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La storia è di una tristezza unica però è molto bella: alla fin fine penso che il padre di Wakashimazu sia davvero orgoglioso di suo figlio. E complimenti per il risultato ottenuto :) |
Com'è che una storia così bella mi era sfuggita? Ammetto che Ken non rientra nei miei personaggi preferiti (e i miei personagi preferiti sono davvero pochi...), ma questa sua vena malinconica e riflessiva lo rende così umano che è impossibile non amarlo. Scritta benissimo tra l'altro...difficile perfino trovare le parole, bravissima! |
Hai descritto molto bene l'emotività di ken, il dolore legato al calcio e le amarezze, calcando sì sul dramma, ma che io vedo giustificato dal momento difficile che sta passando. Un po' come se volesse rimarcare solo il peggio che gli ha dato questo sport, come per convincersi che non vale così la pena e che può rinunciarci, nella prospettiva dell'abbandono dovuto al "dovere" verso quel padre che lo ha sempre spinto verso il karate, verso la tradizione di famiglia. Anche a me ha stonato quel "pulcino"^^ ma anche perché a me non piacciono i nomignoli di questo genere nemmeno nella vita di tutti i giorni. L'ho trovato un po' male accordato col dramma della storia. Alla fine hai trovato un espediente per liberare ken dal peso della responsabilità, che ha permesso di risolversi tutto per il meglio. Ecco io avrei preferito che lui scegliesse il calcio, la sua passione, in barba a tutti... ma va bene anche così, la cosa si sarebbe aggravata troppo.^^ In utlimo ho apprezzato l'espiazione del taglio di capelli (era ora, XD ma è na cosa mia anche questa, i capelloni nun me piacciono!), molto il linea col personaggio e il suo stato emotivo, e molto giapponese come scelta.^^ |
A fine lettura mi trovo con un po' di tristezza nell'animo. Non c'è dubbio che hai reso molto bene il momento doloroso vissuto dal portiere. La morte del padre lo porta a mettere in discussione tutta la sua vita e le riflessioni, le amarezze dei suoi pensieri li ho visti IC con il personaggio. Azzeccata la scelta del taglio di capelli, sinonimo per eccellenza di cambiamento di vita (almeno per me xD). Ero ormai rassegnata e dispiaciuta per il fatto che lui dovesse abbandonare il calcio per seguire le orme paterne, invece con un bel colpo di scena hai rimescolato le carte in tavola e lui e Kojiro sulla spiaggia, con il sole che tramonta mi ha ricordato tanto l'anime. L'unica nota stonata è stato quel "pulcino" detto dalla madre, un po' troppo da bambino, ma si sa che in quei momenti non si ragiona lucidamente. Sarei stata curiosa di leggere dell'ultima partita di Ken, di vederlo all'opera come lui sa fare. Complimenti. |
Devo dire che è un What if molto interessante, anche se è davvero TRAGGICO! Comunque è davvero ben scritta, il tuo Ken è realistico al massimo, anche se per un attimo ho temuto che scegliesse il karate! Ma lui è troppo legato al calcio, il calcio è davvero parte di lui, nonostante il suo destino è comunque segnato dal karate (non per niente è il karate keeper). |
Interessante what if, o anche bivio, in cui è stato calato Wakashimazu, e un particolare apprezzamento per la scelta di fargli tagliare drasticamente i capelli, il suo orgoglio, e proprio nell'ambito di un rinnovamento interiore. Una decisione molto "giapponese". *thumpsup* |
Fanfiction un pò triste, ma la parola tragica mi sembra un pò eccessiva: citando un famoso film, la morte fa parte della vita, peccato che Ken abbia preso la decisione drastica di tagliarsi i capelli...questa sì che è una tragedia:°(. A parte gli scherzi, l'idea è originale, però ho notato che inizi spesso le frasi con E: è forse una scelta stilistica? L'unico appunto sulla storia è quel "pulcino" con cui la madre chiama Ken: mi sembra un pò ridicolo per un ragazzo già grande. A parte questo la FF mi è piaciuta molto. Brava Ire. |
A me il magone non m'è venuto, ma credo sia soprattutto perché non stravedo per Ken XD Carina, forse un po' troppo traggica per i miei gusti ma ben descritta l'introspezione del portiere, con quella nota acuta sul dolore e la solitudine che caratterizzano la vita e la crescita sportiva di un goal keeper. In particolare il "dolore" associato al fatto di essere perennemente secondo a Genzo. In questo somiglia molto al *mio* Ken^^ Originale l'idea del "taglio" dei capelli che dovrebbe segnare l'inizio di una nuova vita e bella la scena finale. Non mi esprimo sulla parte sportiva perché in effetti mi pare di averne vista pochina, più nei pensieri del karate keeper che non nelle azioni vere e proprie. Complimenti comunque per il primo posto^^ |
Prima di tutto: carogna! T_T mi hai fatto venire il magone! |