Recensioni per
Blu come la neve
di Koa__
Ed eccomi giunta alla fine. Che dirti, è jna storia bellissima. È coinvolgente, romantica, intensa. Entrambi i protagonisti non sanno bene cosa sta succedendo intorno a loro e tra di loro (Sherlock chiede a John cosa gli abbia fatto, mi è piaciuta tanto quell'ammissione di confusione) ma questo diventa secondario, perché sono troppo impegnati a vivere il loro momento, a viversi la bellezza che è stata concessa loro. Sono lì, entrambi, sinceri e pronti a donarsi anima e corpo all'altro. Hai perfettamente ragione sull'aura irreale, c'è un'atmosfera quasi impalpabile, da sogno. Sono però veramente curiosa di sapere quali erano le sei idee per il finale (anche se probabilmente non le ricorderai più dopo tutto questo tempo). Di questa storia mi piace tutto (tranne Irene, ma è un "odio" fine alla trama, la si odia perché noi in quel momento siamo quasi John Watson e soffriamo con lui, non perché sia stata usata a sproposito), le atmosfere, la trama, la dolcezza e tenerezza. Io però questa proposta voglio leggerla, ho visto che c'è un seguito, dura incrociate!! Mi ha colpito molto anche l'ultima pagina di Blu come la neve, il libro di John, l'hai scritta tu? Ok dovrei proprio chiudere, solo che mi spiace lasciare andare questa storia, mettere la parola fine (mi consolo con il seguito almeno). Mi ha lasciato un sacco di sensazioni positive, cosa che sempre cerco di una storia. Quindi ti faccio tutti i miei complimenti, la storia è magnifica. A presto. |
Ci avviciniamo alla fine e non sai quanto mi dispiaccia, questa storia mi ha preso tantissimo. Iniziamo dicendo che adoro Billy, è veramente simpatica l'idea di John che se lo porta appresso. L'ambientazione è ora Parigi, città molto bella a mio parere, ma che non amo particolarmente, probabilmente a causa dei francesi, infatti ho trovato simpatico il riferimento ai "saccenti francesi". Mi è piaciuto il focus su John e il sbloccarsi finalmente, ci voleva Sherlock Holmes per distruggere tutti i muri che aveva creato intorno a sè. Bello il fatto che riprenda la serie e lo stato in cui entrambi versavano prima di conoscersi. Ma arriviamo al concerto, la parte che più mi ha colpito dell'intera storia, è sempre bello leggerti mentre scrivi di musica. È stato coinvolgente ed interessante. Sherlock sta suonando per John e non ha mai fatto un'interpretazione del genere prima d'ora. Mi sono interrogata sull'uomo con cui parla John, se fosse qualcuno di nostra conoscenza, ma immagino di no, che sia un semplice spettatore ed estimatore della musica di Sherlock. Giungiamo quindi alla fine, che mi ha spezzato il cuore, il mio povero John, ho sofferto con te ed ho sentito il tuo stesso dolore. Odio Irene, come si permette di baciare Sherlock? E Sherlock come può permetterle di baciarlo? Sherlock dopo John nulla più!! Ahahah, scusami questa parte leggermente goliardica, ormai sono totalmente presa dalla storia e dai tuoi personaggi, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, ho bisogno di gioie. A presto, ti rinnovo come sempre i miei complimenti per la storia! |
Finalmente ho potuto leggere un altro capitolo di questa meravigliosa storia. Purtroppo degli impegni mi hanno tenuto occupata, ma ora eccomi qui. Mi piace tantissimo come stai sviluppando il rapporto tra i due, la confidenza e la fiducia reciproca. John è riuscito ad aprirsi completamente con Sherlock, solo con lui, ed è una cosa bellissima. Ma anche i piccoli scorci che ci dai sul pensiero di Sherlock mi piacciono un sacco, perché lo rendono meno impenetrabile, più umano. L'atmosfera di tutto il capitolo è coinvolgente, la notte fa percepire tutto in maniera diversa, rende le confessioni più facile, fa dare un peso diverso alle cose. Mi spiace che sia l'ultimo capitolo ambientato nel treno, na d'altronde sono curiosissima di vedere come la storia continuerà. Ancora complimenti, la storia è bellissima. |
Secondo capitolo che si mantiene su toni alti, siamo passati immediatamente all'azione e questo ha movimentato il tutto. Mi è piaciuta molto l'atmosfera nel vagone ristorante, è tutto descritto molto bene, crea un ambiente parecchio coinvolgente. Che felicità vedere già un bacio tra i due, sebbene Sherlock non abbia risposto. Mi piace molto il modo in cui stai rappresentando John, la sua determinazione ed onestà, principalmente verso se stesso. Molto interessante è anche Sherlock, in questo capitolo scopriamo di più su di lui. È forse leggermente più egoista rispetto a quello che siamo abituati e questo ben si sposa con la scelta della sua professione: è una star, è abituato al fatto che tutto giri intorno a lui e a dettar legge. Mi affascina lo scorcio che hai dato sui suoi pensieri, l'aver potuto guardare per un po' nella sua mente. È una storia che di certo crea dipendenza, non vedo l'ora di leggere come andrà avanti. A presto! |
Allora, eccomi qui, siamo solo al primo capitolo e io sono già estasiata. Questa storia promette benissimo e io sono super eccitata di continuare a leggere come proseguirà. Ma prima dovevo fermarmi a dirti due parole sul capitolo. Innanzitutto la scelta di Siviglia. Non so se sai che ho vissuto in Spagna, ma ho vissuto proprio in questa meravigliosa città in cui di fatto ho lasciato il cuore. Quindi rileggere la favolosa descrizione che ne fai quando ancora mi manca tutto e non riesco a rassegnarmi ad averla lasciata mi ha emozionato tantissimo (e mi ha fatto anche un po' male). Perché la tua descrizione è perfetta, rivedevo come davanti a me tutti i luoghi che hai citato, la distribuzione degli spazi è accurata e poi la gente! È esattamente come l'hai descritta tu. Siviglia è unica, una città incredibile, con un calore tutto suo. Sevilla tiene un color especial, dicono, e tu le hai reso perfettamente giustizia. Davvero Koa, non riesco a descriverti a parole che emozione mi ha dato ritrovarla improvvisamente in ciò che hai scritto. Ti ringrazio per questo. |
buon pomeriggio, dolcezza. Già ormai è il tuo nome, ma dopo questa conclusione lo è di più... romantico è ancora dir poco! |
buon pomeriggio, dolcezza |
buongiorno, dolcezza! |
ma buongiorno!*-* |
buongiorno, dolcezza ** |
Io sono sempre la solita ritardataria. |
Splendido inizio, non ne leggevo uno così da tempo. |
Non so esattamente cosa dire dato che il mio cervello mi ripropone solo dei "Wow". È stato strano leggere questa Fanfic ma non in senso cattivo, anzi sono rimasta davvero ipnotizzata da questa storia. Oltre all'idea fantastica e ben sviluppata sei riuscita a rendere un atmosfera leggera e da sogno che allo stesso tempo è stata drammatica e totalmente coinvolgente. Ti giuro non ho parole. Probabilmente la rigirerò a tutte le mie amiche fan della johnlock perché merita davvero di essere letta e apprezzata da quante più persone possibili. |
Trovo che questa storia sia bellissima. Semplicemente. |
Ho finito di leggerla all'una e mezza di ieri notte perché non riuscivo letteralmente a staccarmene. Mi ha tenuta col fiato sospeso insieme a John. Mentre lui correva, correvo anch'io, scriveva, sognava, immaginava. Questo John così differente dal solito, con un carattere simile ma diverso a quello che conosciamo nella serie. Che scrive ma per lavoro e non per passione. Che arriva ad un punto in cui la sua vita sembra essre giunta davanti ad un muro che blocca la via e qui arriva il personaggio più assurdo che abbia mai incontrato, l'uomo folle che gli cambierà la vita. Un violinista per lavoro e non per passione che fa il detective per passione e non per lavoro mentre in relatà sognava (sogna?) d'essere un pirata. E questo ciclone di vitalità che in una sola notte riesce a farlo rinascere dal vecchio John è eccezionale. Il caso del treno è un "passatempo" per il nostro Sherlock che però gli da modo di mettere in luce le sue qualità agli occhi di John e di iniziare a cambiare insieme allo scrittore. Un particolare di questa storia che mi piace molto è il fatto che entrambi si aiutino a migliorare a muovere un passo in avanti verso la scoperta di altri se stessi fino ad allora sopiti. Poi c'è il bacio, via di fuga per non essere scoperti, scintilla dell'amore per John. Una notte cambia le loro vite. Il giorno dopo ciò che rimane è un teschio e un messaggio e allora il caro scrittore insegue il suo barlume di gioia, fino a Parigi. Al concerto. Baching Bach. Mio dio, forse esagero ma attraverso le tue parole ho sentito la musica suonata da Sherlock, forte, potente, mi ha coinvolta fino a farmi sentire come una spettatrice della platea stessa che ammaliata segue i movimenti di uno Sherlock innamorato che suona per il suo amato tra gli spettatori anche se ancora non lo sa (per inciso la storia che hai citato nel capitolo "Other side of me" la sto seguendo anch'io, e devo dire che ad ogni passo la sua interpretazione di Shakespeare mi lascia sempre senza parole). Poi finalmente l'incontro tra i due, intervallato dal piccolo intervento di Irene nella storia di cui non ho capito appieno il ruolo, una manager intraprendente o una fidanzata per rimanere al riparo dalla stampa? Un John che crede di essersi illuso, che scappa da quello che teme, seguito però da un prontissimo Sherlock che non può lasciarsi sfuggire quest'occasione. Il pezzo all'aperto, fuori dal teatro, mentre si rivelano l'uno all'altro senza svelarsi è perfetto, e perfetto è anche il futuro che noi leggiamo mentre loro sono sul tetto, inconsapevoli di ciò che capiterà loro ma di cui noi siamo a conoscenza, ovvero la vita al 221 B di Baker Street. In questa storia musica, scrittura, la magia dei luoghi e dei momenti crea un'atmosfera magica e surreale che fa vivere il tutto come un film scritto nero su bianco. La personalità dei personaggi, le vicende che vivono sono eccezionali come loro, ma al contempo normali perché loro sono John e Sherlock e le situazioni comuni non sono pane per i loro denti. E poi c'è Blu come la neve, l'unico libro, figlio di John, della guerra e delle emozioni passate in quei momenti. Trovo affasciante e toccante il fatto che John abbia concentrato in un volume l'Afghanistan, e la sua vita di soldato. Inoltre mi piace molto la citazione dal libro di John alla fine di questa storia, perché chiude una storia con un brano che delle storia è parte integrante. Devo dire che forse non ho colto appieno il significato del brano che legge John, ma per quello che ho inteso è la rinascita dopo il dolore, un vivere il presente senza scordare il passato, utilizzandolo come fondamenta del nuovo che quindi chiude alla perfezione una storia che parla proprio di questo. Lo so, sono stata prolissa forse senza senso in certe parti, ma volevo farti spere cosa mi aveva trasmesso questa storia nel modo più preciso possibile. Ecco, ora ho terminato, non aggiungo altro se non ancora complimenti. |