Recensioni per
Scelte
di Always_Potter

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/11/14, ore 19:13

Oh, sono così felice di recensire il primo capitolo come si deve!
(Ah, a proposito - dato che non si possono lasciare due recensioni sulla stessa storia, modificherò la precedente in modo che al secondo capitolo tu abbia la mia opinione e non il malo modo in cui ti ho comunicato il casino con il codice HTML).
Prima cosa: oddio! Mi piacciono le note a piè di pagina: fanno tanto scrittrice organizzata (e anche un po' Wikipedia, e Wikipedia è la prima risorsa per una studentessa universitaria, quindi sì, mi piace, mi piace). Seconda cosa, relativa alla prima: ti ho amato quando hai scritto Sanguesporco. Insomma, non perché la parola di per sé significhi una cosa bella, ma perché hai scelto di rendere meglio la differenza tra Half Blood (figlia di mago e Babbano) e Mudblood (figlia di due Babbani) che nella traduzione italiana diventano chissà come Mezzosangue. (Che poi nel settimo libro la traduttrice avrà ringraziato il cielo che la Rowling usasse più spesso Muggleborns invece di Mudblood, altrimenti l'intero concetto della Lista di nati Babbani sarebbe andato perso)
Ah, e poi anche io sono parte del Club-Frasi-Scritte-Con-I-Trattini. Posso inventare tutte le espressioni che voglio!

Riportiamo la recensione a livelli terrestri. 
Dunque: il rapporto tra Severus e Lily è sempre stato visto conoscendo già i sentimenti di lui verso la ragazza, e quindi la maggioranza delle storie che ho letto includevano una certa dose di malinconia e angst da strappare il cuore.
Qui, pur essendo molto evidente la componente introspettiva, hai fatto la scelta particolare di essere più obiettiva, e di individuare le differenze abissali tra i due, permettendo quindi di distaccarsi un po' dalla visione dell'amore a tutti i costi che pare dominare generalmente tra tutti i pairing. 
Lily e Severus non erano fatti per stare insieme - in primis, per la loro indole, e poi appunto per le loro scelte.

Hai reso il personaggio di Severus con molta maestria, senza togliergli dignità, senza dargli quell'aura lacrimosa che lo fa sembrare fin troppo addolorato. L'amava - e l'amava tanto - ma ha fatto scelte sbagliate di cui solamente lui è responsabile: il perdono è possibile, ma il ritorno al passato purtroppo non lo è.

Bravissima, passo al prossimo capitolo!
Un bacio,

Claire.

Recensore Master
04/11/14, ore 17:42

Ottimo. Sono felice di comunicarti che sei stata scelta per l'assegnazione del Premio Hai-Conquistato-Un-Lettore.
Scrivi benissimo, ora posso dirlo con più sicurezza: hai uno stile fluido, coerente, tant'è che sei riuscita ad integrare parti del libro stesso senza che risultasse alcun contrasto stridente (e dire che nessuno di noi scrive come la Rowling, né sarebbe obbligato a farlo). Nonostante questo, tutte le frasi hanno un tocco personale e, in questo capitolo, anche piuttosto ironico.
Hai continuato a presentare Severus come uomo a tutto tondo, influenzato da tutti gli anni vissuti e non solo da quelli passati al fianco di Lily Evans; di nuovo, hai ribadito benissimo che non ha scelto di affogare nel dolore, ma si è rialzato, ha cambiato strada e vita, s'è votato a nuove cause e si è riscattato dalla polvere (con l'ultimo, estremo sacrificio poi).
*tira su col naso e rovista in giro in cerca di fazzolettini*
*trova il fazzoletto di Hagrid e lo usa come copertina*
*pazienza per il naso*

Oltretutto mi ha sempre incuriosita una prospettiva più vicina sul rapporto di Severus con Harry: l'ha sempre protetto, ma non l'ha mai rispettato, in parte perché causa della perdita definitiva e irrevocabile di Lily, in parte per la sua terribile somiglianza con James.
E infatti m'è piaciuta tanto la nota di "colore" che hai inserito, così, nel mezzo di un'analisi dettagliatissima di sentimenti tristi e profondi: "quell’arrogante, eccentrico, borioso, fesso, disgustosamente Grifondoro di un Potter; Salazar, se era stato difficile difenderlo in quegli anni, parargli le spalle il più possibile invece che Schiantarlo contro un muro."
Tra le lacrimucce, mi è scappato un sorrisino.

E poi, a dimostrare la sua coerenza, hai scritto: "Era diventato un fottuto mezzo-Grifondoro."
Oh, sì, Severus, così mi piaci! Cattivo, attacca!
*ops, mi sono lasciata prendere*
*di nuovo*

Non c'è che dire, ancora vivissimi complimenti. Questa storia finisce tra le preferite, sappilo! E sappi anche che avrai future recensioni da parte mia.
*apre il tuo profilo con fare minaccioso*

Buona serata!
​Claire
(Recensione modificata il 04/11/2014 - 07:29 pm)

Recensore Master
03/10/14, ore 09:36

Prima classificata al contest "Una canzone per noi" 

Titolo: 4/5  Di cuscini sgualciti e fili spezzati 
Il titolo è piuttosto buono, volendo proprio proprio proprio rompere le scatole, direi che la parola “spezzati” è poco adatta ad un titolo lungo, a causa della sequenza “p”, “z”, “t” che la rendono poco musicale, ma è davvero andare a cercare il pelo nell’uomo!
Sinossi in 200 parole: 2/5
L’uso di una parte del testo è un’arma a doppio taglio: se al lettore quelle poche righe non dicono nulla, lo hai perso. In questo caso, le frasi da te scelte danno l’idea dell’argomento in esame, ma non si tratta di una “presentazione” dell’opera.
Formattazione: 6/10
Discreta: l’alternanza di alloneamento destra/sinistra rende il testo dinamico e visivamente non stanca, tuttavia mancano, per la parte di testo allineata a sinistra, l’impostazione giustificata del testo e le rientranze per i nuovi paragrafi ed i dialoghi (tasto “tab”). Inoltre, usi il trattino al posto delle virgolette « caporali ». 
Grammatica ed ortografia: 9/10
L’unico errore serio è un maschile al posto del femminile! Le restanti correzioni sono cose da poco, ma, per completezza, ho segnato tutto, qui sotto.
Stile/lessico: 8/10
Uno stile leggero, lineare, facile: mi piace. Mi piace il modo in cui mostri le cose e mi piace la scelta accurata dei vocaboli: sei diretta e riesci a rendere chiaro quello di cui parli. 
Quello che mi piace meno è che le citazioni non siano precise al 100%: usi i trattini al posto delle virgolette « caporali ». 
Originalità: 2/5
Per forza di cose, rifacendoti ad un episodio preciso ed alle considerazioni che porta con sé anche a distanza di tempo, il tema non può essere molto originale. Questo ti penalizza un po’, ma spero ti consoli sapere che l’hai trattato bene.
Gradimento personale: 3/5
Sono del parere che Lily sia stata una sciocca a scegliere James (non lo sopporto proprio) e perdere un uomo come Piton, quindi mi dispiace leggere dello struggimento di lui, sapendo poi come andrà a finire, tuttavia hai trattato l’argomento con delicatezza e profondità, il che non riesce a tutti e per questo l’ho apprezzato.
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10  
Non ti assegno il punteggio pieno esclusivamente per l’uso delle citazioni: il tuo Piton è sicuramente il Piton della Rowling, ma, appunto, è un po’ troppo della Rowling. L’effetto è ottimo, ma sei stata “aiutata”, diciamo.
Attinenza al tema: 10/10  
C’è il testo della canzone, ci sono i sentimenti, quindi direi che l’obiettivo è stato raggiunto.
Bonus pacchetto: 2/3
Manca la voce "Londra Babbana"
55/73

“bambini …” → spazio tra la fine della parola ed i tre punti
-Lo sei, sei una strega.” → nel dialogo sono più appropriate le virgolette « caporali » o alte: il trattino ha altri utilizzi (interruzione di citazione, inciso) e può ingenerare confusione nel lettore se usato in entrambi i casi. Inoltre il trattino medio va sempre preceduto e seguito da uno spazio bianco, tranne quando il trattino di chiusura è seguito da un segno di interpunzione. Infine, nella citazione devi essere precisa, anche nell’uso dei simboli e il testo (mi baso sull’edizione Salani) usa, per il dialogo, le virgolette caporali.
E’  [...]” → il segno grafico per la terza persona singolare dell’indicativo presente del verbo essere è: “È” (Alt + 0200).
“[...] è una strega, ed io [...]” → comincio col dire che la “d” eufonica andrebbe normalmente bene, se non fosse una citazione e nel testo è scritto “, e io”. Discorso un po’ diverso per la virgola prema della congiunzione: si tratta di testo tradotto, quindi non soggetto alle regole grammaticali della lingua italiana... e dal momento che leggiamo tante opere straniere, niente di strano che ci dimentichiamo le particolarità della nostra lingua.  
“[...] salice …” → spazio, come prima.
“la conferma che era fiero di potergli dare.” → a Lily, quindi femminile: “darle”.
E’  [...]” → come prima.
“Mulciber!...-” → manca lo spazio tra il punto esclamativo e i tre punti.
“le prime scelte che i avrebbero [...]” → errore di battitura,
“E non è … tutti pensano … il Grande Campione di Quidditch ...” → in tutti e tre i casi, c’è uno spazio di troppo, come prima.
“Avery …” → spazio, come prima.
“[...] settimane …” → spazio, come prima.
“[...] ferito …” → spazio, come sopra.
“[...] una … una … credi che voglia essere un … [...]” → spazi, come prima.
“No … senti, io non volevo …” → spazi, come prima.
E lì, [...]” → come prima.