Ciao cara! Ho scelto questa perché non nascondo, seppur ho letto poco del libro di Ezio, di essere stata piacevolmente colpita dal personaggio di Leonardo e perciò vedere che avevi scritto anche su di loro non può che rendermi immensamente felice. ~
È carinissima l'idea di Ezio che trascina il pittore con sé nei suoi famosi giri sui tetti delle case veneziane che manco i migliori ninja giapponesi e il povero Leo, giustamente, si trova in crisi come qualsiasi essere umano - anche se io, almeno, una passeggiata simile in compagnia di Ezio non la rifiuterei, perché lo amo profondamente e perché credo che più o meno più della metà dei giocatori di AC si diverta a saltare da un tetto all'altro diciamo che è una delle ragioni principali per cui io ho preso Unity, Arno è lo Spiderman dell'era della Rivoluzione Francese, ma non divaghiamo. Fa tenerezza il suo terrore e ancor di più il pensiero dell'assassino, tentato di prenderlo in braccio o in spalla, davvero dolcissimo!
La descrizione che hai fatto della città è semplicemente fantastica. Poetica, pittoresca, mi ha davvero colpita! Non è per niente facile descrivere in un modo simile, perciò già per quelle tre piccole curatissime frasi ti faccio una valanga di complimenti.
Ogni battuta di Ezio mi ha fatto spuntare un sorriso. Come si può non amarlo? L'hai reso benissimo, sfacciato e simpatico, proprio com'è all'inizio della sua carriera di assassino.
Inoltre, lasciami dire che hai un lessico davvero ben fornito! Ogni aggettivo e ogni termine non è affatto banale, sono tutti calcolati e non semplici, ma nemmeno difficili da comprendere. Insomma, il tuo stile di narrazione mi piace, riesci a far calare benissimo nell'atmosfera. In particolare mi hanno colpita i sinonimi che hai usato e alcuni aggettivi, come disco lunare, o gemella riflessa nelle acque lagunari... Hanno un che di affascinante, elegante *^* Soprattutto il fatto delle due lune - ammetto di non averci mai pensato - e del pensiero di Ezio sull'amicizia, appunto, della luna. Ma anche quello sulle donne, perché è inerente all'epoca e ai suoi normali hobby.
Poi la descrizione del bacio, improvviso e coinvolgente, lascia veramente senza fiato. Sei riuscita a manovrarli bene, senza sfociare nell'OOC, ma nemmeno senza esagerare: i loro sembrano gesti naturali. Ti prego, non osare mai più chiamarla sgorbio minuscolo, perché è una vera perla che merita subito un posto tra le mie preferite: ho adorato dalla prima all'ultima parola, non c'è un minuscolo errore, le emozioni sono descritte con una cura maniacale e mi permetto di dire un'altra volta travolgente. Sì, perché per quei pochi minuti di lettura mi sono immersa completamente nell'antica Venezia notturna e mi sembrava di essere lì, su quel tetto, ad assistere a quel momento d'intimità tra due personaggi che riescono ad amarsi in modo così semplice.
Fantastica, veramente. E chiudo, non avendo altro da dire!
Alla prossima!
-H.H.-♥ |