Quel finale che ho già letto m'ha sorpreso. Un omicidio autentico. Scusa se recensisco ancora, ma... certe volte ho bisogno di parlare con me stessa dicendo le cose agli altri. Mi h colpito moltissimo questo racconto. Questa è la verità. Bom, ci sentiamo, vado a scrivere qualcosa.

Ogni volta che leggo qualcosa di tuo non posso fare a meno di notarne lo straordinario realismo. Prendi i sentimenti e li sbatti in faccia al lettore, così come sono originariamente: delicati, ma senza rifiniture. Ho adorato la frase "E nessuno dei due vede dentro l'altro", perchè è assurdamente vera. Per quanto ci sforziamo, l'unico dolore che riusciamo realmente a comprendere è il nostro. Ma perdere qualcuno...beh, ognuno di noi almeno una volta nella vita ha sperimentato cosa significa.
I miei complimenti, davvero.

Ho trovato questo racconto per puro caso. Mi ha colpito e mi è piaciuto molto. Si sente molto la nostalgia del personaggio e la sua solitudine. Però c'è qualcosa che non riesco ad afferrare del tutto... qualcosa di non detto, di ambiguo, almeno questa è la sensazione che ha dato a me, ma forse sbaglio. Comunque complimenti, sei veramente bravo.

eccomi qua di nuovo... l'ho letta perchè mi ha colpito principalmente il titolo, sono sincera. e devo dire che la storia è davvero toccante. il finale poi è inaspettato. sì, è triste(io in merito non posso parlare *_* ndme), nonostante questo l'inizio può essere interpretato da ognuno di noi e reso nostro, a seconda delle vicende... io sì, un pò in alcune frasi mi ci sono sentita! ciao, Irene

Allora anche tu sei nostalgico. Sai, non so penarmi per te o per Pietro. Certe volte fa più male non capire che capire il brutto. E' così poco scura eppure così malinconica che è come un fulmine a ciel sereno. Solo che la tristezza è prevista perchè uno diventa triste quando sa di esser felice. Splendida.