Ciao piccola Giuls!
Posso iniziare con un "Te l'avevo detto!" o con un "Ne ero sicurissima!"? No, perché questa storia è pura magia. Partiamo dal fatto che io non avessi la più pallida idea di cosa fossero dei Parabatai prima di questo fest, quindi ho letto la tua storia da completa ignorante in materia e non mi sono sentita spersa né ho avuto problemi a capire di cosa si parlasse. Gli Ziall di questa storia sono magici. Il loro completarsi a vicenda, il modo in cui si prendono cura l'uno dell'altro nei modi più differenti... Niall è l'amore. Io Niall me lo immagino un tipo geloso, ma che non lo mostra. Sai quei tipi che all'improvviso se la prendono e mettono il broncio e tu non sai che gli è preso, ecco. Quando ha lanciato il pugnale ferendo Zayn, mostrando il suo lato ferito o quando si allontana a piangere, dopo aver visto il bacio tra Zayn ed Elizabeth, avrei voluto solo abbracciarlo e coccolarlo. Mi piace questo Niall. Spericolato ed impavido, forte ma fragile. Zayn. Il tuo Zayn è sempre particolare, e la cosa mi fa impazzire. Nelle tue storie Zayn è sempre quello fragile, che deve essere protetto o difeso o aiutato, invece in questa storia anche se ha numerosi momenti no, è lui il punto forte. Niall è sì quello sicuro e sprezzante del pericolo ma Zayn, nella sua calma e nella sua paura, è sempre lui a mettere a posto le cose. Non so se mi sono spiegata bene... Scusa.
Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui le cose sono evolute, Zayn specialmente. Niall alla fine è la "certezza" di questa storia, mentre il moro, beh, lui è tutto un programma. Ho riso troppo quando ha fatto quella scenata di gelosia per i Narry, Harry piccolo furbacchione!, e poi la rissa ed il loro primo bacio. Per non parlare delle scena sul tetto... Sia benedetto quel tetto!
Ho pianto quando “Non pianse mai per la morte del suo forse perché aveva la sensazione che fosse ancora vivo, da qualche parte, forse perché, dopo aver trattenuto così a lungo le lacrime, quelle avevano rinunciato ad uscire. Continuò semplicemente con la sua meccanica vita, ammazzando demoni e guardando ogni giorno, nello specchio, la cicatrice della sua runa una delle poche cose che erano rimaste di Zayn. C'erano i suoi vestiti nell'armadio, ancora mischiati ai suoi, c'erano i suoi album da disegno, un paio di accendini, un pacchetto mezzo vuoto di sigarette, tutti i biglietti del cinema e dei concerti a cui Niall l'aveva trascinato, tutti i bigliettini e i disegnini che gli aveva regalato Alice, il suo portatile, l'mp3 con le sue playlist preferite – compresa quella che gli aveva fatto Niall per il suo ventesimo compleanno. C'erano il suo orologio da polso, i braccialetti di perline che era solito indossare, gli orecchini sparsi in una scatoletta di legno, i libri ammucchiati sulla scrivania, i CD impilati nella libreria, rigorosamente in ordine alfabetico, il suo rasoio, il dopobarba, lo spazzolino – che Niall non aveva il coraggio di togliere dal lavandino – la sua collezione di sassolini bianchi. C'era così tanto Zayn in quella stanza che a Niall sembrava quasi di averlo ancora accanto, eppure c'erano tutte le sue cose, fuorché lui. E per quanti fossero quegli oggetti, per quanto fosse grande il loro valore, Niall sarebbe stato disposto a sbarazzarsene per poter riavere indietro Zayn, anche soltanto per un'ora. Per potergli dire che lo amava e che avrebbe rinunciato a tutto pur di stare con lui, che era arrivato a pensare di rinunciare alle rune e di accontentarsi ad una misera vita da Nascosto, purché l'avesse potuta trascorrere con lui. Avrebbe voluto avere più tempo, per potersi spiegare; più coraggio, per potergli far capire quello che pensava; più certezze, per non vivere nel dubbio e nell'indecisione. Avrebbe voluto essere sicuro dei sentimenti che Zayn provava per lui, avrebbe voluto scoprire se anche lui sarebbe stato disposto a rinunciare a tutto per vivere con lui, se anche il suo amore era così grande, o se il loro sentimento avrebbe finito per spegnersi nell'arco degli anni, come soleva capitare tra quasi tutte le coppie. Invece si era ritrovato in quel limbo di totale inesistenza: mancavano i sentimenti, non c'era dolore, non c'era gioia, i giorni si trascinavano l'uno sull'altro, i demoni morivano sotto la sua spada troppo velocemente, la tristezza lo assaliva troppo spesso, la malinconia gli attanagliava le viscere ogni qual volta si concedesse il lusso di rilassarsi." Ho pianto perché c'è così tanto sentimento e dolore e vuoto in questo pezzo che mi ha spezzata il cuore. Quel poter passare un'ora sola con lui, la paura di non aver saputo trasmettere i suoi sentimenti e l'incertezza sull'amore di Zayn. Ma poi, proprio mentre piangeo l'anima ecco che Zayn ritorna. E lì ho pensato "Fanculo, sì!" hanno passato la notte insieme, si sono amati ma Niall non ha ricevuto risposte. Perché Zayn ha deciso di fargli credere fosse un sogno. E allora ho pianto di nuovo perché Zayn, come ho detto prima, mostra tutta la sua forza. Anche se è debole perché ha bisogno di tornare da Niall. E mi si è spezzato il cuore perché entrambi avevano pensato la medesima cosa, lasciare l'altro indietro e sparire perché convinti che essere parabatai fosse più importante di tutto. Quel "Aveva categoricamente escluso la trasformazione in un vampiro: già era doloroso vivere mentre Niall pensava che fosse morto, non avrebbe retto anche un'esistenza eterna con la consapevolezza che il suo Niall non era all'Istituto ad allenarsi o sconfiggere demoni in giro per la città. Non ce l'avrebbe mai fatta." mi ha emozionata perché, suvvia, se non è amore questo! Per non parlare di Zayn che si rifugia sul tetto dell'istituto, quello sopra la loro camera per vegliare sul suo Niall. Anche se, io credo, Niall non sia più il suo Neil. (Che cosa adorabile il fatto che lo chiamasse così!).
Bene, Giuls io avrei tipo ancora un miliardo di cose da dire ma poi finisce che cito tutta la OS e non mi sembra proprio il caso! Quindi.. Ti faccio solo di nuovo i complimenti perché la storia è bellissima come sempre ed i tuoi Ziall sono magnifici.
Un bacino,
A** (: ♡ (Recensione modificata il 05/11/2014 - 08:24 pm) |