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di LammermoorLace

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/10/14, ore 20:33
Cap. 1:

Una poesia angosciante e drammatica. L'ultima strofa è quella che mi è rimasta più impressa: gli ultimi due versi sono quelli che indicano il vero infinito turbamento, che credo abbia veramente perseguitato Marius fino alla morte.

Recensore Junior
08/10/14, ore 21:14
Cap. 1:

Buonasera!
Devi scusarmi se dovessi dire cose che lasciano a desiderare, ma non sono in forma al momento e, lo ammetto, non so granché in materia di poesie.
Per quanto concerne questa, posso dirti prima di tutto che mi piace molto il linguaggio, sembrerà un'osservazione idiota ma "opachi di polvere" è un'espressione che mi è piaciuta un sacco, così come "eterne torme".
Come seconda cosa, trovo molto azzeccato che Marius pensi prima di tutto ad Enjolras perché se ricordo bene lo fa anche nel libro, benché sia più amico di Courfeyrac. Poi, la menzione a Grantaire è pure molto apprezzata ("sobrio, al fine"). Più che a "Empy Chairs", questa poesia mi fa pensare alla barricata dell'aldilà che si vede alla fine del film :') Ora mi viene in mente che Marius veda proprio quelle scene, ma non può unirsi ai suoi amici, essendo ancora vivo, quindi per quanto siano trionfanti i rivoluzionari morti, per lui c'è solo tristezza...
Complimenti, mi è piaciuta molto!

Nuovo recensore
08/10/14, ore 20:45
Cap. 1:

Ciao!!! Parto col dire che in generale la poesia non mi piace. Ho letto questa flashfic un po' perché Empty Chairs at Empty Tables mi fa sempre piangere e la amo troppo e un po' perché purtroppo questo fandom è poco aggiornato quindi adatto anche un po' i miei gusti di lettura.
Tutta questa premessa per dirti che sono entrata un po' in punta di piedi a leggere la tua storia e un po' contro le previsioni l' ho apprezzata molto :)
In particolare mi è piaciuta la parte di Enjolras e Grantaire insieme anche negli incubi di Marius (scusami se vedo e/R ovunque, deformazione professionale xD). Penso che Marius un po' si senta in colpa a non essere morto, o meglio a essere l' unico sopravvissuto. Certo c'è Cosette nella sua vita ma il senso di colpa come descrivi te lo perseguiterà comunque.
Ah beh torno a piangere su Empty Chairs at Empty Tables, notte! :)