Recensioni per
Starlight
di no_light_

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
04/08/15, ore 10:42
Cap. 1:

Volevo farti i complimenti, storia bellissima! L'ho letta tutta d'un fiato, adoro gli ziam, li shippo da sempre, come vorrei che anche nella vita reale zayn e liam fossero una cosa sola, magari anche con un piccolo caleb che rallegra le loro giornate. Davvero complimenti, sei stata bravissima. Un bacio grande

Nuovo recensore
19/12/14, ore 01:26
Cap. 1:

Mio dio è spettacolare davvero. Mi ha tenuto incollato allo schermo dell'iPhone per tutto il tempo che l'ho letta, trovo che la caratterizzazione dei personaggi sia qualcosa di stupefacente, il modo in cui ti immedesimi in loro è nella storia che leggi è eccezionale. Complementi davvero spero a presto un bacio mario :*

Recensore Junior
30/11/14, ore 21:36
Cap. 1:

QUARTA CLASSIFICATA AL CONTEST TOXIC LOVE (grazie per aver partecipato).

SCHEDA DI VALUTAZIONE:

Grammatica: 14/15
La grammatica è decisamente molto buona e non ho notato alcun errore di battitura, il che è notevole visto che questi spesso sfugge a chi scrive la storia. Ci sono alcune imprecisioni dal punto di vista della punteggiatura, spesso le virgole non sono inserite in modo corretto nel testo, mancano delle pause che invece ci dovrebbero essere, oppure c’è della punteggiatura eccedente che crea un’interruzione non necessaria.

Lessico: 14/15
Il lessico è molto semplice e permette una notevole scioltezza nella lettura, cosa che apprezzo molto. Ho notato comunque che di tanto in tanto ci sono delle espressioni che stridono con il testo, come ad esempio non ho apprezzato “Dopo svariate spinte e rutti in faccia” e alcune espressioni simili, mi ha fatto strabuzzare un po’ gli occhi, perché una frase come questa stride un po’ con il resto.

Stile: 13/15
Lo stile, come il lessico, è molto semplice e scorrevole. Mi piace il fatto che non sia stata costretta – a parte per qualcuna – a soffermarmi a rileggere dei paragrafi. Comunque, sommata alle imprecisioni di punteggiatura che mi hanno un po’ frenata in alcuni punti, vorrei aggiungere che ti ho penalizzata nello stile per i dialoghi. Apprezzo moltissimo il fatto che usi «» perché li preferisco a qualsiasi altro tipo di simbologia, ma ho notato che i tuoi dialoghi sono molto lunghi, un po’ imprecisi, spesso con poca punteggiatura, e che non li spezzi mai. L’impressione che ho avuto è che i protagonisti non respirassero tra una frase all’altra.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Ho apprezzato moltissimo i tuoi personaggi, dal primo all’ultimo, e se ci fosse stato un bonus te l’avrei dato tutto perché nonostante sia strano, ho apprezzato anche Zoe e il suo fidanzato.
Vorrei partire dal personaggio secondario della storia perché Cal è stato il mio preferito. Non c’è stata una sua introspezione, ma non importa perché ugualmente – visto dagli occhi di Zayn e Liam – quel bambino mi ha colpita moltissimo e l’ho adorato in ogni parte della storia. È tenero, le somiglianze con Zayn mi hanno colpita nel profondo e l’ho trovato assolutamente dolce e affettuoso, soprattutto per il modo ingenuo con cui ha parlato a suo padre e al più giovane del fatto che sua madre gli avesse detto che erano fidanzati. Mi è piaciuto, è un personaggio genuino che ha reso la storia molto intima e nonostante io il troppo fluff non riesca a sopportarlo, con questa fic ho sorriso molto perché la presenza di un bambino – per me – rende tutto incredibilmente familiare ed è una cosa che apprezzo davvero molto.
Per quanto riguarda Zayn, è stato il personaggio che ho apprezzato di più in tutta la storia. Mi è piaciuto molto la sua introspezione, soprattutto perché non è facile descrivere le paure di un uomo di ventisette anni, attratto da un ragazzo più giovane, come non è facile descrivere le paura di un padre, che nonostante abbia un buon rapporto con Jeremy, il fidanzato della madre di Cal, in un certo senso teme che suo figlio inizi a preferirlo. Inoltre, amo come in molte situazioni facessi prevalere l’emozione che Zayn provava nei confronti di Liam per il solo semplice fatto che quest’ultimo pensava a suo figlio quasi come se fosse il proprio, includendolo tutto. Decisamente mi ha fatto sentire una morsa allo stomaco e l’ho trovato bellissimo.
Per quanto riguarda Liam, ho apprezzato moltissimo anche lui per la sua gentilezza e la sua umanità, nonostante il comportamento un po’ prematuro che ha avuto alla fine. Non c’è nemmeno un personaggio che ho odiato in questa storia – avrei voluto conoscere di più Niall in effetti, perché ha avuto un ruolo abbastanza importante, ma non è importante. Liam è adorabile e senza dubbio l’ho trovato davvero molto altruista e gentile in ogni cosa che ha fatto, dal trattare Cal come un figlio, all’amore che ha donato a Zayn. Mi è piaciuto perché è molto genuino, nelle sue riflessioni pensa a quanto sia preso da Zayn, a quanto lo trovi bello, a quanto avrebbe voluto fare parte di quella famiglia. La sa introspezione, nonostante non sia al pari di quella di Zayn, è molto curata e davvero molto bella.

Descrizioni: 16.5/20
Vorrei dire che il fatto che la one-shot abbia due parti a raiting rosso è una cosa che ho apprezzato, perché a me le storie con scene di sesso multiple – o almeno, con accenni velati, flirt e preliminari – sono sempre piaciute e in una storia di più di 20.000 trovo diano qualcosa in più alla storia, soprattutto se bene inserite nel testo.
Voglio comunque cominciare con le descrizioni, dicendo che a parte la descrizione della spiaggia, il resto dei luoghi non sono stati ben delineati. Non ci sono descrizioni dell’ambiente, ad esempio non c’è nemmeno una descrizione generale del bar in cui Zayn incontra Liam, come non c’è la descrizione del bungalow. Inoltre, le descrizioni di Zayn e Liam sono molto generali, sono date un po’ per scontate quando credo sia davvero bello quando in una storia ampli il più possibile i dettagli del volto, magari facendo qualche paragone per rendere meglio l’idea.
Per quanto riguarda le scene a raiting rosso, non posso assolutamente dire nulla per l’aspetto pratico perché c’è una dettagliata descrizione, molto concreta dell’amplesso e ovviamente è una cosa che mi piace da impazzire perché è come vedere un film e questo mi mette adrenalina addosso. Nonostante io prediliga Top!Zayn, non mi è dispiaciuto per niente vederlo concedersi a Liam, perciò l’ho apprezzato moltissimo. Una cosa che ho notato, però, è la mancanza di introspezione durante l’amplesso. Ce n’è in abbondanza prima – dove non manca una chiacchierata a cuore aperto – e ce n’è dopo, ma non durante, e credo che l’inserimento delle sensazioni che entrambi provano facendo l’amore sia un aspetto che vada inserito. Comunque, nel complesso, la scena a raiting rosso l’ho molto apprezzata, soprattutto quella romantica in riva al mare.

Originalità: 15/15
Non posso – e non voglio – assolutamente negarti il massimo dei punti nell’originalità perché non avevo mai letto una storia come questa, ovviamente. È singolare, Zayn padre è una visione spettacolare che mi ha fatto mancare i battiti un momento sì e l’altro anche, perciò l’ho apprezzato tantissimo.

Gusto personale: 4.5/5
L’unico mezzo punto l’ho tolto perché nonostante io abbia davvero amato questa storia, troppo fluff mi destabilizza e mi crea un certo disagio. Ho dato al gusto personale un’importanza relativa, questa storia mi è entrata dentro e l’ho amata, mi è piaciuta per Zayn, per Liam, per Cal e ho apprezzato Zoe nonostante sia stata soltanto un personaggio con poca presenza. Ho apprezzato il fatto che hai descritto il passato dei protagonisti, che hai reso Cal importante in quasi tutta la storia. Come ho detto, il fluff nelle slash mi destabilizza e mi crea un certo disagio, quindi è una questione puramente di gusto personale.

Ordine: 4/5
Il banner è buono, anche se avrei preferito – per una questione di estetica – fosse centrato insieme al titolo. Quest’ultimo invece è forse troppo piccolo e troppo attaccato alle note d’autore, e il testo con l’allineamento a destra crea una sensazione di disordine; consiglio sempre il giustificato quando si tratta dell’impostazione perché rende il tutto più bello alla vista.

Punteggio totale: 91.0/100

PREMIO ACTOR
Ho premiato questa one-shot con il premio actor perchè il personaggio di Zayn è quello che mi ha colpito di più nel complesso di one-shot pubblicate. Credo che sia un bellissimo personaggio, molto paterno, gentile e ho apprezzato moltissimo la sua umanità e come si è esposto a Liam permettendogli di amarlo e amandolo a sua volta.

Nuovo recensore
14/10/14, ore 16:01
Cap. 1:

Ti giuro che è una delle storie più belle che io abbia mai letto, Amo Zayn Amo Liam amo Caleb .. sono così PERFETTI. Immaginare gli ziam padri è stata una cosa stupenda, quel piccolo bambino twnero è stato la causa del loro incontro perciò Grazie caleb ♥ scrivi davvero benissimo, mi è piacito molto leggere questa storia perciò la aggiungo ai preferiti ♥ ciao -Val

Nuovo recensore
12/10/14, ore 22:12
Cap. 1:

Aw questa è una della ff più belle che io abbia mai letto <3
Stupenda davvero <3

Recensore Veterano
11/10/14, ore 22:01
Cap. 1:

Questa os è un capolavoro, lunga ma ..davvero perfetta!
Poi io amo Zayn nelle vesti di padre single, vorrei facessero più storie così, poi Ziam è la coppia più bella in assoluto!
Ed è impossibile non amare questa os, perciò va dritta nei preferiti!!
Un bacio, Sara 😘

Recensore Junior
08/10/14, ore 00:14
Cap. 1:

Ok dopo questa fantastica os io voglio avere un bambino con Zayn perché sarebbe davvero un padre perfetto.
Si ok a parte lo sclero. Zayn è davvero dolcissimo ed anche Caleb che personalmente è il mio personaggio preferito, cioè senza di lui quei due non avrebbero mai avuto il coraggio nemmeno di parlarsi ed invece sono uno " la persona" dell' altro.
Liam è anche lui dolcissimo. Beh questa os tranne per la parte in cui si separano e Zayn decide di non cercarlo più è tantissimo fluff che io adoro.
Ho apprezzato anche l' ambientazione molto figa per un padre single aha.
E niente sono ossessionata dall'idea di un piccolo Malik adesso basta che non lo faccia con Perrie oooops.
Okay alla fine niente mi è piaciuta tantissimissimo.
Un bacio.
-Vera

Recensore Veterano
06/10/14, ore 10:30
Cap. 1:

Che dolcezza infinita! Ho appena finito di leggere la os e mi viene da piangere, sono troppo emotiva anche io come Liam!
Volevo farti i complimenti perché è veramente bellissima, ho adorato ogni momento che hanno passato insieme e ho provato insieme a loro tante emozioni! :)
Ho vissuto quasi tutto come se fossi dentro la storia e mi sono affezionata ai personaggi tantissimo *-*
Mi mancheranno!

Recensore Master
06/10/14, ore 03:38
Cap. 1:

woo è perfetta
tu scrivi in modo perfetto
quindi alla prossima avventura
un bacione

Recensore Veterano
06/10/14, ore 02:16
Cap. 1:

COME FACCIO AD ANDARE AVANTI DOPO AVER LETTO UNA OS DEL GENERE?
TI STO ODIANDO ORMAI LO SAI, BASTARDA MI HAI UCCISA


‹‹Arrenditi!›› gli urlò contro con una vocina adorabile e senza un motivo preciso.
Ridacchiò e stette al gioco alzando le mani, mentre vide il ragazzo scattare velocemente verso di loro.
Non arrivò in tempo e Liam si ritrovò con la faccia e i capelli completamente bagnati con il bambino che continuava a sparargli acqua ridendo.
‹‹Cal cosa stai facendo? Scusati immediatamente con il signore!›› esclamò confiscandogli il giocattolo e dandogli una leggera spinta sulla schiena per farlo avvicinare alla sdraio.
‹‹Mi scusi. E’ solo che hai una faccia simpatica e pensavo che volessi giocare con me››
Liam sorrise non solo perché gli aveva dato del lei e del tu contemporaneamente, ma anche perché il piccolo broncio sulle sue labbra avrebbe fatto sciogliere chiunque. Decise di alzarsi e gli scompigliò i capelli neri molto simili a quelli del padre – proprio come i grandi occhioni che si illuminarono quando gli parlò.
‹‹Tranquillo, e mi fa piacere se pensi che io sia simpatico! Io mi chiamo Liam, piacere Cal›› gli porse la mano e il piccolo la strinse energicamente, scuotendo leggermente le loro braccia creando un movimento buffo.
‹‹Piacere. Io sono Caleb, ma mamma e papà mi chiamano sempre Cal. Vuoi giocare ancora con me? Papà si era stufato di usare le pistole ad acqua, però io no!››
‹‹Cal smettila, lascialo in pace – il moro si rivolse ancora una volta al bambino che incrociò le braccia al petto offeso, poi posò lo sguardo su Liam che cercò di contenersi – Perdonalo. Io sono Zayn comunque, il padre di questa piccola peste›› allungò la mano verso di lui con un sorriso cordiale.
Liam  la strinse e rispose forse un po’ troppo velocemente ‹‹Nessun problema, davvero. Se vuole continuare a giocare con me sono disponibile. Non pensare male, è solo che sono qui completamente solo e avere un po’ di compagnia non mi dispiacerebbe. Comunque non mi chiamare signore, per favore››
Zayn – finalmente quel volto perfetto aveva un nome – ridacchiò notando il rossore sulle guance dell’altro ‹‹Ehi respira. Non penso niente, stai sereno. Allora Cal, visto che Liam è così gentile giochiamo tutti insieme? Che dici?››
Il bimbo annuì energicamente e corse verso il bordo della piscina, invitando Zayn e Liam a fare altrettanto. Prima di muoversi però i due uomini si scambiarono un sorriso un po’ imbarazzato, poi raggiunsero Caleb che era già immerso in acqua e si teneva a galla grazie ai braccioli di Spider-man.
‹‹Allora? Vi aspetto. Perché siete fermi lì?››
Liam fu il primo a buttarsi in acqua con un tuffo a bomba che provocò le risate del piccolo, invece Zayn immerse solo le gambe rimanendo seduto sul bordo.
‹‹Papi tu rimani là e ci guardi? – gli domandò Caleb che al cenno affermativo del moro tornò da Liam – Allora, tu prendi la pistola rossa. Io quella blu perché sono un maschietto››
Liam ridacchiò e la impugnò senza ribattere, ma ci pensò Zayn che quasi con le lacrime agli occhi per le risate si intromise nel loro discorso ‹‹Cal devi capire che anche io e Liam siamo maschietti come te. Il colore delle femminucce è il rosa, non il rosso››
Il bambino non rispose, semplicemente gli spruzzò dell’acqua sul viso; le goccioline cadevano su tutto il viso di Zayn, mentre i capelli neri erano fradici e schiacciati contro la sua fronte. Liam rimase imbambolato e lo fissò finché il moro non puntò lo sguardo nel suo dopo essersi stropicciato gli occhi.
‹‹Non capisco perché, ma colpisce sempre la gente in faccia›› ridacchiò, liberandosi delle ultime gocce che avevano raggiunto il suo petto tatuato.

POSSO MORIRE ANCHE QUI.....CE TI RENDI CONTO? VOGLIO UN BAMBINO.
‹Scusami Zoe, ti ho svegliata?››
‹‹Sì, ma non importa. Che succede? Cal sta bene?››
‹‹Benone. Oggi in piscina ha dato spettacolo. Ha invitato un ragazzo a giocare con lui, e alla fine ha coinvolto anche me. Era simpatico e si è prestato subito al gioco›› concentrò volutamente l’attenzione su Liam per sentire la reazione della ragazza che non tardò ad arrivare.
‹‹E questo ragazzo simpatico come si chiama? E quanto è bello?›› sghignazzò prendendolo in giro.
Sapeva che avrebbe capito subito, infatti non si stupì di quelle domande.
‹‹Si chiama Liam ed è bellissimo. E’ sicuramente più piccolo di me, ma è sexy. Solo che non dovrei pensare queste cose››
‹‹Zaynie lo sai che ti sosterrò. Ti chiedo soltanto di stare attento, non per Caleb perché so che sei un ottimo padre, ma per te stesso. Non voglio assolutamente che tu rimanga deluso, ma non voglio nemmeno che ti faccia problemi inutili. Sei in vacanza, divertiti. Domani passo a prendere Cal verso le quattro, è un problema?››
‹‹Assolutamente no. Comunque, ci andrò molto cauto. Soprattutto perché non voglio avere altri problemi con la tua famiglia››
Zoe sospirò ‹‹Non ci pensare nemmeno, lasciali perdere. Lo sai che ti ho sempre difeso quando parlavano male di te e continuerò a farlo. Io mi sono rifatta una vita, è giusto che lo faccia anche tu››
‹‹Sì, ma è prematuro questo discorso. Ho sbagliato a parlarti di Liam, lo conosco da nemmeno un giorno. Come al solito corro troppo. Magari non ricambia nemmeno, anche se mi sembra improbabile visto il modo in cui mi guardava – ghignò soddisfatto – Non lo so, è tutto un casino. Non mi succedeva da un bel po’››
‹‹Esatto, ecco perché stai reagendo così. Cavolo Zayn, questo Liam è il primo ragazzo che ti piace dopo secoli. Un tempo non ti saresti fatto tutti questi problemi e avresti vissuto alla giornata››
‹‹Un tempo ero più giovane e non c’era Caleb››
‹‹Zayn sembri un vecchio. Hai ventisette anni, Cal non è un ostacolo perché gli abbiamo spiegato tutto, e smettila di farti problemi. Rilassati, non risolverai nulla affrontando la situazione così. Goditi le vacanze e cerca di conoscere meglio Liam››
‹‹Grazie, sai sempre come risollevarmi il morale. Ti voglio bene Zoe, e domani non appena varcherai la soglia del mio bungalow ti stritolerò››
La ragazza rise ‹‹Anche io ti voglio bene Malik. Quando chiuderai questa chiamata, però, non mi tornare lo stesso orso. Sei giovane, goditi la vita! E poi che ne sai, magari Liam è quello giusto. Già che parli di lui dopo tanti anni in cui nessuno ha catturato la tua attenzione è molto secondo me››
‹‹Ha catturato la mia attenzione perché lo sguardo che mi rivolge.. Non te lo so spiegare, so solo che mi sconvolge. E’ diverso da tutti quelli con cui ho avuto a che fare, su questo ne sono certo. Nessuno mi ha mai guardato così››
‹‹E allora cosa aspetti? Trova il momento adatto e fatti avanti! Ora devo chiudere davvero o a Jeremy verrà una crisi isterica. Dobbiamo uscire e non abbiamo ancora pranzato. Ci vediamo domani, un bacio Zaynie. Abbraccia Cal da parte mia››

QUESTA SEI TU. VI ADORO DA MORIRE , TI GIURO MADONNA SANTISSIMA AMO ZOE *_*

Il suo ennesimo piano però andò in fumo, non solo perché non uscì, ma anche perché si ritrovò al suo fianco Liam. Ovviamente non poteva fare la figura del maleducato, e quando il ragazzo lo salutò ricambiò.
‹‹Non avrei dovuto bere tutta quella birra. Sono chiuso in bagno da un’eternità. E poi questi rumori non mi aiutano di certo››
Il castano era in vena di conversazione, e Zayn non si comportò esattamente come aveva pensato di fare e gli dette corda.
‹‹Diciamo che avrebbero potuto affittare un bungalow. Quanta birra hai bevuto?››
‹‹Eppure li invidio. Vorrei essere al loro posto – quando l’imbarazzo non si impadronì della guance di Liam, Zayn capì che era alticcio e ne ebbe ulteriore conferma quando ammiccò verso di lui prima di riprendere il discorso – Comunque, avrò bevuto otto boccali forse. E’ solo che qui dentro si muore di caldo, io non mi diverto e l’unica cosa che potevo fare era bere. Tu invece? Dove hai lasciato Cal?››
Sorrise intenerito da quella domanda, ma decise che non gli avrebbe detto nulla riguardo la sua situazione.
‹‹E’ con la mamma. Tornerà presto però. Mi ha chiesto di tenerti d’occhio, non vuole assolutamente che altri bambini ti chiedano di giocare con loro››
Liam rise, poi gli fece un occhiolino ‹‹Fai il bravo papà e fammi da guardiano allora. E come mai la mamma non è qui in vacanza con voi?››
‹‹Non ti sembra di essere un po’ troppo curioso?›› gli domandò, dandogli un buffetto sulla guancia leggermente accaldata.
‹‹Non ti sembra di essere un po’ troppo rigido? Ti servirebbe un massaggio. Sai, io sono bravissimo a farli››
Stava per rispondergli per le rime, ma un urletto più forte degli altri interruppe la loro conversazione.
Quella situazione stava diventando imbarazzante per Zayn – la presenza di Liam poi la peggiorava soltanto – che decise quasi di fuggire via da lì stringendo il polso del ragazzo e trascinandolo all’esterno della sala.
‹‹Perché mi hai portato fuori?››
‹‹Perché lì non c’era nulla da fare e anche tu mi hai detto che ti stavi annoiando, quindi direi che è meglio stare qui. E soprattutto è meglio se non ti avvicini più all’alcool, diventi un idiota quando sei ubriaco››
‹‹Grazie per il complimento! – esclamò offeso Liam gonfiando le guance e incrociando le braccia al petto – Visto che il mio papino più grande di me di soli sette anni ha deciso che ho un coprifuoco, sarebbe così gentile da riaccompagnarmi al bungalow? Ho abbastanza sonno››
‹‹Solo sette anni? Sette anni sono tanti – scherzò Zayn – Forza andiamo, ti riaccompagno. Mi sembra di avere a che fare davvero con mio figlio››
Camminarono in silenzio, finché Liam non lo bloccò.
‹‹Eccoci arrivati. Se non fossi ubriaco ti chiederei di rimanere. Anzi dovrei chiedertelo proprio perché lo sono, ma non so nemmeno cosa sto dicendo. Però so già che domani quando ti vedrò mi pentirò di tutto questo›› ridacchiò, appoggiando la fronte sulla spalla del moro che non si oppose e gli sorrise.
‹‹Probabilmente sì, anche se non avrei accettato in nessun caso. Adesso vai a nanna su. Vuoi la favola della buonanotte? Caleb le odia, ma forse tu sei più bambino di lui›› lo stuzzicò.
‹‹Preferirei il bacio della buonanotte. Però non il bacio che daresti a Cal›› mormorò, soffiandogli quelle parole troppo vicino alla bocca.
Zayn non si lasciò intimidire e, seppur con una punta di dispiacere, lo allontanò ‹‹Sei uno sciocco. A domani Liam››
Aspettò che entrasse nel bungalow, poi si diresse verso il suo. Non erano molto distanti, e quello sarebbe stato un problema.
Ci stava provando a non pensare a quello che era appena successo, ma era inevitabile soprattutto perché la notte era il momento migliore per lasciarsi andare alle congetture mentali. Probabilmente se Liam fosse stato sobrio non avrebbe fatto quelle mosse azzardate, ma – stranamente - quel comportamento frivolo non lo aveva infastidito. Alla fine si era anche divertito e la compagnia di quel ragazzo gli era piaciuta più del dovuto.
Addirittura arrivò a pensare che avrebbe potuto sfruttare l’occasione della vacanza per mettere in chiaro le cose con Liam dicendogli che sarebbe stata solo un’avventura estiva, ma era troppo cresciuto e troppo giudizioso per fare una cosa del genere. Aveva scoperto che aveva solo vent’anni, ma non era un buon motivo per fargli una cosa così spregevole.
Sbuffò chiudendo gli occhi. Ci aveva provato a non lasciarsi coinvolgere – evidentemente non lo aveva voluto poi così tanto –, ma quel ragazzo era impossibile da ignorare. Non aveva mai creduto ai colpi di fulmine, ma quello non poteva definirlo diversamente.
In due giorni il castano era riuscito ad insidiarsi quasi con prepotenza nei suoi pensieri, e inconsapevolmente lo aveva anche convinto a lasciarsi andare e a vivere alla giornata. Ovviamente avrebbe sempre tenuto presente il bene di Cal e non avrebbe mai fatto qualcosa che potesse danneggiarlo, ma divertirsi con Liam non gli sembrava una cosa poi così malvagia.

IO AMO LIAM COSI, LO SAI VERO?
SEI UNA STRONZA VERO?
TI ODIO, LO SAI?
VAFFANCULO.


Liam gli fece una linguaccia e si buttò nell’acqua fredda con un tuffo degno di un atleta. Zayn lo osservò molto attentamente non proprio per sorvegliarlo, più che altro per bearsi di quella visione celestiale: i muscoli guizzavano sulla schiena ampia del castano mentre con delle bracciate potenti avanzava nella corsia, il suo corpo completamente bagnato era dannatamente eccitante, così come l’espressione che intravedeva ogni volta che buttava fuori l’acqua e l’aria.
Era imbambolato, e si sentì un idiota perché in quel caso il ragazzino della situazione era decisamente lui. Giustificarsi con la storia dell’astinenza non andava più bene, infatti sapeva che Liam lo avrebbe attratto in qualsiasi situazione. Certo, il fatto che non si desse da fare con qualcuno da tanto tempo influiva, ma non era un fattore tanto importante.

RI-VAFFANCULO....LIAM CHE NUOTA COSI E' NO, PORCA PUTTANA.

Zayn fece come gli aveva detto, ma sbarrò gli occhi quando sentì una pressione sulla parte bassa della schiena ‹‹E hai anche il coraggio di dirmi che devo rilassarmi? Ti sei praticamente spalmato sul mio culo!››
Liam alzò gli occhi al cielo e gli rispose divertito ‹‹Non mi sono spalmato sul tuo culo, ma se vuoi un massaggio su tutta la schiena è ovvio che devo sedermi quasi in corrispondenza del bacino. E poi avresti anche dovuto togliere la maglietta, ma non sto facendo obiezioni››
‹‹Sono in costume davanti a te da questa mattina, mi hai già visto a petto nudo. Che obiezione avrei dovuto trovare? – gli domandò Zayn, girando di lato la testa per poterlo guardare negli occhi – Dai alzati, la tolgo e mi risistemo. Io non sono vergognoso come te piccolo››
‹‹Non sono né piccolo né vergognoso. Se fossi stato vergognoso avrei dovuto esitare dicendoti che non ho l’olio per i massaggi ma mi è rimasto solo il lubrificante, invece vedi? Te l’ho detto tranquillamente››
‹‹Uuuh, siamo già passati alle cose hot – lo prese in giro avvicinandosi troppo al viso del castano che arrossì – Non importa, vada per il lubrificante. Accomodati pure piccolo Liam››
Sbuffò ma decise di non rispondergli per non cominciare l’ennesima battaglia verbale – anche se non gli sarebbe dispiaciuto perché le trovava dannatamente divertenti – e si risedette sul corpo del moro.
Prima di cominciare si sfregò le mani e dal cassetto del comodino accanto al divano estrasse il tubetto del lubrificante. Lo aprì e ne espanse una buona quantità sulla schiena del maggiore che si ricoprì immediatamente di brividi.
‹‹Non so se ridere per la situazione o mandarti al diavolo perché è ghiacciato››
‹‹Ridi della situazione, fa caldo e hai bisogno di un po’ di fresco!›› lo prese in giro Liam, cominciando a passare le dita su ogni vertebra del moro che chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi.
Il movimento delle mani del minore era un qualcosa di fantastico, e sentiva i suoi muscoli rilassarsi sotto quella presa forte ma gentile e delicata allo stesso tempo. Sembrava quasi come se la sua anima avesse abbandonato completamente il suo corpo; era talmente tranquillo e sereno che non sentiva nemmeno i rumori provenienti dall’esterno, ma solo quei tocchi su di lui. Tutta quella ‘passività’ non  fece altro che aumentare nel momento in cui sentì le labbra del più piccolo sul suo collo; erano morbide ed era piacevole il contatto tra la sua pelle e la barbetta dell’altro, così piegò da un lato la testa e gli lasciò maggiore accesso.
Liam si rese conto troppo tardi di quello che aveva fatto e, imbarazzatissimo, si alzò e smise di dargli quei bacetti; si era lasciato completamente andare, finché la razionalità non si era rimpossessata di lui.
‹‹Perché hai smesso? Mi piaceva›› mormorò Zayn, girando leggermente il viso per poterlo guardare negli occhi.
Ovviamente sulle guance trovò il rossore che tanto gli piaceva e, con un sorrisetto, allungò una mano e riportò il viso di Liam a contatto con la sua pelle.
Il più piccolo si meravigliò, ma non perse tempo e riprese a lasciargli una scia umida di baci dal collo fino alla spalla.
Sospirò pesantemente e, con qualche difficoltà, si girò finendo di schiena sul divano e ritrovandosi il corpo del castano sopra il suo.
‹‹Sarai la mia rovina estiva›› bisbigliò, passando le dita tra i capelli di Liam. Quelle labbra lo stavano facendo uscire fuori di testa e si rese conto che la faccenda sarebbe ‘peggiorata’ sempre di più con il passare dei giorni. Decise, però, di spegnere il cervello, di gettare la testa indietro con gli occhi chiusi e di lasciarsi baciare in quel modo delicato ed eccitante allo stesso tempo.
Avrebbe tanto voluto privare della maglia anche Liam, ma lasciò le mani tra i suoi capelli per non creare casini; sapeva, infatti, che se avesse dato vita a tutti i pensieri che il suo cervello stava macchinando in quel momento, la situazione sarebbe degenerata.
 
POSSO ESSERE ZAYN? TI SCONGIURO, MI VIENE DA PIANGERE.....CHE CRISTO CLA, COME DEVO FARE ORA?

Si rese conto della mano del ragazzo davanti al suo viso un po’ troppo in ritardo, e rise come un idiota quando capì di essersi incantato a fissarlo. Non era la prima volta che si imbambolava per colpa di Liam, ma gli capitava da quando gli aveva confessato che avrebbe voluto baciarlo quel giorno nel suo bungalow.
Quel desiderio svelato gli torturava la mente; non ce la faceva più a domandarsi come sarebbe stato avere quelle labbra sulle sue, così decise di avere una risposta quella sera stessa.
Trascinò la sedia verso quella dov’era seduto Liam che lo fissava con un sopracciglio alzato. Ghignò e avvicinò il viso a quello dell’altro.
‹‹Certo che sarebbe contento, e sarò contento anche io di accompagnarti in questa avventura. Ma sei venuto qui soltanto per raccontarmi questo? Sicuro di non volere altro?››
Liam rimase sorpreso dal tono malizioso usato dal maggiore, e se inizialmente la sua intenzione era davvero quella, la cambiò immediatamente.
Scosse la testa e posò una mano sulla guancia ispida del moro ‹‹Sì, ero venuto qui solo per questo, ma credo di aver cambiato idea››
I loro visi erano ormai vicinissimi, il respiro di uno s’infrangeva sulle labbra dell’altro e viceversa, e i loro nasi si sfioravano. Ancora una volta fu Zayn a prendere l’iniziativa e, accarezzando con il suo naso quello di Liam, gli soffiò molto vicino alla bocca ‹‹Fallo››
Il minore non se lo lasciò ripetere due volte e, chiudendo gli occhi, unì le loro labbra. Rimasero immobili per alcuni istanti, poi Liam portò una mano sulla nuca di Zayn e approfondì il loro contatto. Il maggiore schiuse immediatamente la bocca e si beò della sensazione che la lingua del castano gli stava provocando; sentire il sapore di Liam era un qualcosa di magnifico, ma lo era ancora di più il modo in cui trovarono subito il loro ritmo. Gli sembrò quasi che non fosse il loro primo bacio, come se farsi baciare da Liam fosse la normalità.
Quel pensiero lo scombussolò un po’, ma si godette il momento. Strinse con le dita i capelli castani dell’altro e rilasciò un gemito su quelle labbra rosse e terribilmente morbide; aveva immaginato che fossero così, ma sentirne la reale consistenza era tutta un’altra cosa.
Gli unici rumori erano gli schiocchi che le loro labbra unite rilasciavano, ed entrambi pensarono che fosse il suono più bello del pianeta, che nessuna melodia avrebbe potuto eguagliare la perfezione di quel momento.
Si staccarono per riprendere fiato ed erano abbastanza sconvolti: Liam non pensava che cedere sarebbe stato così facile, Zayn invece pensava che rinunciare a quelle labbra sarebbe stato impossibile.
‹‹Spero che ti sia piaciuto. Non baciavo qualcuno da un sacco di tempo››
‹‹Stai scherzando, vero? E’ stato perfetto. Mi piacerebbe rifarlo, e mi piacerebbe anche farti riscoprire tante altre cose›› mormorò Liam con un po’ di imbarazzo.
‹‹Come ti ho già detto non sarò di certo io ad impedirtelo. E più in là non ti impedirò nemmeno di farmi riscoprire tutte queste cose a cui ti riferisci››
Il minore posò nuovamente le labbra su quelle sorridenti di Zayn che non perse tempo e strinse le spalle del ragazzo con le sue braccia.
Ormai avevano rotto il ghiaccio, e se possibile quel bacio fu anche più bello del primo. La lingua del moro accarezzava delicata la bocca di Liam che sospirò, spostando leggermente la testa di lato per permettergli maggiore accesso.
Continuò a baciare quelle labbra un po’ gonfie con dedizione, assaporando ogni minimo dettaglio di esse e beandosi delle carezze alla base della sua schiena.
‹‹Ammettilo, adesso non hai più freddo. Sono una stufa umana›› scherzò Zayn pronunciando quelle parole con la bocca ancora unita a quella di Liam che, per evitare di sbuffare e interrompere quel contatto, gli morse delicatamente il labbro inferiore annuendo subito dopo.
‹‹Però adesso dovrò tornare là fuori e al solo pensiero rabbrividisco di nuovo››
Zayn colse la palla al balzo – era anche un po’ convinto del fatto che il castano lo avesse detto di proposito – e lo invitò a rimanere a dormire da lui.
‹‹Sei un piccolo genietto, lo sanno tutti che in Spagna c’è un’escursione termica micidiale. E vale anche per le isole, non tentare di giustificarti –lo canzonò - Io dormo sul divano, tu dormi in camera mia››
‹‹Assolutamente no. Dormo io sul divano, sono l’ospite››
Il moro ridacchiò e, prima di alzarsi, gli lasciò un ultimo bacio a stampo per poi scompigliargli i capelli.
‹‹Asseconderò la tua volontà messere Liam, ma almeno permettimi di prestarti una mia vecchia tuta per non dormire in pantaloncini. Non vorrei ritrovarti come un blocco di ghiaccio domani mattina››
‹‹Prima mi dici messere e poi mi dai del tu? Ora capisco da chi ha preso Cal – lo prese in giro, alzandosi e parandosi di fronte a lui – Sarà un piacere dormire con qualcosa di vostro addosso, signore›› gli fece un occhiolino e lo seguì in camera.
Stettero attenti a non fare il minimo rumore e, una volta che Zayn riuscì a trovare ciò di cui avevano bisogno, tornarono nel piccolo salotto che per una notte sarebbe stato la camera di Liam.
Il minore si cambiò velocemente e ringraziò il moro, per poi infilarsi sotto le coperte - per fortuna erano già lì sul divano - cercando di non pensare al freddo che si era impossessato nuovamente del suo corpo.  
Zayn ridacchiò quando si rese conto che da quell’ammasso di coperte usciva solo la testa di Liam e, accarezzandogli la fronte con una mano, si inginocchiò in modo tale da avere il volto vicino a quello dell’altro.
‹‹Sei così tenero – con le labbra sfiorò il suo zigomo, la sua guancia, finché non arrivò in prossimità della bocca – Trovarti qui domani al mio risveglio sarà fantastico. Dormi bene piccoletto››
Ovviamente Liam non gli permise di allontanarsi, ma lo lasciò andare solo dopo aver ricevuto un bel bacio della buonanotte.
Prima di sparire nella sua camera, Zayn si sporse ancora una volta verso il soggiorno e sentì il cuore battere all’impazzata nel suo petto. La causa? La visione di un Liam già mezzo addormentato con il labbro inferiore all’infuori e i capelli tutti sparpagliati sulla fronte.
Cominciava ad amare seriamente quella vacanza.
 
VOGLIO MORIRE ALL'ISTANTE........DIO CHE BACIO, PIENO DI TUTTO PASSIONE, AMORE....ME SENTO MALE PORCO GIUDA....CREDO CHE SE CONTINUO CON LE PAROLACCE MI BLOCCANO EFP, MA COME CAZZO FACCIO?

‹‹Noi prendiamo due coni alla fragola, tu che vuoi Liam?›› gli domandò Zayn, cacciando fuori una banconota.
‹‹Un cono alla panna e cioccolato, ma non penserai mica di comprarlo anche per me››
Liam si rese conto di essere stato un completo idiota perché rivelandogli i gusti gli aveva praticamente permesso di batterlo sul tempo e pagare al posto suo.
Uscirono da lì e si sedettero ai tavolini colorati.
‹‹Questo gelato è buonissimo. Io e papi prendiamo sempre lo stesso gusto, il nostro preferito. E tu Lee, perché hai preso panna e cioccolato?›› gli domandò Cal, con le labbra già ricoperte di gelato appiccicaticcio rosa.
‹‹Perché lui è più piccolo di te infondo, Cal. Liam è un bambinone. Prendevo panna e cioccolato quando avevo sei anni›› lo prese in giro Zayn, provocando il broncio del minore.
‹‹Ehi, non mi prendere in giro! Sono i miei gusti preferiti. Pensa a te che hai preso solo fragola quando avresti potuto scegliere tanti altri gusti migliori››
‹‹Lee ma la fragola è la più buona di tutte! Papi e io lo prendiamo ogni volta, e la mamma mi ripete che anche per questo gli somiglio tanto – esclamò fiero Cal, posando una manina paffuta sulla guancia del moro – Sono felice quando tutti mi dicono che assomiglio a papà, lui è bellissimo! E poi mi fa ridere sempre, non come Jeremy››
Liam dovette distogliere lo sguardo e posarlo sul tavolino per non scoppiare a piangere come una femminuccia; non poteva farci niente, il rapporto tra Zayn e Caleb era speciale, e ogni volta che li vedeva così legati un magone si impossessava della sua gola. Si rivedeva in quella situazione perché, proprio come il bimbo, anche lui amava incondizionatamente suo padre e gli mancava tantissimo, anche se la sua storia era un po’ più complicata.
I suoi pensieri, fortunatamente, furono spazzati via dal tono severo – per modo di dire – che Zayn rivolse al figlio.
‹‹Cal, lo sai che Jeremy ti vuole bene. Non fa lo sciocchino come il tuo papi, ma non per questo devi disprezzarlo. Non essere cattivo e maleducato nei suoi confronti››
Liam era confuso: chi era Jeremy?
Il bambino roteò gli occhi, poi fece spallucce ‹‹Va bene, hai ragione. Lo perdono solo perché ha una bella macchina, e perché mi permette di mangiare i dolci dopo cena quando la mamma si gira per lavare i piatti››
Zayn scoppiò a ridere, lasciando un bacio sui capelli del figlio. Si girò verso Liam e ridacchiò vedendo la sua espressione perplessa.
‹‹Jeremy è il fidanzato di Zoe, la mamma di Caleb››
Il castano annuì semplicemente, capendo che quel discorso apparteneva ad uno di quegli argomenti che avrebbero affrontato in un altro momento, e tornò a gustare il suo gelato quasi sciolto.
Una volta finito, Caleb aveva chiesto al papà di accompagnarlo in bagno, e Zayn aveva invitato Liam a seguirli.
‹‹Io sono grande, quindi faccio la pipì da solo. Aspettatemi dietro la porta›› affermò serio il piccolo, chiudendosi – ovviamente non a chiave – dentro il cubicolo.
Liam capì il perché Zayn avesse insistito così tanto affinché lo seguisse nel momento in cui se lo ritrovò spalmato addosso mentre gli lasciava uno dei suoi baci mozzafiato.
Non si preoccupò di essere in un bagno pubblico – non lo aveva fatto il moro, perché doveva farlo lui – e ricambiò, stringendo l’esile vita dell’altro tra le sue braccia. Il modo in cui le loro labbra si sfioravano lo faceva uscire fuori di testa, ma ciò che gli faceva perdere completamente la ragione era la lingua del maggiore che esplorava ogni centimetro della sua bocca.
Dovettero separarsi quando sentirono il rumore dello scarico, rimanendo comunque un po’ troppo vicini e scambiandosi uno sguardo complice.
Aiutarono Caleb a lavarsi le mani, poi uscirono di lì per recarsi in un’altra parte del borgo antico per poter osservare da vicino l’imponente statua del Sacro Cuore di Gesù.

VOGLIO UN BAMBINO COME CALEB CRISTO. 
CE LO AMO QUEL PICCOLETTO....E IL BACIO ZIAM COSI......TI ODIO, DI NUOVO.



‹So di essere paranoico, e anche abbastanza esagerato visto che comunque passeremo quasi tutti i giorni insieme, è solo che ho paura di perderlo; che si stanchi di me come padre e che preferisca all’improvviso Jeremy. Non ti nascondo che quando Zoe mi ha raccontato per la prima volta del suo nuovo fidanzato mi è quasi venuto un attacco di panico perché Cal avrebbe potuto considerarlo migliore di me, e magari avrebbe desiderato lui come papà››
Liam si avvicinò ancora di più al corpo del moro e, dopo avergli posato la testa sul petto, cominciò a lasciargli delle carezze sullo stomaco con il palmo sinistro aperto.
‹‹Non sei paranoico, è normale avere paura. Ma suppongo che la relazione di Zoe e Jeremy non sia cominciata da poco, quindi non devi preoccuparti perché Caleb ti ama tantissimo e sono sicuro che non vorrebbe qualcun altro come padre. Insomma, chi ti cambierebbe? Solo un pazzo!››
‹‹Lo dici solo perché ti piaccio›› commentò non molto sicuro, beandosi di quelle carezze e di quelle parole rassicuranti e dolci.
Liam alzò un sopracciglio e contestò immediatamente ‹‹La tua bellezza non c’entra un bel niente. Dico così perché ti ho visto con tuo figlio e sei un papà perfetto. Avrei tanto voluto avere un padre come te, e avere un rapporto come quello che hai con Cal››
Zayn si accorse dell’improvvisa nota malinconica nella voce del castano e gli passò le dita tra i capelli, cercando di essergli d’aiuto ‹‹Ehi Lee, che succede? Se vuoi sfogarti sono qui, pronto ad ascoltarti e a consolarti››
‹‹Grazie. E’ solo che ogni volta che ti vedo con il tuo bambino non riesco a non pensare allo strano rapporto che ho con mio padre – mentre con una mano continuava a lasciargli carezze sull’addome, con l’altra gli strinse un lembo della leggera maglietta come per cercare conforto – Non è cattivo, anzi, è solo che non è molto espansivo. Non ricordo nemmeno l’ultima volta che mi ha detto ‘ti voglio bene’, e per me che sono un tipo emotivo è frustrante. Alcune volte arrivo a pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato, che magari non gli piaccio e preferirebbe avere un figlio diverso, poi però noto che lo fa anche con le mie sorelle e un po’ mi rassicuro. Non abbiamo un dialogo, ci scambiamo pochissime parole, e la situazione è peggiorata quando sono andato a vivere da solo. Mi chiama ogni tanto, ma se gli faccio qualche domanda le sue risposte o sono monosillabi o mugugni. Ormai ci ho rinunciato››
‹‹Secondo me ti vuole molto bene, è solo che – come hai detto – non riesce a dirtelo. All’inizio anche io ero così con Cal, poi sono cambiato totalmente quando è cresciuto e ha detto per la prima volta ‘papà’. Sono scoppiato a piangere come un perfetto idiota, e più cresceva più mi rendevo conto di amarlo sopra ogni cosa e che la decisione mia e di Zoe è stata una benedizione. Non mi pentirò mai di aver desiderato così tanto il mio bambino, soprattutto perché è una soddisfazione continua. E la smetto o potrei piangere anche adesso››
Liam si girò completamente verso di lui, affondando un gomito nel materasso per poter avvicinare il viso a quello dell’altro che aveva gli occhi lucidi ‹‹E hai ancora paura che Cal potrebbe preferire Jeremy a te? Sono cose dolcissime, e tutto ciò ti rende un ottimo padre. Te lo ripeterò all’infinito se necessario. E poi mi sembra che il piccolo abbia ribadito più volte che non solo sei più bravo del fidanzato di sua madre, ma anche più bello e più simpatico››
Il moro ridacchiò e lasciò un tenero bacio a stampo al minore che lo abbracciò stretto. Decise che quello era il momento perfetto per raccontargli la sua storia, così lo fece ristendere sul suo petto e riprese a passargli le dita sulla folta chioma che gli solleticava il collo e il mento.
‹‹Quando io e Zoe ci siamo conosciuti avevamo solo diciotto anni. Le nostre famiglie sono entrambe originarie del Medio Oriente, e sono molto tradizionalisti. Per i primi due anni ci hanno permesso di essere solo amici, poi un giorno ci hanno invitati a ristorante. Noi non avevamo idea di quello che avevano architettato, sapevamo soltanto che si conoscevano ed erano in ottimi rapporti. Fatto sta che siamo andati a questa cena e loro, con nonchalance, ci hanno annunciato che ci saremmo sposati. Ti rendi conto? Ci avevano organizzato un matrimonio combinato – ridacchiò sentendo un leggero ‘oddio’ fuoriuscire dalle labbra schiuse per la sorpresa del minore – Ovviamente noi abbiamo rifiutato, e per questo i nostri genitori avevano cominciato ad ignorarci. Diciamo che i miei sono più tolleranti, quindi mi hanno perdonato dopo poche settimane, la famiglia di Zoe invece è un osso duro e quindi ce l’hanno ancora con me. Non ti dico quando io e lei abbiamo deciso di avere un bambino. Ricorderò gli insulti che mi hanno arrecato per tutta la vita››
‹‹Quindi avete deciso di avere un figlio nonostante foste solo amici?››
‹‹Esattamente. Avevamo ventuno anni entrambi e ci eravamo accorti che tra i nostri desideri comuni c’era anche quello di avere un bambino, così ci abbiamo provato ed è arrivato Caleb. Nonostante i suoi genitori non fossero d’accordo, sia io che Zoe eravamo felicissimi e per un breve periodo abbiamo anche provato a stare insieme, ma ci siamo resi conto che oltre all’amicizia non ci sarebbe stato nulla tra di noi. Poi lei ha conosciuto Jeremy, e questo è stato un ulteriore motivo di distacco tra noi e la sua famiglia. Non so da quanto tempo non passano una giornata insieme, so soltanto che loro continuano a giudicarmi e Zoe mi difende a spada tratta. Se devo essere sincero, però, non mi importa poi molto. Mi basta essere felice con mio figlio, tutto il resto non conta››
‹‹E Jeremy ha subito accettato il fatto che Zoe avesse un bambino con te?›› gli domandò curioso Liam, sistemandosi con i gomiti sul suo petto e osservandolo desideroso di conoscere ancora più particolari della sua vita.
‹‹Sì. Ovviamente all’inizio era un po’ scettico, ma dopo avergli spiegato la situazione ha semplicemente accettato. E’ innamoratissimo di Zoe, quindi non avrebbe mai rinunciato a lei. E poi hai visto com’è Caleb, si fa volere bene in un niente. In conclusione, questa è la storia di Zayn Malik›› ridacchiò.
‹‹Invece la tua famiglia ha accettato subito il fatto che avessi deciso di diventare padre?››
‹‹Oh sì. I miei si sono rassegnati all’idea che sono un ribelle e quindi non hanno trovato obiezioni – rise – No a parte gli scherzi, loro vogliono solo il mio bene e hanno accettato immediatamente Caleb. Appena le mie sorelle lo hanno conosciuto poi sono impazzite. Lo viziano in continuazione e amano passarci del tempo insieme. Nonostante siano troppo zuccherose in sua presenza, non mi lamento perché vedere che tutta la famiglia Malik ama il mio piccolo mi gratifica››
‹‹Non so se questo ti renderà ancora più felice, ma sappi che anche un componente della famiglia Payne adora all’inverosimile il tuo Cal›› gli sorrise affettuoso.
Zayn si sciolse a quelle parole – era troppo sentimentale a volte, ma non poteva farci niente – e gli prese il viso tra le mani.
‹‹Certo che mi fa piacere›› gli soffiò sulle labbra, strofinando i loro nasi in un movimento lento, per poi baciarlo piano.
Assaporò le sue labbra non tralasciando nessun centimetro di quelle morbidezze, poi la situazione si scaldò quando Liam spostò le mani tra i suoi capelli, tirandoglieli e approfondendo il bacio.
Il minore tracciò con la lingua il contorno delle labbra rosse di Zayn che reagì a quel contatto e lo strinse tra le sue braccia, staccandosi dalla sua bocca per torturargli il collo con piccoli morsetti e baci - specialmente accanto alla voglia –, e lasciandogli anche dei grattini sui fianchi. Quelle carezze, però, gli provocarono il solletico e la risata di Liam vibrò contro le sue labbra, facendolo sorridere e rabbrividire allo stesso tempo.
Tutte quelle risate, però, si smorzarono nel momento in cui il castano ricambiò le attenzioni che Zayn aveva riservato al suo collo. Gli tolse la maglia e percorse tutto l’addome tatuato con la lingua, soffermandosi in particolare sui capezzoli che stimolò anche con i denti, e sul basso ventre.
Il moro si stese sul letto e sospirò, stringendo tra le dita i capelli di Liam e portandolo sempre più giù, finché non liberò un gemito sentendo le labbra dell’altro sulla peluria che terminava direttamente nei boxer. Ringraziò il caldo perché non indossava nulla oltre alla sua biancheria intima, e abbassò lo sguardo notando che il minore era indeciso.
‹‹Devo.. continuare? Forse non sei ancora pronto›› farfugliò troppo vicino alla sua erezione quasi completamente formata.
Quel fiato caldo fu la causa dell’ennesimo brivido che gli attraversò la schiena, per cui lo invitò a spingersi oltre ‹‹Vai Lee, ne ho bisogno››
Quasi non riconobbe la sua voce, ma era giustificato perché non si eccitava così da anni. Era contento che fosse Liam il ragazzo che gli stava scatenando tutto ciò, arrivò addirittura a pensare che quel corpo fosse perfetto per il suo, che quelle labbra fossero nate per soddisfare le sue voglie; forse il suo stato emotivo influiva, ma mandò al diavolo la razionalità e si lasciò completamente andare.

Liam sperava di star andando bene, e i gemiti che stavano abbandonando le labbra del ragazzo sotto di lui gli infondevano sicurezza. Aveva avuto il via libera, quindi si era precipitato immediatamente con le labbra sul tessuto troppo stretto dei boxer, inumidendolo passandoci la lingua.
Decise di osare, e allargò le labbra per prendere la punta dell’erezione in bocca. Zayn lanciò quasi un urlo, e mosse il bacino verso l’alto facendogli capire che voleva di più.
Liam si staccò e lo liberò da quei boxer fastidiosissimi, tornando con la testa tra le gambe aperte del moro che manteneva una mano fissa tra i suoi capelli, mentre con l’altra torturava il lenzuolo bianco su cui era steso.
Stimolò la punta con la lingua, poi si abbassò sempre di più leccandogli l’intera lunghezza e massaggiandogli i testicoli con le dita. Non aveva fatto molti pompini in vita sua, ma a giudicare dagli urletti striduli di Zayn non era poi così male.
Inglobò completamente l’erezione e, lentamente, cominciò a fare dei movimenti dal basso verso l’alto con la testa, permettendo all’altro di muovere i fianchi e scopargli la bocca.
Per poterlo prendere meglio, gli strinse le cose e lo sollevò, sentendo il suo piacere sfiorargli la gola. Chiuse gli occhi e incavò le guance, ma capì che mentre gli faceva quel lavoretto Zayn voleva guardarlo negli occhi e glielo dimostrava il fatto che avesse stretto la presa sui suoi capelli e che glielo stesse domandando direttamente con un filo di voce e delle frasi sconnesse.
Così spalancò i suoi occhi marroni e si perse ad osservare quelle meraviglie dorate completamente lucide, e quelle labbra aperte da dove fuoriuscivano dei gemiti osceni che lo portarono ad aumentare il ritmo della bocca e della lingua.
Zayn provò a spostarlo, ma non era ciò che Liam voleva.
Sentì gli umori del ragazzo riversarsi nelle sue labbra un po’ screpolate agli angoli, e ingoiò tutto chiudendo nuovamente gli occhi.
Il moro rovesciò la testa sul cuscino e cercò di regolarizzare i battiti del suo cuore, mentre Liam si accasciò su di lui posando la testa troppo vicino al suo inguine, e le mani sui suoi pettorali.
‹‹E’ stato.. wow. Meglio delle mie aspettative›› mormorò il maggiore, prendendo il ragazzo ancora steso sulle sue gambe dalle ascelle e portandolo sul suo petto.
Gli circondò le spalle con le braccia e gli lasciò dei baci leggeri sulla fronte, strofinando di tanto in tanto il naso con il suo. Amava farlo, soprattutto da quando c’era quell’intimità fra loro due.
‹‹Sono contento che ti sia piaciuto. Hai riscoperto i piaceri di avere una vita sessuale attiva?›› ammiccò, scoppiando a ridere quando gli arrivò uno scappellotto sulla nuca.
‹‹Simpatico! E comunque sento qualcosa di duro che preme sulla mia coscia. Per caso il piccolo Liam ha bisogno di essere soddisfatto?››
Non gli diede nemmeno il tempo di rispondere, semplicemente intrufolò una mano nei suoi boxer e cominciò a massaggiare la sua erezione con movimenti lenti ma decisi.
Spalancò le labbra e lo guardò con un’espressione stralunata.
‹‹Cosa c’è, adesso non fai più dell’ironia?›› gli sussurrò all’orecchio, baciandogli poi la mascella.
Quel ritmo troppo lento – era convinto che lo stesse facendo di proposito – lo stava facendo uscire di testa, perciò decise di reagire e muovere il bacino.
Zayn ridacchiò sulla sua spalla, e allentò la presa delle sue dita per permettergli di dettare il ritmo.
Liam continuò a muoversi, spingendosi contro quella mano con stoccate precise, mentre nascondeva il volto contro il petto del moro che continuava a baciarlo e a stringerlo a sé.
Venne pochi minuti dopo, sporcando il suo petto e la mano dell’altro che lo prese in giro proprio come aveva fatto con lui.
‹‹Ho avuto il potere di farti venire in pochi minuti. A quanto pare non ho perso il tocco magico››
Liam lo fissò torvo, per poi scoppiare a ridere e stendersi al suo lato. Si tenne la pancia con le mani, e non si accorse nemmeno dello sguardo adorante su di sé.
‹‹Ok, ammetto che sei divertente. E ammetto anche che non hai perso il tocco magico. Posso usufruire della tua doccia?››
Il moro acconsentì, spiegandogli dove trovare tutto l’occorrente ‹‹Io sono stanco, mi ripulisco con delle salviette. Ci penserò dopo a sciacquarmi per bene. Sappi che quando uscirai dal bagno mi troverai qui, steso sul letto e nudo, pronto per schiacciare un pisolino insieme a te››
Il minore ridacchiò, lasciandogli un bacio a stampo e chiudendosi nel piccolo abitacolo per ripulirsi del suo stesso seme. Evitò di ripensare a ciò che era appena successo mentre si insaponava, o si sarebbe eccitato nuovamente.
Cercò di finire il più in fretta possibile, e sorrise intenerito quando trovò il moro ancora steso sul letto ma già addormentato. Vederlo con i capelli schiacciati contro la fronte, le labbra dischiuse, il respiro lento e regolare, e il pugno chiuso contro la sua guancia gli provocò una strana fitta allo stomaco e un sorriso da ebete. Si avvicinò e lo strinse tra le sue braccia. Solo in quel momento si accorse della somiglianza incredibile tra quell’uomo e suo figlio; gli sembrava un bambino in quel momento, così – senza pensarci – cominciò a cullarlo e si addormentò sentendo il battito del suo cuore contro l’avambraccio.
 
VAFFANCULO TROIA DI MERDA....SEI CATTIVA NON PUOI PRIMA FARMI MORIRE NEI FEELS PER LE LORO STORIE E POI FARGLI FARE POMPINI E SEGHE COSI SENZA PREAVVISO.....PORCA ZOCCOLA.......

Stettero tutti insieme fino alle otto, poi il moro ricevette la telefonata di Zoe e accompagnò il bambino all’entrata del campus.
Non ci mise molto a ritornare – stranamente Caleb non aveva fatto storie – e con un gran sorrisone gli aveva chiesto se era pronto per andare.
Effettivamente non aveva ancora prestato attenzione all’abbigliamento del maggiore, e solo in quel momento si accorse che indossava una camicia nera e un paio di jeans scuri che gli fasciavano perfettamente le cosce.
‹‹Tu sei perfetto, ma come puoi ben notare io sono ancora in pigiama. Non ci metto molto a cambiarmi, torno subito››
Mantenne la parola, e dopo pochi minuti cominciarono a camminare verso l’enorme sala del campus dove avevano avuto il loro primo approccio fisico – se così si poteva definire.
Liam rimase abbastanza sorpreso; era a conoscenza del fatto che i membri dello staff avessero organizzato l’ultima serata prima della chiusura, ma non credeva che avrebbe passato il suo compleanno a festeggiare in mezzo a quel casino con Zayn.
‹‹Come mai mi hai portato proprio qui?›› quasi gli urlò nell’orecchio per sovrastare il volume esagerato della musica.
Fortunatamente erano riusciti a raggiungere quasi subito un posticino accanto al bar. C’era uno sgabello solo, un po’ in penombra, ed era il luogo perfetto per stare insieme.
‹‹Perché questa è la tua serata, e ho deciso di ballare solo per te – gli mormorò – Fingi che io sia sexy, e fingi anche di non trovarmi ridicolo››
Liam fu invitato a sedersi sullo sgabello, poi si ritrovò Zayn incastrato tra le sue gambe aperte mentre gli riservava uno sguardo malizioso e un sorrisetto che gli avrebbe volentieri tolto con le labbra.
Soprattutto non trovava assolutamente ridicolo il modo in cui si stava strusciando sul suo corpo: aveva cominciato ad ancheggiare, e i loro bacini si sfioravano di tanto in tanto. Dopo un po’ gli posò le braccia sulle spalle e, come faceva sempre, strofinò il naso sul suo, provocandogli una risatina.
Lo strinse di più contro di sé arpionandogli i fianchi con le mani, e posando la fronte contro la sua per poter continuare a bearsi della visione dei suoi movimenti solo per lui.
‹‹E tutto questo dovrebbe sembrarmi ridicolo? Penso che un sacco di persone pagherebbero per stare al mio posto adesso. E’ uno dei compleanni più belli di sempre››
Zayn ghignò soddisfatto, ancora di più quando sentì le dita del minore strette sui suoi glutei.
‹‹Sono contento che la mia idea ti sia piaciuta›› gli sussurrò contro le labbra, e prese a baciarlo senza nemmeno dargli la possibilità di rispondere.
Liam era totalmente concentrato nel ricambiare che non si accorse neppure di essersi alzato dallo sgabello per assecondare i movimenti dell’altro, permettendogli di spettinargli i capelli e di incastrare le loro gambe.
Entrambi muovevano i fianchi lasciandosi guidare dalla musica, ma anche dal ritmo delle loro lingue che si scontravano con tocchi rapidi.
‹‹Zay.. Questo non mi sembra ballare – constatò Liam poggiando la fronte contro la spalla del maggiore – Mi ecciti da morire, e mi fai sentire un ragazzino alle prime armi››
‹‹Ma tu sei un ragazzino – lo provocò, alzandogli la testa e lasciandosi afferrare per le cosce un istante dopo – Un bellissimo ragazzino che riceverà un altro bel regalo. Il primo ti è piaciuto?››
‹‹Molto›› e per dimostrargli che non mentiva lo baciò più lentamente, assaporando quelle labbra che non si sottrassero al contatto ma che si schiusero per accogliere la sua lingua.
‹‹Ok – Zayn si staccò ansimante – dovremmo uscire di qui prima di commettere qualche atto osceno in luogo pubblico. La verità è che tu mi fai sentire un ragazzino. Sei così.. perfetto››
Liam non se lo fece ripetere due volte, e uscì dal locale portando il moro ancora in braccio e con un sorrisetto felice per ciò che gli aveva appena detto.
 
Liam di certo non si aspettava di dover uscire dalla residenza per raggiungere la macchina di Zayn e dirigersi chissà dove. Pensava che dopo essersi scatenati a quella serata sarebbero tornati nel suo bungalow, si sarebbero stesi nel suo letto matrimoniale e avrebbero dormito insieme – magari dopo qualche preliminare –, ma niente di più.
Era rimasto ancora più stupito quando si ritrovò davanti a Caleta san José. Oltre ad essere bellissima, la spiaggia era completamente deserta – nessuno sano di mente si sarebbe recato lì all’una e mezza del mattino – e un senso di inquietudine si impossessò del suo stomaco. Non riuscì a spiegarsi quella reazione, semplicemente rimase in silenzio osservando il moro che tirava fuori dal cofano un sacco a pelo enorme e lo richiamava per ottenere il suo aiuto.
‹‹Ehi Lee, che c’è? Forse non avrei dovuto osare così tanto e limitarmi alla festicciola con Caleb. Vuoi tornare al bungalow?››
Sorrise perché mai nessuno si era preoccupato così tanto per lui, e scosse il capo avvicinandosi a Zayn per poterlo aiutare.
‹‹No, voglio rimanere qui. Ho solo il timore che tu possa pentirti››
‹‹Pentirmi di cosa esattamente?›› lo provocò con tono malizioso e divertito.
Liam arrossì immediatamente rendendosi conto di aver sottinteso che si sarebbero spinti oltre al bacio, e cercò di rimediare ‹‹Non lo so, non parlavo di niente in particolare. Ad esempio domani potresti pentirti di aver lasciato tuo figlio per festeggiare il compleanno di un ragazzino. Tra l’altro il mio compleanno è passato da poche ore››
‹‹No, non mi pentirò di un bel niente. Smettila di pensare queste cose e aiutami a portare questo dannato sacco a pelo fino alla conchetta. Non mi importa nemmeno che sia passato, non ti ho comunque dato il tuo regalo›› lo ammonì Zayn, lasciandogli un bacio sulla guancia.
Finalmente raggiunsero quel piccolo angolo di paradiso e si stesero sul sacco a pelo. Si godettero la leggera brezza proveniente dal mare, e chiusero gli occhi rimanendo in silenzio per alcuni minuti. A spezzarlo, poi, ci pensò Liam con una domanda che fece avvampare il moro.
‹‹Hai comprato questo apposta per noi?››
‹‹Ehm, sì. Ho pensato che sarebbe stato carino dormire insieme in spiaggia. Strano ma vero, in questo momento sono io a vergognarmi terribilmente››
Il minore ridacchiò sentendo il viso bollente dell’altro posarsi nell’incavo tra la spalla e il collo, e gli cinse i fianchi con un braccio lasciandogli delle carezze per tranquillizzarlo.
‹‹E’ un’idea bellissima, quindi non c’è bisogno di fare così. Non ti facevo così romantico›› lo prese in giro, vendicandosi per tutte le volte che era stato lui la sua vittima.
‹‹Farò finta che tu non lo stia facendo apposta non solo perché me lo merito dopo tutte le volte in cui ti ho messo in imbarazzo, ma anche perché è il tuo compleanno e quindi te lo concedo – gli fece una linguaccia, poi si accoccolò contro il suo petto chiudendo nuovamente gli occhi – Prima di andare via, Caleb mi ha detto che è felicissimo perché la festicciola che ha organizzato ti è piaciuta. Ti vuole tanto bene, e non fa altro che parlarmi di quanto si sia divertito con te la notte di san Joan››
Il ragazzo sotto di lui non poté fare altro che sorridere ricordando la bella serata che aveva passato con il bambino solo due settimane prima.
Inizialmente avrebbero dovuto passare la Nit de San Joan insieme, ma la mattina prima della festa patronale Zayn aveva accusato un dolore insopportabile allo stomaco e per due giorni era rimasto a letto a causa di una gastroenterite improvvisa.
Caleb non voleva lasciare da solo il suo papà – tantomeno Liam che si era preso cura di lui per tutta la durata della convalescenza cucinandogli pasti caldi e aiutandolo con il piccolo – ma non voleva nemmeno rimanere nella residenza proprio la sera del tanto atteso evento. Zayn aveva saputo che ci sarebbero state anche le giostre, e siccome sapeva quanto piacessero al suo bambino aveva deciso che ci sarebbe andato insieme a Liam che non si era tirato indietro e aveva accettato quella responsabilità.
Quando poi erano ritornati, Caleb gli aveva elencato euforico tutto ciò che avevano fatto saltellando sul letto. ‘Liam mi ha comprato lo zucchero filato, mi ha accompagnato su tutte le giostre divertenti e mi ha anche regalato questo gattino!’ aveva urlato, mostrandogli poi un tenero peluche che il ragazzo aveva vinto per lui atterrando con una pallina da tennis sette lattine.
‹‹Dorme sempre con quel peluche. E’ diventato il suo preferito – ridacchiò, per poi alzare lo sguardo verso il suo viso – Grazie per avergli permesso di passare una serata così bella››
‹‹Sono io a doverti ringraziare. Ti sei fidato di me, e per un momento mi sono sentito parte di una bella famiglia›› sussurrò, arrossendo e torturandosi i capelli.
‹‹Ci conosciamo da tre mesi ormai, e ho potuto constatare che sei un bravo ragazzo. E sarebbe un sogno far parte della stessa famiglia››
Smisero di parlare improvvisamente, troppo occupati a baciarsi e a toccarsi.
Zayn si ritrovò a cavalcioni sul corpo di Liam, ma non si scostò e, abbassandosi con il busto verso il suo per far aderire i loro petti, cominciò a tracciargli con la lingua i contorni delle labbra frementi e desiderose di ricevere un contatto più approfondito.
Nonostante sentisse la voglia che avesse, non gli lasciò un vero e proprio bacio, ma scese di più e prese a leccargli i contorni della voglia, accanto al pomo d’Adamo che si alzava ed abbassava velocemente. Proprio come aveva fatto poche ore prima, poi strusciò il bacino contro il suo con una frenesia tale da alzargli la maglia di poco.
Liam non parlò, semplicemente continuò a fissarlo con gli occhi sgranati e con la bocca dischiusa da cui provenivano sospiri pesanti. Aveva ancora più voglia di baciarlo, così riuscì a sedersi e attaccò le loro labbra. Sentì Zayn sorridere, quindi ne approfittò e intrufolò la lingua per sentire il suo sapore.
Fu un bacio lento, dolce, finché il moro non mimò la penetrazione con la lingua, facendola uscire e rientrare ad un ritmo abbastanza sostenuto nella bocca di Liam che gli circondò il bacino con le braccia.
Il tutto si concluse con uno schiocco di labbra quasi osceno e un sorrisetto malizioso di Zayn che fece ristendere il ragazzo sul sacco a pelo dopo avergli tolto la maglia.
Nuovamente tracciò i contorni delle sue labbra ancora rosse per i morsetti precedenti, per poi passare al mento, al collo e arrivando ai capezzoli che avvolse anche con i denti, rendendo la situazione decisamente meno casta.
Sentì una mano del castano stringergli i capelli, così scese ancora trovandosi direttamente un po’ sopra l’elastico dei suoi pantaloni.
‹‹Zay.. non, non possiamo sporcarlo. Altrimenti dove dormiamo?››
‹‹Tranquillo bimbo, conosco un modo per farti venire senza creare problemi››
Si aiutò con le dita per liberarlo dai jeans troppo stretti, per poi dedicarsi all’erezione che gli aveva provocato intrufolando una mano nei boxer. Mosse piano il palmo su tutta la lunghezza, e sghignazzò quando Liam sussultò nel momento in cui tornò con la testa tra le sue gambe divaricate.
‹‹Lo stai facendo apposta. Io non ce la faccio, stronzo››
‹‹Hai ragione, rimedio subito tesoro››
Anche l’ultimo indumento abbandonò il corpo di Liam, e prima di occuparsi del suo sesso con la bocca, si prese alcuni secondi per guardarlo. Era perfetto, bello da far male, e decise che quella sera sarebbe andato fino in fondo con lui. Lo voleva più di ogni altra cosa.
Cominciò piano, passandogli insicuro la lingua sulla punta, per poi leccargli tutta l’asta. Quando però lo sentì ansimare sempre più forte il suo nome, si convinse ad andare avanti e, con il cuore a tremila, lo prese completamente tra le labbra aiutandosi anche con le guance.
Inizialmente Liam rimase immobile - non poteva crederci che stesse accadendo -, poi però mosse il bacino sempre più velocemente finché non capì che era arrivato al limite.
Zayn sentì la bocca piena del piacere del castano e ingoiò tutto, accasciandosi poi contro il suo petto. Dopo quei pochi minuti di silenzio e immobilità, si riprese e come di consueto fece sfiorare i loro nasi, per poi baciare il più piccolo che lo guardò negli occhi tutto il tempo.
‹‹Spero di essere stato bravo››
‹‹Sei stato perfetto, e penso che te ne sia accorto – ridacchiò – Non abbiamo sporcato niente, hai usato un bel metodo complimenti›› gli fece l’occhiolino pensando che fosse finita lì, ma cambiò idea quando si alzò per posizionarsi davanti a lui. Spalancò gli occhi quando lo vide sfilarsi maglia e jeans con gesti fin troppo lenti e sensuali, facendogli desiderare ancora la delicatezza di quelle dita sul suo corpo.
Zayn notò lo sguardo ammaliato di Liam, così tornò su di lui con un sorriso raggiante, baciandogli tutto il viso e accarezzandogli le braccia. Non sapeva perché, ma in quel momento nel suo cuore esplose una felicità che mai aveva provato stando con qualcuno.
‹‹Voglio fare una cosa, ma prima devi dirmi se ti fidi di me›› gli sussurrò all’orecchio.
‹‹Certo che mi fido di te. Se non lo facessi non saremmo qui›› gli rispose immediatamente il moro, lasciandogli una carezza tra i capelli.
Quando si ritrovò con la pancia e la guancia schiacciate sul tessuto del sacco a pelo capì cos