Ciao! Non so se leggerai mai questa recensione dato il distacco di tempo con la pubblicazione, ma sappi che ho trovato questa piccola raccolta non considerata per caso (cercavo appositamente qualcosa da recensire, per far passare questo nebuloso sabato pomeriggio) e ho tutta l'intenzione di recensire tutti e tre i capitoli come meritano. Se mai leggerai, piacere di conoscerti: sono Blue Eich e penso che questo capitolo meriti una recensione come si deve.
Parto col dire che non ho visto Free, quindi non posso cogliere il collegamento che hai messo e ho letto tutto tranquillamente. Innanzitutto mi complimento con te perché sei una di quelle rare autrici che scrivono molto bene, ricontrollando e mettendoci cura, diciamo, nei loro scritti. Ti vorrei segnalare solo che magari era meglio mettere il carattere del testo un pochino più grande, perché c'è chi come me che ha la vista bassa e fa un po' fatica a leggere. Ma ovviamente è solo un consiglio, che sei libera di non seguire.
Passiamo alla caratterizzazione dei personaggi: concordo con te col dire che sì, il Red del videogioco è completamente azzeccato per quello che hai scelto nella tua interpretazione, ma anche quello del manga non ci sarebbe stato così lontano diciamo (a parte i comportamenti più freddi, come ad esempio non alzare lo sguardo e coprirsi con il cappello). Riguardo a Green, penso che in entrambe le opere si sarebbe comportato esattamente come ha fatto, cioè cercare di far ragionare uno dei suoi migliori amici nonché più grande rivale, puntando sulla tempestività e sulla... Beh oddio, violenza no, ma cercando di essere brusco e nervoso apposta perché pensava di ottenere così dei risultati. A proposito: ho apprezzato molto il dettaglio - se così lo si può chiamare - di lui che rifiuta i volantini di chiunque, ritenendoli una cosa stupida che non poteva competere con la serietà del suo allenamento, tipico di lui.
Hai descritto bene lo sconforto di Red, le sue insicurezze e la sua voglia ormai passata di essere il migliore, perché non vuole costringere i suoi Pokémon, cioè i suoi più fidati amici e compagni, a fare qualcosa che non vogliono o solo per esibizionismo. E Green, a quanto pare, se n'è reso conto troppo tardi, forse accecato dalla competizione e dalla certezza che l'avrebbe sfidato per l'ennesima volta quell'anno.
Non so, ho apprezzato l'originalità della situazione, cioè loro due che finiscono in uno spogliatoio vuoto e si parlano come non hanno mai fatto prima (oddio, così sembra esagerato, ma penso tu abbia capito cosa voglio dire), anche se hai detto di esserti ispirata a un altro anime - l'avrei senz'altro apprezzata di più se l'avessi visto anch'io, ma purtroppo non è così.
Ah già, prima che me ne dimentichi, ho trovato una piccola svista di battitura: Gli ordini dell’Allenatore dal cappellino rosso risultavano incoerenti e incerti, confondendo il Pokémon drago e portando in fretta alla suo sconfitta. - per sbaglio hai messo suo invece di sua.
Beh, a questo punto credo di non avere altro da dire, se non che mi piace il modo in cui scrivi: sono rimaste poche di autrici così, che scrivono seriamente, di questi tempi. Mi auguro che potrai leggere la mia recensione e niente, vado anche dalle altre due ora.
Bye!
-H.H.-♥
|
