Ma ehi! ♥
Approfitto di questo momento di tempo libero e in cui ho poca voglia di scrivere per continuare la mia missione di recupero delle tue storie! Me ne mancano ancora tantissime (ç_ç) e ho deciso di passare a leggere Il figlio di Peter Pan perché so quanto tieni a questa storia e sai anche che io amo il Distretto 4, quindi dovevo leggerla!
Allora, questa parte me l’avevi già presentata ancora prima di pubblicarla – quindi già la conoscevo – ma ci tenevo comunque a lasciarti un commentino qua e anche al prossimo capitolo ♥
Innanzitutto, sono felice che tu abbia deciso di scrivere una storia incentrata sul Distretto 4 e sul figlio di Finnick perché nel fandom non ce ne sono abbastanza – e poi, io ho bisogno di una mano per riempire questo posticino di storie con OC e incentrate su questo bellissimo Distretto u.u
Comunque, prima di cominciare a commentare le varie parti – citandoti, come sempre, le frasi che più mi hanno colpito (anche se qui mi sa che dovrò quotare metà storia *_*) – parto con il farti i complimenti per due cose.
In primis, anche qui si nota quanto sei brava a scrivere dal punto di vista dei bambini. Mentre leggevo, mi sembrava davvero di sentire la voce di Sebastian e di vedere tutto con i suoi occhi – e per me, questa cosa, è davvero importantissima quando leggo: devo diventare tutt’uno con il personaggio, voglio sentire i suoi pensieri e condividere le tue emozioni. E quindi, davvero tanti complimenti per questa cosa, perché sono riuscita ad immedesimarmi benissimo in Sebastian e nei suoi pensieri *_* (Ogni tanto avrei voluto entrare nello schermo e abbracciarlo, mi ha fatto una tenerezza incredibile in più parti).
Poi, volevo dirti che mi è piaciuto un sacco come sei riuscita a legare tutta la storia di Killian e della famiglia Harbor alla storia di Finnick e la sua famiglia. Tra gli OC che tu e Martina avete creato per le interattive, Light è di sicuro uno dei miei preferiti! Anche perché ricordo che Un bimbo sperduto fu, se non sbaglio, la tua prima storia che lessi e quindi un po’ questo bel bimbo dai capelli chiarissimi mi è rimasto nel cuore, perché ricordo che la sua storia mi colpì davvero tanto, così come i suoi modi fare proprio da Bimbo Sperduto ♥
Detto questo, direi che passo a recensirti il capitolo, perché sennò questa recensione diventa davvero un papiro di dimensioni abnormi. XD
Dunque, dunque, dunque. La scena si apre subito con Sebastian che passeggia sulla spiaggia e si accorge, non appena arriva, che le onde sono calme, il che – come hai scritto – è piuttosto strano e fa presagire che questa non sarà una sera come le altre, per il piccolo Odair. Ho apprezzato molto questo espediente narrativo: trovo che sia davvero utile perché ti dà quella voglia di andare avanti che deve darti un incipit; così come ho apprezzato che tu abbia raccontato di Sebastian che si guarda stranito indietro, cercando di “scappare” dalla pazzia di sua madre, perché vuole avere un attimo per essere ciò che lui è: un bambino di soli sei anni. E anche questo l’ho trovato utile dal punto di vista narrativo, perché una persona che legge la storia senza sapere chi è il protagonista, inizierebbe subito a chiedersi chi è questo Sebastian che controlla di non essere seguito dalla madre. E quindi, anche questo particolare aumenta la voglia del lettore di proseguire, per scoprire qualcosa in più ♥
L’unico tocco più bello di quello del vento erano le carezze che gli dava la mamma, le rare volte in cui, guardandolo negli occhi, metteva da parte il suo primo nome per chiamarlo Sebastian. Soltanto Sebastian. In questa parte il mio cuoricino già malandato ha cominciato a cedere, perché raffigura – in poche e semplici parole – quello che è la vita di Sebi: una vita passata con una donna che a stento lo riconosce e che molto spesso è vittima dei ricordi che la sommergono come un’onda. E lui non può fare niente di troppo eclatante per aiutarla perché è piccolo e, anche se non è scritto, si vede la disperazione del piccolo, che la rivuole; vuole solo avere una mamma come tutti gli altri e anche un papà perché lui, il suo, non l’ha mai conosciuto.
Piango, piango, piango ç___ç *prende il fazzolettino e si soffia il naso*
Ho apprezzato tantissimo anche la parte successiva, in cui Sebi pensa ad Adrian e ai momenti passati con lui.
Due cose mi hanno colpita.
Ti cito tutta la frase a cui mi riferisco: Voleva molto bene ad Adrian, anche se non rideva mai e i suoi occhi erano così tristi da sembrare fatti di mare, tanto erano pieni di lacrime.
Innanzitutto, anche qui la descrizione dell’uomo mi è piaciuta molto, perché in poche parole sei riuscita a darci un quadro quasi completo di com’è Adrian: un uomo che, poverino, ne ha passate di tutti i colori quando ancora era un bimbo. E la parte in cui Sebastian pensa alle lacrime che lui versa, mentre gli racconta le storie, mi ha colpita molto – in particolare, ho trovato bellissima la metafora che hai usato, ossia che i suoi occhi sembravano fatti di mare talmente erano pieni di lacrime. Ho un po’ il debole per questi inserimenti poetici nelle storie, quindi non ho potuto fare a meno di notare questo bellissimo paragone *_*
La seconda cosa che mi ha colpita sono stati i pensieri di Sebi in merito all’uomo, in particolare il primo periodo: voleva molto bene ad Adrian. Quando l’ho letta, ho provato una tenerezza infinita, perché si vede proprio che Sebi è ancora un bambino, malgrado sia piuttosto maturo! I bambini tendono sempre ad affezionarsi in fretta, e questo inserimento mi è piaciuto molto, specialmente se penso a come prosegue la frase: anche se non rideva mai.
Insomma, Sebi è proprio un bimbo, e come tale si è affezionato in fretta a quest’uomo un po’ strano, con i suoi pregi e i suoi difetti. Mi vien da piangere se penso che gli ha fatto un po’ da padre, in un certo senso ç_ç
E niente, questa parte mi è piaciuta davvero tanto perché sei bravissima a rappresentare dei personaggi bambini ♥
Poi, l’accenno al fatto che Sebastian vuole fare il guardiano del faro è stata la dolcezza! E anche l’accenno a tutta la storia di Killian, Adrian e Jeremiah che si sono succeduti in questo lavoro; mi ha un po’ commossa, se penso a come sono finite le cose. ;_;
Tuttavia, qui c’è una cosa molto più importante: l’entrata in scena della piccola Lyla *___*
A quel “com’è bella” pensato da Sebastian, il mio cuore si è sciolto ♥ Sei riuscita a farmeli shippare furiosamente con sole due parole, mannaggia a te. ç_ç
Lyla è un personaggio che adoro già dall’album ask! Ho un po’ un debole per questi personaggi strani, un po’ distratti e con la testa tra le nuvole, quindi lei mi ha praticamente conquistata, con i suoi modi di fare così… da fatina *_*
La fierezza nel suo sguardo si smorzò: non voleva assomigliare a suo papà; non lo conosceva nemmeno. Questa è un’altra delle frasi che mi ha fatto correre a prendere i fazzoletti, perché mi ha frantumati i pezzi già frantumati del mio povero cuore (?).
È significativa dal punto di vista del rapporto tra Sebastian e suo padre – un rapporto che, appunto, non è mai esistito, se non “spiritualmente”.
Il fatto che Sebi non voglia assomigliare a Finnick mi ha fatto pensare che un po’ lui è arrabbiato con il padre e il fatto che abbia gonfiato il petto con orgoglio fa però intuire che, in un certo senso, provi una sorta di ammirazione, nei suoi confronti. Lui vorrebbe essere come il padre, per proteggere Annie, per riuscire a starle accanto, ma sa anche che lei vede Finnick ogni volta che lo guarda e questo lo fa dispiacere perché sua madre non vede mai a lui come Finnick Sebastian Odair, ma solo come Finnick Odair.
Niente, insomma, mi hai uccisa ;_;
E poi c’è il primo accenno alla storia di Peter Pan e quindi al titolo della tua fanfiction *_* Che dolce Sebi tutto confuso che dice «Il mio papà si chiamava Finnick». Mi ha fatto tanta tenerezzaaaa ♥
Le parti successive, poi, mi hanno spezzato ancora di più il cuore ;_;
Vediamo Adrian che arriva e va via con Lyla, e quindi Sebastian pensa un po’ alla sua situazione familiare. Ecco, questa parte in particolare mi ha davvero dato il colpo di grazia, un po’ perché Sebastian mi ha fatto una pena assurda, quando pensa che sua madre non va mai a cercarlo perché è sempre presa dai suoi pensieri; un po’ perché hai descritto tanto bene Annie, e quindi mi si è un po’ spezzato il cuore, visto che lei è uno dei miei personaggi preferiti e visto che ho ripensato alla Odesta che è la mia OTP in assoluto ç_ç
E la fine lascia un interrogativo aperto, che spinge a voler leggere ancora per sapere se Sebastian riuscirà, effettivamente, a scoprire chi è il Peter Pan citato da Lyla nella loro conversazione.
Insomma, anche questa storia è bellissima *_*
Il primo capitolo è davvero tanto bello, mi sembra di conoscere Sebastian da sempre dopo solo questa parte e la ritengo una cosa stupenda ♥
Davvero tanti complimenti!
Se riesco passo già stasera a recensire il secondo capitolo! Finnick, accanto a me e vestito da Babbo Sirenetto, apprezza la tua scelta di parlare del suo erede a principe dei Sirenetti u.u
Ancora bravissima ♥
Alaska. ~ |