Recensioni per
Get home
di aboggartinthewardrobe
SECONDA CLASSIFICATA al Contest: "Vuoi una zolletta di zucchero? Finnick Odair's Contest" indetto originalmente da ticci.EFP, giudicato da ManuFury Get home Di aboggartinthewardrobe Grammatica e Sintassi: 4/5 Ho poco o niente da dire: c’era qualche errore, ma niente di particolarmente eclatante. Il punteggio un po’ basso è dovuto al fatto che il tuo testo era di lunghezza contenuta e quindi, teoricamente, le possibilità di commettere errori di distrazione erano ridotte rispetto a un testo più lungo. Stile e Lessico: 9/10 Il tuo Stile mi piace e anche molto: è secco, preciso, eppure riesce a trasmetterti tutte le sensazioni e le visioni di Finnick per ciò che gli sta attorno (mi sono figurata molto bene i suoi vestiti, il bagno, un po’ meno la camera da letto, ma va benissimo anche così, eh… u_u). Ho letteralmente adorato lo scritto in secondo persona… mi ricorda il mio primo esperimento su questo Fandom che ho adorato da subito! *Q* Anche il Lessico che hai adoperato per la storia mi è parso molto buono per descrivere le sensazioni di Finnick: curato e ricercato, ma di calibro non troppo elevato, diciamo di fascia media che è quella che mi sono sempre immaginata per il nostro bel Mentore. Fin qui, quindi, niente da dire, anche se ho qualche notarella da farti qui e là per migliorare ancora lo Stile: per prima cosa, ci sono diversi apostrofi che, personalmente, avrei messo (“t’invidia” “quest’universo), è assolutamente vero che non sono un errore, però, secondo me, per il tipo di testo che hai scritto ci vorrebbero queste abbreviazioni, se così vogliamo chiamarle. Stesso discorso per quando scrivi “a cui”, in questo particolare caso puoi tranquillamente omettere la “a” dando così più impatto alla frase. Inoltre c’è una frase la sua costruzione mi ha lasciato leggermente perplessa: “A volte pensi che esalare i tuoi ultimi respiri rantolando nei morsi della fame, o invocando aiuto trascinato dall'impeto di una valanga, o spruzzando fiotti di sangue scuro da una gola squarciata, decisamente, e di gran lunga, sarebbe stato migliore di questo.” Non che ci sia nulla di realmente sbagliato, ma secondo me si potrebbe riscrivere in un modo che dia più forza e impatto alla stessa, tipo: “A volte pensi che esalare i tuoi ultimi respiri rantolando nei morsi della fame, o invocando aiuto trascinato dall’impeto di una valanga, o spruzzando fiotti di sangue scuro dalla gola (mi sembra superfluo aggiungere: “da una gola” quando è chiaro che sia quella di Finnick) squarciata, sarebbe stato di gran lunga migliore di questo.” Detto questo nessun obbligo, eh… semplicemente mi pare che così suoni leggermente meglio. ;) Ultima cosa e poi chiudo, prometto: i paragrafi (sì, è una cosa per cui ho rotto i ***** a tutti o quasi i partecipanti… ^^’’), secondo me hai lasciato il testo troppo attaccato, troppo compresso. Visto che hai optato per la seconda persona, sarebbe stato bello ritrovarsi un po’ come all’inizio: con singole frasi isolate dalle altre così che queste risaltassero maggiormente nel corpo del testo. Il mio consiglio è quello di rivedere un po’ la loro costruzione e fare una scelta di testo tipo, a mio avviso gioverebbe visto che anche l’occhio vuole la sua parte. Con questo ho concluso, ma vorrei farti comunque i complimenti, perché ho veramente apprezzato la Seconda Persona! ^^ IC Personaggi (Caratterizzazione per gli OC): 10/10 Beh, qui non mi dilungherò più di tanto perché semplicemente ti dirò che Finnick è Finnick, punto. … No, ok… qualcosa in più l’aggiungo, altrimenti non farei bene il mio lavoro! XD Ho davvero apprezzato la tua versione del bel Mentore del Distretto 4: il suo preferire la morte alla lenta e terribile tortura che Capitol City gli sta infliggendo dal giorno in cui è tornato vittorioso dagli Hunger Games. Ho sempre pensato che l’impossibilità di poter disporre del proprio corpo come si vuole sia qualcosa di per sé logorante e quindi mi sono molto immedesimata nei pensieri di Finnick (oltre tutto, ribadisco, era un testo in seconda persona, il top per l’interazione!). L’ultima parte, in particolare, l’ho apprezzata terribilmente: io ho una malattia per i soldati e per i campi di battaglia, quindi, il paragone che hai fatto mi ha davvero stregata e commossa. Complimenti, davvero. Ho solo un piccolo appunto da farti (che ti dico qui e non più avanti perché mi pare più appropriato): alla fine dici che Finnick ha quattordici anni, quindi dovrebbe essere appena tornato dall’Arena… beh, i suoi pensieri, forse, sono un po’ troppo maturi per un ragazzino di quell’età. È sicuramente già stato sfruttato dalla Capitale, ma forse ci vorrebbero almeno un paio di anni di “schiavitù” per fargli maturare un simile pensiero. Correggerei quindi quel “quattordici” con un “sedici” o “diciassette” che forse è meglio… u_u Per il resto non ho nulla da dirti, hai fatto un buon lavoro! ^u^ Originalità: 10/10 La trattazione dello sfruttamento subito da Finnick non è di certo un argomento estremamente originale (o almeno, sulle prime, io non l’avevo considerato così), però, leggendo la tua storia mi sono dovuta ricredere e per due motivi. Il primo è che non parli di Finnick “adulto”: del Mentore fatto e finito, ormai da anni sotto il gioco della Capitale che apprezza il suo corpo più di ogni altra cosa di lui, non tratti nemmeno di Annie che, in qualche modo, l’ha salvato da una possibile pazzia che poteva nascere da queste angherie. Finnick, qui, è completamente solo e in balia degli squali di Capitol City, primo fra tutto il Presidente Snow. Già solo per questo ti meriti un punteggio molto alto. Il secondo motivo che mi ha fatto trovare originale la tua FanFic è stato che non hai parlato di Finnick mentre è obbligato a fare sesso con qualcuno, né del dopo, quando ormai il tutto è finito: parli di lui quando tutto deve ancora iniziare. Ci sono stati episodi simili nel recente passato, ma il tutto si svolge comunque “prima”. Ammetto che non si capisce molto, ma non saprei che altre parole usare… ^^’’ Tu pensa solo di aver fatto un bel lavoro, che è stato molto originale… l’importante è aver capito quello… u_u Gradimento Personale: 5/5 Io beh, ho davvero amato questa storia! *Q* Certo, cambierei qualche dettaglio qua e là (tipo quello dell’età), ma nel complesso hai fatto proprio delle belle scelte: mi hai emozionato in poche parole e mi hai dato una panoramica generale del pensiero di Finnick che, lo confesso, non m’immaginavo così tetro. Ho l’idea che questo sarà il commento più breve della Valutazione, ma come al solito mi sono persa nei meandri degli altri punteggi… -.-‘’ Resta il fatto che ho davvero adorato la tua storia, hai fatto proprio un bel lavoro! ^^ Totale: 38/40 |
Ma è bellissima *^* |
Da brividi. Semplicemente da brividi. |
Ciao! Sono passata a leggere questa storia, perché anch’io partecipo al contest di Finnick e il titolo, assieme all’introduzione, mi aveva incuriosito. L’ho trovata davvero molto bella! Di solito non amo molto le storie a carattere prevalentemente introspettivo, ma questa mi è piaciuta. Ho trovato molto interessante leggere di questo particolare momento della vita di Finnick; le sue riflessioni mi sono sembrate particolarmente azzeccate al personaggio, che sto incominciando ad apprezzare maggiormente soprattutto in questo periodo (il mio cuore appartiene più che altro a Gale -\\\\\-). In particolare mi ha colpito molto questa frase, che penso descriva Finnick alla perfezione, specialmente se penso a Mockingjay: “distogli lo sguardo dalla tua immagine riflessa. C'è bellezza, ma appena un accenno di vita in quel viso affilato.” |