Recensioni per
Alice al Bianconiglio
di Little Redbird

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
23/12/15, ore 18:38

Ciao e buon Natale <3
Avevo voglia di qualcosa di drammatico e quando ho visto che ne avevi scritta una e che come protagonista c'era Alice, la sua storia mi ha sempre affascinata, sono stata felice di andare a leggere. Ero curiosa di vedere come avessi interpretato la storia in chiave moderna e mi hai lasciato molto felice di aver letto e sorpresa per le idee che hai avuto. Nonostante la lunghezza non  esagerata, secondo me, sei stata essenziale e se andavi a scrivere ancora più avanti nella storia, non avresti saputo dire meglio di così ciò che hai espresso! Credo che ci siano molte analogie con la storia originale ma che hai anche saputo aggiungere delle cose 'moderne' - passami l'aggettivo - che ci stavano molto ma molto bene. Dimmi se l'ho capita bene. Ciò che Alice ha bevuto e mangiato, come nella favola, è qualcosa di non propriamente buono per il nostro corpo umano, ho pensato a una droga potente. Una di quelle che appunto mandano il nostro corpo in visibilio fino a farlo smantellare... e Alice ingneua e senza esperienza non ha saputo dire no ma si è fidata delle persona sbagliate. Sai a volte mi chiedo come queste cose possano capire ad alcune persona piuttoste che ad altre. Anche quelle ragazze in fila per il bagno hanno mangiato e bevuto ma non sapremo mai se anche lro sono ormai in un letto d'ospedale. Non è utile ai fine della storia, è solo un mio pensiero...
Credo che Alice abbia capito anche perchè  la mamma non volesse mandarcela in discoteca e il finale è così triste che non saprei come commentarlo.

Su stile e grammatica non ho niente da dire perchè la storia scorre benissimo e non ho notato errori! L'unica cosa che ho notato ma che credo sia una svista è qui: "... Alice è troppo bassa e magra per porsi fare spazio tra la folla... " dove forse invece di porsi volevi scrivere potersi. E' giusto o ho interpretato male io la frase?

Fortunata tua cugina, eh xD



[Recensione partecipante all'iniziativa "Babbo Natale Segreto 5.0" del gruppo facebook 'HPeace&Love].

 

Recensore Master
26/12/14, ore 23:43

GIUDIZIO PER AVER PARTECIPATO AL CONTEST «BEATING OF YOUR HEART: SECONDA EDIZIONE»
«ALICE AL BIANCONIGLIO» DI LITTLE REDBIRD
La voce del ragazzo che le sorride dall’altra parte del bancone è amichevole, ma ha un cappello davvero buffo. Alice annuisce, ma non sa cosa ordinare. Le luci al neon la stanno accecando un po’, quindi si gira verso la folla, ancora in cerca dei suoi amici.

- Sviluppo della trama e dei personaggi
Diciamo che l'effetto sorpresa della storia, dopo un paio di righe, sparisce del tutto. Sarà che ormai si parla spesso di quattordicenni che, disubbidendo ai genitori o venendo ignorati totalmente da essi, se ne vanno in discoteca senza tenere gli occhi aperti e sapere che cosa aspettarsi, finendo poi nelle mani di potenziali stupratori o in un letto di ospedale - come qui accade - a causa di un'overdose per il mix di droghe ed alcool. Non dico che succeda sempre, ma nel buon 80% dei casi è proprio così che si ritrovano poi a passare la vita, a meno che non muoiano del tutto.
Su questo punto di vista, dunque, l'effetto sorpresa era davvero poco, se non nullo. Il lettore sa già bene o male che cosa aspettarsi, e non perché si tratta di una discoteca: semplicemente, visto il modo della narrazione, si intuisca subito che Alice stia facendo qualcosa di sbagliato e dunque l'ovvia conclusione va da se. Avresti magari potuto diluire un po' le informazioni, renderle inizialmente un po' più leggere per far sì che in seguito si avesse l'effetto sorpresa, lasciando il lettore interdetto e con un'aria tra il perplesso e l'incredulo nel vedere la svolta e la conclusione che avrebbe preso la storia.
Ciò che mi è piaciuto di più, comunque, sono stati i piccoli riferimenti alla vera e propria fiaba di Alice, dal barista col cappello strano che le offre da bere - e qui il richiamo al Cappellaio Matto -, alle belle ragazze chiacchierone, che sulle prime mi hanno ricordato i fiori parlanti prima dell'apparizione del biscotto “Mangiami”.
Il disagio che prova Alice nel timore di non essere accettata dalle amiche è palpabile e attuale, è stato ben sviscerato e descritto ed è esattamente ciò che molto spesso capita, non sempre si fanno le scelte giuste, e spesso e volentieri quelle che si fanno sono solo la causa di qualcosa di più grande, un essere accettati da un gruppo e da una società che magari, a conti fatti, non ti merita nemmeno -, vediamo infatti che Alice è lasciata praticamente sola, delle amiche non c'è traccia e non sa nemmeno come potrebbe tornare a casa a fine serata, e persino il suo iniziale credere che si sarebbe divertita viene eclissato da ciò che le accade attorno, dove comincia a vedere pian piano come stanno le cose.
Partendo proprio da questo, mi aggancio al tema del contest. Non c'è, purtroppo. Non c'è nemmeno un accenno di esso, se non una finta realtà che prende una forma consona e anche un po' squallida mano a mano che Alice si rende conto della situazione che la circonda: niente divertimento, niente amiche e nessun prossimo ritorno a casa, solo caos, droghe e poi un ospedale in cui l'unica cosa che sente sono i pianti di sua madre.
Che Alice pensasse che la discoteca potesse rivelarsi una serata da sogno è palese, ma non è esattamente questo che era stato richiesto nella traccia. Volevo vedere dubbi, sogni distrutti o realizzati, ma sogni che avrebbero portato a qualcosa di grande, sogni che erano propri dell'animo umano come all'alba dei tempi; come quando l'uomo sognava di volare e aveva uno scopo nella propria vita, come quando c'era qualcosa di più grande dei sogni stessi e si dovevano fare sacrifici per un bene più grande, e qui, purtroppo, di tutto questo ho visto ben poco.

- Stile, sintassi & grammatica
Sono stata molto felice di costatare che la storia si presenta senza particolari errori e, anzi, scorre molto fluida per il tipo di narrazione scelto, dunque tanto di cappello per essere riuscita a non dimenticare assolutamente nulla.
Vediamo qui una storia per lo più introspettiva, dunque c'è poca interazione di dialoghi se non qualche battuta scambiata in discoteca da Alice - che, anzi, non parla per niente, si lascia solo trasportare dagli eventi fino alla fine -, ma ciò che c'è è ben descritto e di impatto, facendo capire bene ciò che sta accadendo e la sua conclusione. Proverei ad omettere un po' di più il nome di Alice, giacché è lei la protagonista e non c'è bisogno, seguendo il suo punto di vista, di inserire continuamente il suo nome.
Qui di seguito, come puoi vedere, ci sono solo alcuni accorgimenti, nulla di che:

legge Alice, quando - dopo vari minuti di cammino - arriva finalmente a destinazione → Al posto dei trattini, puoi tranquillamente mettere le virgole
Alice è troppo bassa e magra per porsi fare spazio tra la folla → Alice è troppo bassa e magra per potersi fare spazio tra la folla
Va in bagno, Alice, sperando → Puoi togliere il nome senza che debba essere ripetuto, conoscendo il soggetto

- Parere personale
Sarò sincera, quando ti sei iscritta con una storia in chiave moderna di Alice, mi aspettavo qualcosa di fantastico che avrebbe avuto in sé elementi fiabeschi uniti all'era moderna in cui tutti noi viviamo - o magari anche più futuristica, che non fa mai male -, ma ci sono rimasta un pochino male quando ho visto che, in realtà, si trattava di una rivisitazione in cui si parlava del tema delicato e drammatico di ragazze che si ritrovano agglomerate nella massa e, per piacere, fanno ciò che credono sia giusto per essere accettati nel gruppo, finendo poi com'è finita Alice in un letto di ospedale.
Mi aspettavo che il sogno venisse trattato bene, che tutto prendesse una piega inaspettata, ma questo racconto in chiave moderna, per quanto racconti una realtà alla quale purtroppo non si può sfuggire, non mi ha entusiasmata come avrebbe dovuto.

Recensore Master
27/11/14, ore 22:01

Complimenti, complimenti e complimenti ancora.
Sono davvero contenta di aver potuto leggere questa breve storia. Bravissima perchè è scritta benissimo e hai saputo raccontare la storia di Alice meravigliosamente.
Hai raccontato benissimo i disagi che hanno i ragazzi adolescenti e la loro voglia di evadere, di non rispettare le regole e per di più non ascoltano i giudizi saggi dei genitori. Una ragazzina di quattordici anni da sola in una discoteca, per la prima volta, è una tragedia. Ed infatti il tuo finale triste e macabro ne è la prova.
Mai accettare niente dagli sconosciuti, mai cadere nelle tentazioni, mai fare ciò che non vuoi.
Alice purtroppo non ha ascoltato suo madre. Alice purtroppo è stata troppo debole.
Complimenti... è una storia che fa riflettere molto <3

Recensore Master
23/11/14, ore 20:51

Ciao!!
Ho letto questa storia allettata dall'idea di una rivisitazione di Alice nel paese delle meraviglie. Devo ammettere che più cresco più quella storia acquista attrattiva ai miei occhi.
La tua rivisitazione è sorprendente! Davvero inaspettata, ma , allo stesso tempo, perfettamente calzante! Ho apprezzato questa discesa terribile nella tana del bianconiglio, la presenza del cappellaio e il finale "macabro" e triste. Perché Alice nel paese delle meraviglie è un'opera inquietante com'è inquietante questo tuo racconto. Basta un attimo per perdere tutto, basta proprio un momento di debolezza o di innocenza, un istante in cui riponiamo la nostra fiducia nella persona sbagliata.
inoltre questa piccola storia è scritta in modo corretto e scorrevole, con una narrazione "innocente" e immediata che le calza a pennello.
Sono davvero contenta di averla letta e mi è piaciuta molto.

Nuovo recensore
14/11/14, ore 16:51

Terribile ma molto, molto bella.
Davvero azzeccata, complimenti. Mi piace davvero molto.

Recensore Veterano
04/11/14, ore 15:22

Scusami per l'enorme ritardo con cui approdo alla tua storia, ma ieri ho avuto parecchi problemi di connessione - questa è la terza volta che cerco di lasciarti una recensione - e ho dovuto aspettare oggi! Prima di scegliere la storia a cui mettere il mi piace, ho letto un pò tutte le introduzioni e devo dire che la tua, fin da subito, mi ha parecchio colpita!
Premetto di essere un pò di parte, di essere innamorata di Alice e del suo mondo fiabesco, ma quello che hai scritto e come l'hai scritto è stato... impressionante, ecco! Hai preso un tema delicato come quello dell'adolescenza (il fatto di essere come gli altri, di essere accettati, di cambiare pur di piacere, di sfidare i propri genitori per fare qualcosa che gli altri fanno e che tu non puoi) e lo hai abbinato a una cosa imprevedibile come Alice! Un'ottima idea, veramente!
La os è strutturata molto bene, con i giusti passaggi logici e i giusti accorgimenti: ammetto che appena ho letto della ragaza sola in giro per quel locale, ho immaginato subito che le accadesse qualcosa di brutto! Non è di certo un ambiente pratico a tutti, soprattutto a una persona che non abbia esperienza in merito e che sia sola (il gruppo fa la differenza!).
Il testo è scorrevole, a parte qualche piccolo errore, ma nulla di preoccupante o pesante! 
Ti faccio i miei complimenti, ancora, per l'idea che hai avuto!
Alla prossima :)

Recensore Veterano
03/11/14, ore 22:51

Eccomi qui :)
Non so che dire, davvero: a leggere titolo e introduzione avevo pensato si trattasse di una rivisitazione sì in chiave moderna, ma che ci fosse comunque l'elemento fantasy (e anzi, questo ha fatto venire una bellissima idea a me xD), invece mi sono trovata spiazzata dalla situazione totalmente reale e drammatica che hai proposto: Alice è una ragazzina come tante, che crede che il divertimento e l'opinione dei compagni siano le cose più importanti, quando non è affatto così: secondo me è significativo che gli amici non compaiano mai, visto che Alice fa tutto questo e poi si ritrova coinvolta in una tragedia, da sola, senza contare che nessuno sì è mostrato disponibil per accompagnarla e anche questo è un segnale di disinteresse che proviene proprio dalle persone che Alice vorrebbe colpire. 
Mi è piaciuto moltissimo lo stile che hai usato: semplicissimo e diretto, senza fronzoli inutili; le scene si immaginano molto facilmente e si susseguono in modo fluido, piacevole.
ho notato solo questo piccolo errore:
Alice è troppo bassa e magra per porsi fare spazio tra la folla 

per il resto, è tutto perfetto e bellissimo: il finale mi ha lasciata basita, lo ammetto, ma sono cose che purtroppo accadono più spesso di quanto si pensi.
che altro dire? Sono convinta che tua cugina abbia fatto un figurone: brava!

Eboli

Recensore Veterano
03/11/14, ore 20:51

Ho letto le prime righe pensando:"Accipicchia, Alice è troppo ottimista. E' ingenua. Va tutto troppo bene, finirà malissimo."
E avevo ragione. E' finita malissimo e mi ha distrutta, perché è stato un finale inaspettato (come tempistica) e crudo e violento e assolutamente perfetto.
Mi ha colpita come un pugno, ma mi è piaciuto moltissimo.
Trovo ottime le dinamiche di questa storia: l'ingenuità, la superficialità, il sentirsi onnipotenti. Mi piace da morire la tua rielaborazione della favola, perché è grottesca e incredibilmente attuale. Mi piacciono i pregiudizi di Alice, perché sono realistici. Mi piace il suo non riflettere a fondo, perché è altrettanto plausibile. Il suo modo di agire e pensare sono estremamente attuali, così come, purtroppo, la situazione in cui si mette.
Mi piace come descrivi tutto, perché hai uno stile lineare e chiaro che ricorda moltissimo quello delle favole. I pensieri di Alice arrivano diretti e immediati al lettore. Hai una sintassi pulita e perfettamente comprensibile che risulta ottima per trasmettere "messaggi".
La conclusione è incredibile. Un attimo, e tutto cambia. Alice viene "avvertita" dall'universo, si rende conto che qualcosa non va. Sa che non dovrebbe essere lì, ma nonostante questo non coglie il messaggio e non se ne va. Le viene data la possibilità di salvarsi, e lei non la coglie. Ho adorato questo concetto, perché è proprio così che funziona la realtà: le cose succedono all'improvviso. Se ne può avere qualche sentore, ma se non si ha la prontezza per rendersene conto succedono senza troppi avvertimenti, e sono irreversibili.
La frase finale mi ha distrutta del tutto: il contrasto fra il "meraviglioso" del Paese delle Meraviglie e Alice che sente, sente la madre piangere e non può fare nulla per consolarla è tremendo. Tremendo perché estremamente azzeccato, e per questo geniale.

Recensore Veterano
30/10/14, ore 23:34

Ciao di nuovo :3 Questa tua versione moderna di Alice è davvero devastante 0.0 quindi sappi che mi piace da impazzire. Posso dirti che sei pienamente riuscita a riadattare una storia non proprio facilmente riadattabile in un contesto che non sarebbe probabilmente mai venuto in mente a nessuno? Bèh, spero di sì, perché l'ho appena fatto.
La prima cosa che ho notato nella tua storia, oltre ovviamente alla trama eccelsa ed alla conclusione (a parere mio) affatto scontata, è che hai una sintassi davvero perfetta!! Scusa se ti scrivo una cosa così inusuale nel commento, ma sono fissata con virgole e punti, quindi XD
"La voce del ragazzo che le sorride dall’altra parte del bancone è amichevole, ma ha un cappello davvero buffo." questa parte mi ha fatto venire le vertigini al cuore!! Amo il Cappellaio *.*
Hai usato il Bianconiglio come nome della discoteca, cosa che mai mi sarei aspettata, brava. Hai ridato tono ad una storia che ne aveva già di suo, sono molto invidiosa ed ammirata!!
Complimenti.
Baci