellissima la sua contestualizzazione, bellissima la Shot e bravissima tu!
Sei davvero sensazionale! :* <3