Recensioni per
Scuola di anoressia
di tanechka
Ciao. Non ci conosciamo, eppure, non puoi sapere quante volte io abbia letto questa storia. Sarà pure una nosense, però trovo che sia molto interessante e soprattutto è una delle poche cose su questa malattia che ho letto (in questo sito) e si avvicina alle emozioni e alle situazioni che prova ogni giorno una persona malata. Grazie! (Ho aspettato tanto per fare questa recensione, e oggi alle 5 del mattino sono qui) |
Ho letto questa storia per caso e sono rimasta totalmente folgorata. E' dolorosamente, follemente ed amaramente vera. Un pugno nello stomaco. Il medico, rappresentato come ipostasi della malattia, è tratteggiato in maniera geniale. Il doppio malato di te stessa per il quale non andrai mai bene, che ti porta a disprezzarti e a provare un'indicibile vergogna. |
Io questa storia non la chiamerei Nonsense, perché non solo ha senso, ma racconta la realtà; esasperandola, certo, ma raccontandola. Io non sono anoressica, ma una mia amica sì, ed è finita all'ospedale l'anno scorso. Non so dirti con precisione se è questo che succede nella realtà (acqua e gomme da masticare che fanno passare la fame, e quel "se uno vuole andarsene, può farlo?") ma il leggere tutte le recensioni prima della mia che hanno detto che è così, allora non posso non dirti che questa storia è scritta bene, ma è spaventosamente brutta. Non sentirti offesa: la recensione è positiva perché il tuo modo di scrivere è favoloso, ma trovo schifoso e ipocrita dirti che la storia è bella, perché non è bella. Non lo è perché hai scelto di rispecchiare la realtà, e la realtà non è affatto bella. Se penso che la mia amica continuava a dirmi "io sono grassa" quando era magra come uno stecco, e io le continuavo a dire "tu sei scema; tu sei magrissima, non ti vedi?", e se penso che magari quelle parole l'hanno incentivata a continuare ... |
Anch'io avevo iniziato col dire: 'Oggi mangio ancora un po' meno, ma non divento anoressica' e poi è iniziato, come dal nulla la malattia. Sono 40 kg per 1,63 e ogni giorno peso sempre meno. Sono consapevole del mio problema, ma proprio non riesco a ritornare quella che ero. Questa storia rispecchia proprio l'inizio di questo terribile disagio, senza un'apparente fine. |
Wow, ho trovato questa one-shot solo ora e me ne sono innamorata. |
È bellissima, non c'è altro da dire. |
Di solito io, per reputare una storia bella non guardo né se è scritta bene, né se è grammaticalmente corretta, né se è divertente o interessante, ma più che altro l'idea. |
Sì, in teoria è una nonsense, ma di senso ne ha eccome. E amo questo misto di senso-nonsenso! è un tema davvero delicato e difficile da trattare e, anche se forse non posso capire fino in fondo perchè non mi passerebbe neanche per la testa, l'ho apprezzato molto. Non si parla molto della scelta di diventare anoressiche, ma è importante capire perchè si finisce così. "Io non diventerò anoressica, mangerò solo un pò di meno qui" Mette i brividi per quant'è vera, questa frase. Lo sappiamo che si inizia così, con la convinzione di non andare fino in fondo. Ah, è stata terribilmente spaventosa anche la parte dove dice che nessuno può andarsene. è un tunnel senza fine. |
Per essere una nonsense, di senso ne ha fin troppo. |
E' un pensiero che, credo, prima o poi sfiori il cervello di tutte le persone, specialmente delle ragazze. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Assolutamente bella. |
Anche questa una stupenda storia, se pure nonsense. |
Mangerai solo un pò di meno, giusto? |
Cavolo. Arrivo a leggere questa storia con un anno di ritardo, e ne sono allibita. Scrivi molto bene. Questa “nonsense” è tremenda e bellissima, e probabilmente la nota a fine capitolo spiega tristemente bene come sia uscita dalla tua penna una cosa così delicata e sentita. Spero che nel frattempo questi pensieri ti abbiano abbandonata. Ti auguro tutto il meglio, coraggio. |