Recensioni per
Hic et nunc
di Walter Simmons

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
30/08/17, ore 13:23
Cap. 1:

Ciao autore!
Una poesia davvero profonda, intrisa di un significato di fondo molto, molto interessante. I paragoni con il viaggio per mare d'Ulisse e, subito dopo, con la maestria di un violinista hanno avuto la capacità di rendere il componimento molto sottile e in grado di trasmettere un forte impatto visivo. Spesso ci si chiede quale sia la meta cui siamo tutti destinati, quale destino - ipotizzando che ve ne sia uno - ci tocca vivere. E molti, forse, hanno risposte a queste domande - le hanno perché posseggono le carte giuste per coltivare il loro sogno e concretizzarlo in qualcosa di reale - ma fanno finta di non vederle o non sono abbastanza svegli per poterlo fare. 
Insomma, ottimo stile, un bella musicalità, immagini poetiche e testo originale. Ottimo lavoro!
Per il momento è tutto,
Makil_
(Recensione modificata il 30/08/2017 - 01:24 pm)

Recensore Junior
05/09/16, ore 20:41
Cap. 1:

Senza metrica, senza espressione, senza rima, con la punteggiatura sbagliata o inesistente; neutra perché l'argomento, per niente banale, è trattato bene nell'arco di poche righe (non dico versi perché qui la versificazione è del tutto accessoria)

Recensore Master
25/01/16, ore 17:34
Cap. 4:

Ciao! Ho letto questa tua poesia tempo fa, e mi sono scoperta a tornare qui per rileggerla di nuovo, più e più volte. C’è qualcosa tra le righe che mi intriga.
Il protagonista sembra una persona che si vuole fingere fredda e indifferente, ma che in realtà dentro di sé nasconde un universo.
Le immagini che hai scelto di rappresentare sono semplici, ma avvolte da un’aura di mistero legata al tempo che scorre (questo vale almeno per l’altalena e per la vecchia porta). Si percepisce il pensiero galoppante del protagonista che ricorda qualcosa di vissuto e per la foga di rivivere si spinge anche oltre: invasa di ruggine e glicine – / il glicine no, ancora è presto. Mi è piaciuta molto questa parte perché è a tutti gli effetti un viaggio nel tempo astratto, usando la mente come motore.
L’immagine seguente, quella della porta corrosa dai tarli è altrettanto evocativa, fa provare una sensazione di impotenza nei confronti del tempo che passa e lascia i segni sulle cose.
Nel quarto e penultimo verso arriva l’elemento romantico (o almeno a me piace pensarlo così). C’è questa persona vista solo da dietro, riconoscibile per quel ricciolo di capelli che, come un urgano, si nasconde dentro la camicia.
La poesia resta sospesa, come dimostra la congiunzione “e” con cui termina l’ultimo verso, lasciando così un’infinita gamma di possibilità per il seguito. Il lettore è libero di fantasticare… e forse è anche per questo che continuo a tornare a distanza di mesi a rileggere sempre le solite righe!
Complimenti! Una poesia davvero molto bella!
Alla prossima!
Monique

Recensore Master
07/01/16, ore 22:21
Cap. 9:

Ciao :)
Come puoi notare, comincio dall'ultimo capitolo :)
Primo, mi piace troppo il colore del titolo...irrilevante? Ma i colori trasmettono emozioni, e questo verde-acqua sa di sbiadito e consumato...
Avverto la poesia molto personale, quindi un gran punto a tuo favore! Amo le poesie personali, perché agli occhi del poeta non potrebbero essere più perfette, ed io vorrei strappargli gli occhi per sapere cosa suscitano in lui queste poche righe...La poesia stessa è emozione, e sai quanta te ne trasmette se ti vi immedesimi?!
Allora, è fantastica l'immagine della carne che ha in sé un "grido d'aiuto"! Poi dici che lei stessa è IL grido d'aiuto, come se ogni tua più minima particella della tua essenza non fosse esente da questa rabbia e delusione che porta la carne ad urlare la sua disperazione...wowww
La seconda strofa ha una struttura davvero particolare. Noi siamo carne, non pietre. E nella carne viviamo, in essa ha luogo il ciclo della vita che ci porterà alla morte...
La carne ama la carne imperfetta. E chi mai può dire di essere perfetto?! Amasti senza far sapere...è un verso dolcissimo e melanconico...avverto un certo pentimento nell'aver taciuto...
La carne è in tumulto.
"L'ingombrante mancanza di te", sei poeta non c'è che dire! L'aggettivo ingombrante è perfetto! Se non sbaglio, vorresti dimenticare, soppresso da questa mancanza, ma allo stesso tempo non puoi far a meno di "grattare" sul tuo cuore...
Fantastica! Ho apprezzato tantissimo questa perla e spero di riuscire a recensire anche le altre poesie...sempre cominciando dall'ultima s'intende :)
Bene, complimenti!!! Lascio passare il titolo in latino raccolta e mi concentro sul colore di quello di questa poesia *ahahahah* :)
A presto 😊



GreenWind



P.s. Se ho cannato l'interpretazione (cosa moltooo probabile) dillo pure!

Recensore Master
20/11/15, ore 00:05
Cap. 7:

Una bellissima poesia dal sapore parecchio sci-fi.
Le immagini che hai evocato mi piacciono moltissimo, al di là della fantascienza ho percepito anche un po' di romanticismo. Sembra, in effetti, che "l'atterraggio disastroso" del primo verso sia una specie di mossa azzardata, un tentativo di approccio fallito.
Ma il verso che preferisco è il secondo: i buchi neri sono, tra tutti i fenomeni del cosmo, quelli per me più affascinanti e poetici. Citi giustamente il tempo e la luce: il buco nero ha una densità così elevata da catturare persino la luce e formare una singolarità in cui il tempo, per come lo conosciamo noi, perde di significato. I versi sono di un'intensità spettacolare, ma non saprei come interpretarli correttamente: a me sembra che, nonostante l'atterraggio disastroso, il contatto sia riuscito e che sia descritto proprio in questa ultima strofa. I due infine si sono incontrati, sono molto diversi tra loro, ma stanno imparando a conoscersi e amarsi. Gli ultimi tre versi li ho apprezzati moltissimo: c'è dolcezza e romanticismo.
Non c'è nulla da fare, questa poesia me la devo salvare!
Complimenti sinceri e alla prossima!

Recensore Veterano
23/07/15, ore 21:36
Cap. 1:

Una breve - e nemmeno tanto - poesia riflessiva. Lascia pensare ad ognuno di noi, e se ciascuno ha uno scopo preciso nella vita. Ad esempio, qualcuno che non saprebbe ancora bene cosa fare, si potrebbe rispecchiare bene qui.
Una guida, una meta... bella l'idea, e bella interpretazione; la strofa dedicata ai violinisti mi è piaciuta particolarmente.

Alla prossima!

- Snotty

Recensore Master
21/07/15, ore 17:43
Cap. 5:

Ciao! Ho seguito le istruzioni che hai lasciato nell'introduzione e sono partita dall'ultima poesia. Bella! Molto bella! Anche se hai deciso di non utilizzare la punteggiatura io ho trovato comunque il testo scorrevole. Mi sono piaciute moltissimo le immagini che hai evocato. L'ho trovata una poesia molto originale e profonda. La mia parte preferita è la richiesta del sole e della luce "anche se il giorno muore /ti chiedo luce, e me ne dai " . Intensa. L'ultima strofa mi ha fatto sorridere, la trovo profonda e ironica allo stesso tempo, mi sembra che esprima un piacevole senso di fiducia verso l'altro.
Ti faccio i miei complimenti!
Alla prossima,
Monique
(Recensione modificata il 22/07/2015 - 01:42 am)