Recensioni per
Odi et amo
di Laylath

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/03/15, ore 22:58

Buonasera, Laylath.

Non so proprio da dove iniziare, perciò ti dirò che questa raccolta mi piace particolarmente; non solo per il fatto che tratti di Riza, approfondendone la personalità, ma anche e soprattutto per i parallelismi che crei in ogni brano. In questo modo evidenzi quanto la bambina si sia presto trasformata in donna, abbandonando prematuramente un’infanzia che altro non sarebbe dovuta essere che felice e, possibilmente, spensierata.
Il tema della festa della donna si addice particolarmente a Riza, che ha passato la maggior parte della sua vita sepolta in una divisa militare ben poco femminile. Il soldato si è spesso sostituito alla donna, che nel Tenente emerge sì e no in rare occasioni.
E poi c’è Fury, che mi fa venire voglia di abbracciarlo e non lasciarlo più. È stato davvero dolce e premuroso da parte sua donare a Riza un rametto di mimosa; tipico di lui, insomma. Apprezzo anche questa tua scelta: sicuramente, se fosse stato Roy a consegnare al Tenente quel simbolo floreale si sarebbe caduti quasi in un cliché. Invece Kain è perfetto. ♥
Non vedo l’ora di leggere il prossimo brano della raccolta. Devo proprio complimentarmi con te, hai uno stile fluido e per niente noioso, bensì appassionante e dai ritmi incalzanti. Wow, continua così!

Alla prossima,

Ayako

Recensore Master
14/03/15, ore 17:06

Caro il dolce Fury!
Lui, con la sua dolcezza, la sua innocenza, e la sua tenera spontaneità, ha donato un rametto di mimose a Riza, così come aveva fatto con sua madre, in un gesto tenero e innocente.
E naturalmente anche Riza di fronte a tanta ingenuità priva di malizia si è lasciata andare, accettando il regalo e rivalutando decisamente la festa delle donne.
Complimenti perché hai dato a Riza un’idea della festa assolutamente credibile ed in linea con il personaggio e con tutto quello che ha passato.
Il finale poi è stato carinissimo.
Davvero brava.
Narclinghe
 

Recensore Junior
09/03/15, ore 20:01

Ciao! Vorrei farti una recensione un po' più lunga, ma in questi giorni sono in vacanza e scrivo da cellulare... Avevo pensato di recensire al mio ritorno, ma non ci riesco! Questa tua raccolta mi sta piacendo moltissimo e almeno su quest'ultimo capitolo devo commentarlo! Innanzitutto hai utilizzato il pretesto della festa della donna in modo molto originale! Ho pensato anche io a come si sarebbe comportata Riza (Sono pazza, lo so), e secondo il mio punto di vista la tua analisi è stata eccellente. Mi è piaciuta molto la contrapposizione del suo punto di vista tipico della raccolta applicato a questa ricorrenza: una Riza che odia questa festa dopo aver visto come sono state trattate le donne durante la guerra a cui ha partecipato ad Ishval contrapposta al momento in cui quel tenerone di Fury le regala le mimose... Ho apprezzato molto come l'hai caratterizzata, in un certo senso molto "femminista" nel suo modo di detestato la festa che in realtà festa non è. Poi quando le si è inceneritori il cuore di fronte al gesto dell'amico... È stato un capitolo che mi ha fatto pensare e sorridere allo stesso tempo! Ottimo lavoro, e auguri (in ritardo). Lolly

Recensore Master
08/03/15, ore 16:18

Ma che ammoorreeehhh Fury! *^*
Lo sapevamo comunque, che il pulcino è un ammmoooorrreeehhh! <3 <3

Ok, finiamola. xD
Ritorniamo interamente nell'universo di Fma, e lo facciamo con una cosa che non mi apsettavo: e non parlo della festa delle donne (che sotto sotto me lo aspettavo; a proposito, auguri! :D); ma di come alla fine si ritorna al punto iniziale. Se non sbaglio in questa raccolta non è mai successo.

La bambina Riza è sempre stata sola, con un padre che poco, ma soprattutto niente s'interessava a lei. Fgurarsi questo giorno!
Ecco perché a scuola, ricevendo quegli auguri lei gli raccolga con emozione e gratitudine.
La sua considerazione della festa per degenera quando vede con i suoi occhi quel che accade nel mondo: donne stuprate, uccise, schiavizzate: di certo queste orrende realtà l'hanno posta in una posizione in cui vede questa ricorrenza come una sorta di facciata, quando effettivamente dietro c'è ben altro.
E' vero: che viviamo in questo o quell'altro capo del mondo, le donne sono sempre considerate minori degli uomini quando non è assolutamente così.
Lei stessa, ripensando a sua madre, proprio non riuscirebbe a conciliare la forte simbologia della festa con il primo uomo con cui ha avuto a che fare, ovvero Berthold.
Per fortuna, non tutti gli uomini sono così. Penso che con Roy da ragazzina e con Fury ora (a parte tutti gli altri membri della squadra), abbia riscoperto quella genuinità che con il tempo si era oscurata.

Ho apprezzato che il rametto arrivi proprio da Fury: l'anima più innocente del gruppo, il ragazzo che ancora poco o nulla sa di quello che i suoi simili sono in grado di fare.
Allacciando la sua offerta del ramo a Riza con quello donato alla madre, le hai fatto rinascere la consapevolezza dell'amore semplice e senza malizia.

Ok, sproloquio mode *ON*
Bravissima!! :D

Recensore Master
05/12/14, ore 18:40
Cap. 5:

Bellissimo capitolo, dove dall’odio si passa all’amore!
Povera Riza, così piccola alla morte di sua madre, trovarsi sola al funerale; e i parenti chi sono? Dove sono? E’ normale per lei provare odio, rancore, dopo che l’hanno fatta sentire così sola.
Ma ecco arrivare nonno Grumman!
Come si può non volere bene a quel dolce e arzillo vecchietto? E già Riza comincia ad ammorbidire la sua idea sui parenti.
Poi alla fine è Riza a diventare la zia (seppur putativa) di una schiera di nipoti, ed ecco che il suo odio si tramuta in amore, perché capisce che è bellissimo essere parente di qualcuno che ami.
Davvero bello.
Narclinghe.
 

Recensore Master
29/11/14, ore 13:59
Cap. 5:

Proprio ieri mi chiedevo quando avresti postato un nuovo capitolo di questa ff (se, parlo io che se aggiorno è un miracolo! -.-').

Ahia! Parenti serpenti, eh?
Hai toccato un tasto molto dolente per Riza: non ha mai visto nessuno al di fuori di loro, e l'indifferenza paterna sicuramente non ha fatto altro che alimentare questo astio per gli altri parenti. Prendi Heymans nell'AU: è propenso a conoscere i nonni ma solo perché ha il sentore che siano buoni come lo è sua madre (un'idea erronea, ahimè).

Ma una volta conosciuto Grumman ha avuto un senso di calore familiare del tutto nuovo, che non ha mai provato neanche con il padre (con la mamma sì, ma solo per pochi anni), e nonostante sia il tipo da comportarsi freddamente con coloro che non l'hanno mai considerata, di certo non riuscirebbe a farlo con quel vecchietto arzillo e con la battuta sempre pronta. W Grumman!! :D
Un nonno praticamente con i fiocchi, se non fosse per la lontananza e le millamila vicissitudini fra la famiglia di sua madre e quella di suo padre.

Ed una volta che diventa lei il parente di qualcuno (anche se in senso metaforico; chi non ha uno zio o una zia che non sono di sangue? :D), sa quanta gioia ci sia in quei gesti semplici ma carichi d'affetto. E la cosa bella è che quel ruolo appartiene solo a lei: è Riza la zia dolce e premurosa, che li porta a far merenda (con le ciambelle di Heymans Breda? Se è così, chissà quante lamentele! xD) e permette loro di invadere l'ufficio. <3

Un altro capovolgimento di un elemento fondamentale.
E l'odio diventa amore, ancora una volta! *^*

Bravabravabrava! :D

Recensore Master
22/11/14, ore 17:04
Cap. 4:

Molto bello questo capitolo.
Anche qui vediamo la Riza bambina che non ama i dolci, perché è da sola, perché la sua vita è triste ed amara, e quindi la loro bontà e dolcezza le sembra una beffa alla sua infelicità.
Poi la piccola Riza cresce, e diventa il tenente Hawkeye, ed ora non è più da sola, la sua vita non è più così amara.
Riza ora ha delle persone accanto: Rebecca, la squadra Mustang, ed ora i dolci non li odia più, ma anzi comincia ad apprezzarli.
Mi piace molto questo tuo modo di scrivere i capitoli, davvero complimenti.
Narclinghe.
 

Nuovo recensore
21/11/14, ore 00:43
Cap. 4:

Questo capitolo mi ha fatto venir fame, nonostante io non sia una grande amante dei dolci (anche se per motivi molto meno "seri" di quelli di Riza xD)

Cretinate a parte, questa raccolta è una piccola chicca: racconta della vita di Roy e Riza tramite piccoli episodi di vita quotidiana che ci fanno entrare un po' di più nel loro personaggio, spiegandoci retroscena semplici ma allo stesso tempo interessanti.
A mio parere sarebbe difficile raccontare tutto questo con una semplice one-shot e perfino con una long classica. Hai scelto la forma perfetta per descrivere il rapporto dei due, fatto non solo di battaglie e lavoro ma anche di dolcezza e silenziosa complicità.
Compliments!

Recensore Master
20/11/14, ore 17:44
Cap. 4:

Apprezzo come tu passi dall'amore all'odio e viceversa con questi piccoli ma significativi espedienti, e questo capitolo è uno dei migliori per me.

Già, la sua infanzia era così amara che i dolci le sembravano quasi una presa in giro, una beffa all'esistenza praticamente senza senso che conduceva.
Al contrario, quando mangiare dolci significa amicizia e cameratismo, ecco, qui sì che cambia la sua visione della vita: con Rebecca prima e con la squadra di Roy dopo, a Riza i dolci non sembrano più così "beffardi", e così privi di senso, proprio perché hanno a che fare con una vita e con persone che lei ama.

Bellabellabellaaaa!! <3

Recensore Master
03/11/14, ore 21:25

Davvero molto bella.
Ho immaginato la piccola Riza, che dopo cena entra nella biblioteca, e apre una per una le pallette di carta per poi buttarle nel cestino, e ho immaginato anche un Roy che la spia, e che poi disegna di proposito la piccola Riza intenta in quel lavoro.
Certo, poi si cresce, e la Riza adulta, in ufficio, non tollera molto le pallette di carta sparse un pò ovunque, soprattutto se fatte da uomini adulti e con dei disegnini sopra.
Però porterà sempre nel cuore la palletta di carta che la ritrae da bambina.
Molto dolce.
Narclinghe.

Recensore Master
01/11/14, ore 18:34

Awww, bella!

Ecco da dove proviene la sua bravura di cecchina! Ahahahah

Davvero, amo i collegamenti fra passato e presente. Roy, a distanza di anni, di quando era ancora un allievo del vecchio Hawkeye, ricorda bene che la carta che spargeva a terra il giorno dopo spariva. Fa presumere che la spiasse mentre eseguiva quel semplice gioco. <3

Non ho parole, bellissima! *ç*

Recensore Master
28/10/14, ore 17:59
Cap. 2:

Questo capitolo mi ha molto emozionata!
Ho immaginato il trauma di Riza; il suo passaggio da dolce bambina innocente, i cui sogni erano meravigliosi e pieni di colore, al trauma della guerra di Ishival, che ha trasformato tutti i suoi sogni in terribili incubi.
Ma in tutto questo una speranza c’è; ed è rappresentata da Kain Fury.
Lui è il più giovane, non ha per fortuna conosciuto gli orrori della guerra, ed in lui Riza forse rivede se stessa da bambina, con tutti i suoi sogni, le sue speranze che non sono andate perdute, ma hanno cambiato il custode.
Davvero bellissimo.
Narclinghe.
(Naturalmente puoi chiamarmi Nar ^_^)
 

Recensore Master
27/10/14, ore 18:37
Cap. 1:

Ciao Laylath, è davvero con grande piacere che ti ritrovo in questa nuova fic dedicata a Roy e Riza.
Non che non apprezzi anche gli altri componenti della squadra, ma loro due insieme, li adoro.
In questo capitolo evidenzi perfettamente il significato che la pioggia assume nei vari momenti della vita di Riza.
Riza bambina adora la pioggia, stando sotto la pioggia riceve l'impressione di "lavare la sua vita", di purificarla da un peccato di cui non riesce nemmeno a capire il significato.
Ma poi Riza soldato si rende conto che la pioggia non può lavare il sangue degli Ishivaliani uccisi; i tuoni non possono superare le urla di chi soffre e muore, ed ecco che Riza non ama più la pioggia, ma anzi ne prova fastidio.
Infine c'è Riza tenente, con al suo fianco il colonnelo Mustang, e ora di nuovo Riza "fa pace con la pioggia", perchè sà che sotto la pioggia il suo Colonnello è inutile, e allora può intervenire lei e salvarlo dai guai, ed in questo modo le sembra quasi di "rimediare ai peccati" commessi in passato.
Complimenti per questa accurata introspezione dell'animo di Riza attraverso l'elemento pioggia.
E' davvero profonda e per niente scontata.
Alla prossima.
Narclinghe.

Recensore Master
24/10/14, ore 16:32
Cap. 2:

Ti rendi conto di com'erano i miei occhi nel leggere questa? *-*

Se prima i suoi sogni erano belli, colorati e dolci, dopo la guerra di Ishval sono diventati tetri, orrendi.
Meglio rimaner vigile piuttosto che rivivere quella strage.
Come può dormire se non è più in grado di far bei sogni, se la sabbia sporca di sangue di Ishval sostituisce prepotentemente il campo fiorito della sua infanzia?
Ma c'è una persona che ancora preserva quell'innocenza, che è ancora capace di sognare mondi migliori: Kain Fury. La sua giovinezza lo rende inconsapevole di tutto quanto c'è di brutto, e per Riza immaginare la sua spensieratezza inconscia è di gran conforto, come se in qualche modo guardarlo sorridere nel sonno sia una testimonianza di quanto c'è ancora da salvare.

Brava! Bellissima!! *ç*

Recensore Master
21/10/14, ore 19:23
Cap. 1:

Dalla tua risposta alla recensione avevo intuito che c'era qualcosa che covava sotto la cenere! xD
Ed è ovvio che non mi sfuggiva neanche questa ff: prima o poi arrivo io a rompere le scatole e non puoi farci niente!! Ahahahahah

Sono contenta che tu ti sia immersa nuovamente nel personaggio di Riza perché si sente che, fra tutto il team con le tue dovute preferenze, hai colto la sua personalità con una dedizione fuori dal comune.
Ne deriva uno spessore così intenso che sembra quasi che il manga non ci dia che un solo assaggio.

Con la sua ingenuità aveva creduto che i peccati potessero cancellarsi "lavandosi" simbolicamente con la pioggia. Ma poi si rende conto che non è così, che un peccato quando lo si commette non si cancella mai. La tristezza di una vita familiare vuota è ben diversa da quella "sporcizia" che sente su di sé dopo aver partecipato al massacro di Ishval.
Dal quell'amore etereo che provava nei confronti della pioggia si è passati alla sensazione di fastidio. Perché sostanzialmente per lei la pioggia non può più far nulla.
Ma quando entra in ballo il colonnello c'è un capovolgimento repentino.
Nei giorni di pioggia Riza è utile al colonnello perché lo tira fuori dai guai certo, ma c'è qualcosa di molto più profondo: Mustang ha intenzione di cambiare il paese, di fare in modo che non ci sarà più nessuno sterminio o casi simili ad Ishval, e lei ne è consapevole. Aiutarlo e proteggerlo dai pericoli la fa sentire in parte riscattata, "meno sporca", perché sta contribuendo a fare in modo che nessun altro possa macchiarsi di simili crimini, e che nessuno venga ucciso per le medesime, sciocche ragioni.
E' proprio questo che adoro di questa coppia: che oltre all'elemento velatamente amoroso ci sia anche la condivisione di tutto quello che passarono ad Ishval, e non solo. *^*
Ciò che sente Roy, lo percepisce anche Riza. Sono i responsabili di un medesimo peccato. E' questo che li rende così simili e così determinati a cambiare il mondo.

Come al solito divago! xD

Brava, mi fa piacere che tu ti butta in queste idee, anche se hai l'altra da portare avanti! ;P