Ciao, come sempre non avevo dubbi che questa storia mi sarebbe piaciuta, adoro il loro modo di interagire sia nel telefilm e nelle tue storie tra loro due e questo è uno dei motivi per cui leggo sempre quello che racconti.L'idea della vacanza mi è piaciuta e il fatto che al l'ultimo lei decide di lasciare tutto (anche se non per sempre) la trovo una metafora con il loro incontro nella5×11 in cui lascia spazio al suo istinto e non al suo solito autocontrollo sperando che un giorno anche nella serie capisca che la città è troppo piccola per lei e che ha bisogno di vivere da vera vampirea e che meglio da Klaus puo mostrarle il mondo sono perfetti insieme, ancora complimenti per il tuo modo di raccontare e far vivere le tue storie magari scrivessi tu a tvd e to

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Vic appena divorato la tua one-shot e...il rating rosso dove me lo hai lasciato? ;)
A parte gli scherzi, se Caroline prendesse una decisione del genere "realmente" nel nostro amato telefilm dovrai prima di tutto chiedere i diritti d'autore alla Plec e poi venire a raccogliere una me in preda ad una crisi di pianto isterico, ma di felicità, dal pavimento!
E di nuovo a parte gli scherzi non scherzi, adoro davvero il tuo modo di scrivere e sto per svelarti una scomoda verità. Ho momentaneamente abbandonato i Fiori del male perchè sono in crisi per via del "molto probabilmente il Klaroline non accadrà mai...e poi mai, mai mai e mai" e nonostante adori il tuo modo di scrivere non potevo buttarmi giù con una storia angst o il suicidio era imminente, quindi colpa mia! Appena sarò tornata in carreggiata tornerò a seguirla assiduamente!
So che non devo giustificarmi, ma pensavo ti doverti o comunque voglio spiegarti il perchè della mia scomparsa. Ad ogni modo, la prossima one shot la voglio rossa come il fuoco e sai cosa riesci a fare egregiamente? Descrivere il viso, le espressioni e lo charme disarmante di Klaus. Davvero e per questo complimentoni perchè non è per nulla facile!
Ti mando un abbraccio e a risentirci presto su fb. Giulia.

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Premetto che mi dispiace un sacco che tu non sia riuscita a completarla in tempo per il concorso, perché l'avrei votata sicuro. E' una storia a dir poco adorabile, oltre che scritta benissimo e con uno stile fresco e divertente che non mi ha fatto pesare il fatto che sia scritta in prima persona (e di solito sono abbastanza allergica alla prima persona). Poi, vabbè, hai anche citato Baricco che è sempre una nota di merito in più. 
Ho soprattutto apprezzato la caratterizzazione di Caroline che ricalca perfettamente quella dello show: tutta senso del dovere e risposte taglienti, pur essendo affascinata dalla possibilità di infrangere le regole, di fare la scelta (considerata) sbagliata che anche qui è rappresentata da Klaus, che non è un assassino o un vampiro, ma il (co)proprietario di un locale, che la invita a rimandare le responsabilità e il ritorno a casa e a cui lusinghe lei, alla fine, cede. Bello anche come lui si richiuda in sé stesso e diventi scostante non appena capisce che lei se ne sta andando perché è così Klaus e come, nonostante si conoscano da una settimana, Caroline riesca sempre e comunque a capirlo e, di fronte all'orgoglio ferito di lui, lei cerchi di confortare entrambi.
Mi ha fatto impazzire il loro primo dialogo che è semplicemente perfetto: lui è tutte risposte sagaci e seducenti e lei è inizialmente sulle sue e poi, progressivamente, si lascia andare (sulla storia del "non puoi offrirmi un drink" non sapevo se sorridere o sciogliermi). 
Mi ha colpita molto anche l'idea di una Elena/Marcel, seppur solo in vacanza, così come ha fatto anche il discorso che fa Elena quando stanno partendo: per Elena sarà sempre Damon, per Caroline no (e, oh!, è così vero).
Nota di merito va al nome del locale che mi ha fatto ridere un sacco e che è assolutamente da Kol (e poi mi ha fatto ripensare a una battuta della puntata di Supernatural in cui ha recitato Kol e quindi ho riso ancor di più) (sono abbonata ai viaggi mentali, lo so).
In sostanza, complimenti! E devo davvero cercare qualcos'altro di tuo da leggere (cosa che andrò a fare a breve).
Livia 

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