Recensioni per
Non lasciarmi andare
di Giulia____

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/04/15, ore 13:14

Bellissima, commovente, una delle fics più belle su questa coppia che amo alla follia. Mi hai fatto emozionare, dalla prima all'ultima parola. Ho pianto e sofferto per lei e per loro, per quell'amore splendido che non potranno mai più vivere. Ma ho anche sorriso per quell'istante, quell'attimo in cui han saputo ritrovarsi, guardarsi negli occhi e sì, dirsi anche addio. Gli occhi non mentono e hanno saputo dire ad entrambi i veri sentimenti che li uniscono. Nonostante il giuramento, la barriera, le divisioni... Amore vero, il loro. Contro cui l'odio che Ygritte si è imposta, nulla può. Straziante e splendida allo stesso tempo, grazie per aver scritto questa perla. Posso postarla su fb, questa tua storia? La adoro!

Recensore Veterano
12/01/15, ore 18:41

Ottava classificata al contest 'I'd die to be where you are'
Grammatica e sintassi: 20/20 
Stile e lessico: 13,7/15 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 9,7/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10 
Totale 63,4 
Grammatica e sintassi 
Non c’è alcun errore, né grammaticale né sintattico. La storia è curata alla perfezione, in ogni dettaglio: non solo non sono presenti errori gravi, non ci sono nemmeno sbavature o imprecisioni. 
Anche la punteggiatura è molto buona: la storia ha un ottimo ritmo, e sei stata abilissima a giocare con gli “a capo” e con i segni di interpunzione. Riesci così a creare una storia dinamica, che scorre alla giusta velocità. In particolare, l’idea di utilizzare principalmente frasi secche e incisive funziona davvero bene: dà proprio l’idea di pensieri che si susseguono, uno dopo l’altro, mentre la vita di Ygritte giunge al termine. Dà proprio l’idea di tempo che scorre, inesorabile ed inarrestabile. 
Stile e lessico 
Lo stile è davvero ottimo: è scorrevole, molto piacevole da leggere, chiaro ed incisivo. È piuttosto audace e dinamico, e certamente è chiaro e diretto. 
È uno stile molto “professionale”, molto adatto per la stesura di storia che coinvolgano e intrighino il lettore. È uno stile che si legge volentieri, mai pesante. 
Per quanto riguarda il lessico, hai un vocabolario ampio e ricco, e lo dimostri in ogni riga. Riesci ad abbinare sapientemente espressioni dirette a espressioni più articolate, e questo da vivacità alla narrazione. Tuttavia, il lessico utilizzato risulta un po’ troppo elaborato, per Ygritte. I pensieri sono molto complessi, ed espressi con grande abilità, e proprio per questo sono un po’ troppo complicati, soprattutto dal punto di vista linguistico, per un personaggio come Ygritte, che si esprime e ragiona in modo semplice. Questo non significa assolutamente che i pensieri non siano plausibili: lo sono. Ma utilizzando la prima persona, il lettore ha l’impressione di essere direttamente nella mente di Ygritte, e quindi si aspetta un lessico un po’ più semplice di quello utilizzato (mi riferisco a espressioni come “ che non eri altro che un corvo”, “nella calda grotta che ci riparava dal gelido inverno”, “raggi di luce che leggeri s’infiltravano“, e ai pensieri più articolati, alle frasi più lunghe e complesse. I periodi brevi e incisivi, invece, sono assolutamente perfetti, anche dal punto di vista lessicale). 
Ci sono inoltre un paio di espressioni che non mi convincono del tutto, e te le segnalo per spiegarmi meglio: 
- mentre tutti continuavano le loro vite. Quest’espressione non mi suona del tutto bene. Io la modificherei un pochino, qualcosa come “mentre le vite di tutti continuavano”. Mi sembra leggermente più corretta, così. 
- Ti odio, ti odio più di qualsiasi persona, Quel “qualsiasi persona” non mi convince fino in fondo. Non perché sia sbagliata, ma perché non è molto scorrevole. Io suggerirei una cosa come “ti odio più di chiunque altro”, per utilizzare un’espressione che non si discosti di molto da quella che utilizzata ma che suoni leggermente meno forzata. 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione 
Ygritte avrebbe fatto qualunque cosa per Jon, e non ha potuto farlo. Avrebbe fatto qualunque cosa per rimanere con lui, ma non ha potuto. Ha provato, ha davvero provato a raggiungerlo. Ma quando l’ha raggiunto, non ha potuto averlo. L’ha lasciato andare, l’ha ritrovato e poi è stata strappata da lui con la forza. 
La citazione è perfetta riferita a loro. Assolutamente perfetta, perché rispecchia magnificamente gli ostacoli che si sono frapposti fra loro, il loro rapporto impossibile, i tentativi vani di restare insieme. 
Non solo la frase risulta abbinata ai personaggi magnificamente: è anche sviluppata altrettanto bene, perché i tentativi di Ygritte di raggiungere Jon possono essere percepiti in ogni singola riga, in ogni singolo passaggio. Ogni pensiero è un “avremmo potuto essere”, che ora scompare. C’è tutta la lotta di Ygritte, lotta con il mondo e con se stessa, tutto il suo conflitto interiore. Jon ha sconvolto la sua vita, le sue certezze, e poi l’ha tradita. Ha tradito la sua fiducia, anche se lei, in fondo, sapeva benissimo fin dall’inizio che lui se ne sarebbe andato per onorare il giuramento. Sapeva che lui non avrebbe abbandonato la barriera, ma ha davvero cercato di rimanere al suo fianco, anche se lui era un traditore, anche se gli altri Bruti l’avrebbero ucciso senza esitare. Ha rischiato tutto per lui, e non è stata in grado di raggiungerlo. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale 
Mi piace moltissimo l’impostazione della storia: i pensieri si susseguono rapidi, sovrapponendosi, ripetendosi, intrecciandosi, proprio come veri pensieri. 
Hai scelto di narrare un momento fondamentale e assolutamente tragico, e l’hai fatto con grande abilità e precisione: la storia è impostata in modo chiaro e lineare, coerente e molto piacevole da leggere. Non ci sono né “salti” né “buchi”, e ogni singola riflessione è chiara, concisa, assolutamente travolgente. Mi piacciono da morire i richiami a quando Jon e Ygritte si sono amati, perché completano la storia, “spiegano” il sentimento di Ygritte. E il gioco di contrasti fra odio e amore, fra uccidersi e vivere insieme è eccezionale: lo trovo azzeccatissimo per questa coppia così complessa, per questi due personaggi i cui ruoli li hanno messi l’uno contro l’altra e loro cercano di non arrendersi a questo destino e per questo lottano, lottano con gli eventi, con loro stessi, fra loro. 
Forse gli “a capo” sono un po’ tantini, e rendono la storia un filino dispersiva, ma l’idea dei paragrafi mi piace comunque, perché permette al lettore di respirare e assimilare ciò che ha appena letto, per poi buttarsi nel paragrafo successivo. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
Ygritte è perfettamente IC, e davvero ben approfondita. Riesci ad analizzare e rielaborare il suo rapporto con Jon con grandissima abilità e profondità, dando una spiegazione e un’interpretazione plausibile e realistica della loro relazione. Mi piace la continua lotta di Ygritte contro se stessa, contro i suoi sentimenti, contro Jon. 
La sua consapevolezza che, per quanto lo odiasse per ciò che le ha fatto, non avrebbe mai potuto fargli davvero del male è straziante, perché lei era lì per combattere, per uccidere, e alla fine quella che muore è lei. È lei quella che perde tutto, perde se stessa, perde Jon. E lo perde odiandolo e amandolo insieme, perché dopotutto è colpa sua, colpa sua per averle spezzato il cuore, per aver tradito la sua fiducia, per non essere rimasto accanto a lei. Il rimpianto per ciò che avrebbero potuto avere e non avranno mai è estremamente efficace: li si può quasi visualizzare, Jon e Ygritte, felici e inseparabili, nella loro grotta. Senza lotte, senza tradimenti, senza battaglie, senza dolore. Avrebbero potuto essere felici, insieme, ma Ygritte viene strappata da Jon . La drammaticità dei futuri spezzati che avrebbero potuto condividere è efficacissima. 

Recensore Master
04/01/15, ore 19:52

Undicesima classificata al contest “My fictional crush”: Non lasciarmi andare, Giulia____ 
 
Grammatica e sintassi: 9,8/10.
“Non morirai”
“Jon Snow... tu non sai niente, Jon Snow”
Manca il punto alla fine di questi due dialoghi. (-0,1) (-0,1)
 
Stile e lessico: 9/10.
Non è facile scrivere nel modo in cui parla Ygritte, perché ha un ritmo strano, con frasi brevi e spesso anche ripetute. Chiama sempre Jon con il suo nome intero e spesso lo ripete anche inutilmente. Lo fa in generale con tutto ciò che dice, ed è per questo che è difficile utilizzare uno stile che le sia consono senza risultare infantile. Trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro in questo senso, perché hai scritto in un modo un po’ acerbo che però richiama alla perfezione il personaggio e permette al lettore di immedesimarsi. Credo che io non sarei in grado di scrivere in prima persona con lei, perché mi ha sempre urtata molto quella sua cantilena. Non per questo, però, ti abbasso il punteggio.
La cosa che mi ha convinta poco è stata principalmente l’abbondanza di domande, retoriche o meno che fossero, unita alla brevità delle frasi. Ti ho detto prima che le frasi corte sono molto adatte al personaggio, ma non penso che stilisticamente questa caratteristica sia delle migliori, soprattutto se vai a capo a ogni frase. Questo ha una sua simmetria, d’accordo, però perde di fascino, richiama una filastrocca e, sebbene sia evidente la diversità, non rende il testo accattivante e in alcuni punti non lo si apprezza, perché lo rende dispersivo.
 
Originalità: 2/5.
Mi tocca darti un punteggio basso qui, purtroppo, ma non hai proprio aggiunto niente alla scena che già conoscevamo. L’introspezione di Ygritte è molto semplice e non ti agganci a nulla che poi possa essere ripetuto o analizzato per trovare parallelismi. Di solito, quando si prende una scena per estrapolarne i pensieri, si tenta di trovare qualcosa “per cui valga la pena raccontare”. Hai raccontato una morte e l’evento è già importante di per sé, questo è vero, però è come se mancasse il sale a un piatto che potenzialmente potrebbe essere molto buono, e quindi il potenziale di questo momento catartico rimane inespresso. Devo comunque dire che ho trovato interessante il fatto di rivolgersi direttamente a Jon. Generalmente, storie di questo tipo vengono scritte in seconda persona perché è più facile far soffrire la “vittima” con il suo dolore, mentre in questo caso è Ygritte a parlare a Jon perché vuole che sia lui a soffrire come soffre lei. È sottile, ma è un gioco interessante.
 
Caratterizzazione scena e personaggi: 8/10.
Ygritte ha senza dubbio odiato Jon Snow per quel suo tradimento, e ha anche odiato se stessa per l’incapacità di odiarlo per davvero. Questo è ben presente nella tua storia e trovo che sia l’aspetto portante di quella particolare scena, per cui sono d’accordo con questo tratto di caratterizzazione. Sei poi rimasta molto fedele alla scena, sebbene tu dica poco e nulla delle dinamiche e ti concentri di più sull’introspezione, per cui è stato anche relativamente facile rimanere nei binari del personaggio.
L’unica pecca che mi sento di trovare è la vena di incoerenza che Ygritte sembra mostrare, che in realtà penso sia semplice confusione, però da come l’hai descritta ed esasperata sembra più altro. Conosciamo la Bruta come una donna decisa, che sa cosa vuole e fa in modo di prenderselo, per cui tutto l’odio che poi è un non-odio e poi torna odio e si palesa nell’indecisione è poco calzante su di lei, che ha sempre saputo cosa fare proprio perché ha sempre creduto nei propri ideali.
 
Gradimento personale: 2,5/5.
La storia è carina, di per sé. Non voglio dire che non lo sia, perché sarebbe una bugia. Semplicemente, è una storiella senza pretese che, per quanto carina da leggere e in grado di filare liscia per via della correttezza grammaticale e dello stile azzeccato, non entusiasma più di tanto. Abbiamo visto questa scena nel telefilm e, per quanto vi siano più storie in questo contest che vanno a ripercorrere scene già vissute, questa non è approfondita a sufficienza con figure retoriche o altre piccole perle in grado di farla rimanere impressa nella memoria del lettore. È stata una lettura piacevole, ma nulla di più.
 
Bonus: 0/1.
Malus: -2
 
Totale: 29,3/41

Nuovo recensore
21/11/14, ore 12:37

Bellissima storia. Mi sono commossa davvero, amo questa coppia e ho odiato ancora una volta Martin per la morte di un personaggio su cui mi facevo film mentali sdolcinati. Mi ha coinvolto molto ed è stato interessante esplorare i pensieri di Ygritte, complimenti per la scrittura e l'idea! 
Un bacio,
-eva <3
 

Nuovo recensore
17/11/14, ore 20:46

Ciao!
Questa tua FlashFic mi ha fatto commuovere (no dico sul serio, ho le lacrime agli occhi). Per me la morte di Ygritte è stata una delle scene più strazianti dell'intera saga perché amavo lei sia come singolo personaggio che come coppia con Jon e ho odiato Martin per la fine che le ha fatto fare.
Comunque complimenti e a presto.
Kisses -A_GleekOfHouseStark

Nuovo recensore
17/11/14, ore 16:04

Io adoro il personaggio di Ygritte e la sua morte mi ha resa davvero triste. Questa tua storia mi ha fatto amare ancora di più la coppia e Ygritte stessa, che per quanto possa sembrare rude e (ironicamente) bruta, nasconde un lato molto profondo, a parer mio.
Lato che tu sei riuscita ad esprimere al meglio.
Good Job!
Saluti-

M o i r a~