Recensioni per
Pierrot
di Megan___

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
09/04/15, ore 13:25
Cap. 1:

Davvero perfetta, scritta molto bene e l'ho capito dal fatto che i termini ricercati non sono forzati ma inseriti benissimo e stanno bene tra di loro perché il lessico non cambia mai. Sei riuscita a rendere il momento davvero mozzafiato con queste descrizioni sofisticate ma mai forzate,mai esagerate.
I miei complimenti!
-KibiRain 

Recensore Veterano
26/12/14, ore 19:15
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Vi allego la mia recensione, per giustificare il motivo per cui reputo questa storia meritevole di essere inserita tra le storie scelte:

Ho letto tre volte questo testo prima di decidermi a lasciare una recensione. "Perchè?" ti chiederai giustamente... beh, perchè lo trovo scritto in maniera talmente divina che non sapevo come commentarlo. L'uso del tempo imperfetto non significa che ora sappia perfettamente cosa dire, quindi lascerò che siano i miei pensieri a navigare in libertà, probabilmente svincolati dalla logica.

Ribadisco che è proprio la tua scrittura ad avermi lasciato senza parole e, con un po' di vergogna, ammetto che ho dovuto rallentare il mio ritmo di lettura per riuscire a capire le frasi, proprio per il linguaggio ricercato (non avevo mai sentito parole come rugginoso o il verbo lappare) e per la sofisticatezza delle immagini. Il tuo modo di scrivere è quasi poetico, sin dalla prima riga ho sgranato gli occhi e l'ho riletta per assaporarne la scena che evocava.
Forse sono poco abiutata a confrontarmi con questo stile narrativo, per questo alla prima lettura ho avuto qualche difficoltà a cogliere il senso dell'insieme... ed è anche per questo che alla fine mi sono detta: "ok, correrò il rischio di sparare un mucchio di c***, ma ci sono delle cose che voglio capire".
Dopo aver ammesso platealmente la mia stupidità quindi, ti chiedo: "perchè la scelta di questo titolo?". So che Pierrot è una maschera del nostro teatro però conoscendo poco questo settore, non so come questo personaggio si ricolleghi alla tua storia e sarei molto curiosa di sentire quale sia il nesso:)... avanzo l'ipotesi che si rifaccia alla tragicità di Pierrot - se non sbaglio è la maschera con la lacrima - ma non mi sbilancio ulteriormente XD.

Tornando invece alla poesia (sì, perchè per me questo è) in cui descrivi una scena assolutamente macabra, davvero non so come hai fatto. Stiamo parlando di appena 22 righe di testo (sì, le ho contate) ma diamine, ci sarebbe da andare avanti a parlare per ore (fidati che + una cosa che posso fare e l'uso ossessivo delle parentesi che interrompono il discorso ne sono una prova XD).
A questo punto cerco di mettere un po' d'ordine ai miei pensieri, e riparto dall'inizio:
la sensazione delle lenzuola (zuppe di sangue devo supporre) che abbracciano la donna è qualcosa che sento molto vicino (tranne per il sangue s'intende)... cioè l'idea di questo tessuto che quasi la abbraccia, regalandole una percezione piacevole ma ingannevole, in un momento così tragico e tetro.
Questo Lysandre in versione squartatore, non so perchè, ma anzichè farmi paura o inquietarmi, mi ha affascinato :S... lo so, sono perplessa pure io, ma credo che la causa sia proprio il modo in cui hai descritto la scena, senza usare termini espliciti o una narrazione cruda.
Infatti in una frase come questa "mentre le mani di chi la dominava si insozzavano ancora di più tra i suoi muscoli, tingendosi di amaranto ad ogni goccia che sgorgava dalla carne dilaniata" più che soffermarmi su ciò che sta facendo questo matto, sono rimasta affascinata dalla cadenza lenta con cui lo immagino eseguire ogni singolo movimento.
«Perché non ci divertiamo di più?» è mooolto inquietante e al contempo stuzzicante (ma solo perchè non sono io quella che si trova nelle mani di questo macellaio). Hai fatto benissimo a isolare questa frase dal resto del testo.
"mentre la mano sinistra –sì, quella che usava per macchiare il suo diario delle parole poetiche che una volta anche lei poteva leggere– scivolava sulla sua pelle imbrattata, scavando in essa e toccando i punti più sensibili del suo corpicino sfatto"
Mi è piaciuta tantissimo questa parte, in particolare la contrapposizione tra questa mano che in un altro contesto è innocente e capace di fare cose meravigliose (scrivere poesie) e in quello attuale esplora con un sadismo perverso il corpo sfatto della sua vittima.
Altra cosa che reputo pura poesia è la fragilità di quest'ultima la cui unica colpa è quella di essersi avvicinata ad un simile individuo; c'è un che di angosciante nell'immaginarla un momento seduta serena e leggere le poesie del ragazzo, e quello dopo sventrata senza pietà.
Potrei continuare di questo passo, ma finirei per ripetere sempre le stesso cose, quindi tanto vale che mi fermi qui.
Insomma è tutto perfetto!
Spero che il tuo obiettivo non fosse quello di spaventare il lettore perchè a parte il genere di scene, questa storia è assolutamente beautiful *^*.

Nuovo recensore
24/11/14, ore 19:39
Cap. 1:

Allora (riscrivo a recensione perche quella di prima non era degna di questa fanfic sublime)siccome cerco di essere sempre critica e di vedere sempre l'ago nel pagliaio tu mi hai tolto letteralmente le parole di bocca.Termini ricercatissimi che sono stati difficili da capire(tipo mi sono messa a rileggerla per cinque volte)e se il tuo intento è stato quello di far venire i brividi al lettore ci sei riuscita e alla grande.La citazione nella intro mi ha attirata da subito siccome a me piace molto ma MOLTO il genere horror.Mi hai fatto togliere il fiato ad ogni singola parola scritta di quel testo ed è molto raro che succeda(sarà forse perche tu sei bravissima?ovviamente ).Mi è piaciuto quel lysandro un po sadico e letteralmente assetato dal sangue della povera vittima che si abbandona al suo stesso possiamo dire 'predatore'.Insomma mi hai saputo coinvolgere dall'inizio alla fine e penso che devi sempre scrivere cosi perche sai descrivere le azioni che fanno i personaggi in un modo impeccabile.Sei bravissima e un'autrice degna di nota(bellissimo il titolo ti riferisci alla maschera veneziana quella con la lacrima e il sorriso?)secondo me è proprio azzecato per il lysandro della tua fanfic.E dopo questa recensione che si doveva assolutamente scrivere(perché davvero come si fa a non lasciare una recensine a questo ben di dio)ti saluto e davvero vivissimi complimenti per la tua fanfic che ripeto è davvero bellissima.
(Recensione modificata il 30/11/2014 - 05:12 pm)

Recensore Veterano
28/10/14, ore 09:56
Cap. 1:

Ho letto tre volte questo testo prima di decidermi a lasciare una recensione. "Perchè?" ti chiederai giustamente... beh, perchè lo trovo scritto in maniera talmente divina che non sapevo come commentarlo. L'uso del tempo imperfetto non significa che ora sappia perfettamente cosa dire, quindi lascerò che siano i miei pensieri a navigare in libertà, probabilmente svincolati dalla logica.

Ribadisco che è proprio la tua scrittura ad avermi lasciato senza parole e, con un po' di vergogna, ammetto che ho dovuto rallentare il mio ritmo di lettura per riuscire a capire le frasi, proprio per il linguaggio ricercato (non avevo mai sentito parole come rugginoso o il verbo lappare) e per la sofisticatezza delle immagini. Il tuo modo di scrivere è quasi poetico, sin dalla prima riga ho sgranato gli occhi e l'ho riletta per assaporarne la scena che evocava. 
Forse sono poco abiutata a confrontarmi con questo stile narrativo, per questo alla prima lettura ho avuto qualche difficoltà a cogliere il senso dell'insieme... ed è anche per questo che alla fine mi sono detta: "ok, correrò il rischio di sparare un mucchio di c***, ma ci sono delle cose che voglio capire".
Dopo aver ammesso platealmente la mia stupidità quindi, ti chiedo: "perchè la scelta di questo titolo?". So che Pierrot è una maschera del nostro teatro però conoscendo poco questo settore, non so come questo personaggio si ricolleghi alla tua storia e sarei molto curiosa di sentire quale sia il nesso:)... avanzo l'ipotesi che si rifaccia alla tragicità di Pierrot - se non sbaglio è la maschera con la lacrima - ma non mi sbilancio ulteriormente XD.

Tornando invece alla poesia (sì, perchè per me questo è) in cui descrivi una scena assolutamente macabra, davvero non so come hai fatto. Stiamo parlando di appena 22 righe di testo (sì, le ho contate) ma diamine, ci sarebbe da andare avanti a parlare per ore (fidati che + una cosa che posso fare e l'uso ossessivo delle parentesi che interrompono il discorso ne sono una prova XD).
A questo punto cerco di mettere un po' d'ordine ai miei pensieri, e riparto dall'inizio:
la sensazione delle lenzuola (zuppe di sangue devo supporre) che abbracciano la donna è qualcosa che sento molto vicino (tranne per il sangue s'intende)... cioè l'idea di questo tessuto che quasi la abbraccia, regalandole una percezione piacevole ma ingannevole, in un momento così tragico e tetro. 
Questo Lysandre in versione squartatore, non so perchè, ma anzichè farmi paura o inquietarmi, mi ha affascinato :S... lo so, sono perplessa pure io, ma credo che la causa sia proprio il modo in cui hai descritto la scena, senza usare termini espliciti o una narrazione cruda. 
Infatti in una frase come questa "mentre le mani di chi la dominava si insozzavano ancora di più tra i suoi muscoli, tingendosi di amaranto ad ogni goccia che sgorgava dalla carne dilaniata" più che soffermarmi su ciò che sta facendo questo matto, sono rimasta affascinata dalla cadenza lenta con cui lo immagino eseguire ogni singolo movimento.
«Perché non ci divertiamo di più?» è mooolto inquietante e al contempo stuzzicante (ma solo perchè non sono io quella che si trova nelle mani di questo macellaio). Hai fatto benissimo a isolare questa frase dal resto del testo.
"mentre la mano sinistra –sì, quella che usava per macchiare il suo diario delle parole poetiche che una volta anche lei poteva leggere– scivolava sulla sua pelle imbrattata, scavando in essa e toccando i punti più sensibili del suo corpicino sfatto"
Mi è piaciuta tantissimo questa parte, in particolare la contrapposizione tra questa mano che in un altro contesto è innocente e capace di fare cose meravigliose (scrivere poesie) e in quello attuale esplora con un sadismo perverso il corpo sfattto della sua vittima. 
Altra cosa che reputo pura poesia è la fragilità di quest'ultima la cui unica colpa è quella di essersi avvicinata ad un simile individuo; c'è un che di angosciante nell'immaginarla un momento seduta serena e leggere le poesie del ragazzo, e quello dopo sventrata senza pietà. 

Potrei continuare di questo passo, ma finirei per ripetere sempre le stesso cose, quindi tanto vale che mi fermi qui.
Insomma è tutto perfetto!
Spero che il tuo obiettivo non fosse quello di spaventare il lettore perchè a parte il genere di scene, questa storia è assolutamente beautiful *^*.