Recensioni per
Camminare per sopravvivere
di lapoetastra

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/03/20, ore 00:45

Ciao, piacere!
Ho letto "La Lunga Marcia" l'anno scorso, e mi ha colpito in modo pazzesco. Non riuscivo a staccarmene. Che idea incredibile...
L'ansia che mi ha fatto provare, mi sentivo completamente e continuamente insieme a tutti loro. Ho rivissuto un po' di quell'ansia in questa tua one shot. È un complimento, nel caso non si fosse capito ahah!
Ho davvero temuto il peggio, ma alla fine...si è rialzato.
Complimenti!
Alla prossima!

Recensore Master
24/05/19, ore 21:05

Dentro di me gridavo: Garraty! Appari e tiralo su! Fallo rialzare!!
Ok, si è rialzato da solo Q^Q Io... mi sono sentita sollevata. Non so in che parte sia ambientata questa flash, se sia un finale diverso o un momento creato apposta, ma sappi che il sudore freddo che ho addosso è reale. Credo sia difficile entrare nella testa di Peter, perciò vedere le cose dal suo punto di vista è gradito ed è cosa buona e giusta. Ad ogni riga percepisco la sua stanchezza e il suo dolore, ma poi.. la paura o la speranza, qualcosa lo costringe a rialzarsi. E io sono curiosa di cosa lo abbia spinto a tornare a camminare Q^Q
Complimenti, bella flash!!

Recensore Junior
13/12/14, ore 20:30

Ciao! Sto leggendo "La lunga marcia" proprio in questi giorni... 
Questo tuo racconto è angosciante almeno quanto l'originale (da intendersi come complimento).
Un'unica cosa: ad un certo punto dici "ho già ricevuto due congedi", mentre dovrebbe essere "ammonizioni", perché il "congedo" è quando gli sparano, ma questo solo a voler essere pignoli.

Nuovo recensore
23/11/14, ore 14:16

Ciao! 
Da grandissimo amante di Stephen King ho trovato "La lunga marcia" un romanzo breve (o racconto lungo, se vogliamo) veramente affascinante. Adoro il primo King, ai tempi di Bachman. Era uno scrittore molto più crudo, diretto e, se mi passi il termine, "cattivo".
Perché sto dicendo tutto questo? Perché lo stile che hai usato in questa storia è coinvolgente e diretto proprio come quello dello Steve anni '70/'80. L'immedesimazione è spontanea ed è bellissimo mettersi per un attimo nei panni (gli inglesi, ironicamente, dicono "nelle scarpe", insanguinate) di McVries.
Chapeau. 

Recensore Master
31/10/14, ore 18:57

Oddio.
Non si può non dire che le tue storie ti lasciano sempre la voglia di saperne di più. La voglia di continuare a leggere, di non smettere. É come una droga. Una droga bellissima. Ma che non fa male, anzi. Solo qualche dolore al cuore. Che qualche volta si frantuma. Ma é questo il bello. É questo la meraviglia.
Io non capisco come si fa a non recensire. É troppo... Troppo wow per non farlo *-*
Ho notato von piacere che ti piace Stephen King ^^
Piace anche a me. Tantissimo^^
Ti porgi di nuovo i miei complimenti comunque. E scusami se non mi dilungo bello scrivere ma sono in montagna. Dove il dolcetto e scerzetto non lo posso neanche fare. (qui sono tutti vecchi!! Mi rischiano un infarti a ogni porta xD) e poi non c'è neanche tanta linea -_-" Quindi scusami se non recensisco anche l'altra ma ti prometto che domani ci provo. (é la terza volta che riscrivo questa ㅠ.ㅠ)
Bacioni❤
Marty