Dunque dunque dunque! In questa storia si percepisce un’atmosfera mistica e dolce, proprio quella giusta per accogliere una ninfa!
Ho trovato un po’ di errori, soprattutto sulla punteggiatura e talvolta sull’uso della “d” eufonica (anche se potrebbe semplicemente essere una scelta stilistica). Ed ho trovato un po’ “stonata” la scelta di alcuni verbi (non per la coniugazione ma proprio per il verbo, per esempio: “Seguii il sentiero per qualche minuto fino a quando la mia attenzione fu attirata da un fiore…” io avrei usato “venne attirata”, ma ovviamente non è un errore, semplicemente una scelta). Una cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa è: “mia madre aveva una floricoltura ai margini di quella stessa foresta”, che io sappia la “floricoltura” è l’arte di coltivare, mentre tu intendevi una serra (poi non so se si dice floricoltura per intendere il posto in cui vengono coltivati i fiori ^^’ in questo caso scusa l’ignoranza U.U). La storia è abbastanza originale, non si vedono tutti i giorni una ninfa e un ragazzo che si innamorano dopo essersi conosciuti in tenera età! Anche nel tuo caso il pacchetto non è stato poi il massimo, anche se hai preso uno dei punteggi più alti per l’uso della pervinca, ne hai fatto un elemento molto importante!
La storia mi è piaciuta! Mi piace l’atmosfera e mi piacciono anche i personaggi. Anche l’uso della prima persona è stato di mio gradimento, perché ti ha permesso di rendere benissimo i sentimenti di Katò. Complimenti ^^
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