Ciao Blue Tokage!
Bella. Anzi, no: bellissima.
Devo farti i miei complimenti, sia per la delicatezza della storia sia per lo stile con cui l'hai scritta.
Considerare l'Ambrosia come un farmakon è un colpo di maestria: all'inizio, nelle varie generazioni che si sono susseguite, gli dèi erano giusti e retti, ma poi ogni volta qualcosa in loro cambiava e si abbandonavano ad azioni egoistiche e superbe, divenendo molto più umani di quanto si possa pensare (amori clandestini, tradimenti, inganni, vendette...). Pensare che tutto questo dipenda dall'Ambrosia, dal Nettare Divino, è molto, molto affascinante.
Ma passiamo all'immagine di Medusa, del "monstrum" (un'altra affascinante vox media): tutti la temono e la ritengono un essere spietato che, volutamente, pietrifica tutti coloro che hanno l'ardire di guardala. Medusa è in tutti i senti l'opposto del Kalòs kaì Agathòs, del "bello e buono", non solo perchè è "cattiva" e con la sua bruttezza può uccidere, ma anche perchè è una donna.
E invece, la Gorgone non è altro che l'ennesima vittima dei "veri mostri", come li ha chiamati Perseo.
L'immagine che hai rimandato di Athena, attraverso le parole di Medusa, mi ha fatto riflettere su quanto sia una divinità "ambigua": dea della sapienza nata dalla testa di Zeus, eppure così vendicatica e facilmente preda dell'ira...
Perdona lo sproloquio, ma ho davvero apprezzato questa tua one-shot! Spero che ne scriverai un seguito... ;)
Complimenti!!
Ele |