Recensioni per
I don't need you anymore
di NymeriaBS

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/02/15, ore 08:54

Terza classificata al contest “Che sapienza e ambizione trovino la loro melodia”: I don’t need you anymore, NymeriaBS
 
Grammatica e sintassi: 4,8/10.
“Nessuno, nemmeno fra duemila anni, avrebbe ignorato chi fu Salazar Serpeverde e per cosa visse, era questo il suo sogno.”
La consecutio temporum di questa frase è sbagliata: “fosse stato” al posto di “fu” e “fosse vissuto” al posto di “visse”. (-0,3) (-0,3)
“...non suscitava più di lui la stessa...”
Errore di battitura: “in”. (-0,2)
“... di poter disporre di un’intera Casata per i propri fini, né il ricevere continuamente onorificenze...”
Altro errore di battitura: “di”. (-0,2)
“Sapeva perfettamente a chi apparteneva quella voce.”
Appartenesse. (-0,3)
“Sapeva già perché era lì...”
Fosse. (-0,3)
Questa volta, però, non l’avrebbe ascoltata.”
La storia è scritta al passato, quindi è più opportuno “quella”. (-0,2)
“... ma fino ad ora non si trattava di nulla...”
Come sopra: “fino ad allora”. (-0,2)
“... e ancora ora non riusciva a capacitarsi...”
Di nuovo: “in quel momento”. (-0,2)
“... ma nessuno dei due era in grado di spiegare il come.”
Era stato. (-0,3)
“Solo ora posò lo sguardo su di lei...”
In quel momento. (-0,2)
“La rabbia repressa trovava sfogo nel suo volto.”
Sul. (-0,2)
“... buio e privo di vie di uscite.”
Uscita. (-0,2)
“Non si può nascondere che...”
Tutta la storia è al passato: “non si poteva”. (-0,3)
“Non sapeva se era per quel definire “fogna” quella scuola...”
Prima di tutto, “era” andrebbe sostituito con “fosse”. Inoltre, ti segnalo le ripetizioni quel/quella, che sono molto ingannevoli perché spesso tendono a sfuggire. (-0,3) (-0,3)
“... prima di oltrepassarlo e tornare sui suoi passi.”
Va scritto attaccato. (-0,2)
“... quando i due amanti si davano il più brusco e falso degli addii...”
Ti segnalo “amanti” perché nella frase prima scrivi “amato”; inoltre, quel verbo andrebbe meglio al gerundio: “si stavano dando”. (-0,3) (-0,3)
“... alla perpetua insoddisfacente ricerca di qualcosa.”
Non so se sia volontario oppure una dimenticanza, ma dopo “perpetua” metterei una “e”. (-0,2)
Ho poi notato che non mantieni le virgolette dei dialoghi attaccate alle parole: è un errore, poiché solo i trattini vanno staccati. (-0,1)
E, a tal proposito, scrivi invece i trattini attaccati alle parole nel caso degli incisi; e li usi a volte brevi (-), a volte medi (–), mentre per gli incisi andrebbero sempre medi. (-0,1)
 
Stile e lessico: 7/10.
Lo stile non è particolarmente ricercato, anzi è molto semplice. Penso che ti sia concentrata più che altro sulle emozioni da trasmettere, piuttosto che sul modo in cui farlo. Per questo ho notato molti punti in cui hai, per certi versi, calcato la mano, mentre per altri sei stata soft. In particolare, la punteggiatura è davvero semplice, visto che utilizzi quasi esclusivamente le virgole – e i punti, chiaramente – ma mai i due punti o i punti e virgola. In questo modo, il ritmo della storia è prevedibile e non crea dislivelli di alcun genere. Questo, chiaramente, può essere sia positivo che negativo, dipende dal punto di vista.
A parte queste considerazioni più generali, vorrei riportarti alcune imprecisioni lessicali, o anche stilistiche, che ho trovato man mano nel testo.
“Il tempo era scaduto. In nessuna maniera quella situazione si sarebbe protratta ancora a lungo, Salazar si era ormai deciso a mettere una fine a questa straziante agonia che si prolungava da ormai anni.
L’impressione che ho qui è che tu abbia fatto fatica a sbrogliare la matassa: fondamentalmente ripeti per due righe abbondanti il fatto che il tempo è scaduto. Forse volevi essere incisiva e non ci sei riuscita come avevi in mente, non saprei. È però un esempio di ridondanza, e ce ne sono alcuni disseminati nel testo.
“... a comando di un’intera scuola...”
Detta così, non sembra eccezionale. Dovresti calcare un po’ la mano, perché dire “scuola” e basta non rende l’idea del progetto che è Hogwarts.
“Ora, invece, stava per rinunciare a gran parte dei suoi sogni.”
Non mi è chiaro: se dici che ha una nuova ambizione (un paio di righe più su), come è possibile che rinunci a gran parte dei suoi sogni? Forse capisco cosa vuoi dire, ma dovresti specificare che è proprio per questa grande ambizione che lo porta a rinunciare ai sogni (sempre che abbia inteso bene la frase).
“... tendeva a camminare con le spalle in avanti, il che gli causava una piccola gobba...”
Quest’altra frase invece è molto sgraziata. Potresti dire: “caratteristica che nel tempo gli aveva provocato una piccola gobba”.
“Sapeva perfettamente a chi apparteneva quella voce.”
Siccome nella frase prima evochi una voce, trovo superfluo ribadirla anche qui. “Sapeva perfettamente a chi appartenesse.” (il verbo te l’ho corretto nella grammatica) Se noti, suona molto più leggera.
“... erano profondi e sembravano penetrarti dentro...”
Siccome è un effetto che fanno a Salazar e non necessariamente a tutti gli altri, potresti dire “penetrargli”. Inoltre, in questa parte della storia il narratore è interno – si ha infatti soltanto il punto di vista di Salazar – e sarebbe più corretto riferirsi solamente a lui.
“Era di una bellezza giunonica, che sapeva infondere timore... (fino al punto)”
Questa frase è un altro esempio di ridondanza: ripete più o meno pari pari ciò che hai detto anche nella frase precedente. Capisco che l’obiettivo fosse calcare il concetto, ma in questo modo sembra più una ripetizione.
“... loro due potessero avere una relazione. Era una relazione assolutamente segreta...”
Qui c’è una ripetizione della parola “relazione”. Non te la segnalo nella grammatica perché mi pare piuttosto evidente che sia voluta, ma la trovo un po’ “calcata”, quindi ti suggerisco di modificarne uno dei due (tanto più che lo ripeti anche più avanti).
“... quel legame che intercorreva fra i due maghi.”
Siccome ripeti “i due maghi” anche più avanti, qui potresti dire “loro”, che si ricollega un po’ anche al discorso che ti ho fatto poco fa riguardo al narratore interno.
“... di tacito amore e sogni segreti. La segretezza della...”
C’è un’altra ripetizione, che ti segnalo sempre qui perché ho l’impressione che sia voluta.
“... pronunciate in un sussurro straziante e ovattato.”
Ripeti “sussurro” anche un paio di righe più su, e poi questo “ovattato” mi dà di nuovo l’impressione del troppo. Se è un sussurro, non è ovvio che sia ovattato? Il contrario è “squillante”, ma allora non sarebbe un sussurro.
“... un bombarda sul punto di esplodere.”
Questa è davvero una piccolezza, ma il nome dell’incantesimo sarebbe più adatto scritto con la lettera maiuscola. E magari anche in corsivo. Non ricordo se nei libri sia in corsivo (anche perché, tra le varie edizioni, non mi ci raccapezzo più), ma lo trovo più fine.
Ti segnalo un’ultima ripetizione di concetti che suona ridondante, perché è proprio l’esempio più adatto, e ho voluto lasciarlo per ultimo: c’è un punto in cui, nell’arco di due paragrafi, ripeti “affinità intellettuale”, “sintonia di tipo intellettivo” e “legame puramente intellettuale”. Sebbene ti abbia fatto parecchi esempi, credo che questo sia il più esemplificativo per la questione della ridondanza e della pesantezza del testo (che pure è mitigata, come ti dicevo prima, dalla semplicità stilistica e di linguaggio).
Un ultimo appunto che ti faccio è il seguente: nel finale scrivi al presente, perché è un discorso generalizzato (ed è assolutamente legittimo), ma spesso le frasi stonano perché non è facile conciliare la prima parte della storia, che è al passato, con la sua conclusione al presente. Ti consiglio quindi di rivederla, magari mantenendo tutto al passato per dare continuità e uniformità al testo.
 
Originalità e utilizzo del pacchetto: 8,5/10.
La gravidanza di Priscilla è un dettaglio molto arguto, poiché non si conosce – se non mi sbaglio – il padre di Helena Corvonero, e l’ambizione che la portò a fuggire con il diadema può richiamare alcune caratteristiche di Salazar, più che della madre. Ha un bel legame, diciamo, e secondo la tua storia lo reputo plausibile. Per quanto riguarda il resto, però, tutte e tre le storie si basano sulla spaccatura tra Priscilla e Salazar per via dell’ammissione dei non Purosangue. E il modo in cui questa tua storia l’ha affrontato non mi ha stupita particolarmente, sebbene alcuni dettagli lascino presagire che ti sei addentrata nella vicenda.
Per quanto riguarda l’utilizzo del pacchetto, spendo due parole di seguito.
La citazione è molto presente, mi complimento con te per questo perché non si tratta solo di un obbligo presente fisicamente nel testo, ma il suo significato è davvero imponente in tutta la storia. Probabilmente, se ci fosse un parametro solo per questa cosa, avresti il massimo e anche la lode, perché l’hai gestito divinamente. Tutto si ricollega al fatto che i due protagonisti abbiano ignorato la profondità del loro legame fino a quando esso è stato reciso. Davvero complimenti.
Anche la canzone è ben amalgamata nel testo. Hai usato il corsivo per farla saltare all’occhio – così come hai fatto con la citazione – e devo dire che è stata una scelta azzardata ma sempre ben gestita. Sono frasi importanti e per questo un’evidenziazione è abbastanza legittima.
Anche l’ambientazione è importante: ripeti più volte che Salazar è nei sotterranei, quindi ottimo lavoro!
 
Extra per l’utilizzo di tutti e tre gli elementi: 3/3.
 
Gradimento personale: 7,5/10.
La storia in generale è carina, i sentimenti così profondi mi appassionano sempre e questo è un punto a tuo favore. Mi è piaciuto in particolare il fatto che, sebbene non si conosca quasi nulla della personalità di questi due Fondatori, tu li abbia descritti così appassionati ma allo stesso tempo “nelle righe”. Il momento per la loro storia è clou e, sebbene sia un po’ anacronistica una relazione puramente fisica tra due nobili dell’epoca, l’hai gestita in modo abbastanza “dignitoso” (per loro, non per te, ci mancherebbe!).
Tuttavia sono stata un po’ frenata dalle piccole cadute di stile e dalla ridondanza. Se la storia fosse proceduta con meno intoppi, l’avrei apprezzata di più. Quindi, magari, rivedendo la storia potresti acquistare molti più punti.
 
Totale: 30,8/43.

Recensore Veterano
26/01/15, ore 21:44

Ciao, compare di contest! :)
Wow, la tua storia mi è piaciuta moltissimo! Ho adorato letteralmente la tua versione di Salazar mi ha lasciato sbalordita, per non parlare delle frasi finali sull'amore, davvero intense e penetranti, complimentissimi.
Non avevo mai immaginato un Salazar bruttino, però ora devo dire che mi sono ricreduta, è veramente credibile!
Ho notato che le nostre si assomigliano molto (anch'io ho scritto delle scale semoventi e di Salazar che chiede a Priscilla di andarsene) per non parlare del pacchetto, lo stesso xD
Comunque questa tua interpretazione mi è piaciuta davvero tanto, complimenti di cuore! ^^
P.s. secondo te arriverà qualcuno a giudicarci entro la fine dell'anno? Chissà xD

Recensore Master
29/11/14, ore 22:23

Ciao Nym! Come stai?
Wow. Semplicemente wow. È stupenda, dico sul serio.
Scrivi in modo meraviglioso e mi spiace non essere riuscita a rispondere prima alle tue fantastiche recensioni e non penso che riuscirò a finire stasera, però questa storia merita.
Merita perchè hai saputo descrivere in una one-shot tutta la bellezza di una coppia.
Merita perché mi hai fatto apprezzare due personaggi a me quasi sconosciuti nelle Fan Fiction.
Merita perché sei meravigliosa come scrittrice.
Merita perché la trovo perfetta. E la perfezione va elogiata.
Baci,
Black Beauty

Recensore Master
24/11/14, ore 22:05

Ciao! Finalmente sono riuscita a fare un giro da te!
Amo tantissimo i fondatori e purtroppo non ci sono molte storie belle su di loro. La tua mi è piaciuta molto, soprattutto l'ultima riflessione sull'amore e su ciò a cui una vita senza questo sentimento ci conduce. Complimenti!
Lilium