Recensioni per
Blue Maiden
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/06/15, ore 00:24
Cap. 1:

Valutazione per il "contest al contrario":
Come per ogni valutazione ti riporto per prima cosa alcuni passaggi per quanto riguarda mie considerazioni stilistiche o grammaticali. Riflettono ovviamente la mia opinione e il mio gusto personale, ma li ho notati leggendo e te li scrivo.

- “La signora Porter aveva tentato di protestare, anche se con un tono garbato, l’unico modo nel quale avrebbe espresso un parere.”
Questa prima frase l’ho trovata un po’ macchinosa ed è proprio l’incipit del racconto, quindi è fondamentale per presentarlo. So che è probabilmente un mio approccio, ma te la segnalo e puoi decidere se rivoltarla in qualche modo o lasciarla così com’è.
- “Un vero esercito di uomini d’affari partiva ogni mattina con il treno o con una vettura personale per la City, procurando di aumentare il proprio benessere, per rientrare a sera nella loro magione, domandando cherry e un sigaro mentre attendevano l’ora di cena.”
Il soggetto di questa frase dovrebbe essere l’esercito di uomini, quindi mi suona un po’ strano quel “loro”.
Per il resto la storia è scritta in modo lineare e semplice e ho trovato questa scelta adatta allo scopo di una storia romantica.
Il tuo racconto parla di un’amicizia di lunga data dalle dinamiche particolari: Alice ha vissuto nell’ombra di Clarisse a lungo, finché entrambe non sono uscite dall’adolescenza cambiate. Se Clarisse e i suoi modi eleganti catturavano le attenzioni di tutti durante l’infanzia, arrivata ai vent’anni si ritrova lei nell’ombra della genuinità e dell’entusiasmo di Alice.
In tutto questo subentra un uomo, prima intenzionato a sposare Clarisse, poi catturato dall’energia di Alice. E con il suo arrivo si rivelano, nel finale, delle dinamiche ancora più complesse che ribaltano la storia, che ribaltano perfino le percezioni del lettore sui personaggi.
Clarisse ha sempre voluto Alice. Non sono certa – e questo è un punto interessante della storia – fino a che punto si tratti di amore e fino a che punto di mero desiderio di possesso, ma la vuole. Quando Alfred sta per sposare Alice, infatti, vediamo in Clarisse un vero e proprio crollo, un’ultima rabbiosa resistenza. E, se prima ci stava un po’ antipatica, riesce a guadagnarsi la nostra comprensione.
Ecco, diciamo che il punto forte di questa storia risiede nel finale, perché all’inizio è davvero una storia che potrebbe considerarsi già letta, già sentita. E siamo tutti consapevoli di quanto sia difficile scrivere un finale convincente e interessante.
Un punto particolarmente “divertente” è riguardare alla storia con la consapevolezza di questo finale e rendersi conto di come, durante l’incontro dei tre, la gelosia di Clarisse fosse rivolta verso Alice contro Alfred e non viceversa.
Insomma un triangolo, ma rivisto in modo che le dinamiche siano davvero accattivanti.
A livello personale, e puoi non considerare quello che dirò perché è quanto di più soggettivo io possa scrivere, non è esattamente il mio genere perché i miei gusti vanno in altre direzioni, ma mi hai decisamente riconquistato con Clarisse e il suo ruolo durante il finale. Ecco, ci fosse stato più spazio per ulteriori indagini interiori dei personaggi, mi avrebbe probabilmente conquistata ancora di più.
Un aspetto che di certo ho apprezzato è la rabbia che mi ha suscitato Alfred alla fine. L’idea dello scandalo, il discorso su chi ne pagherebbe le conseguenze. Sebbene io capisca il suo punto di vista – quello di un uomo che si sta per sposare e che vede Clarisse per l’egoista che ha scoperto – odio ciò che rappresenta durante quel dialogo. Ma l’odio è pur sempre un’emozione e una storia nasce per suscitarle, no?
In conclusione hai i miei complimenti.

Recensore Master
19/12/14, ore 20:33
Cap. 1:

Ottava classificata al contest “Peppa in reverse”: Blue Maiden, Setsy
 
Grammatica e sintassi: 9,4/10.
“Ma Alice, cerca di ragionare...”
Dopo il “ma” andrebbe una virgola, perché c’è un vocativo. (-0,05)
“...e dalle voci dell’ ascesa in Germania di un pericoloso partito ultra nazionalista.”
Hai lasciato lo spazio dopo l’apostrofo. (-0,1)
“... era proprio quando avvertiva l’insistente malizia contenuta nello sguardo degli adulti, che si mostrava ancora più affettuosa, abbracciando...”
La virgola dopo “adulti” non ci va proprio, secondo me. (-0,05)
“Il Girton College, scelto dai Ferguson per gli studi di Clarisse era senza dubbio...”
Hai aperto un inciso dopo “college”, ma non lo hai chiuso. Per questo motivo, dovresti aggiungere una virgola dopo “Clarisse”. (-0,05)
“...le figlie, dopo aver ricevuto un’educazione così elitaria potessero aspirare...”
Come prima, hai aperto un inciso dopo “figlie”, ma non lo hai chiuso: la virgola andrebbe dopo “elitaria”. (-0,05)
“... ma questi l’ aveva appena cambiato in George...”
Di nuovo, c’è uno spazio di troppo dopo l’apostrofo. (-0,1)
“Albert vieni ti presento Alice...”
Dunque, qui mancano due segni di punteggiatura: il primo è una virgola dopo “Albert”, ché è un vocativo; il secondo è una virgola o un punto e virgola dopo “vieni”. (-0,05) (-0,05)
“Certo, cara sei sempre la benvenuta”
Non sono sicura che questo “cara” sia un vocativo (anche lui, sì), però so che dopo ci andrebbe una virgola e non l’hai messa. (-0,05)
“... non sono stupida ne ero consapevole...”
Di nuovo, dopo “stupida” ci andrebbe una virgola, o magari un punto e virgola. Vedi tu, però di sicuro ci va un segno d’interpunzione. (-0,05)
 
Stile e lessico: 8/10.
Principalmente, ciò che non va nello stile è la punteggiatura, che è così e così. Spesso vai di virgole a ogni complemento, anche quando ci starebbe meglio un punto e virgola; altre volte, invece, al posto dei due punti ci metti un punto e virgola (e via dicendo). Tieni presente che i due punti sono usati per specificare una cosa detta nella frase precedente, ed è un concetto che mi ha aiutata moltissimo per capire quando usarli e quando no. Non dico che tu non lo sappia – ci mancherebbe – però magari quando scrivi ti lasci prendere e non ci fai caso. Quindi, in generale, potresti alleggerirla un po’ e sistemarla in alcuni punti in cui proprio vedi che non può essere omessa. Ti faccio un paio di esempi qui, giusto per:
“La signora Porter aveva tentato di protestare, anche se con un tono garbato, l’unico modo nel quale avrebbe espresso un parere.”
“Con un gesto nervoso il giovane spostò indietro il ciuffo biondo cenere, che non amava pettinare con troppa brillantina, aprendo la tenda per ammirare il temporale estivo che lavava l’aria, scuotendo i rami sottili dei glicini fino a farne sbattere alcuni contro i vetri.”
“La ragazza gli andò incontro, portando la mano destra in avanti, incontrando a metà dello spazio che li divideva quella di Albert, pronta a ricambiare una stretta di falsa rinnovata amicizia.”
A parte questo, mi piace come ti sei immedesimata nell’epoca che hai raccontato. Non era facile, e ammetto che in alcuni casi sei stata confusionaria (ho faticato spesso, infatti, a capire quale delle due ragazze fosse la protagonista di una determinata scena, ma te ne parlerò bene anche più sotto). Però, nel complesso, hai dimostrato di essere versatile e ti sei adattata alle esigenze della tua trama. Allo stesso modo, il lessico mi sembra ben ponderato, perché non ho trovato parole fuori contesto o troppo artificiose, pur trattandosi del primo dopoguerra. Ti riporto, di nuovo, giusto qualche termine impreciso:
“Un vero esercito di uomini d’affari partiva ogni mattina con il treno o con una vettura personale per la City, procurando di aumentare il proprio benessere, per rientrare a sera nella loro magione, domandando cherry e un sigaro mentre attendevano l’ora di cena.”
Questa parte che ti ho sottolineato mi risulta un po’ contorta, non so se perché hai fatto confusione tu o non ho capito un tubo io come al solito.
“Il Girton College, scelto dai Ferguson per gli studi di Clarisse era senza dubbio il massimo tra gli Istituti per signorine di buona famiglia, distinte e ricche a sufficienza da sperare che le figlie, dopo aver ricevuto un’educazione così elitaria  potessero aspirare a sposare un esponente della piccola nobiltà.”
Questa frase, invece, è un po’ contorta perché, pur capendo cosa intendi dire, di primo acchito dai l’impressione che siano le signorine a sperare che le proprie figlie possano aspirare a un matrimonio facoltoso. Forse, anche qui, è più una faccenda di virgole che altro, però non mi addentro nel merito perché è una cosa soggettiva.
Per cui, oltre alla questione puramente “tecnica”, mi sento di dirti che ti sei destreggiata bene.
 
Originalità e comunicatività: 8/10.
Mi è piaciuta molto questa trama, perché mi ha sorpresa sebbene non vi sia nulla di eclatante. È velata di una impalpabile coltre di ironia e già questo, di per sé, la rende molto originale, visto che raccontare in modo ironico qualcosa di retrò è quantomeno poco comune, oltre che non proprio facile. Oltre a questo, i personaggi hanno spessore, sono reali pur essendo un po’ tipici del quadro storico, e questo mi piace. Colpisce.
L’attenzione ai dettagli, però, è quella che mi ha colpita di più, perché si vede che non hai lasciato niente al caso e hai buttato in mezzo molte cose – magari anche non approfondite – con un aggancio alla realtà, e trovo che sia stato un ottimo metodo per contestualizzare le vicende senza risultare pedante e noiosa.
Non mi hai però appassionata, è come se avessi scritto il tutto in modo distaccato. Ho la convinzione che un autore emozioni solo quando si emoziona a loro volta, e forse la tua poca familiarità con le storie al di fuori dei fandom ti ha un po’ penalizzata in questo. La one shot è uscita bene per tutto ciò che ti ho detto prima, però è fredda. Forse è complice anche la confusione che hai generato in me per via di Alice, Clarisse e tutto quanto, però ho trovato molto difficile carpire le emozioni delle protagoniste, proprio perché labili e mischiate tra loro.
 
Rispetto del pacchetto: 7/10.
1) 3,5/6.
Una nota dolente doveva esserci, no? Altrimenti non sarei io. Clarisse è effettivamente debole, nel pieno rispetto del pacchetto. Non devo proprio puntualizzare nulla in questo. Però ho fatto fatica, all’inizio, a distinguere le due ragazze. Un po’ mi ha mandata in confusione Clara/Clarisse, perché ci ho messo qualche riga a capire che si trattava effettivamente della stessa persona – sì, lo so, me l’hai anche specificato, ma sono tarda. Poi, rileggendo la storia con calma, sono riuscita a mettere insieme tutti i tasselli, ma non è stata una cosa immediata come mi è successo in altri casi. E il racconto non ne ha decisamente tratto beneficio. Inoltre, tratti anche Alice è sembrata un po’ debole, sebbene poi si sia sviluppata in tutt’altro modo. Il fatto è che la tua donna non è la vera protagonista della storia, ma una dei protagonisti, e questo ti ha un po’ penalizzata. Mi dispiace molto perché hai compreso in modo profondo ciò che chiedevo in questo pacchetto, però non l’hai approfondito e “centralizzato” a sufficienza – infatti, tra l’altro, buona parte della storia è vista dal punto di vista di Albert e/o Alice, togliendo quindi importanza a Clarisse.
2) 1,5/2.
Questa cosa è molto curiosa, perché ambientare questo tipo di amicizia che non è abbastanza in un’epoca storica in cui di certe cose era meglio proprio non parlare è stata un’accortezza fantastica e inserita assolutamente non a caso. Non so se tu abbia cucito la storia sui prompt o ti siano capitati i prompt mentre stavi scrivendo la storia, per quanto combaciano. Non ti ho dato il massimo solo perché ci hai messo un po’ per arrivare a questo prompt, però sappi che lo hai sviluppato molto bene, perché arriva verso la fine ma tutta la storia converge in quel punto più o meno dall’inizio.
3) 2/2.
No che non supera i suoi tormenti. Considerando che piange come se dovesse sposarsi lei (quanto l’ho amata questa frase!), decisamente non supera proprio nulla. Hai sviluppato molto bene questi ultimi due prompt, perché l’hai fatto in modo non scontato e molto accattivante. E anche con classe.
 
Gradimento personale: 4/5.
Credo che leggere le tue originali mi piaccia di più – chissà, magari è per via dei fandom che non mi appassionano da tempo? Infatti, questa storia è stata decisamente una piacevole sorpresa, sebbene sia stata ugualmente in grado di trovare il pelo nell’uovo. Ma mi conosci, quindi so che non te la prenderai. Mi piace perché è fresca, incuriosisce e tiene incollati alla lettura in modo consapevole, nel senso che mi sono resa conto che forse avrei potuto smettere, se mi fossi impuntata, ma non volevo proprio farlo. Volevo sapere immediatamente come sarebbe finita, e anche il finale mi ha lasciato un sorriso perché è così ironicamente drammatico che probabilmente finirà nella mia lista di finali preferiti delle fanfiction.
Come ti ho detto tempo fa, chiacchierando in non so che occasione, mi riconosco come persona acida e molto sarcastica, per cui forse sei andata a mirare qualche mia debolezza – non lo so, chissà – e mi hai conquistata.
Non ti do il massimo, lo sai, perché c’è quel piccolo problema di confusione delle protagoniste e, sebbene l’abbia in parte apprezzato per via del loro solido legame che le ha sempre fatte passare per un tutt’uno ai loro stessi occhi, è stato difficile comprendere tutte le riflessioni proprio come lettrice. Ma è una bella storia, sono contenta di averla letta.
 
Bonus Peppa: 0/5.
 
Totale: 36,4/50

Recensore Master
14/11/14, ore 03:13
Cap. 1:

Non vorrei dire castronerie, ma è possibile che questa sia la tua prima originale che leggo? O così, o deve essere passato un po' di tempo, perché mi sembra di non ricordarne altre (dannata vecchiaia che incombe!).
E tu che dicevi che eri negata a caratterizzare personaggi originali... tesoro, fattelo dire, era una scemenza. Non solo sei riuscita a delineare ogni personaggio (da quelli principali per finire a quelli di minor rilievo come a madre di Alice o la governante), ma anche a fornire una dettagliata descrizione fisica senza perderti nei soliti elenchi ripetitivi e monotoni. Anzi, ti dirò di più, ogni particolare, il colore dei capelli, degli occhi, hanno reso le due ragazze quasi "reali" di fronte ai miei occhi e ne hanno esaltato le caratteristiche della loro personalità.
Mi aspettavo, stupidamente, una storia di gelosie e amori rubati e inizialmente mi chiedevo come fosse finita Clare a fare da damigella ad Alice dopo che questa le aveva soffiato via il fidanzato.
In realtà, la tua storia era tutt'altro che così banale, racchiudeva un'amore proibito (soprattutto per quel tempo) e una sorta di ossessione da parte di Clara che aveva addirittura pensato di poter vantare una sorta di "diritto di possesso" per quell'amica di cui è innamorata, progettando di tenerla a casa con sé come fosse di sua proprietà e di nessun altro.
Albert la spiazza con le sue parole, le fa capire che in realtà non è arrabbiata con lui perché ha annullato il loro quasi-fidanzamento, ma perché ha rovinato i suoi piano, le ha portato via a sua amata.
In realtà non so bene se sono triste per la loro separazione o felice per Alice che sta sposando la persona che ama (sperando che Albert stavolta sia stato spinto dall'affetto e non dalla convenienza nel chiederla in sposa).
Certo l'immagine di Clara che si avvicina all'altare in lacrime mi ha messo un certo magone. Oddio il tutto mi ricorda vagamente il mio anime preferito... ho una lacrimuccia perfida che vuole scivolare via a tutti i costi. :(
Ora ho la certezza che riesci a fare magie ovunque tu metta le mani...

Recensore Master
04/11/14, ore 23:11
Cap. 1:

.....
Posso urlare?
No, davvero.
Sai che io non bazzico mai in questo fandom, ma cavo,o sono strafelice di averko fatto adesso
Oddio
Oddiooooo
No, detto sinceramente non so da che parte stare.
Inizialmemte siamo partite con Alice che provava questo magnifico vestito da sposa, felice xke doveva sposare il suo Albert e perchè la sua amica Clarisse doveva essere la prima damigella
Ok, tanto di cappello, tutto normale, no?
Ammazza, almeno fino a quando non scopro che Clarissa doveva sposare Albert
Aaaaaaa
Cioe, queste due ragazze sono amiche fin dalla tenera età, due sorelle separate poi in adolescenza.
E sembrava che nel rivedersi nulla fosse cambiato
Ma in realta....
Clarisse non ama Albert
Assoltamente.
Diciamo che lo ha sposato, comprato x nascondere la sua omosessualità in un'Inghilterra che di sicuro non avrebbe MAI accettato
Ed Albert invece era intenzionato a sposarla per i soldi
Almeno fino a quando non si è perdutamente innamorato di Alice, che sembra molto piu affine a lui, in effetti
Ma il problema di Clarisse non è l aver perso Albert.
Sai quanto se ne frega!
No, lei perde Alice
Era cosi innamorata, egosita direi, che aveva gia pianificato di non farla mai sposare e di farla vivere con loro
Ma cos'è un animale domestico?
Minaccia di far fuoco e fiamme, rovinare la reputazione di Albert, ma il suo dolore a poco vale, oerche metterebbe solo a rischio la felicità e la reputazione di Alice
Una ragazza che sicuramente le vuole un bene immenso, ma che non la ama
Perchè Alice non è omosessuale, non potrebbe mai darle cio che vuole
E quindi, suo malgrado, nonkstante il dolore nell'averla persa, accetta di entrare in quella chiesa
Di assistere al giorno peggiore della sua vita
Che decreterà la sua fine
Amore, sinceramente ci sn rimasta di sasso :(((((
Non so da che parte stare xke nemmeno Alice ( a meno che non sapesse) si è comportata bene fregando. L uomo alla sua amica
Ma l idea che qualcuno soffra e nn possa far nulla x il vero amore mi distrugge
* romanticona deficiente*
pero, anche se non sono nelle condizioni di farlo, mi permetto di dire che a mio avviso hai rispettato egregiamente il prompt
In tutto
Hai saputo ambientare i, racconto in un'epoca passata, descrivendone meravigliosamente i dettagli
Hai narrato la storia in modo molto fluido e appassionante
E cavoli io ci sono rimasta maleeee
Aiutooooooo
Ma tu avvisami uffaaa :((((
Amore io ti auguro in bocca al lupo, ma ti faccio anche i miei comlimenti
Per me sarebbe difficilissimo, ma ormai cn te ho imarato che sai destreggiarti in ogni campo
Sn veramente fiera di te
*_____*