(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Vi allego la mia recensione, per giustificare il motivo per cui reputo questa storia meritevole di essere inserita tra le storie scelte:
Ho letto tre volte questo testo prima di decidermi a lasciare una recensione. "Perchè?" ti chiederai giustamente... beh, perchè lo trovo scritto in maniera talmente divina che non sapevo come commentarlo. L'uso del tempo imperfetto non significa che ora sappia perfettamente cosa dire, quindi lascerò che siano i miei pensieri a navigare in libertà, probabilmente svincolati dalla logica.
Ribadisco che è proprio la tua scrittura ad avermi lasciato senza parole e, con un po' di vergogna, ammetto che ho dovuto rallentare il mio ritmo di lettura per riuscire a capire le frasi, proprio per il linguaggio ricercato (non avevo mai sentito parole come rugginoso o il verbo lappare) e per la sofisticatezza delle immagini. Il tuo modo di scrivere è quasi poetico, sin dalla prima riga ho sgranato gli occhi e l'ho riletta per assaporarne la scena che evocava.
Forse sono poco abiutata a confrontarmi con questo stile narrativo, per questo alla prima lettura ho avuto qualche difficoltà a cogliere il senso dell'insieme... ed è anche per questo che alla fine mi sono detta: "ok, correrò il rischio di sparare un mucchio di c***, ma ci sono delle cose che voglio capire".
Dopo aver ammesso platealmente la mia stupidità quindi, ti chiedo: "perchè la scelta di questo titolo?". So che Pierrot è una maschera del nostro teatro però conoscendo poco questo settore, non so come questo personaggio si ricolleghi alla tua storia e sarei molto curiosa di sentire quale sia il nesso:)... avanzo l'ipotesi che si rifaccia alla tragicità di Pierrot - se non sbaglio è la maschera con la lacrima - ma non mi sbilancio ulteriormente XD.
Tornando invece alla poesia (sì, perchè per me questo è) in cui descrivi una scena assolutamente macabra, davvero non so come hai fatto. Stiamo parlando di appena 22 righe di testo (sì, le ho contate) ma diamine, ci sarebbe da andare avanti a parlare per ore (fidati che + una cosa che posso fare e l'uso ossessivo delle parentesi che interrompono il discorso ne sono una prova XD).
A questo punto cerco di mettere un po' d'ordine ai miei pensieri, e riparto dall'inizio:
la sensazione delle lenzuola (zuppe di sangue devo supporre) che abbracciano la donna è qualcosa che sento molto vicino (tranne per il sangue s'intende)... cioè l'idea di questo tessuto che quasi la abbraccia, regalandole una percezione piacevole ma ingannevole, in un momento così tragico e tetro.
Questo Lysandre in versione squartatore, non so perchè, ma anzichè farmi paura o inquietarmi, mi ha affascinato :S... lo so, sono perplessa pure io, ma credo che la causa sia proprio il modo in cui hai descritto la scena, senza usare termini espliciti o una narrazione cruda.
Infatti in una frase come questa "mentre le mani di chi la dominava si insozzavano ancora di più tra i suoi muscoli, tingendosi di amaranto ad ogni goccia che sgorgava dalla carne dilaniata" più che soffermarmi su ciò che sta facendo questo matto, sono rimasta affascinata dalla cadenza lenta con cui lo immagino eseguire ogni singolo movimento.
«Perché non ci divertiamo di più?» è mooolto inquietante e al contempo stuzzicante (ma solo perchè non sono io quella che si trova nelle mani di questo macellaio). Hai fatto benissimo a isolare questa frase dal resto del testo.
"mentre la mano sinistra –sì, quella che usava per macchiare il suo diario delle parole poetiche che una volta anche lei poteva leggere– scivolava sulla sua pelle imbrattata, scavando in essa e toccando i punti più sensibili del suo corpicino sfatto"
Mi è piaciuta tantissimo questa parte, in particolare la contrapposizione tra questa mano che in un altro contesto è innocente e capace di fare cose meravigliose (scrivere poesie) e in quello attuale esplora con un sadismo perverso il corpo sfatto della sua vittima.
Altra cosa che reputo pura poesia è la fragilità di quest'ultima la cui unica colpa è quella di essersi avvicinata ad un simile individuo; c'è un che di angosciante nell'immaginarla un momento seduta serena e leggere le poesie del ragazzo, e quello dopo sventrata senza pietà.
Potrei continuare di questo passo, ma finirei per ripetere sempre le stesso cose, quindi tanto vale che mi fermi qui.
Insomma è tutto perfetto!
Spero che il tuo obiettivo non fosse quello di spaventare il lettore perchè a parte il genere di scene, questa storia è assolutamente beautiful *^*. |